E' molto probabile che la derivazione ferroviaria, a sua volta automobilistica (il motore è fondamentalmente quello del Fiat 626N), abbia portato a questi mezzi lo stesso difetto di fabbricazione ben noto a tutti i ferrovieri. Il giunto dello stesso, veniva prodotto con una lega autarchica di scarsa qualità, su cui venivano fresati i relativi innesti. La produzione di questo pezzo, per fresatura e non per fusione, provocava in breve tempo delle micro fratture che ne compromettevano la solidità.
Consuetudine fra i ferrovieri del Genio, era quella di tenere sempre a portata di mano un disco metallico (di norma ricavato da gavette alleate o analoghe soluzioni) per la rapida "sostituzione" del pezzo.
Mauro