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  1. Inizio questo topic, che vorrei fosse relativo alle 'curiosità' di argomento navale, e specialmente riguardo agli 'errori' commessi che potevano, o sono, costati molto caro. Ovviamente, non si può che cominciare dalla 'regina' delle Marine, ovvero la Royal Navy, che nel 1944 perse, per un concorso di circostanze e anche per una imperizia notevole, una delle sua corazzate più famose: la Valiant. Non per mano di Luigi Durand de la Penne, ma di un oscuro marinaio inglese. I fatti. La RN era stata fra le prime a costruire i cosiddetti 'Admiral Docks', ovvero bacini galleggianti in grado di essere rimorchiati presso le basi avanzate, per provvedere alla manutenzione delle navi dislocate oltremare. Uno di questi, lo AFD23, fu costuito a Bombay nel 1944, e basato a Trincomalee (Ceylon) per provvedere alle eventuali riparazioni delle navi della squadra inglese del Pacifico. La Valiant era stata inviata presso il 1st Battle Squadron Eastern Fleet nel gennaio del 1944, dopo essere stata riparata a seguito dei noti fatti di Alessandria, e '8 agosto del 1944 entrò in bacino per una pulizia della carena e altre minori riparazioni. Il bacino, come detto piuttosto nuovo, veniva usato per la prima volta per navi di quelle dimensioni e il 'dockmaster' (che l'inchiesta appurò 'neither the dockmaster nor his superiors had read the docking instructions') sbagliò completamente la manovra di svuotamento del bacino, iniziando, invece che in maniera controllata e costante da tutti i serbatoi, dai serbatoi centrali. Questo provocò un momento di inerzia spaventoso, che in poco tempo spezzò il bacino circa attorno alla mezzanotte, facendolo affondare prima dell'alba. La Valiant non affondò, ma ebbe le due eliche interne con gli alberi piegati e danneggiati, così come uno dei timoni. Fu, in seguito, trainata alla velocità di 8 nodi verso Suez e poi Alessandria, non prima di avere avuto delle riparazioni 'di emergenza' a Port Tewfik, in quanto era oramai non manovrabile. da Alessandria, raggiunse Devomport nel febbraio del 1945, ove rimase come nave scuola stazionaria per poi essere radiata nel 1948. Non tornò mai in servizio. Dopo il disastro, nel 1946, la RN pubblicè un manuale (Floating Docks: theory and practice', che trattava della rava e della fava su come utilizzare i bacini galleggianti, specialmente quando di caricavano navi molto pesanti..... Il dock, adagiato sul fondo, è ora oggetto di immersioni turistiche: http://www.divesrilanka.com/DSTrincoAFD23.html mentre non esistono foro dell'incidente. Warship 2010 pubblicò però un bel disegno, che fa capire i termini dell'incidente: Uploaded with ImageShack.us Morale: dove non riuscì Durand de la Penne, riuscì il Dockmaster di Sua Maestà.
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