Ciao,
anche io sarei stato disposto ad una fila di due ore per salire sulla Cavour, ma non sotto il sole a picco a 35°... Ho trovato francamente eccessive le misure di sicurezza: non si può arrivare a piedi sottobordo, ma occorre servirsi di un bus navetta da 30 posti, che arriva ogni 15 minuti e copre circa un km.. Non credo che ci siano terroristi o agenti segreti alla ricerca dei segreti militari del Cavour, così da impedire l'accesso diretto alla banchina. Mah !
L'esperienza sul Toti è stata...double face. Senza eccessive speranze, avevo scritto all'Arsenale di La Spezia chiedendo di visitare l'unità. Dopo alcuni giorni il compianto Col. dei CC Antonio Varisco mi abbordò in Tribunale, apostrofami così: "A te piacciono i sommergibili...". Morale, da La Spezia avevano chiesto info sul mio conto, e, rassicurati, mi invitarono per una uscita in mare di una intera giornata. Spettacolare la visuale in torretta durante la navigazione. In immersione, strepitosa la vista, dal periscopio, di un Atlantique che ci sorvola a 30 mt. di quota. Molto allarmante il rumore dell'esplosione di una carica di profondità da soli 3 etti di esplosivo, a 20-30 metri dal battello. Meno spettacolare quanto accaduto durante l'esercitazione, consistente nella ricerca aerea antisom e, da parte del smg, nel tentativo di non farsi individuare e di silurare la Sagittario. A 40 mt. di profondità lanciamo un siluro da esercitazione (un artificio fumogeno espulso da un tubo laterale del diametro di circa 30-40 cm., provvisto di doppio cappellotto, interno e a mare). La procedura prevede l'apertura del cappellotto interno, l'introduzione del fumogeno, la chiusura del cappellotto interno, l'apertura di quello esterno, l'azionamento del pulsante di fuoco, la nuova apertura del cappellotto interno per il recupero del bossolo e l'introduzione di una nuova carica. Bene, dalla Sagittario ci comunicano che li abbiamo mancati di circa 1 miglio... Il Comandante ordina di ricaricare, e a questo punto l'addetto, astutamente, apre in simultanea entrambi i cappellotti; conseguenza: un getto d'acqua di 40 cm. di diametro, a pressione tale da tagliare in due una persona. Timidamente, tra il serio e il faceto, chiedo al Comandante: mi devo preoccupare? Risposta: Si levi dai c...oni! Esercitazione interrotta, emersione rapida, pompe in azione per mezz'ora. Se questo è il livello di addestramento...
Comunque, una esperienza eccezionale, che rifarei volentieri, magari su un Sauro.
P.S. Il nickname svalbard nasce dal ricordo di una splendida crociera di 10 giorni tra i ghiacci, su una piccola nave rompighiaccio (28 passeggeri, di cui 27 italiani e un giapponese), spintasi sino a 600 km dal Polo. Piccoli icerberg alla deriva, foche stese al sole, milioni di uccelli, escursione su un ghiacciaio con sbarco in Zodiac, ecc. L'unico problema era quello di trovare un paio d'ore per dormire, posto che era giorno per 24 ore.