Esattamente come dice Saq75:
i messaggi erano trasmessi nell'etere dalle stazioni in Francia, non ricordo se sono onde medie, base o alte, correggetemi :s19: , o Norvegia e potevano essere captate da chiunque stesse sulla giusta frequenza, amici o nemici. Ancora tutt'oggi è così non ci si può fare nulla, il modo per evitare l'intervettazione del nemico era ed è la criptazione del segnale, che per il nostro caso si ottenava con la macchina enigma che non era un decriptatore ma semplicemente una "chiave" meccanica per leggere il messaggio, oggi è molto più sofisticata la cosa.
Per tornare a noi, vi erano delle frequenze su cui abitualmente i sommergibili e il BDU trasmetteva e il radiomarconista le intercettava tutte, poi sicuramente le trascriveva ma passava al vaglio degli ufficiali quelle che erano di interesse, segnalazioni di affondamenti, segnalazione di convogli ecc ecc. Considera che già tutte quelle segnalazioni che contenevano delle indicazioni sulla mappa le doveva passare perchè le griglie della mappa non le conosceva a memoria quindi qualcuno che verificasse se era un evento vicino c'era. Magari le richieste di scorta per il canale di biscaglia non chiamava il comandante a leggerla. Poi oltre ciò venicano scandagliate anche le altre frequenze nella speranza di intercettare un messaggio di qualche nave nemica che rivelasse qualcosa. Questo aspetto si vede bene anche in Uboot 96 quando il comandante chiede al radiomarconista se c'è qualche novità e gli dice una serie di comunicazioni intercettate, nulla di interessante, ma ti fa vedere come ogni cosa veniva ascoltata.
Spero di essere stato chiaro!!!! :s04: