Siamo nel Settembre del 1943. Il 22/9 cessa la resistenza a Cefalonia e il giorno dopo , liberi di concentrare i loro sforzi su Corfù ,i tedeschi tentano con successo uno sbarco. La resistenza italiana , per una serie di motivi -non ultimo l'abbandono da parte della testa dell'esercito, dura appena 4 giorni .Migliaia di uomini vengono presi prigionieri e trattati come animali . Come punto di raccolta viene scelta l'area dell'aeroporto e là vengono stivati in condizioni disumane , con lo scopo di trasferirli successivamente via mare .Là , rimangono 10 gg circa , senza cibo, in una area dove ,causa affolamento,difficilmente si poteva stare seduti, e peggio ancora gli si proibiva di allontanarsi per espletare le funzioni corporali .Come se ciò non bastasse , il campo viene confuso da aerei alleati e il giorno 4 Ottobre viene attaccato dal cielo. I morti dalle bombe ,dalle mitragliatrici nonchè dalle guardie tedesche sono incalcolabili .
Successivamente i soppravissuti vengono trasferiti nella fortezza vecchia della città . Quasi tutti gli ufficiali e parte della truppa , circa 2.000 uomini ,vengono imbarcati con la forza in piccole imbarcazioni ,dove al largo vengono affondate dai tedeschi insieme al loro carico di uomini. Altri vengono fatti precipitare dalle murate del castello-roccia dentro il mare.
Questa mattanza dura fino al 9 Ottobre , giorno dell'arrivo al porto della motonave MARIO ROSELLI , unità requisita dai tedeschi e fatta arrivare a Corfù per il trasporto dei prigionieri. L'imbarco è cominciato subito ed è durato tutta la notte ,effettuato con piccoli motoscafi. La mattina seguente , ad imbarco quasi completato viene avvistato un aereo alleato che attacca immediatamente la motonave. Sono le 7,15 . Una prima bomba centra in pieno un motoscafo colmo di prigionieri e successivamente una seconda trova il boccaporto di prua aperto ed esplode nella stiva , piena di prigionieri. La nave si inclina verso il lato destro ed i prigionieri supersiti si buttano nel mare ,dove tantissimi affogano. Il mare si è riempito di cadaveri e le vittime vengono clcolate intorno ai 1300 uomini. I prigionieri ancora da imbarcare sul molo, vedendo quello che succedeva, cominciano a scappare attraverso la citta con direzione la campagna per salvarsi , mentre i tedeschi li rincorrevano sparando. Là è successo uno dei miracoli che succeddono solamente durante le guerre , i contadini dei paesi , nonostante odiassero l'occupazione italiana , hanno raccolto i prigionieri , nascodendogli dai carnefici tedeschi. Si calcola che dai 10.000-11.000 italiani presenti sull'isola , solamente circa 2.000 sono riusciti a salvarsi per vedere la fine della guerra.
Nota: Il giorno successivo il primo attacco, la nave viene attaccata di nuovo ed affonda. Dopo la guerra , nel 1952, viene recuperata e condotta a Molfalcone.
Costruzione n° 1240 - MARIO ROSELLI
Motonave da carico costruita nel 1942 (Impostazione 22. 04. 1940, varo 25. 04. 1941, consegna 22. 04. 1942)
6835 tsl - 4017 tsn - 9100 tpl - 138,61 x 18,92 x 12,10 m - 1 diesel - 7500 CA - 1 elica – 15,8 nodi
22. 04. 1942 MARIO ROSELLI: Italia S.A. di Navigazione - Genova
23. 04. 1942: requisita a Trieste dalla Marina militare italiana
16. 05. 1942: prima missione Brindisi Bengasi Brindisi
24. 05. 1942: danneggiata da un attacco aereo su Bengasi
23. 06. 1942: in navigazione per Bengasi venne silurata da aerei nemici a 39 miglia per 139° da Capo Rizzuto. Dopo la prima assistenza da parte dei rimorchiatori GAGLIARDO da Taranto, PLUTO e FAUNA da Crotone e PORTOFERRAIO, viene rimorchiata a Taranto dalla torpediniera ORSA sotto scorta prima del cacciatorpediniere TURBINE e della torpediniera PARTENOPE e poi dalle torpediniere ANTARES e ARETUSA
09. 1942: in cantiere a Monfalcone fino al 12. 1942
19. 12. 1942: rientra in servizio sulla rotta Napoli, Palermo, Biserta effettuando in totale cinque missioni fino al 03. 1943
11. 04. 1943: bombardata a Napoli
09. 1943: preda bellica tedesca
20. 09. 1943: arriva a Venezia con prigionieri italiani
27. 09. 1943: parte da Venezia per Trieste
10. 10. 1943: in partenza da Corfù con prigionieri italiani viene attaccata da aerei britannici. Colpita sbarca i prigionieri superstiti (1302 muoiono) ma affonda il giorno seguente nel corso di un secondo attacco aereo
1952: ricuperata e rimorchiata a Monfalcone per il ripristino
11. 06. 1952: ribattezzata ALPE
10. 1952 ALPE: Italnavi, Società di Navigazione - Genova (6893 tsl, 4060 tsn, 9191 tpl)
10. 1965: Compagnia Marittima Carlo Cameli - Genova
07. 1969: Costa Armatori S.p.A. - Genova (9136 tsl, 5540 tsn, 10790 tpl)
1970: Flemar - Montevideo
1972: demolita.
http://www.archeologiaindustriale.it/sez_p...amp;goto_id=856
Nella zona di Corfù la marina italiana ha subito le perdite delle unità : MAddalena G , Mario Roselli, Sirtori, Stocco
http://www.trentoincina.it/dbwher.php?wher=Corfù
correzioni, aggiunte e materiale fotografico di quel periodo sarebbero graditissimi.