Io appoggio in pieno tutto quanto da te detto, hai ragione da vendere.
Io credo che, piuttosto che semplice pigrizia, ignoranza (che comunqe non manca mai) o smemoratezza, gli eroi e le vicende storiche vengano strumentalizzati a seconda delle circostanze socio-politiche attuali per manovrare l'opinione pubblica, e certi personaggi e vicende possono essere scomodi al momento, o più utili in altri frangenti.
Inoltre, come per esempio possono essere i personaggi della IIGM, ricordano che, nonostante il ventennio fascista, di persone in gamba e di gesta importanti (anche eroiche) ce ne sono state. Il problema è che, che ne so, glorificando Luigi Durand de la Penne e gli uomini gamma, si andrebbe a glorificare indirettamente il fascismo, erroneamente secondo me, perchè ricordiamocelo, come tutti gli altri combattenti di un certo livello, credevano in quello che facevano, nei propri ideali, e credevano di essere nel giusto, di creare un mondo migliore per loro e per gli altri. Ovviamente, potrebbe non essere il caso di un contadino strappato al proprio podere e mandato a morire in una carica insensata alla cieca contro forze soverchianti.
Il fascismo, o meglio la perdita della guerra, ci ha privato di questa tradizione, di avere eroi, valori, storie, esempi da seguire... e il tessuto sociale odierno rispecchia questa mia ipotesi secondo me. Pochissimi ancora a credere e prodigarsi per il paese e\o per il gruppo, e tutti intenti a ingrassarsi l'orticello, magari facendo a gara col vicino per chi ha la lattuga più grossa o più verde. Questo c'è rimasto...
Quando ero piccolo (e sono stato molto fortunato ad avere una maestra "vecchia", di epoca monarchica per intenderci) a scuola sentivo spesso i suoi racconti su personaggi, specialmente della I GM, su eventi, sulla vita di tutti i giorni di quell'epoca, e ne sono rimasto sempre affascinato.
Inoltre, ultima cosa che mi viene in mente... se ci si mette a parlare dei personaggi del passato, difficilmente quelli contemporanei reggerebbero il confronto, e credo un po' in tutti gli ambiti, non solo socio-politici. Pensiamo al livello culturale, artistico, architettonico, e creativo in generale... Ma chi lo reggerebbe oggi il confronto con un Marconi? O con un Fellini? O con un Totò? O con un Fecia di Cossato?
Fermo restando che di personaggi mediocri e riprovevoli ne abbiamo avuti anche in passato. Però c'era la contropartita allora. :s10: