Solo, davanti al bacino: vuoto, silenzio. Chiudo gli occhi ed ecco che risuonano rumori, operai che tagliano le lamiere, saldano, imprecano, ridono, vivono. Noi, fuori all'aperto, i tedeschi dentro, protetti nel bunker, ma la vita e' la stessa. Dai, che per qualche giorno abbiamo licenza e poi, una nuova missione, un nuovo impegno, con il nostro capo che è stato Todaro e poi Lenzi. E poi, tutti li', pronti a partire, con la Patria e la Bandiera negli occhi ed i nostri cari nel cuore. Torneremo forse. Moriremo si', ma per un ideale che ci ha animato. Ciao De Angelis, , ciao Stiepovich , ciao Slavich , ciao tutti cari compagni, voi siete già in un luogo che ci vedrà nuovamente tutti insieme. È poi, riapro gli occhi ed ecco gli amici di oggi: Totiano, Antonio, Davide, Riccardo e tutti gli altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di essere qui, oggi, e ricordarvi tutti. Non si deve dimenticare, non si può dimenticare chi per un ideale, per la propria Patria ha dato la vita, noi siamo Italiani ed orgogliosi di esserlo. Questo DEVE essere insegnato alle nuove generazioni: l'onore e l'orgoglio per la nostra Patria.
Cappellini