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  1. La Russia prevede ci cominciare entro il 2019 i primi esemplari degli SSN classe Husky, eredi degli storici e temibili SSN classe Akula. Non sono ovviamente disponibili dati tecnici aggiuntivi, tuttavia si conoscono alcuni interessanti dettagli: Quindi si parla di unità piccole (almeno 3.000 tonnellate in meno rispetto agli Akula e quasi 2.000 rispetto ai Victor) disponibili in tante versione da poter sostituire i 4 Sierra, 4 Victor e i circa 16 Akula attualmente in servizio, in fase di refitting o in riserva. Altra indiscrezione riguarda gli sforzi russi per rendere le unità sommergibili più silenziose: Gli SSN russi non sono noti grande silenziosità tuttavia, se riuscissero a mantenere le caratteristiche di manovrabilità e velocità e ad ottenere buoni risultati con i materiali compositi, il salto di qualità metterebbe le nuove unità su un nuovo piano di competitività rispetto a quelle delle altre marine. Fonte: difesaonline.it, "RUSSIA: LE PRIME SPECIFICHE DEI SOTTOMARINI CLASSE HUSKY, GLI EREDI DEI TEMIBILI AKULA"
  2. Il Russia's Krylovsky State Research Center (KRSC) ha sviluppato un progetto per la costruzione di una superportaerei, termine coniato per indicare le portaerei con dislocamento superiore alle 70.000 tonnellate. La base di partenza per questo progetto è la classe Nimitz americana: è previsto un dislocamento di 100.000 tonnellate, una lunghezza di 330 metri, un equipaggio di 4-5.000 uomini, una velocità di 30 nodi ed una capacità di imbarco di 80-90 aeromobili tra cui il nuovo caccia di quinta generazione Sukhoi PAK-FA o T-50 (sperimentale), oltre ai MIG-29 K “Fulcrum-D” e gli elicotteri Ka-27 “Helix”. Il ponte di volo, angolato con 4 posizioni di lancio di cui 2 con catapulta elettromagnetica EMALS (Electromagnetic Aircraft Launch System); infine, interessante il fatto che, a differenza delle Nimitz, questa superportaerei sarebbe dotata di propulsione convenzionale, anche se predisposta per quella nucleare. Al di la delle caratteristiche tecniche, che possono sicuramente rivaleggiare con le unità della classe Ford americana, le cui prime due unità sono previste rispettivamente per il 2016 e il 2019, gli esperti dicono che un progetto del genere è al momento al di fuori delle possibilità della Russia, prima di tutto per il costo stimato di 8.5 miliardi di dollari, a seguire per le scarse possibilità per i cantieri russi di costruire e tenere in efficienza un colosso del genere. Fonte: AnalisiDifesa, "La “Nimitz” di Putin" The Moscow Times, "Russia to Unveil Aircraft Supercarrier Design Amid Navy Buildup" IHS Jane's 360, "Russia developing Shtorm supercarrier"
  3. Le unità militari di superficie sono un bersaglio sostanzialmente "facile" per i sottomarini, in quanto la loro natura le rende facilmente individuabili (rumore delle eliche, emissioni attive, visibilità ottica, ...), e l'evasione da un siluro lanciatogli contro non è né facile né sempre efficace, visto che generalmente questi vengono lanciati in passivo (sfruttano la scia prodotta dalle eliche per agganciare il bersaglio). Nelle acque del Baltico la Russia ha testato con successo il sistema Paket-NK, un tipo particolare di siluro in grado di intercettare un paritetico siluro nemico in avvicinamento. In realtà questo sistema è utilizzabile sia per l'attacco preventivo contro sottomarini nemici rilevati sia come sistema anti-siluro, a seconda del modulo di combattimento installato a bordo. Il lanciatore può essere fisso o mobile, per cui credo posso sostituire totalmente i lanciasiluri montati a bordo delle unità navali. Il test è avvenuto tra una corvetta classe Steregushchy, credo proprio la capoclasse, e un SSK classe Kilo, il Varshavyanka, che è stato alla fine colpito da un siluro lanciato dal nuovo sistema montato sulla corvetta, ovviamente privo di testata esplosiva. I calcoli per intercettare un siluro devono essere stellari, senza contare il metodo di rilevamento: se il siluro è in arrivo ed è in modalità ATTIVA, probabilmente le emissioni aiutano nel calcolo della rotta, ma se è in PASSIVO dovrà esserci un'emissione attiva da parte del siluro intercettore. Fonte: Defencetalk, "Russia Successfully Tests Anti-Submarine System"
  4. Il Corriere della Sera ha pubblicato una foto a sua volta tratta dalla versione russa di Top Gear, la nota rivista automobilista: quest'ultima, durante la prova di un'auto, avrebbe avuto l'opportunità di fotografare uno dei più misteriosi progetti russi, l'unico esemplare del Project 1083.1 Paltus / Nelhma (per la NATO si parla di NORSUB-5), un "nuclear deep-water station 1 rank". Curiosalmente l'identificazione Paltus è associata anche al progetto degli SSK classe Kilo project 877. Questa unità, battezzata ufficialmente AS-12 e impropriamente chiamata Losharik, è un SSN progettato per operare a grandissime profondità (si parla di 1000 metri, anche se alcune fonti lo portano alla poco probabile capacità di 6000 metri), ideato probabilmente per le operazioni di Intelligence e la ricerca subacquea. L'unità è costruita in titanio con scafo sferico lungo 60 metri di progettazione derivata dal Project 678/Project 1851 Nelma (per la NATO si tratta della classe X-Ray), propulso da un reattore da 15000 KW e ha un equipaggio di 25 persone. Varato ufficialmente nel 1995, è stato consegnato alla Flotta del Nord due anni dopo e, dal quel momento, di lui si sono perse sostanzialmente le tracce. Parliamo di un'unità di progettazione decisamente vecchia ma, a quanto sembra, certamente ancora attuale, visto che risulta operativo. Fonte: Corriere della Sera, "Sottomarino russo segreto, rivista di auto pubblica la foto"
  5. Tra martedì 28 e mercoledì 29 ottobre 2014, la NATO ha risposto con tutte le risorse disponibili a diverse incursioni aeree di aerei russi: un primo gruppo di 4 aerei sono stati intercettati da caccia turchi in pattugliamento Mar Nero, un altro gruppo composto da 7 velivoli è stato identificato e bloccato da caccia portoghesi sul Mar Baltico. Un terzo gruppo, la cui composizione è secondo me più preoccupante, era composto da 8 aerei di cui la metà erano bombardieri TU-95 Bear, accompagnati da altrettanti aerei cisterni: anche questi sono stati intercattati, questa volta da F-16 della Norvegia mentre erano in volo tra il Mare del Nord e l'Oceano Atlantico. Infine, altri 7 aerei russi individuati il 28 ottobre sullo spazio aereo internazionale del Mar Baltico, hanno ignorato gli avvertimenti e hanno richiesto l'intervento prima dei Typhoon tedeschi, poi dei caccia danesi, finlandesi e svedesi; alla fine i russi hanno continuato fino a Kaliningrad. Questi ultimi aerei avevano segnalato il piano di volo alle autorità e usavano trasponder, solo ce non hanno mantenuto il contatto radio con le autorità stesse. La prima preoccupazione è il rischio di avere aerei militari non segnalati e che non rispondono ai contatti, creando così un pericolo per l'aviazione civile. Oltre a questo, è evidente che tali incursioni sono preoccupanti dal punto di vista strategico: dall'inizio del 2014, con la crisi ucraina, la NATO "[...]ha registrato un incremento delle attività dell'aviazione russa: l'Alleanza fa sapere che oltre cento velivoli russi sono stati intercettati dall'inizio del 2014 nei cieli europei, circa tre volte il numero del 2013.[...]". Difficile non pensare ad una nuova Guerra Fredda, anche se non conclamata. Fonte: The Medi Telegraph, "La Nato resta vigile su aerei russi: «L’Alleanza è forte»" ANSA, "Nato resta vigile su aerei russi"
  6. A fine Luglio il Vice Amm. Viktor Chirkov ha annunciato che verrà ripresa la costruzione dell'ultimo progetto di sommergibile convenzionale destinato alla Marina Russa. Il progetto 677 era stato infatti congelato nel 2011 (https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=38020&pid=384459&mode=threaded&show=&st=0) dopo che la Marina non aveva accettato la prima (e ad oggi unica) unità della classe, il B585 Sankt Peterburg, lamentandone grandi carenze tecniche; l'unità era stata destinata alla sperimentazione di nuovi sistemi e la costruzione degli altri due battelli, già impostati nel 2005, era stata interrotta. Tuttavia sembra che il bureau Rubin, l'ufficio che ha disegnato il LADA, abbia apportato al progetto le modifiche necessarie alla soddisfazione dei requisiti del committente, la costruzione riprenderà dunque già quest'anno.. Una notizia incoraggiante per la componente responsabile della progettazione dei sommergibili tradizionali, sui quali lavori si basa anche tutto il mercato dell'export.. dopo il fallimento del LADA non penso che gli AMUR avrebbero goduto della fiducia conquistata dai KILO in questi anni..
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