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  1. Partita veramente interessante quella che hanno affrontato i tre schieramenti di ieri, nell'ordine: USA con l'SSN 775 "Texas" di Iscandar e l'SSN 22 "Connecticut" di Blowyaz, la Russia con l'SSN K152 "Nerpa" di Von Faust e l'SSN K335 "Gepard" di Stefano74, l'UK con l'SSN 91 "di Drakken e Serservel (sonar e condotta) in protezione dell'SSBN 23 "Renown" (AI) e la Francia con l'SSN 607 "Suffren" di Sertore in protezione dell'SSBN 619 "Le Terrible" (AI). Il convoglio Francia/UK sta cercando di attraversare il canale di Parry in Canada da EST a OVEST, gli USA sono decisi a distruggere l'SSN in AI francese e lo stesso vogliono i russi nei confronti del nostro SSN in AI. Ci troviamo in presenza di una totale copertura di ghiaccio, un fondale fangoso e di bottom limited: non abbiamo strato termico, c'è un forte rumore di fondo e la temperatura decrescente dell'acqua verso il fondo fa rimbalzare le onde sonore, rendendo la TMA difficoltosa. Le peggiori condizioni per rilevare qualcosa. Secondo gli ordini e le indicazioni, procediamo verso 270° a 25kn, precedendo il nostro SSN in AI. Dopo una buona mezz'ora ci mettiamo in ascolto classificando i biologici e impostiamo una rotta a zig-zag per favorire la copertura della cortina trainata. La missione procede senza particolari intoppi per un'ora, dopo di che rileviamo il lancio di MK48 da distanza siderale. Non è una cosa che preoccupa noi UK, poiché gli USA non possono sparare su di noi, ma trasmettiamo i dati all'alleato francese, Sertore, che stava già monitorando le armi in acqua e procedeva a cercare il lanciatore. Dal parte nostra, continuiamo la ricerca di SSN russi (frequenza 50), ma non siamo fortunati. A mezz'ora dalla fine, l'attività si fa intensa. Sertore scopre un SSN americano, Blowyaz, e comincia a braccarlo, mentre io ottengo un MASTER su un SSN russo dietro di noi! Pensavamo fossero rimasti molto indietro, invece ci stava girando intorno per gabbarci. Cambiamo rotta per intercettarlo e Drakken prepara e lancia due Spearfish, sfortunatamente non mantengo l'aggancio sull'Akula di Von Faust il quale, scopriamo poi, ha cambiato più volte rotta per sfuggire alla nostra caccia. E la sua manovra è efficace: si porta a pochissima distanza dal nostro SSN in AI e lo bersaglia con 4 siluri. L'affondamento è inevitabile e non siamo nemmeno in grado di dargli la caccia per ritorsione. Dall'altra parte, Sertore ha invece successo: affonda Iscandar e salva il suo SSN in AI, sfuggendo al tiro di Blowyaz. Complimenti vivissimi a Von Faust per la sua condotta: ha saputo quando avvicinarsi e la sua tattica di evasione ci ha totalmente ingannati. Questo scenario, ben calibrato da Drakken, era perfetto per risaltare la pazienza e il modo di giocare. L'esperienza e la fortuna hanno fatto il resto.
  2. Ieri sera abbiamo giocato un interessante scenario creato da serservel con l'idea di proporre un confronto inizialmente non armato tra un gruppo di garanzia interposto tra due side ostili: di fatto due 212A italiani dovevano impedire il contatto tra un gruppo aeronavale russo, composto da una portaerei scortata da numerosi DDG, e due SSN americani di classe Los Angeles FLT III. Le squadre erano così composte: Americani (attaccanti) SSN719 Providence Blowyaz SSN720 Pittsburgh Iscandar Italiani (interidzione) S526 Todaro Sertore, serservel S527 Sciré Regia Marina Russi (transito) BPK 605 Admiral Levčenko Drakken, Von Faust Durante il briefing iniziale serservel ci llustra le condizioni di ingaggio: interdizione per gli italiani al fine di evitare il contatto dei sottomarini americani con il gruppo di battaglia russo, avvicinamento e attacco della portaerei russa con soli siluri da parte dei sottomarini americani e transito della portaerei russa oltre il limite previsto, senza ingaggio delle unità presenti se non ostili. Iniziamo quindi la missione: il sottomarino su cui sono assegnato con serservel parte in mare, quello di Regia Marina deve prendere il largo da un porto ad est di Gibilterra, il gruppo da battaglia russo si avvicina da ovest mentre i sottomarini americani sono attesi da est. Ci coordiniamo a quota periscopio, scambiandoci le nostre posizioni e quelle di alcuni contatti civili e, mentre predisponiamo la nostra unità al combat ready, Regia Marina lascia il porto a bassa velocità a causa dello scarsissimo fondale disponibile: decidiamo di raggiungere con dei leg alla massima velocità di non cavitazione gli estremi dello stretto di Gibilterra, per poi procedere trasversalmente con il trainato spiegato al fine di individuare, tracciare e interdire le unità appartenenti ai gruppi che si stanno contrapponendo. Passano i minuti e, come previsto, intorno alla mezz'ora di gioco raggiungiamo i punti di inizio ricerca passiva che ci eravamo ripromessi: non facciamo in tempo a dispiegare il trainato in navigazione silenziosa che iniziamo a rilevare contatti in ricerca attiva con frequenza compatibile a siluri attivati. Sconcertati iniziamo ad affinare l'identificazione dei contatti che, date le ROE concordate, sembrano fuori da ogni logica: eppure più il tempo passa e più i nostri timori si fanno reali... ma come è possibile che gli americani si siano già portati ad un range tale dal gruppo di battaglia russo da riuscire a individuare e attaccare la portaerei, visto che dalle nostre stime dovrebbero essere a più di 20 miglia nautiche uni dagli altri? Con un eccellente lavoro sugli schermi sonar, servservel e Regia Marina tracciano i master di 2 MK48 e, a sud-est della nostra unità, un 688 in navigazione veloce: intanto iniziamo a ricevere il ping dei DDG russi in ricerca attiva che si avvicinano velocemente da ovest. Il nostri 212A abbandonano la ricerca passiva cercando copertura sotto il layer per sfuggire sia ai siluri che iniziano a saturare la zona sia alla ricerca delle unità russe: decidiamo inoltre di lanciare una UUV in passivo a velocità di ricerca per avere rilevamenti immediati dei contatti che ci circondano, predisponendo nel contempo i nostri A184 e Black Shark per un'eventuale risposta ad un attacco da qualsiasi side. Non facciamo in tempo a lanciare la UUV che gli schermi sonar si riempiono di contatti di ogni tipo: in particolare rileviamo in modo univoco il Los Angeles a sud-est, mentre riceviamo lanci multipli di missili da nord-est... ma le ROE escludevano l'utilizzo di missili da parte degli americani, che prevedibilmente sono nella zona di lancio dei missili. serservel è furente, le istruzioni dell'editor non sembrano essere state rispettate! Scoppia a questo punto l'inferno: le unità in AI del gruppo da battaglia russo predispongono un ombrello AAW protettivo impenetrabile e nel contempo iniziamo un massiccio contrattacco con dei SUBROC. Intanto l'Udaloy pilotata da Drakken e Von Faust intima via radio alle unità americane di interrompere ogni operazione ostile, in perfetto accondo con le ROE concordate. Cerchiamo riparo sotto una cruise ship in transito mentre continuiamo a tracciare il 688, tentando in ogni modo di evitare lo scontro: dopo pochi istanti la nave sotto cui ci occultavamo viene colpita e affondata da un siluro, riceviamo poi un TIW dalla posizione in cui stimiamo sia posizionato il Los Angeles. Lasciamo quindi cadere ogni scrupolo e controlanciamo un A184 e un Black Shark contro l'unità americana rivelatasi ostile, senza lasciare scoperto alcun side rispetto al layer presente: mentre i nostri siluri si avvicinano al 688, questo viene affondato da un SUBROC lanciato dal gruppo da battaglia russo (ecco la probabile origine del TIW che avevamo ricevuto e contro cui abbiamo lanciato) Ridirezioniamo quindi sia i siluri sia la UUV verso il contatto a sud-est, il primo responsabile secondo le nostre rilevazioni del lancio dei missili antinave: intanto Regia Marina manovra per evitare numerosi MK48 e siluri russi in transito nella sua zona di competenza, a nord ella nostra posizione. Riusciamo a individuare il secondo Los Angeles e iniziamo a pingarlo in attivo sia con i siluri sia con la UUV con il fine di farlo desistere da qualsiasi attacco: la risposta è il lancio multiplo di altri missili... non ci resta che procedere all'annichilimento dell'unità ostile, che affondiamo lasciando che i nostri siluri procedano sino a colpirla. In questo modo infrangiamo le nostre ROE ma preserviamo il gruppo di battaglia russo che può quindi procedere senza alcun ostacolo verso la sua metà: a fine missione emergiamo e palesiamo la nostra posizione e le nostre intenzioni ai russi che, per contro, affondano Regia Marina e tentano, senza riuscirci, di fare altrettanto con noi... buon per loro che interrompiamo la missione a questo punto, perchè i Black Shark non avrebbero lasciato scampo a qualcuna delle navi russe in transito! Al termine della missione ci rendiamo conto che Blowyaz non aveva colto sia le ROE, sia le istruzioni riportate nel briefing, sia l'introduzione della missione svolta da serservel: peccato, già nelle condizioni in cui è stata giocata la missione è stata interessante e pregna di azione, non immagino come si sarebbe potuta sviluppare in un primo confronto senza l'uso delle armi e nel probabile successivo scontro tra i tre sides! Comunque mi sono divertito, dal racconto avrete colto che i momenti di azione non sono certo mancati, mentre il lavoro di cordinamento tra i membri della nostra squadra è stato eccellente. Aspettando i commenti degli altri giocatori vi ringrazio come al solito per la compagnia, complimentandomi con serservel per l'interessante scenario... alla prossima!
  3. Dopo tanto tempo (troppo!) siamo tornati in pista, questa volta con lo scenario che forse useremo per la dimostrazione a Taranto. I presenti di questa sera si sono così divisi: Regia Marina e il sottoscritto a bordo del Todaro S526, Drakken e Stefano74 sullo Sciré e Von Faust in volo con un NH-90 con base a Sigonella. Obiettivo: scovare il sommergibile intruso che Nave Grecale a individuato al largo di Taranto. A bordo del Todaro, inizialmente in emersione dopo aver lasciato Taranto alle spalle, abbiamo iniziato le ricerche da nord, mentre l'unità gemella procedeva da sud. Nelle prime battute della missione abbiamo deciso di avvicinarci con decisione all'area di ricerca, spingendo l'unità al massimo evitando di cavitare. Dopo un'interruzione per chiedere a Von Faust eventuali contatti e scambiarsi messaggi a quota periscopica, siamo tornati a quota profonda e ripreso le ricerche; alle 17:46 scopro una traccia idrofonica in banda larga, troppo lieve per darmi un riscontro certo, ma il trainato non lascia dubbi: frequenza 48HZ! Ci avviciniamo e inquadriamo il bersaglio anche con l'alta frequenza: stabilita la distanza, aspettiamo di entrare nel range di 1nmi e pinghiamo il contatto. Con Beta 90° non lasciamo scampo all'avversario, che comunica attraverso il telefono subacqueo che intende emergere per identificarsi. Decidiamo di seguirlo. Emergiamo pochi minuti dopo e, insieme a Von Faust che volteggia sopra l'area, vediamo finalmente l'Akula II Gepard fare capolino; ci invia un messaggio radio in cui si scusa per l'intrusione e richiede di poter lasciare le nostre acque in sicurezza...potrebbe finire lì, ma Von Faust freme e spara un missile, che però manca il bersaglio. In compenso riceve in cambio 2 missili: uno lo abbatte, l'altro prosegue fino a colpire l'eliporto a Sigonella! Mentre l'Akula cerca di fuggire immergendosi, Regia Marina appronta i tubi e lancia senza pietà un singolo Black Shark che fulmina l'avversario. Una missione semplice ma secondo me interessante (ok, io son di parte) che potrebbe essere arricchita dando un equipaggio all'Akula e coordinando un po' meglio le ricerche da parte dei 2 Todaro. Mi spiace per il crash di Drakken e, a seguire, di Stefano74: c'è qualcosa che ha causato il CTD o è stato casuale? Grazie per la serata, attendo commenti!
  4. Di seguito il debriefing della missione giocata contro gli amici del forum polacco DangerousWaters.pl. Tralascio le difficoltà tecniche che abbiamo avuto (eravamo in 12 giocatori e siamo ripartiti circa 6 volte). La nostra formazione di attacco era costituita da 3 SSN classe Victor (io, Von Faust e Iscandar), 1 SSN classe Alfa (Regia Marina), 1 DDG classe Udaloy (Drakken) e un TU-95 "Bear" (Subbuster_ITA). Il nostro comando richiedeva la distruzione della CGH 550 "Vittorio Veneto", in navigazione nella griglia nord, e CH R97 "Jeanne D'Arc", a sud; le due navi erano scortate da 3 FFG classe O.H.Perry e una FFG Type 22 (AI). Nonostante il numero di elicotteri in volo potesse dare pensieri, non è stato assolutamente questo il problema della serata. Dopo una mezz'oretta di avvicinamento a grande velocità, tutti gli SSN si sono messi a caccia di bersagli, aiutati nel compito dal "Bear" e dalla Udaloy. Sui sommergibili abbiamo fatto una grandissima fatica ad individuare gli avversari, complici i sonar assolutamente poco sensibili nonostante le ottime condizioni acustiche e la rumorosità degli obiettivi. Non posso parlare per gli altri, perché non sono riuscito a seguire per bene tutte le loro fasi di azione, ma per quanto mi riguarda sono arrivato al centro dello scenario dopo un'oretta e mezza, potenzialmente in grado di sentire la formazione "Vittorio Veneto", ma il sonar non mi ha dato alcun contatto valido e mi sono dovuto arrendere all'uso dell'ESM e del periscopio: a vista non ho individuato nulla, sulle ESM ho avuto la posiziona approssimativa della "Vittorio Veneto" in allontanamento verso ovest, da dove era venuta, e le due O.H.Perry in posizione frontale e a 90° rispetto a me. Ho sparato contro entrambe le FFG danneggiando quella di Grindler, ma è stata l'unica (magra) soddisfazione. Alcune considerazioni. Sicuramente l'aver perso Subbuster a causa di impegni improvvisi è stato un duro colpo, anche perché era l'unico in grado di avere una visione d'insieme e permetterci di studiare un piano di attacco. Anche la perdita di Drakken (a causa di CTD) è stato grave, sempre perché dalla superficie poteva aiutarci a vedere gli obiettivi. Un errore degli SSN è stato dividersi eccessivamente: potevamo operare in coppie e, senza allargarci troppo come abbiamo fatto, incrociare le (pochissime) idrofoniche valide e colpire duro e su rilevamenti sicuri. Anche l'AI di DW ci ha incasinato le cose: il fatto che i nostri bersagli non abbiano seguito le direttive e siano tornate indietro ci ha tolto le restanti possibilità di ottenere una qualche forma di vittoria (i nostri avversari hanno distrutto tre SSN che erano allo sbando a causa del CTD di Regia Marina, Von Faust e Iscandar). La cosa positiva è che lo scenario in mare aperto è molto piaciuto ai nostri avversari, che continuano a farci i complimenti. Subbuster ha giustamente suggerito di avvicinarci alla realtà studiano scenari che consentano di essere ancora più indipendente dai trigger e dalle AI: vedremo di mettere la cosa in pratica.
  5. Apro questa discussione per parlare del debriefing della partita di venerdì 12 giugno contro la comunità polacca di DangerousWaters.PL. Il nostro schieramento, numericamente superiore, contava Von Faust a bordo della FFG Carlo Bergamini, il sottoscritto sulla FFG Virginio Fasan, Iscandar ai comandi del SSK Nazario Sauro, Blowyaz su SSK Carlo Fecia Di Cossato, Regia Marina al comando di un SSN classe Trafalgar e gli ottimi Subbuster e Ronin a farci da ricognitori avanzati sul loro Breguet Br.1150 Atlantic. Dall'altra parte avevamo Grindler e AchtAchtel ai comandi di due DDG classe Udaloy, Pepe al comando di un SSK classe Kilo, Szwagier come pilota di un S-3 Viking e Devram Korda su un SSN classe Victor III. Seppur numericamente superiori e nonostante avessimo discusso lungamente della strategia da adottare, i nostri avversari hanno dimostrato di avere un tipo di condotta più efficace della nostra. Alla partenza finale, avvenuta un'ora dopo il previsto causa ritardi e crash, prendiamo il largo e ci disponiamo in modo da avere il Trafalgar e una delle Bergamini a OVEST, l'altra Bergamini a EST e i due Sauro molto avanzati, quasi a ridosso della zona di esclusione, anche loro a OVEST e a EST. L'Atlantic si leva velocemente in volo e dirige verso SUD, aggirando la zona di esclusione e lanciando boe attorno al perimetro avversario, ignorando le minacce che puntualmente arrivavano via chat dal lato RED. Il primo a cadere è Szwagier per un probabile crash di sistema, perdendo così il Viking e togliendo ai RED la possibilità di avere boe sul nostro lato della mappa; anche noi, però, soffriamo per un CTD e perdiano Regia Marina e il suo Trafalgar. Man mano che il tempo passa ci accorgiamo che le LPD nemiche arriveranno alla zona di esclusione prima delle nostre, così ci prepariamo a lanciare un attacco appena accadrà. Nel frattempo Subbuster e Ronin ci passano tutti i contatti, compreso il Victor all'interno della zona di esclusione: a quel punto io e Von Faust lo impegniamo con i MILAS ma, per qualche motivo (bug?) tutti scompaiono prima di arrivare a bersaglio e, non essendoci nessuno in posizione adatta, siamo costretti ad abortire l'attacco aspettando tempi e occasioni migliori. Da qui in poi ho perso dei pezzi perché l'azione si è fatta intensa: le LPD avversarie attraversano il confine e noi cominciamo l'attacco, colpendone alcune (io nemmeno una, pago l'inesperienza con la FFG) e facendo si che le altre si allontanassero. Nel frattempo le Udaloy avanzano verso OVEST, verso di me, cominciando a bersagliare uno dei miei elicotteri levatisi in volo per andare a caccia di SSK; io rispondo attaccando l'Udaloy e comincia uno scontro in cui io vengo pesantemente colpito (pagavo anche l'essere rimasto senza MILAS per l'attacco fallito al Victor). Ripiego allora verso EST, andando in contro alla nostra formazione di LPD, ma rimando solo l'inevitabile distruzione che arriva da parte di... Blowyaz, che aveva sparato contro i miei aggressori ma non aveva controllato il siluro e lo aveva accidentalmente diretto contro di me. Da qui in avanti ho fatto da spettatore; il nostro Atlantic viene abbattuto da forze misteriose, nonostante fosse alla quota di sicurezza da missili, Iscandar viene distrutto da un siluro (di chi?). Rimangono Von Faust e Blowyaz, ma poi il primo dei due viene colpito e poi distrutte dalle Udaloy, che comunque non erano passate indenni (quella di AchAchtel riporta danni al 63%). In breve, una partita divertente e che abbiamo gestito bene in fase iniziale, ma ad un certo punto è mancata la coordinazione e, come accade in una fase concitata, ognuno ha cercato di fare del suo meglio. Ho ricevuto l'analisi di Grindler, che condivido qui: In allegato c'era un documento di analisi della loro azione, una cosa molto professionale: vi invito a dargli un'occhiata, è veramente interessante LINK Sono curioso di leggere le vostre impressioni!
  6. Al comando del Sierra I mi porto a quota periscopio per ricevere le istruzioni radio e la posizione degli altri compagni comandanti, l'idrofono dell'area sosus-1 è danneggiato e un DSRV si sta avvicinando per operare alla riparazione sul posto, dobbiamo quindi cercare il DSRV e distruggerlo prima che riattivi l'idrofono e rilevi la nostra posizione al nemico, inoltre questa sarà una delle due modalità (l'altra è il completamento dell'obiettivo secondario, kill di 2 su 3 sub BLUE) per ottenere le coordinate dell'obiettivo primario della missione, la stazione SOSUS di Keflavik. Dopo aver deciso la tattica da adottare con i sovietici Servservel e Von Faust , porto il mio Sierra alla massima profondità e velocità consentita con rotta verso nord , dopo circa 10 miglia, mi fermo per mettermi al sonar , non rilevo la presenza di unità ostili, solo dei civili e il canto di una balena, faccio un'altra tirata di alcune miglia e mi fermo di nuovo , questa volta però avverto una bella pingata di sonoboa poco distante da me, cerco di allontanarmi ma ormai il nemico ha rilevato la mia presenza e incomincia ad attaccarmi con siluri su siluri, riesco a farla franca e a portarmi all'interno delle 10 miglia della probabile posizione del DSRV, ma gli attacchi continuano, per quanto io mi ostini a scappare ho sempre altri siluri alle calcagna e durante l'inizio dell' ennesima fuga commetto l'errore di attardarmi troppo al sonar per rilevare la posizione di un MK48 dimenticandomi così di guardare il fondale e distruggendo lo scafo di titanio del mio Sierra. La partita continua , guasti al propulsore costringono il comandante Von Faust a fare ritorno alla base di Polyarny dopo appena 30 minuti dall'inizio della partita mentre il comandante Serservel raggiunge l'idrofono e rileva il DSRV procedendo poi al suo affondamento che gli consentirà di ricevere le coordinate per l'obiettivo primario , ma il successivo lancio dei missili non ha un esito fortunato per guasti al sistema di controllo che li fa autodistruggere nella fase di volo, in conclusione la US NAVY vince la sfida e la stazione SOSUS di Keflavik rimane operativa. Grazie a tutti i comandanti per la bella serata di gioco, era da tempo che volevo fare una missione che avesse come tema il sistema SOSUS, la fase di test è stata piuttosto impegnativa e avevo timore di qualche crash in multyplayer causato da qualche trigger di troppo, quindi sono molto contento che tutto sia andato bene. alla prossima
  7. Per una volta una missione editata da me che mi ha soddisfatto per come si è sviluppata (soprattutto per il meccanismo dell'attivazione missioni con l'ESM) Ad avvio partita veniamo avvisati che il DSRV è in avaria e si trova in prossimità della oiler iraniana a centro mappa. Il nostro compito è quello di andare a recuperare le special forces. Ci dividiamo i compiti, l'equipaggio composto da Drakken e Regia Marina si dirige verso Est per il recupero mentre io e Serservel sul Lada ci dirigiamo a Nord in copertura. Mentre cerchiamo di marcare tutti i contatti veniamo beffati da un'impennata del fondale riportando danni di vario tipo, i più importanti quelli ai tubi di lancio inutilizzabili per circa un'ora. Individuiamo verso sud due FSG ad elevata andatura. Drakken e Regia Marina recuperano le special forces, lo comunichiamo al Comando e le ROE scattano su WAR. Prosegue il nostro avvicinamento alle acque internazionali, ci viene ordinato di portarci a quota radio e riceviamo l'ordine di distruggere le due FSG. Io e Serservel siamo ancora impossibilitati per pochi minuti di attaccare, lo farà il Kilo contro la FSG ad Est. A circa 10 minuti dalla ricezione del messaggio veniamo informati che è possibile richiedere il supporto aereo dei Mig29-Fulcrum, con il Lada ancora a metà servizio mai ordine fu più ben accetto. Ci portiamo a quota radio e chiediamo supporto anche se pochi minuti dopo riusciamo ad attaccare avendo riparato i tubi di lancio. Le FSG cercano di evadere quando ci viene ordinato di salire a quota radio per ricevere un ulteriore ordine. Questo ci avvisa che in prossimità del confine delle acque territoriali si trova un sottomarino sperimentale da attaccare per poi portarsi di gran carriera in acque internazionali e completare questa lunga missione. Purtroppo DW ci gioca un brutto scherzo e ci toglie il gusto del gran finale, dopo l'attacco da parte dei Mig (?) alle FSG un bel crash termina la missione forzatamente. Grazie a tutti per la bella serata !!!
  8. Finalmente siamo riusciti a giocare la prima missione del buon DragoRed, che ha secondo me fatto un bel lavoro che ha portato ha una serata divertente. Lo schieramento BLU, composto dal sottoscritto, DragoRed e RegiaMarina a bordo rispettivamente di un SSK classe Todaro, SSK classe Sauro e SSN classe Los Angeles aveva l'incarico di attaccare con special forces il bunker a prova di bomba difeso dal side RED di Von Faust, Iscandar e Drakken a bordo rispettivamente di un SSK classe Lada, SSK classe Kilo Alrosa e SSN classe Akula II. Dopo il consueto approntamento del battello (aria compressa, TLS pronti, scambio di rilevamenti e dati via radio) decidiamo di procedere come segue: il mio Sciré avrebbe diretto verso l'accesso a NORD-OVEST del bunker, DragoRed avrebbe impegnato il secondo accesso di NORD-EST con il Nazario Sauro e RegiaMarina avrebbe fatto il jolly con il suo Los Angeles, dirigendo verso il centro della base nemica e attendendo di impegnare il nemico per distrarlo dall'invio delle forze speciali. Partito da SUD-OVEST, procedo verso NORD sfruttando in parte una car ferry che mi attraversava la rotta, sperando che mi faccia da scudo acustico nella mezz'ora programmata di avvicinamento. La partita si profilava lunga e richiedeva pazienza perchè era prevedibile che gli SSK, dopo un breve avvicinamento, si sarebbero attestati sulla linea delle 5nmi (limite per attaccare la base) pronti a contrastare la nostra avanzata e distruggere ogni gommone rilevabile; era per questo imperativo avvicinarsi il più possibile, così da limitare la possibilità del nemico di ostacolarci. C'è da dire inoltre che gli avversari non sapevano con cosa li avremmo attaccati ma, considerando che il briefing parlava di bunker a prova di bomba atomica e un limite per attaccare di 5nmi, si poteva presumere l'uso delle SF. Durante il mio avvicinamento a 15kn, dopo circa 20 minuti dall'inizio della missione, lo sferico mi mostra una netta idrofonica con frequenza 50Hz dritto di fronte a me, cosa che mi allerta e mi fa rallentare subito. Cambiando rotta per dare la migliore angolazione alla base conforme e alla cortina trainata identifico senza fallo un Kilo Improved/Kilo Alrosa in rapido avvicinamento a circa 16/17kn. Questa scoperta modifica totalmente i nostri piani perché eravamo rassegnati a dover sostenere una guerra di nervi di 2 ore e mezza per infiltrarci senza farci scoprire dagli SSK paritetici. Poco dopo anche DragoRed, che aveva rallentato per una pausa di ascolto, ha il rilevamento di un Lada in avvicinamento alla sua prua. Dopo un breve consulto stabiliamo che è troppo rischioso aggirarli e passare le linee nemiche perché ci saremmo esposti al rilevamento mediante HF (eravamo veramente vicini) oppure, in seguito, a farci insaccare tra la base e la loro linea di difesa, per questo attacchiamo. Dalla mia parte l'attacco è stato molto breve, visto la risibile distanza di 4000 metri: lancio due A184 mentre il Kilo di Iscandar è sui miei 90° e lo affondo, nonostante il suo tentativo di evasione (che ha comunque ingannato uno dei due siluri per un po', anche se poi è tornato indietro per colpirlo). Per tutta risposta il Kilo ha contro-lanciato in snapshot, senza però modificare le distanze di attivazione e così i siluri mi hanno superato attivandosi molto dopo. Anche DragoRed ha fortuna e affonda il Lada di Von Faust, che aveva optato per una tattica di evasione diversa. Rimaneva l'Akula di Drakken, il quale aveva già cominciato ad impegnare RegiaMarina, il quale aveva fatto l'errore di correre per più tempo rispetto a Drakken. La lotta tra i due porta ad un primo danneggiamento del Los Angeles, al quale consigliamo di cercare di defilarsi per permettere a noi SSK di completare il lancio si SF e di impegnare poi l'Akula, ma quest'ultimo lo finisce e poi si dilegua. Nel frattempo ll mio Sciré aveva superato il limite delle 5 nmi e si apprestava a lanciare le SF, cosa che prende parecchio tempo; contemporaneamente DragoRed cominciava a sentire il fiato sul collo di Drakken, che si divertiva un mondo a bersagliarlo si Shkval e UGST. Anche qui, nonostante le evasioni di DragoRed, il Nazario Sauro viene in un primo momento danneggiato e, poi, distrutto. Lanciate le SF mi allontano dalla costa e estendo nuovamente la cortina trainata, sperando di beccare l'Akula e lanciare contro di lui, ma la vendetta di DragoRed è impetuosa e un siluro lanciato all'ultimo minuto colpisce Drakken e manda a fondo l'unità russa. Una missione che mi è piaciuta molto, al di la del fatto che abbiamo vinto, ma perché lo scenario ha costretto i difensori ad adottare una condotta più aggressiva di quella passiva che contraddistingue le missioni di attacco e difesa. Il fatto che tra noi ci fosse un SSN con VLS ha fatto presumere che l'attacco sarebbe arrivato da lui, ma il briefing evidenziava le caratteristiche antibomba del bunker. Grazie mille per la serata e complimenti a Simone AKA DragoRed, un bell'inizio come editor (che però deve continuare a darci altre missioni )
  9. Con colpevole ritardo scrivo il debriefing della missione editata dal buon Von Faust, che ha sempre dei bei spunti e novità. In questa missione eravamo divisi in 3 schieramenti: quello russo era dotato di SSN classe Akula II Imp. e elicottero KA-27, comandanti rispettivamente da Drakken e Regia Marina, quello NATO da un SSN classe Los Angeles III e un elicottero NFH-90 comandanti dal sottoscritto e da Iscandar, e per finire quello cinese, formato da Von Faust a bordo di un SSK cinese classe Kilo e dalla nave che trasportava materiali illegali e che i membri degli altri side dovevano trovare e affondare. Partito da EST in direzione OVEST, ho cominciato un'iniziale opera di identificazione e classificazione mentre ricaricavo l'aria compressa e scambiavo i miei dati con Iscandar, dopo di che ho proceduto ad un avvicinamento a velocità media cambiando spesso orientamento, cercando di sfruttare al massimo i sensori; lo scenario era pieno di contatti civili navali e una oil rig, che rendeva il quadro un po' fosco, comprese alcune idrofoniche sui 50 che non riuscivo a classificare (troppo distanti e/o coperte da altri contatti). Un problema di lag ha colpito in modo infausto Iscandar, il quale si è scontrato con la oil rig presenta in mappa, lasciandomi da solo; a quel punto ho puntato verso il centro della mappa, sperando di individuare almeno il SSK cinese e i miei compagni russi. Il Kilo è saltato fuori da SUD mentre procedeva a grande velocità (immagino che il buon Von Faust volesse movimentare la serata ) e, anche se mi risultava distante una decina di miglia, ho voluto attaccarlo per vedere che succedeva. L'attacco è andato a vuoto e un siluro ha impattato sulla oil rig, già danneggiata dall'elicottero, distruggendola Anche Drakken si è fatto sentire, ma i suoi siluri lanciati su di me erano comunque piuttosto lontani e non davano preoccupazione. Alla fine è stato proprio Drakken ad affondare il Kilo, il quale si era messo a giocare con il fuoco pingando con il sonar attivo Queste serate, anche se magari non particolarmente attive, sono sempre utili per ripassare l'uso del sonar e, secondo me, sarebbero ancora meglio se sfruttate in modalità EXTREME, con giocatori in ogni postazioni principale che riescano a concentrarsi sui propri compiti. Grazie e alla prossima!
  10. Partita simpatica quella improvvisata ieri sera, editata al volo e che ha funzionato tutto sommato bene. Come da briefing, era necessario individuare e avvicinarsi a due relitti semi sommersi nei bassi fondali tra due isole in una zona di oceano con fondali importanti. Il side BLU annoverava Iscandar a bordo di un NFH-90, levatosi in volo da una FFG classe Bergamini in AI la largo, e da un SSK classe Todaro sotto il comando del sottoscritto e R.Hunter come secondo, che governava il battello e operava con la postazione sonar; dall'altra parte avevamo Von Faust, ai comandi di un SSK classe Lada, e Regia Marina ai comandi di un KA-27 Helix. Avviata la missione ci troviamo nel quadrante superiore destro della mappa e calcoliamo un avvicinamento di una decina di miglia prima di cercare attivamente i bersagli, intanto prendiamo nota di tutti i contatti utili (una oil rig tra le due isole, una oiler a velocità moderata che aveva rotta diagonale NORD-OVEST/SUD-EST e una barca a vela) e scambiamo le informazioni con il nostro elicottero. Proprio l'elicottero inaugura la missione con un po' d'azione:dopo aver individuato i relitti (anche il sub che era parzialmente riemerso a causa delle condimeteo e dei fondali) scorge l'Helix! Io e R.Hunter restiamo in attesa del peggio perchè, solitamente, i nostri elicotteri fanno una brutta fine in queste situazioni, invece nulla accada. Iscandar decide i provare a usare gli hellfire e, nonostante un primo problema con l'aggancio del bersaglio, cecchina il buon Regia Marina! Anche se Von Faust era rimasto solo, non si era per niente arreso: nascosto tra i bassi fondali dell'isola ove erano i relitti cercava di acquisire i dati e nel contempo ingaggiava noi, che replicavamo abbondantemente ma eravamo poi costretti a desistere per non distruggere i relitti: grrrr! Oltre a questo, ad un certo punto R.Hunter va in CTD a causa del monitor dell'HF e io rimango senza capacità di manovra e sonar. Alla fine avviene l'inaspettato: il Lada si schianta contro uno dei relitti. Il fatto è che Von Faust non aveva visto il report che gli indicava l'avvenuta acquisizione dei primi dati e che poteva proseguire, quindi si era avvicinato di più, troppo! La prossima volta cercherò un audio che possa servire per segnalare i report. Fine della missione, ma la serata è stata sicuramente divertente e sono felice di essere riuscito ad editare una missione ex novo per i presenti. Ancora auguri di buone feste, buona fine e buon inizio! Se riusciamo possiamo organizzare qualcosa per le feste, anche se non di giovedì (il prossimo è proprio il 25). A presto!
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