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Athos Fraternale, Il Moschettiere Dell’atlantico


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Variamo questa monografia sul Comandante Athos Fraternale con alcuni cenni autobiografici; ogni Comandante è libero di dare il proprio contributo.

 

Al termine il materiale farà parte di un'unica sezione del sito in costruzione

 

- Nato ad Ancona il 15.08.1909.

 

- Entra in Accademia nel 1925. Questo dato si ricava dalla prefazione al volume "Timoni a salire" di Giulio Raiola, scritta dall'Amm. Luigi Longanesi Cattani, che dice: "C'è stato un periodo, negli anni tra il 1941 ed il 1942, in cui a Betasom, nelle riunioni dei comandanti, sembrava di ritrovarsi nei corridoi dell'Accademia Navale nel periodo tra il 1925 ed il 1926. C'erano infatti: Giovannini, capo classe degli aspiranti (...) De Giacomo e Fraternale del corso dopo il nostro". Longanesi Cattani era del corso 1924.

 

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Il C.te Fraternale a Betasom

 

- Nulla si ricava sui suoi imbarchi anteguerra. Nel 1938, da TV di stanza alla Spezia imbarcato sui sommergibili, fu aggregato al c.d. "Nucleo Aloisi", l'embrione della X MAS, assieme ai colleghi Birindelli De Giacomo, Della Cananea, Di Domenico, Catalano e Battisti ma non divenne operatore.

 

- Dalle motivazioni delle MBVM si deduce che fu imbarcato nel 10.06.1940, probabilmente come secondo, in Mediterraneo su Pisani e Settembrini, a seguire dal dicembre 1940 in Atlantico sul Cappellini e da comandante sul Francesco Morosini, sostituendo il Com.te Criscuolo che l'aveva portato in Atlantico.

 

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- Col Morosini affondò 5 navi nemiche per complessive 35.606 ts (terzo nella classifica degli affondatori, battendo di 500 tsl Longanesi Cattani che però affondò navi 8). Da segnalare in particolare la missione alle Antille del marzo 1942. Per questa missione gli venne poi conferito l'Ordine Militare d'Italia.

 

- Dopo tale missione, da CC, lasciò il comando del Morosini al TV Francesco D'Alessandro, che scomparve in circostanze ignote col suo battello nell'agosto dello stesso anno.

 

- Fraternale venne quindi trasferito a Danzica via Gotenhafen, dove era Marigammasom, per prendere il Comando di un smg. tedesco così come per altri colleghi, tra i quali Arillo e Rossetto.

 

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- L'8 settembre era a Gotenhafen, anche se formalmente distaccato a Danzica, al comando del smg. VIIC "S.1", ex U-428. Fraternale ne tenne il comando dal 26.06.43 al 26.10.43. A questo punto le notizie diventano scarsissime. Secondo Sergio Nesi aderì alla RSI, tornò in Italia e venne a far parte del "nucleo fondamentale" della X MAS. Non c'è da dubitarne, vista l'attendibilità della fonte e il fatto che quasi tutto il personale di Danzica rimase coi tedeschi, come appunto Rossetto e Arillo.

Tuttavia non si trova alcuna traccia di Fraternale nella documentazione storica sulla Marina Repubblicana.

 

- Nel dopoguerra non venne epurato, nonostante la militanza nella X° così come riporta Nesi, e rimase in servizio. Da CF gli venne conferito l'Ordine Militare d'Italia (1950); tra gli incarichi di prestigio divenne COMGRUPSOM e consigliere militare del Presidente della Repubblica.[/font]

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Gli affondamenti:

  • 14/7/1941 Rupert de Larrinaga – piroscafo – GB – tsl. 5358 – smg Morosini
     
  • 14/7/1941 Lady Somers – nave ausiliaria – GB – tsl. 8194 – smg Morosini
     
  • 12/3/42 Stangharth – piroscafo – GB – tsl. 5966 – smg Morosini
     
  • 16/3/1942 Oscilla – cisterna – NL – tsl. 6347 – smg Morosini
     
  • 23/3/1942 Peder Bogen – cisterna – GB – tsl. 9741 – smg Morosini

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Totale 5 unita 35606 tsl

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  • Comando Flottiglia

Da "Uomini sul Fondo" di G. Giorgerini

 

Dopo il trasferimento del Torricelli, nel 1966, cioè ben 6 ani dopo, fu la volta dell’acquisizione dell’”Alfredo Cappellini” e del “Franceso Morosini”, già americani “Capitaine” e “Besugo”.

La componente subacquea raggiungeva ormai la consistenza di una mezzo dozzina di battelli. Intanto la piccola organizzazione sommergibilistica aveva avuto dei mutamenti: nel 1959 il Comando fu classificato a livello di gruppo e l’altisonante Maricosom si ridusse al pi confacente Comgrupsom. Nell’Una e nell’altra versione, con cambi annuali, che rimarranno poi di rito, salvo alcune eccezioni, i comandanti si avvicendavano velocemente e alla testa dell’organizzazione si ritrovarono anche nomi ben noti di comandanti di sommergibili in guerra: Vittorio Patrelli Campagnano che ricoprirà questa carica per ben tre turni a distanza di anni, Luigi Longanesi Cattani, emilio Berengan, Athos Fraternale, Marco Revedin e altri.

Nel 1966, a fine ottobre, fu ancora ricostituito Maricosom che venne riportato a livello di ammiraglio e il primo comandante della rinnovata organizzazione fu l’ammiraglio di divisione Pasquale Gigli, seguito, dal 1968 al 1970, dall’ammiraglio Antonio Mondani che fu poi rilevato per l’anno seguente da Patrelli, ormai anch’egli ammiraglio.

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Da "I mezzi d’assalto" - USMMI

 

Aggregazione al nucleo originario dei mezzi d’assalto nel 1938:

 

“Furono inoltre designati i seguenti ufficiali dei Sommergibili di La Spezia e di altre basi, Ufficiali che il Comando della 1^ flottiglia poteva convocare per esercitazioni a Bocca di Serchio:

 

tenente di vascello Birindelli

tenente di vascello De Giacomo

tenente di vascello Della Cananea

tenente di vascello Fraternale

tenente di vascello DiDomenico

tenente di vascello Catalano

tenente del GN Battisti"

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  • Comando Flottiglia

Da “la marina e l’8 settembre-documenti” di Mattesini

 

Destinazione di Fraternale l’8 settembre 1943

 

COMANDO SUPERIORE SOMMERGIBILI IN ATLANTICO – CV Enzo GROSSI:

 

BAGNOLINI – T.V. Aldo CONGEDO

CAPPELLINI- C.C Walter AUCONI

FINZI – T.V. Marano DELLINO

GIULIANI – C.C. Mario TEI

TORELLI – T.V.c. Enrico GROPPALO

S1 – C.C. Athos FRATERNALE

S2 – T.V. Augusto BIAGGINI

S3 – T.V. Roberto RIGOLI

S4 – T.V. Angelo AMENDOLIA

S5 – C.C. Mario ARILLO

S6 – T.V. Mario ROSSETTO

S7 – T.V. Alberto LONGHI

S8 – Federico de SIERVO

S9 – T.V.c. Emerico SIRIANI

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Dal documento Matricolare del Comandante Fraternale

STATO GIURIDICO:

allievo della regia accademia navale – corso ufficiali di vascello – dal 19.10.925

arruolato volontario nel C.R.E.M. dal Comando della regia Accademia navale per la ferma di ani 4 decorrente dalla nomina ad ufficiale col n. 11236/V di matricola, come da atto ion data 15.11.926

aspirante guardiamarina con decorrenza 6.11.929

 

DESTINAZIONI:

grado – destinazione – incarico - data arrivo – data partenza

 

allievo Ferruccio 4.7.926 15.10.926

“ N. Vespucci 4.7.927 24.7.927

“ N. Pisa 12.7.928 11.10.928

“ Marinaccad Livorno 10.10.929 30.6.930

G.M. Marinaccad Livorno 1.7.930 19.7.930

“ N. Trento sott. Dettaglio 20.7.930 4.12.930

“ N. Trento sott. Serv.A 5.12.930 30.6.931

STV N. Trento sott. Serv.A 1.7.931 14.7.931

“ N. Cesare dest al corso APS 15.7.931 24.1.932

“ N. Vivaldi serv Dett. e Rotta 25.1.932 23.8.932

“ N. Vivaldi Uff.le Rotta 24.8.932 14.10.932

“ Marinaccad Livorno per corso superiore 15.10.932 30.6.933

Smg Tricheco Uff.le Rotta e C. 1.7.933 31.7.934

“ N. Rubino Uff.le in 2^ 1.8.934 30.6.935

TV N. Rubino Uff.le in 2^ 1.7.935 30.10.936

“ N. Naiade Uff.le in 2^ 1.11.936 13.5.937

“ N. Corridoni Uff.le in 2^ 14.5.937 5.11.937

“ Marina La Maddalena Aiut. di Bandiera 6.11.937 10.1.939

“ N. Sciesa Uff.le in 2^ 11.1.939 6.7.939

“ Marinarsen La Spezia per

allestimento sommergibile Cappellini 7.7.939 22.9.939

“ Smg Cappellini Uff.le in 2^ 23.9.939 10.4.941

“ smg Morosini (Betasom) Comandante 11.4.941 11.7.941

CC smg Morosini (Betasom) Comandante 12.7.941 20.5.942

“ smg Pisani (Betasom) Comandante 21.5.942 2.11.942

“ smg Settembrini Comandante 3.11.942 27.1.943

“ smg Giuliani (Betasom) des. Comandante 28.1.943 20.2.943

“ smg Giuliani Comandante 21.2.943 30.4.943

“ smg Finzi S1 (Danzica) Comandante 1.5.943 8.9.943

“ prigioniero di guerra 9.9.943 28.8.945

“ Maricentro Roma a disp. Maripers 29.8.945 15.11.945

“ Centro Raccolta Firenze disp. Licenza 16.11.945 15.1.946

“ C.S.I. Roma Uff. Sup. Addetto 16.1.946 30.6.946

CF C.S.I. Roma Uff. Sup. Addetto 1.7.945 31.7.946

“ Maricentro Roma Add. Casa Mil. C.P.S. 1.8.946 23.5.948

“ Maristat I N Roma Uff.le D 24.5.948 31.1.949

“ Stamadifesa Roma segreteria 1.2.949 21.3.950

“ N. Duca degli Abruzzi Comandante in 2^ 22.3.950 20.1.951

“ N. Duca degli Abruzzi C.te temp. 21.1.951 27.5.951

“ N. Duca degli Abruzzi Comandante in 2^ 28.5.951 31.5.951

“ Maristat Roma 1.6.951 18.6.951

“ Maricentro Roma imb. Unità USA 19.6.951 24.7.951

“ Nave Alano C.te Gruppo CC.AA. 25.7.951 1.2.952

“ Maristat T.R. Roma 2.2.952 31.12.952

CV Maristat T.R. Roma 1.1.953 9.8.955

“ Maricentro Roma (missine a Maridipart La Spezia per

addestramento personale Marina Venezuelana) 10.8.955 20.2.956

“ Marinalles Genova per allestimento N. Impetuoso e

Marina Genova Pres. Comm.Cens. Nav. Merc. 21.2.956 31.5.956

“ Maricentro Roma (missine a Maridipart La Spezia per

addestramento personale Marina Venezuelana) 1.6.956 31.10.956

“ Marisicilia Messina C.S.M. 1.11.956 5.10.957

“ Maricosom Taranto e des. Comandante

Maristasom Taranto des. Comandante 6.10.957 15.10.957

“ Maricosom Taranto e Comandante

Maristasom Taranto Comandante 16.10.957 31.8.958

“ Grupsom Taranto e Comandante

Maristasom Taranto Comandante 1.9.958 5.12.958

“ 3° Grupdrag Napoli des. Comandante 6.12.958 15.12.958

“ 3° Grupdrag Napoli Comandante 16.12.958 25.10.959

“ Maricentro Roma att. Destinazione 26.10.959 30.11.959

“ Maristat per S. Rosa 1.12.959 20.2.960

“ Maricentro Roma per Comedcent 21.2.960 6.1.961

“ Maricentro Roma per C.do Gen. G.d.Finanza Roma 7.1.961 7.12.961

“ C.do Gen. G.d.Finanza Roma e comm.interm/le studio

mezzi portuali e di emergenza Vice Presidente 8.12.961 31.12.961

C/Amm. C.do Gen. G.d.Finanza Roma e comm.interm/le studio

mezzi portuali e di emergenza Vice Presidente 1.1.962 26.11.962

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Per gli amanti della statistiche.

nel corso 1925 all'Accademia Navale di Livorno (si parla quindi degli allievi 1^ clase) troviamo, tra gli altri:

 

18° (del corso) Toschi Elios

59° Cigala Fulgosi Giuseppe

74° Tesei teseo

94° Fraternale Athos

103° Birindelli Gino

 

che fucina!

 

aggiungo la foto dell'Allievo Fraternale

 

allievo7bo.th.jpg

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Mi permetteri di aggiungere una precisazione alla monografia che leggo in queste pagine.

 

A quanto mi riferisce mio padre, mio nonno dopo l'armistizio, non aderì alla RSI e non si unì al nucleo fondamentale della X MAS.

 

Bensì, rimanendo fedele al giuramento fatto al Re, quando fu fermato di ritorno da Danzica, alla frontiera del Brennero dai tedeschi, si rifiutò di continuare al loro fianco e per questo motivo fu internato in un campo di concentramento per quasi due anni.

 

Paolo

Modificato da Flyngfortress
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E' uscito, non potete perderlo!

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=10745

 

Un breve filmato (e non sarà l'unico) su sul Moschettiere dell'Atlanrtico.

 

Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente, a nome di tutta la base, la famiglia Fraternale di questo e di altri regali meravigliosi che ha voluto farci.

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Comandanti! Vi riporto (con orgoglio) testualmente la lettera ricevuta dal Sig. Fraternale, il ringraziamento non va al sottoscritto ma alla base. aggiungo che il filmato citato sarà presto on line.

 

Egr. Com.te

 

Mi sia consentito al ritorno a Roma di porgerLe i miei più sentiti ringraziamenti per quanto fatto per testimoniare su web le gesta di mio padre il C.C. Athos Fraternale. Il breve filmato che Le ho dato in occasione della Festa di S. Barbara in Ancona ritrae il sommergibile "Morosini" in navigazione in Atlantico, è un prezioso documento inedito. Mio padre si può notare in tuta bianca mentre sale sulla torretta del Sommergibile. L'equipaggio passeggia sul ponte ed alcuni marinai si apprestano a pescare con ottimi risultati..!

Le sarei grato se potesse inserirlo nel Vs. sito Betasom.

 

La cerimonia avvenuta in occasione della festa di S. Barbara Venerdì 2 Dicembre in Ancona ,è stata una pietra miliare nel riconoscimento di quanto ha fatto per la Patria mio padre. Il desiderio di fare qualche cosa di concreto per commemorare la sua memoria e le sue gesta ha cominciato ad interessarmi circa due anni fà ma solo nella seconda metà dello scorso anno sono riuscito a concretizzarlo. L'occasione è venuta da un incontro con il dott. Gianni Bisiak giornalista RAI titolare della trasmissione " Un minuto di Storia" che va in onda su RAI uno dopo il telegiornale delle ore otto. Il Dottor. Bisiak ha mostrato subito un grande interesse all'iniziativa e mi ha richiesto documentazione per rendere possibile l'evento. Il filmato era già pronto per la fine dello scorso anno , ma si è voluto giustamente mandarlo in onda in una particolare ricorrenza. Questa ricorrenza è stata evidenziata nel 16 Marzo data in cui nell'anno 1942 il sommergibile Morosini compì le gesta che lo resero famoso con memorabili imprese tra le quali si ricorda l'affondamento della "Scilla". Si ringrazia il Dott. Bisiak per l'eccezionale servizio e per l'entusiasmo dimostrato nel rendere possibile il ricordo di mio padre.

Successivamente alla data della messa in onda del servizio, una copia della cassetta è stata da me inviata a mio zio il Dott. Ugo Fraternale in Ancona che ha provveduto a consegnarla al Comandante della Base Navale di Ancona l'Amm. di Squadra Paolo Pagnottella. Un particolare sentimento di gratitudine voglio esprimere all'Ammiraglio Pagnottella per aver reso possibile un mio sogno quello di rendere visibile ai posteri il nome di mio padre e delle sue gesta,l'intitolazione della Base Navale di Ancona . Grazie Ammiraglio Paolo Pagnottella, io e mia moglie che è stata la madrina della cerimonia ,ricorderemo la Sua cortesia ,la Sua gentile disponibilità . Un particolare pensiero va inoltre alla Sua gentile Signora .

L'umanità e il senso d'onore di mio padre vengono descritte magistralmente in un articolo di straordinario interesse storico apparso su " Il Popolo d'Italia" il 5 Agosto del 1941 (non firmato) ma sicuramente ascrivibile ad un leggendario corrispondente di guerra il Dott.Sergio Bernacconi , Presidente all'epoca dell'Associazione della Stampa Straniera a Parigi ,corrispondente di guerra con i sommergibili italiani in Atlantico (Betasom) decorato al Valor Militare autore di numerose pubblicazioni tra le quali cito " Da Testimone" legato a mio padre da una amicizia di ferro. Questo articolo che riporto fedelmente è datato Berlino 4 Agosto e così recita:

 

 

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Due siluri scoccano nella notte oceanica

E l'incrociatore ausiliario Britannico "Lady Somers è colpito a morte

 

Berlino, 4 Agosto 1941

 

Siamo con il corrispondente di guerra tedesco Beilstein a bordo di un sommergibile italiano in navigazione sull'Atlantico.Nel silenzio notturno i motori Diesel fanno udire la loro monotona canzone.Il ponte spazzato dalle onde brilla al chiarore della luna.Sulla toretta del comando nessuno dice una parola.Tutti gli occhi spiano il mare infinito,cercando nella chiara notte un'ombra oscura,un filo di fumo,una nava nemica per la quale i siluri sono pronti.Mezzanotte è già passata. A quest'ora la notte scorsa era già stato affondato un piroscafo mercantile britannico. Il Comandante T.V. Athos Fraternale avava saputo dare un un nuovo senso al vecchio detto italiano:mettere il sale sulla coda".

La sua presa di sale era costituita da un siluro che aveva colpito sotto il timone il nemico in procinto di fuggire. Ciò era bastato a far scendere l'equiopaggio nelle scialuppe. Dopo aver chiamato per radio una nave che aveva preso a bordo i superstiti inglesi, un secondo siluro aveva completato l'opera già ben iniziata.Ma questa notte il tempo passa e nulla è ancora in vista a meno che... Sì là in fondo all'orizzonte una piccola macchia si precisa a poco a poco:

- Comandante in plancia!

A questo punto tutti i posti di combattimento vengono simultaneamente occupati: Il sommergibile è in pochi secondi pronto per l'attacco. Le macchine accelerano la marcia . Ora il profilo della nave avvistata si delinea più nettamente. Anch'essa procede a tutta velocità disegnando capricciosi zig zag. Si tratta indubbiamnete di una nave inglese.Fermo e sereno il T.V. Athos Fraternale impartisce i suoi ordini:

Tubi primo e quarto pronti al lancio!

Sempre più da vicino il sommergibile incalza la nave nemica, finendo per porsi addirittura al suo fianco. Poi, virata verso babordo. Ora la nave inglese passa proprio davanti alla nostra prora:

Tubi due e quattro attenti!!

FUORI!

Contemporaneamente i due siluri partono contro il nemico.Ma nello stesso tempo anche quest'ultimo deve essersi accorto dell'attacco. Una violentissima grandinata di granate si abbatte sull'acqua a destra e a sinistra del sommergibile , fischia al di sopra del ponte, solleva tutt'intorno alte fontane di acqua illuminate dalla luna. I cannoni tuonano senza tregua. Grossi proiettili forse da 120 mm. Dunque si tratta senza dubbio di un incrociatore ausiliario. Ma intanto il primo colpo scoppia anche a bordo della nave nemica , subito dietro alla prora. Poi imediatamente dopo una seconda detonazione, questa volta è stata colpita la poppa...

Sono le quattro in punto. Due alte colonne d'acqua sembrano rimanere sospese per qualche secondo al di sopra dell'incrociatore ausiliario, ma la sua artiglieria continua a sparare e la radio domanda aiuto attraverso l'etere. Fraternale riflette. Sarebbe semplice colare a picco la nave, già gravemente danneggiata , mediante una terza torpedine. Ma non vi è posto a bordo del sommergibile per per il grosso equipaggio dell'incrociatore ausiliario. Perciò l'ufficiale italiano decide di attendere il mattino. Ad una certa distanza egli rimane emerso e pronto ad intervenire. Egli sa che la nave che ha raccolto già l'equipaggio dell'altro piroscafo inglese precedentemente affondato non può trovarsi troppo lontana. Ma poichè verso le nove del mattino essa non è ancora in vista Fraternale si decide finalmente ad affrontare l'incrociatore ausiliario che rimasto immobile , nel frattempo è stato abbandonato dalla maggior parte dell'equipaggio.

Proprio in quel momento però spunta sull'orizzonte un pennacchio di fumo. Compare ben presto una nave che si dirige di fiato verso l'incrociatore ausiliario britannico. IL T.V. Fraternale si tiene per il momento in disparte . Non appena ha potuto riconoscere che si tratta proprio della nave aspettata, egli non esita più a sparare il colpo di grazia contro la nave ferita. Con l'orologio in mano, gli uomini seguono dal sottomarino la corsa della torpedine. Un forte tonfo... Colpita! Dopo due minuti una violenta esplosione , subito dopo una ancora così forte da far spegnere un paio di lampadine a bordo del sottomarino. Evidente le munizioni o le cariche di profondità sono scoppiate a bordo della nave nemica. In cinque minuti in tutto non rimaneva a galla che qualche rottame che andava lentamente alla deriva. La nave sopraggiunta poteva prendere a bordo la maggior parte dell'equipaggio dell'incrociatore ausiliario al quale Fraternale aveva salvato la vita mediante il suo cavalleresco contegno. Due giorni dopo il sommergibile italiano intercettava una emissione della radio britannica in cui si comunicava ufficialmente la perdita dell'incrociatore ausiliario Lady Sommers di oltre ottomila tonellate. Una volta tanto si era rinunziato a Londra l'abituale metodo inglese di dissimulazione delle perdite. Una bugia non sarebbe servita a nulla in questo caso, dato che marinai neutrali erano stati testimoni dell'affondamento.

 

 

 

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Come si può notare dall'articolo il nome del sommergibile "Morosini" non viene mai nominato per ragioni di sicurezza belliche

Questo articolo a distanza di tanti anni ha delle analogie stupefacenti con quanto ha detto l'Ammiraglio Paolo Pagnottella in occasione della cerimonia del 2 Dicembre , è un riscontro alla corretteza e al senso di umanità del Com.te Athos Fraternale

 

Un altra testimonianza è rappresentata da quanto esposto sul sito sito webb www.wonghome.com nel quale il figlio di un imbarcato sulla nave "Scilla" di nazionalità cinese ricorda le gesta di suo padre poi deceduto nel 2001 .Nell'articolo è riportato sia la fotografia del sommergibile "Morosini" che di mio padre. E' stupefacente che a distanza di oltre sessanta anni si possano avere riscontri come quello descritto.

 

 

E' tutto, rinnovo a Lei a tutta la redazione di "Betasom" i miei migliori Auguri per le prossime festività Natalizie e rimango a Vostra disposizione per quanto a mia conoscenza.

 

 

Cordialmente

 

Marcello Fraternale

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Visitatore Pesce persico
Per gli amanti della statistiche.

nel corso 1925 all'Accademia Navale di Livorno (si parla quindi degli allievi 1^ clase) troviamo, tra gli altri:

 

18° (del corso) Toschi Elios

59° Cigala Fulgosi Giuseppe

74° Tesei teseo

94° Fraternale Athos

103° Birindelli Gino

 

Eh sì, questi due cosi, come si chiamano, Tesei e Birindelli, questi due scapocchioni toscani, sono proprio degli zucconi!

 

74° e 103°...non combineranno mai niente di buono, poco ma sicuro... :s03:

Modificato da Pesce persico
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[DESTINAZIONI:

grado – destinazione – incarico - data arrivo – data partenza

 

allievo Ferruccio 4.7.926 15.10.926

“ N. Vespucci 4.7.927 24.7.927

“ N. Pisa 12.7.928 11.10.928

“ Marinaccad Livorno 10.10.929 30.6.930

G.M. Marinaccad Livorno 1.7.930 19.7.930

“ N. Trento sott. Dettaglio 20.7.930 4.12.930

“ N. Trento sott. Serv.A 5.12.930 30.6.931

STV N. Trento sott. Serv.A 1.7.931 14.7.931

“ N. Cesare dest al corso APS 15.7.931 24.1.932

“ N. Vivaldi serv Dett. e Rotta 25.1.932 23.8.932

“ N. Vivaldi Uff.le Rotta 24.8.932 14.10.932

“ Marinaccad Livorno per corso superiore 15.10.932 30.6.933

Smg Tricheco Uff.le Rotta e C. 1.7.933 31.7.934

“ N. Rubino Uff.le in 2^ 1.8.934 30.6.935

TV N. Rubino Uff.le in 2^ 1.7.935 30.10.936

“ N. Naiade Uff.le in 2^ 1.11.936 13.5.937

“ N. Corridoni Uff.le in 2^ 14.5.937 5.11.937

“ Marina La Maddalena Aiut. di Bandiera 6.11.937 10.1.939

“ N. Sciesa Uff.le in 2^ 11.1.939 6.7.939

“ Marinarsen La Spezia per

allestimento sommergibile Cappellini 7.7.939 22.9.939

“ Smg Cappellini Uff.le in 2^ 23.9.939 10.4.941

“ smg Morosini (Betasom) Comandante 11.4.941 11.7.941

CC smg Morosini (Betasom) Comandante 12.7.941 20.5.942

“ smg Pisani (Betasom) Comandante 21.5.942 2.11.942

“ smg Settembrini Comandante 3.11.942 27.1.943

“ smg Giuliani (Betasom) des. Comandante 28.1.943 20.2.943

“ smg Giuliani Comandante 21.2.943 30.4.943

“ smg Finzi S1 (Danzica) Comandante 1.5.943 8.9.943

“ prigioniero di guerra 9.9.943 28.8.945

“ Maricentro Roma a disp. Maripers 29.8.945 15.11.945

“ Centro Raccolta Firenze disp. Licenza 16.11.945 15.1.946

“ C.S.I. Roma Uff. Sup. Addetto 16.1.946 30.6.946

CF C.S.I. Roma Uff. Sup. Addetto 1.7.945 31.7.946

“ Maricentro Roma Add. Casa Mil. C.P.S. 1.8.946 23.5.948

“ Maristat I N Roma Uff.le D 24.5.948 31.1.949

“ Stamadifesa Roma segreteria 1.2.949 21.3.950

“

 

Però, quanti cambi di battello, soprattutto prima della WWII, non mi pare una buona prassi addestrativa .....

Modificato da Ursus Atlanticus
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non riesco a ricordare dove l'ho letto, prob persico o GM andrea riusciranno a scovarlo, comunque:

 

prima della guerra c'era + navi che marinai, era pertanto abitudine consolidata prendere personale dalle unità ai lavori per armare quelle operative. sono convinto che molti di quei traferimenti siano dovuti a questo.

In parte però bisogna dire che l'iter di carriera prevede effettivamente una permanenza di pochi anni in ogni incarico con dei punti fermi (scalini necessari per l'avanzamento di grado) che sono gli incarichi di comando.

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Visitatore Pesce persico

Può darsi anche che fossero temporanei imbarchi, dovuti ad esigenze operative. Bisognerebbe controllare in dettaglio le diciture del foglio matricolare.

 

Cmq io direi due cose:

 

1) a quel tempo le navi/battelli, tecnicamente, erano più "ruspanti" (0 elettronica, 0 sofisticazione), per cui non credo fosse così traumatico il cambiamento

 

2) cmq NON era la prassi, credo.

 

Ad es. mi ricordo di aver letto un articolo riguardante una torpediniera coinvolta in una collisione in tempo di pace (mi pare una classe Spica, ma non sono sicuro).

 

La nave, secondo la commissione di inchiesta, si salvò solo perchè il direttore, che non era ruoli normali, era a bordo da quasi 10 anni, e quindi aveva una conoscenza dei depositi, della compartimentazione e delle strutture impareggiabile.

 

Cmq credo che in tempo di guerra ogni consuetudine/prassi cada...la guera è guera.

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In effetti mi sembra di aver letto che i comandanti di somm. Italiani prima della WWII arivassero al comando del proprio battello un pò avanti negli anni, mentre i tedeschi preferivano ufficiali più giovani, sia per la difficoltà fisica del servizio (nel nord'Atlantico),sia per una maggior agressività di un com.te più giovane (comunque relativa da carattere a carattere non dall'età)

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per rispondere a Ursus e Persico, questa è la copia del foglio matricolare (non lo posso pubblicare completo per dati "sensibili" che sono sulle altre pagine)

 

 

matricolare2rl.th.gif

 

continuo con la storia del Comandante Fraternale. Dopoguerra, l'imbarco da comandante in seconda sul Duca degli Abruzzi

 

abruzzi2ay.th.jpg

 

e ora in Florida a ritirare una squadriglia di cacciatorpediniere (figura imbarcato su N. Alano)

 

alano4bh.th.jpg alano18il.th.jpg alano21cg.th.jpg

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  • 4 weeks later...
  • 1 month later...

una mail dal sig. Marcello Fraternale, un'altra "pillola" di vita vissuta da sommergibilisti durante la guerra!

 

....un brano di straordinario interesse raccontato da un corrispondente di guerra il Dott. Sergio Bernacconi imbarcato sul SMG "Cappelllini" al comando del leggendario Com.te Salvatore Todaro di cui mio padre ne era il com.te in seconda. L'articolo così recita:

 

PAROLE INCROCIATE e BOMBE di PROFONDITA'

 

Il Comandante Todaro mi racconta un episodio avvenuto durante il passaggio della sua unità attraverso lo stretto di Gibilterra nella missione di trasferimento dall'Italia a Bordeaux.

Come al solito gli inglesi sorvegliano le Porte d'Ercole con particolare attenzione . Il sommergibile italiano naviga prudentemente in immersione sulla rotta stabilita; gli uficiali sono raccolti nella camera manovra. In tutti i compartimenti pesa un silenzio profondo: si sta imboccando lo Stretto. Il Comandante in seconda Fraternale passa il suo turno di riposo a risolvere un gioco di parole incrociate. Ad un certo momento sembra imbarazzato giocherella con la matita, poi si decide e domanda:

- Un titolo inglese?

- Lord risponde qualcuno

- no di sole tre lettere

- ???

 

erano in quel momento sul meridiano di Gibilterra.

E se andassimo a chiederlo agli inglesi? chiese un guardiamarina

Drroummm .... una bomba di profondità scoppia a poca distanza dallo scafo, poi un'altra e un'altra ancora. Nient'altro:ad un britannico sospettoso era sembrato , forse d'udire un fruscio di motori.

Nella camera di manovra è tornato il silenzio. Tutti sono in piedi al loro posto. Il caccia passa sopra lo scafo facendo un rumore simile ,più sordo e ovattato, a quello di un treno sopra un ponte. Poi, tranquillizzato dal perfetto silenzio, s'allontana. Il comandante in seconda può riprendere la sua matita e il suo gioco di parole incrociate.

Vorrei averli sotto i piedi piuttosto che sopra la testa questi dannati baronetti brontala il solito guardiamarina . Così i marinai della grande Proletaria chiama i nemici dai cinque pasti.

 

Baronetto?....Sir...titolo inglese in tre lettere. "E' proprio quello che cercavo" conclude quietamente il comandante in seconda.

 

Ora chi ha un amico sommergibilista si faccia dire da lui di che genere potesse essere lo sguardo rivolto dagli ufficiali della camera manovra al loro "secondo" per quel flemmatico " è proprio quello che cercavo" che scivolava con indifferenza tra le parole incrociate e le bombe di profondità.

 

 

è tutto ......altri tempi altri uomini

ciao papà

 

Marcello Fraternale

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Si può vedere la foto ingrandita? La scritta in fondo che dice? Si sa la data?

Quello al centro comunque mi sembrerebbe Longanesi Cattani....

 

GM Andrea

Modificato da GM Andrea
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  • 6 months later...

il sig. Marcello Fraternale ha rintracciato qualche altra fotografia del padre che mi ha spedito per ringraziare tutta betasom del raduno di taranto (a cui era presente).

 

penso che non abbiano bisogno di commenti...

 

frat1le3.th.jpg frat2sw9.th.jpg frat3mt9.th.jpg frat4np4.th.jpgfrat5be1.th.jpg frat6ra4.th.jpg

 

E' vero, molte le conosciamo già  e le abbiamo pubblicate ma questo è un pensiero di apprezzamento verso Betasom, perchè tagliarlo....

 

grazie sig. Fraternale...

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  • 3 years later...

Navigando tra le pagine del sito di un amico, Ezio, ho trovato questo articolo.

 

 

"Athos Fraternale asso di BETASOM

18 marzo, 2010 - di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

 

Athos Fraternale nasce ad Ancona il 15 agosto 1909 da famiglia benestante (il padre Amilcare è Ispettore Generale nelle Regie Ferrovie mentre la madre, Vittoria Vanni, si occupa della sua educazione). Fin da giovane viene messo a dura prova del destino. La prima volta fu quando perse la mamma a causa di una malattia. Per lui fu un duro colpo. Si rese subito conto di dover contare solo sulle proprie forze. Athos Fraternale aveva un sogno nel cassetto quello di diventare un marinaio. Sogno che si materializzò dopo il liceo superando brillantemente il concorso che gli permise di frequentare, per la ferma di quattro anni, l’Accademia Navale di Livorno dal 19 ottobre 1925. Durante questo periodo partecipò alle varie crociere estive (Nave Ferruccio, Nave Vespucci, Nave Pisa, Nave Colombo). Nominato Guardiamarina il 1° luglio 1930 iniziò la sua lunga esperienza di bordo (Nave Trento, Nave Cesare, Nave Vivaldi, Sommergibile Tricheco, Nave Rubino, Nave Naide, Nave Corridoni, Nave Sciesa) che lo porterà, il 7 luglio 1939, ad essere destinato sul sommergibile Cappellini in qualità di Ufficiale in 2^.

 

Il 15 settembre 1934 si sposa con Niccolina Rosati che gli darà la gioia di due figli: Roberto e Marcello ma la loro unione finisce presto a seguito di dissidi insanabili. Quest’evento creerà un legame viscerale con la Regia Marina di cui Athos Fraternale ha sinceri sentimenti di attaccamento agli ideali di allora.

 

Per conoscere meglio l’operato e la figura di Athos Fraternale è necessario parlare di sommergibili e di BETASOM.

 

Durante la seconda guerra mondiale, in appoggio alla Germania nazista, fu creata la base navale a Bordeaux, sulla costa atlantica meridionale, dal nome in codice BETASOM. Questa base rappresenta un periodo epico sul quale si riverserà l’attenzione di parte degli episodi che Athos Fraternale e altri eroici (Todaro, Gazzana Piaroggia, Fecia di Cossato, Longanesi Cattani, Olivieri, De Giacomo ed altri) con i loro equipaggi resero alla Patria affondando tonnellate e tonnellate di naviglio nemico. Il nome BETASOM era un acronimo ottenuto dall’unione della prima lettera della parola «Bordeaux» – espressa con il nome della lettera dell’alfabeto greco equivalente dal punto di vista fonetico («beta») – e la prima sillaba della parola «sommergibile».

 

La base era costituita da due darsene intercomunicanti attraverso una chiusa. Inoltre, la presenza di bacini di carenaggio rendeva possibile la messa a secco degli scafi per le necessarie operazioni di revisione e riparazione. Il personale era alloggiato in apposite casermette ottenute dalla conversione di alcuni magazzini.

 

Nel periodo della sua esistenza la base accolse una trentina di battelli della Regia Marina (dall’autunno 1940 all’8 settembre 1943, data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile), infatti solo una quarantina degli oltre cento sommergibili della flotta italiana erano adatti alle crociere oceaniche. Una prima flotta di 27 battelli fu trasferita nell’autunno del 1940 (Malaspina, Tazzoli, Calvi, Finzi, Bagnolini, Giuliani (che fu distaccato per un certo periodo a Gdynia, all’epoca chiamata Gotenhafen, nel mar Baltico, presso la scuola per sommergibilisti italiani), Tarantini, Marconi, Da Vinci, Torelli, Baracca, Marcello, Dandolo, Mocenigo, Veniero, Barbarigo, Nani, Morosini, Emo, Faà di Bruno, Cappellini, Bianchi, Brin, Glauco, Otaria, Argo, Velella). Un ulteriore sommergibile, il Cagni, fu trasferito a BETASOM nel 1942-1943, non appena ne fu completato l’allestimento.

 

Per raggiungere l’Atlantico, tutti i sottomarini italiani furono costretti ad attraversare lo stretto di Gibilterra, dov’era – ed è tuttora – situata una grande base navale della Royal Navy. Il passaggio non fu esente da difficoltà, anche a causa delle correnti marine, ma avvenne senza incidenti. Successivamente, furono integrati nella flotta altri quattro sommergibili (Archimede, Perla, Guglielmotti e Ferraris) provenienti dall’Africa Orientale Italiana. In vista dell’imminente caduta dell’Eritrea (che ospitava l’importante base navale di Massaua) si decise, infatti, di evacuare tutto ciò che rimaneva della componente subacquea della marina “coloniale”, in modo da non farla cadere in mani inglesi. Questi battelli raggiunsero BETASOM circumnavigando l’Africa con l’ausilio della nave tedesca Atlantis, che si occupò del rifornimento in alto mare delle quattro unità.

 

I sommergibili italiani svolsero la prima fase del loro ciclo operativo nell’Atlantico Settentrionale e, successivamente, nella zona equatoriale. Dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, svolsero alcune crociere anche presso le coste nord-americane.

 

Nel luglio-agosto 1941, a causa dell’andamento negativo della guerra nel Mediterraneo, fu ordinato il rientro di una decina di battelli (Perla, Guglielmotti, Brin, Argo, Velella, Dandolo, Emo, Otaria, Mocenigo, Veniero e Glauco). Questa volta, il passaggio attraverso Gibilterra comportò la perdita di un sottomarino, il Glauco. A partire dal 1943, alcuni sottomarini italiani vennero utilizzati per operazioni di trasporto di materie prime dall’Europa al Giappone.

 

Questo ampio excursus storico ci fa comprendere meglio il ruolo di BETASOM e dell’operato dei sommergibilisti di cui Athos Fraternale fece parte conquistando in mare due appellativi che lo accompagnarono per tutta la sua vita.

Il primo appellativo fu “Terzo asso di Betasom” per aver affondato 35606 Tsl. di naviglio nemico e più precisamente:

- Ruppert de Larrinaga (GB);

- Lady Sommers (GB);

- Stangarth (GB)

- Oscilla (NL);

- Poder Bogen (GB)

Il secondo appellativo, in relazione al suo nome di battessimo ed al suo aspetto fu “Il Moschettiere” dell’Atlantico.

Ma andiamo per ordine e torniamo alla prima parte della carriera di Athos Fraternale e cioè quella fino al termine del 2° conflitto mondiale.

 

Come precedentemente riportato, l’enorme esperienza accumulata in servizio lo porterà ad essere imbarcato da Tenente di Vascello, in qualità di Ufficiale in 2^, sul sommergibile Cappellini di Salvatore Todaro, il “gentiluomo” dei sommergibilisti.

Lo stretto legame che si creerà a bordo fra tutto l’equipaggio (fedele esecutore degli ordini che Athos Fraternale impartisce sotto l’abile regia di Todaro) porterà il Sommergibile Cappellini a scrivere le pagine più ardite della storia dei sommergibili di BETASOM.

 

Il primo gesto che li consacrerà eroi avviene la notte del 15 ottobre 1940 al largo dell’isola di Madera, dopo aver affondato il piroscafo belga Kabalo. In questa occasione il Comandante Todaro diede ordine all’equipaggio di recuperare i 26 naufraghi della nave affondata. Per due giorni e due notti gli equipaggi del sommergibile Cappellini aiutarono i naufraghi a sopravvivere, prima dando rimorchio alla loro lancia danneggiata e successivamente prendendoli a bordo fino a condurli in salvo nell’isola di Santa Maria delle Azzorre. Il successivo 5 gennaio 1941, al largo delle isole Canarie il Cappellini cannoneggiò il piroscafo inglese Shakespeare e dopo averlo affondato, rimorchiò la lancia dei naufraghi sin presso le isole di Capo Verde.

 

L’esperienza accumulata da Athos Fraternale sul sommergibile Cappellini e soprattutto l’insegnamento e la stretta amicizia con Salvatore Todaro lo seguirà, forgerà e contraddistinguerà per il resto della sua carriera.

 

Dopo queste esperienze il Comando di BETASOM gli affiderà il comando dei sommergibili Morosini (dove tra l’altro si guadagna una medaglia di Bronzo e una d’argento), Pisani e Settembrini (dove tra l’altro si guadagna una medaglia di bronzo), Giuliani, Finzi.

Viene fatto prigioniero dai tedeschi, dopo l’armistizio, ma rimase sempre fedele al suo giuramento e al Re. Imprigionato in un lager in Polonia si ammalò di nefrite per le immani privazioni e per il freddo patito. Il destino lo aveva messo ancora a dura prova.

Terminata la guerra raggiunse a piedi, dopo aver percorso 3000 chilometri circa, la città di Firenze per riabbracciare la famiglia e i figli.

Tornerà più tardi in servizio attivo il 16 gennaio 1946 dopo essersi parzialmente ristabilito fisicamente.

 

Nella seconda parte della sua carriera assumerà incarichi di prestigio ma la malattia, mai debellata, lo farà salpare per l’ultima missione all’alba del 31 luglio 1963 a Roma, a soli 53 anni. Athos Fraternale ha consegnato ai posteri quel fulgido e raro esempio di attaccamento ai valori di allora e di sempre, a cui ogni militare obbedisce, e cioè “Patria e Onore”, ed ha scritto una delle pagine più belle della storia della Marina Militare.

 

A Lui il 2 dicembre 2005 è stata intitolata la base navale di Ancona.

… questo articolo è dedicato a Rossana Tirincanti donna di straordinario carattere dotata di sentimenti profondi e immensa forza umana.

 

ONORIFICENZE

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE “SUL CAMPO” (SOMMERGIBILE CAPPELLINI)

“Ufficiale di sommergibile oceanico che in una lunga missione di guerra in Atlantico affondava 12500 tonnellate di naviglio armato nemico, coadiuvava con perizia e sereno ardimento il comandante, contribuendo efficacemente al successo della missione”.

(Oceano Atlantico, dicembre 1940 – gennaio 1941).

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE “SUL CAMPO” (SOMMERGIBILI CAPPELLINI E MOROSINI)

“Ufficiale in 2^ di sommergibile e successivamente comandante di sommergibile, partecipa a numerose missioni di guerra in acque contrastate dal nemico. Animato da elevato sentimento del dovere, ha dimostrato in ogni circostanza sereno coraggio e spirito combattivo”.

(Mediterraneo e Atlantico, 10 giugno 1940 – 9 giugno 1941).

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE “SUL CAMPO” (SOMMERGIBILE MOROSINI)

“Comandante di sommergibile, in una lunga missione oceanica di guerra, attaccava con indomito aggressivo e sereno ardimento un convoglio nemico fortemente scortato riuscendo ad affrontare un piroscafo e un incrociatore ausiliario di grosso tonnellaggio. Fatto segno a violenta reazione di fuoco da parte delle unità di scorta, si disimpegnava con manovra pronta e decisa riuscendo ad eludere la caccia avversaria”.

(Oceano Atlantico, maggio – giugno 1941).

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE “SUL CAMPO” (SOMMERGIBILE MOROSINI)

“Comandante di sommergibile oceanico, effettuava con sereno ardimento ed elevato spirito aggressivo una lunga missione di mercantili nemiche per complessive 22600 tonnellate di stazza. Confermava durante l’audace crociera preclari doti di coraggio e di perizia e superbe virtù militari”.

(Oceano Atlantico, 11 febbraio – 4 aprile 1942).

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE “SUL CAMPO” (SOMMERGIBILE PISANI E SETTEMBRINI)

“Comandante di sommergibile effettuava numerose missioni in acque contrastate dal nemico. Animato da elevato sentimento del dovere, ha dimostrato in ogni circostanza sereno coraggio e spirito combattivo”.

(Mediterraneo, 10 giugno 1941 – 11 luglio 1942)."

 

(fonte: sito web “la voce del marinaio”).

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  • 2 months later...

Una dedica fatta a Roberto Fraternale (figlio di Athos Fraternale), ai figli dei marinai e qualche foto anche di un sommergibile. Trovate tutto in questo articolo nel sito di Ezio:

 

http://www.lavocedelmarinaio.com/blog/2010...inai/#more-3173

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