Scusi che scrivo Italiano come un maiale...
Nel 2006 ho cominciato a scrivere il mio libro sulle esperienze di sommergibilisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ho scambiato lettere ed e-mail con molti di loro, provenienti da molti paesi. Tra di loro c'era Mario. Era un uomo molto piacevole,e dopo il libro era finito siamo rimasti in contatto. Ho avuto il grande piacere di incontrarlo, e gli altri sommergibilisti di Milano, nel 2008, e con mio marito ho incontrato Mario di nuovo nel 2013 nella sua casa, con la sua famiglia. A quel punto era molto più fragile rispetto al 2008, ma era pieno di vita.Sono così felice che ha celebrato il suo centesimo compleanno. Ogni gennaio ho sempre trovato una cartolina di compleanno divertenti da inviare a lui al fine di fargli ridere . Sono molto triste che ha 'crossed the bar' (attraversato la barriera) come dicono sommergibilisti britannici.
Egli era un vero signore e ha meritato la vita lunga e felice, che egli ha goduto, e che ha reso possibile per diverse generazioni di conoscerlo. I miei pensieri sono con la moglie e tre figli