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Ocean's One

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Risposte pubblicato da Ocean's One

  1. Intanto vi mostro il quadrante della navigazione e dei warning, nello strumento finora rimasto vuoto a fianco del contagiri elica.

     

    Qui vengono indicate la velocità e le coordinate del battello, queste ultime solo in emersione o a quota snorkel con le antenne alzate.

     

    Per I warning, in questa foto ho fatto accendere quasi tutto, per demo: in verde ci possono essere ecoscandaglio e compressore attivi, in giallo condizioni di allerta come cavitazione o bolle, mentre in rosso ci sono tutti i possibili trafilamenti dagli sfoghi delle casse o dalle induzioni (poi a seconda del livello di difficoltà se ne potranno attivare solo alcuni).

    Qui sono attive anche tutte le infiltrazioni per quota eccessiva o per urto contro il fondale, 

     

    088EAD5F-0E93-4F1B-81D9-76B79BA81B2F.jpg


    Chiaramente questo display digitale è una forzatura, però è indispensabile per lo svolgimento della simulazione.
    Sarebbe stato un po’ troppo difficile generare le tante voci allarmate dei membri dell’equipaggio che riportano uno per uno tutti questi problemi...

     

  2. Cari, entusiasti amici, so bene che mi trascinate sempre verso punte di realismo eccelse…

     

    In realtà, tutto quanto segnala l’amico @Regia Marina sarà ben presente nella mia testa per i prossimi sviluppi.

    se da un lato la canna dell’acqua sarebbe troppo impegnativa, qualcuno In passato aveva ipotizzato una bella bombolina di aria compressa con un getto diretto sulle gambe del timoniere.
    Certo sarebbe aria e non acqua, ma magari l’effetto c’è lo stesso.

    (chiaro però che questo sarebbe veramente l’ultimo degli sviluppi, una volta fatto tutto il resto)

     

    invece, le altre cose che mi segnala Alessandro sono fattibili, ed anzi ci ho fatto un pensiero.

    Per esempio dobbiamo pensare al collasso, triste eventualità, in cui vorrei fare un lampeggio delle luci degli strumenti, seguito dal loro spegnimento e da quello di tutte le spie, ed infine uno schermo blu. Aggiungendoci il rumore di implosione che @inhocsignovinces mi ha già generato, l’effetto fatale ci sarebbe.

     

    Però anche i danni minori potrebbero essere considerati. Inizialmente volevo fare il danno al manometro di bassa in caso di mancata chiusura e del rubinetto: lancetta piegata, una bella crepa sul vetro e ina mezzaluna di tre dita d’acqua che ciondola sul fondo dello strumento.

     

    Infine, e di questo c’è già la predisposizione, bloccaggio dei timoni in caso di mancanza di pressione oleo oppure di collisione con il fondale.

    Su questi ultimi ci lavorerò a breve…

  3. Signori, 

    lasciatemi esprimere pubblicamente il mio apprezzamento per l’ottimo lavoro del Comandante @inhocsignovinces, Audio Team Master del nostro progetto, che mi ha fornito un ampio contributo sui suoni ancora mancanti. 

     

    In particolare, oltre al ping sonar e altri effetti secondari, IHSV ha preparato la serie completa dei sinistri rumori dell’urto con il fondale e dei cedimenti dello scafo.

    Questi suoni avevano già  determinato forte sgomento in @Totiano e @S513 , veri sommergibilisti, il che mi dava conferme sull’idoneità si questi rumori.

    Oggi ne ho potuto verificare l’effetto anche sul simulatore, dopo che il buon @The Aviator ed io abbiamo finito le routine di cedimento ed urto con il fondale.

     

    Siete a bordo? Iniziamo!

    Quota 80 metri e fondale a 110, come ci dice l’ecoscandaglio.

    150 giri elica, do timoni a scendere ma senza esagerare. Livello poco prima del fondale, impattando con solo 1 grado di bolla negativa, ma senza togliere motore. (Nun se fa’... :angry: )

    Il battello tocca con la chiglia, ma immediatamente dopo si apprua a causa della velocità eccessiva. La prora urta e striscia sul fondale, mentre si sente un suono cupo e prolungato, misto fra fremito, muggito e crepitìo (per inciso: ottimo lavoro, IHSV). 

    Nascono subito alcune vie d’acqua, segnalate sul display come “Infiltr-AV”.

    Il battello si impunta fino a -10 gradi di bolla, mentre la velocità scende rapidamente a zero. A questo punto, sotto l’effetto del suo peso, il sottomarino inizia a riportarsi orizzontale, ma quando  è ancora un po’ appruato riesco a dare tutta macchina indietro, all’insegna della cavitazione più esasperata (prontamente segnalata a display).

    Il battello si stacca di qualche metro dal fondale, permettendoci di ripartire con i timoni a salire, esaurendo al contempo la cassa espulsione ed azionando la pompa per eliminare l’acqua penetrata.

     

    Per agire correttamente avrei dovuto posarmi a velocità zero, cosa in effetti già provata e riuscita in precedenza.
    Ora però voglio verificare un’altra situazione catastrofica, e decido di scendere da fermo, ma molto “pesante”.

    Casse espulsione, disimpegno e compenso completamente allagate, con anche un po’ d’acqua residua rimasta in sentina.

    A motore fermo, “cadiamo” di piatto a più di un metro al secondo di velocità, fino al fondale.
    Tocchiamo di chiglia, ma l’urto è troppo forte: si sente un colpo molto intenso, seguito da sinistri rumori metallici, mentre una seconda via d’acqua si apre in manovra. 

    Sospendo qui. La simulazione funziona bene, ma il Toti in queste condizioni molto meno...!

     

    Ultima prova.

    Riprendiamo la simulazione su un fondale di 240 metri.

    Leggera discesa fino alla quota limite di 150 m, poi però impazzisco e decido di scendere ulteriormente. 

    A circa 180 metri inizia una sequenza di suoni sinistri: gemiti, crepitìi ed inquietanti rumori metallici, intervallati a momenti di silenzio. Il tutto, secondo me, molto inquietante.

    Questo file audio, inviatomi da IHSV, non rendeva appieno sul mio telefonino; ora però lo sento dalle casse del TV, pieno di bassi e di rimbombi, e fra l’altro provenienti proprio dalla fiancata, che dovrebbe essere effettivamente la parte stressata dalla pressione. Perfetto!

     

    Insomma, una simulazione che funziona correttamente, ma anche un bel set di suoni che contribuisce molto al risultato finale. 

    Oggi mi posso dire proprio soddisfatto.

     

    .

  4. @S513

    Oltre a portarti i miei complimenti per il sublime lavoro, faccio alcune considerazioni sulle scale di pescaggio.

     

    In effetti io dovrei avere da qualche parte dei vecchi trasferibili bianchi con font alto 3 mm, che potrei cercare e vedere se sono ancora buoni (hanno solo trent’anni... :blink: )

     

    Però le foto pubblicate mi fanno riflettere sulle dimensioni: passo 10 cm vuol dire circa 5-6 cm di altezza del carattere reale. 
    In scala 1:50 questo diventa solo 1 mm di altezza dei numeri!

    I miei trasferibili sarebbero palesemente troppo grandi, ma in generale 1 mm di altezza è veramente poco: non so cosa riuscirai a trovare o a farti fare su questa misura.

     

    Teoricamente, se accetti una certa forzatura, potresti sostituire i caratteri numerici con dei quadratini bianchi da 1 mm di lato; almeno da lontano l’effetto c’è, ma chiaramente non è da puristi.

    Ad ogni modo, se ti piace l’idea dei quadratini, quelli dovrei averli come trasferibili bianchi e posso cercarli.

    Dimmi tu, spero di aiutarti con la soluzione al tuo problema. Ciao!

     

  5. @inhocsignovinces

    Caro Audio Team Manager, ho verificato il tuo file della pompa +12 in loop e funziona perfettamente.

    Per me è ok, aspettiamo il Dir per chiudere definitivamente.

     

    Poi potrò importare quest'ultimo file nel SW, visto che ora siamo pronti per usarlo (pompa assetto collegata al circuito di sentina per esaurire in emergenza).

    Ottimo lavoro, grazie ancora.

     

    __________

     

    Oggi ulteriore sessione di programmazione con @The Aviator , andando a simulare molte situazioni di emergenza, e qualcos'altro...

    Il "qualcos'altro" è il funzionale indicatore della posizione del fondale sul manometro di profondità.

    Come da indicazioni del Dir, tipicamente la quota del fondale veniva comunicata a voce al timoniere, ma talvolta si applicava una simpatico pezzetto di nastro adesivo sulla scala del manometro in corrispondenza del fondale.  

    Eccovi quindi il pezzettino di nastro generato sullo schermo, in aggiornamento ogni 5 secondi sulla quota del fondale. (qui anche la lancetta della quota è allo stesso valore, ma in realtà sarà su profondità minori, ovviamente.

    A breve farò la verifica dell'impatto con il fondale: se dolce e con bolla e velocità zero ci si posa, altrimenti sono danni seri...

     

    Post-230916.jpg 

     

    In aggiunta, oggi ho "spremuto" il simulatore in tutte le condizioni di manovra sbagliata.

    Infatti:

     

    - Ho cavitato facilmente esagerando con i giri motore senza aspettare un'accelerazione dolce.

     

    - Ho esagerato dando aria alla cassa Espulsione, così da fare un bel po' di bolle (segnalate dal pannello di warning del gioco): fossi stato in azione, mi avrebbero certamente individuato!  

     

    - Ho smanettato all'inverosimile con le valvole, finché sono rimasto senza aria e il sistema me lo ha segnalato. Anche questo non è stato simpatico, poi sono riuscito a riaffiorare con i timoni, ho alzato lo snorkel e avviato il compressore per ricaricare. 

     

    - Ho allagato le casse Espulsione, Disimpegno e Compenso senza chiudere gli sfoghi nemmeno a casse piene, così ho avuto dei bei trafilamenti di acqua nello scafo. Yeah!

     

    - Come se non bastasse, ho provato la valvola di sicurezza dello snorkel, che in effetti ha spento i Diesel quando la canna è finita tutta sott'acqua, come dev'essere (manca solo l'indicatore di depressione nello scafo, ma lo farò).

     

    - Poi sono riemerso e ho riavviato i Diesel, senza più snorkel. Colto da idee malsane, mi sono immerso con i Diesel accesi, che si sono spenti, e con le induzioni aperte. Anche se c'è una valvola di sicurezza anche sulle induzioni, come mi ha confermato il Dir, per ora l'ho esclusa, con il risultato di un fiume di 15 tonnellate d'acqua entrate in macchina nel giro di pochissimo!!! :doh:

     

    - In questa situazione ho visto chiaramente il battello andare giù a sasso. Riuscivo ancora a tenerlo, con bolla di +15 e motore a 200 rpm, ma fra un po' simulerò anche l'effetto dell'acqua entrata, che manderebbe le batterie AD in basso isolamento e taglierebbe buona parte della propulsione. E allora... :blink:

     

    - Però come (parziale) rimedio ora funziona la pompa assetto ad esaurire la sentina, oltre che lo svuotamento delle casse zavorra, sempre che abbia ancora abbastanza aria...

     

     

    Insomma, ora il simulatore può essere anche maltrattato, e ce lo fa capire.

    Eccome, se ce lo fa capire...

     

      

     

  6. Caro Comandante,

    apprezzo il lavoro aggiuntivo fatto per soddisfare la mia richiesta.

    Forse la correzione rende il valore di pressione sonora a 1 metro un po' meno tollerabile.

    Rifaccio qualche conto, sempre usando i riferimenti che conosco.

    In aria, 94dB(SPL) corrispondono ad 1 Pa.

    Qui abbiamo 3 g/cmq = 3 mBar = 300 Pa, dobbiamo quindi aggiungere circa 49 dB ai precedenti 94.

    Ne risulta 94+49 = 143 dB(SPL) che, pesati sulla curva dB(A) dell'orecchio umano a 10kHz, fanno 133 dB circa.

     

    Ecco, la correzione a portato la pressione sonora ad un valore non certo basso, superiore ad un martello pneumatico ad 1 metro secondo i nostri riferimenti in aria.

    Poi è vero che questo segnale a 10 kHz è in parte attenuato dalla minore sensibilità dell'orecchio umano ad alta frequenza (ed infatti per esempio possiamo tollerare senza problemi ultrasuoni a 130-140 dB/35 kHz), ma certo non è una quantità trascurabile.

    Era il riferimento che cercavo, che posso confrontare con il martello pneumatico a 120 dB di cui sopra, ma anche con la misura di rumore presa di lato ad un motore a reazione, che ho saputo fa circa 160 dB ad 1 metro.

     

    Grazie di aver soddisfatto la mia curiosità.

    (poi, probabilmente, un topic interessante potrebbe essere anche l'evoluzione della segnatura acustica di navi e battelli nel corso degli anni, ma qui mi rendo conto di parlare solo per me stesso...

    _________

     

    p.s. poi devo constatare che, in acqua, il vero rischio per l'essere umano siano le onde di pressione a frequenza molto bassa. Quando ci si tuffa, per esempio, il timpano riceve quasi istantaneamente la pressione di 2-3 metri di colonna d'acqua, che in dB sono circa 180. Certo, non è un suono sostenuto ma un picco di pressione, che però può fare ugualmente male.

    Ma del resto, starsene ad un metro dall'elica di un cacciatorpediniere porta anche problemi di diversa natura: tutto il corpo è esposto ad una pressione molto elevata, non solo l'orecchio...!

     

  7. @Regia Marina

    Permesso accordato, Alessandro, ed anche molto volentieri!

    Anzi, se tu fossi stato con noi già oggi, al collaudo delle procedure di navigazione, magari ti saresti accorto prima di me di un piccolo baco, che invece mi ha fatto dannare per ore...


    Dunque, procediamo con ordine: stamattina mi metto ai timoni del Toti, mentre Emanuele segue la navigazione su un altro monitor e sulla mappa che vi ho mostrato più sopra.

    Partiamo da una posizione che assomiglia alle coordinate della Stazione Navale in Mar Grande. Io faccio subito rotta per 270, a 100 giri per una velocità di circa sei nodi. Siamo emersi e dalla carta nautica risulta un fondale di 8,2 metri nella nostra posizione.

    Chiedo conferma ad Emanuele, che invece mi dice che stiamo arrancando all’interno di un’altura che arriva a 25 metri SOPRA al livello del mare!!! :blink:

    Anche il piccolo display grafico dell’assetto, posto fra i due manometri, mostra il nostro Toti circondato da una massa di terra marrone che arriva molto sopra di noi, quando invece quello dovrebbe essere il fondale! :doh:
     

    Ok, esercitazione finita e si passa alla ricerca del baco.

    Dopo un bel po’ di tempo, ho trovato un piccolo errorino nell’equazione del fondale. La versione corretta è la seguente:

     

    fFondale = 375.0f - 320.0f / ((0.01f * (fPosX – 13.0f) * (fPosX – 13.0f)) + (0.05f * (fPosY + 15.0f) * (fPosY + 15.0f)) + 1.0f) - 230.0f / ((0.03f * (fPosX – 1.0f) * (fPosX – 1.0f)) + (0.01f * (fPosY + 14.0f) * (fPosY + 14.0f)) + 1.0f) - 300.0f / ((0.09f * (fPosX + 3.0f) * (fPosX + 3.0f)) + (0.02f * (fPosY + 1.0f) * (fPosY + 1.0f)) + 1.0f) - 370.0f / ((0.07f * (fPosX - 1.0f) * (fPosX - 1.0f)) + (0.01f * (fPosY - 14.0f) * (fPosY - 14.0f)) + 1.0f) - 330.0f / ((0.03f * (fPosX - 11.0f) * (fPosX - 11.0f)) + (0.09f * (fPosY - 15.0f) * (fPosY - 15.0f)) + 1.0f)  - 320.0f / ((0.10f * (fPosX - 25.0f) * (fPosX - 25.0f)) + (0.04f * (fPosY + 6.0f) * (fPosY + 6.0f)) + 1.0f) - 180.0f / ((0.04f * (fPosX - 22.0f) * (fPosX - 22.0f)) + (0.09f * (fPosY - 14.0f) * (fPosY - 14.0f)) + 1.0f) - 140.0f *((Mathf.Sin(fPosX * 3.0f) + Mathf.Cos(fPosY * 1.2f)) / (9.0f + (fPosX * fPosX) + (fPosY * fPosY))

     

    Chiara la differenza con la formula postata in precedenza, vero? :biggrin:

  8. On 9/9/2023 at 07:59, C. Del Turco said:

    La cosa si può risolvere seguendo questo ragionamento supponendo l'ascolto in banda 10000 Hz:

    Se il CT emette 130 dB/micro Pa / Hz* = 3162278 micro Pa  / Hz*  questi corrispondono a: 0.00003 kg/cmq/Hz*  che se valutati in babda 10000 HZ sono 0.003 kg/cmq  = 3 grammi /cmq (penso non pericolosi per l'orecchio umano).


    comunque sono riuscito a recuperare il post nella forma originale, se può servire.

  9. Comandante Del Turco,

    mi permetto di commentare anch’io la sequenza in cui arrivano le domande in un thread articolato, che potrebbe non essere ideale.

    Sono d’accordo che ne possa emergere un ordine abbastanza casuale, che potrebbe ridurre la facilità di lettura.

    Tuttavia, in questo caso abbiamo già un bel po’ di argomenti accorpati all’inizio e facilmente leggibili. Se il ritmo di pubblicazione ora cala, si potrebbe pensare di attendere un po’ di domande per spiegazioni e chiarimenti, per allineare chi ha deciso di approfondire questi argomenti.

     

    Ad ogni modo, e penso al mio caso, le domande possono anche non essere solo di chiarimento, ma magari legarsi a curiosità o ad argomenti trasversali.

     

    Se posso, butto lì un primo tema trasversale, citato nel calcolo della portata dei sonar: ma quanto rumore fa un bersaglio?

     

    Qui dice che un cacciatorpediniere emette

    136 dB / microPa / radice (Hz) misurati ad 1m.

    Ma quant’è, per l’uomo comune? Tanto o poco? 

    Sarebbe bello avere qualche riferimento in più, giusto per “toccare con mano”.

    In aria, un ambiente lavorativo a 85 dB(A) impone già gli otoprotettori, mentre una sirena a 1 metro è a ben 120 dB(A)

    Quindi i 136 del caccia in teoria mi sembrano tantissimi.

    Però quelli non sono dB(SPL) e nemmeno dB(A), quindi non posso usare l’unico riferimento che avevo.

    La prima domanda è se (dB / microPa) significhi dB riferiti ad 1microPa, ovvero dB = 20 log (P/P0) dove P0 è 1 microPa.

    Se sì, questo standard è diverso dall’aria, dove normalmente ci riferiamo a P0 = 20 microPa e non 1. Sono 26 dB di differenza.

    Quindi, i 136 dB/microPa corrisponderebbero a 110 dB(SPL), ovvero anche 110 dB(A) se la frequenza è 1kHz.

     

    Poi però c’è il fatto che il rumore emesso è ad ampio spettro ed ha una densità di potenza legata alla radice della frequenza.

    Quindi, se ci riferiamo alla frequenza a cui “ascolta” il sonar, ovvero 4900 Hz, i dB emessi a quella sola frequenza secondo me sarebbero 110-70 = 40 dB(SPL) a 1 metro. Capisco bene?

    Oppure, sulla bassa frequenza di 100 Hz, il rumore emesso dal caccia sarebbe di 110-10 = 100 dB(SPL) a 1 metro. Sbaglio?

     

    Ne deduco che starsene ad un metro di distanza dalla grossa elica che gira potrebbe far sentire, in acqua, un rumore di 100 dB a bassa frequenza, o magari anche fino a 105 dB a 20 Hz.

    Come numero mi “suona” bene, è paragonabile ad un martello pneumatico ed intuitivamente direi che ci siamo.

     

    Però... è proprio così oppure mi sto prendendo una cantonata colossale?

    Sbaglio a fare questi calcoli, oppure c’è un senso?

    La voglia di confrontare il rumore dell’elica del caccia con qualcosa di tangibile mi ha portato a farli, ma ora vorrei capire meglio.

     

    Grazie in anticipo dei chiarimenti, ed anche della pazienza nel leggermi!

     

     

  10. Io! E proprio a Marina di Campo, dove l'Eroe nacque.

    Ho cercato sulla diga foranea, dov'era previsto che il monumento fosse installato, ma anche altrove.

    Purtroppo non c'è ancora nulla e fra l'altro in pochi ne sono al corrente.

    Da quanto ho capito, rimane un problema di fondi. Spero la cosa si sblocchi presto (o magari è già successo e dobbiamo solo aspettare l'installazione...).

     

    Penso di tornarci l'anno prossimo e poi vi dirò.

    Nel frattempo, c'è solo il nome dell'Eroe sul cippo ai caduti, insieme agli altri.

     

    targa-Tesei.jpg

     

  11. Ciao @Ulisse1971

    Inizio a darti una mia prima risposta, in attesa che qualcuno più esperto di me confermi il tutto.

     

    Immagino che si tratti di esaurimento della cassa con scarico dell’acqua a mare.

    Ti devo dire che normalmente è possibile esaurire meccanicamente una certa quantità d’acqua da un battello immerso anche con una pompa, se questa ha prevalenza abbastanza elevata, ma certamente si manderà la cassa o l’intero battello in depressione.

     

    Entro certi limiti questo è possibile e magari anche accettabile.

    Anzi, parlando dei modelli di sottomarini R/C di cui mi occupo, direi che è la normalità. Visto che spesso è troppo complesso mettere una riserva di gas compresso nei modelli, di solito si accetta che la pompa, immettendo acqua nella cassa (o sacca) di zavorra, riduca il volume libero interno allo scafo e lo metta in leggera sovrapressione. Si verificherebbe l’opposto, ovvero una leggera depressione, se equalizzassimo la pressione interna del modello a cassa piena e poi svuotassimo la cassa stessa.

    Nei modellini tutto ciò è accettabile perché la cassa ha una capacità massima pari a solo il 5-10% del volume interno, e quindi la leggera sovrapressione o depressione è limitata a +/-0,1 bar e non ha conseguenze.

     

    Ma su un Laurenti?

    Che magari ha un 30-40% di riserva di spinta e che richiederebbe notevolissime quantità d’aria per esaurire le sue grandi casse?

    Anche se non ne ho la certezza, la procedura che ipotizzo è uno svuotamento tramite pompe per il solo 2-3% della riserva di spinta totale, magari con l’esaurimento parziale di una sola cassa. Se questa cassa ha gli sfoghi d’aria aperti e in comunicazione con l’interno dello scafo, il suo svuotamento provocherebbe il risucchio in cassa dell’aria interna allo scafo. Quest’ultimo andrebbe quindi in depressione, ma comunque in modo limitato e tollerabile da parte dell’equipaggio, anche se non proprio gradito (per inciso, anche la chiusura di sicurezza dello snorkel con i Diesel accesi manda in depressione lo scafo e crea il “Monte Bianco”, chiedilo ai Totiani…)

     

    Tornando sul Laurenti, a questo punto la leggera spinta positiva ottenuta, magari unita ad una più energia azione dei timoni, porterà il battello in affioramento. Da lì si potrà poi estrarre una canna per immettere aria all’interno, in modo da poter continuare ad usare le pompe annullando ogni possibile depressione, fino ad esaurire le casse nella loro totalità.

     

    Più o meno, direi che era così.

     

    EDIT: ho postato quasi in contemporanea con il Dir!

    Ok, lui fa fede, e io sono contento di non aver postato cose in palese contraddizione... :biggrin:

  12. Che strepitosa accoglienza!

    Molto bene, direi che l'idea della carta nautica piace...  :thumbsup:

    Del resto, è ciò che serve nell'immediato per dare un senso alla missione, affinché non sia pura manovra fine a sé stessa.

     

    Dunque, immaginiamo...

    Ci sono timoniere orizzontale, timoniere verticale, tastierista, ed ora anche ufficiale di rotta seduto ad un tavolino con carta nautica, squadra, goniometro, compasso e naturalmente un bel cronometro "old style".

     

    A supporto della missione degli incursori sull'isolotto nemico, ci si avvicina in modo furtivo, navigando a 5-6 metri dal fondale, basandosi sull'ecoscandaglio e sulla carta (e qui tutti devono essere bravi a mantenere rotta e velocità e fare le virate nei punti corretti...).

    Un paio di volte si torna a quota periscopica e si alzano le antenne per fare l'esatto punto nave. Meglio se in assetto leggermente pesante, così da essere più pronti ad un eventuale disimpegno.

    Se ancora lontani, si potrebbe fare anche un po' di snorkel (più avanti ci sarà anche la ricarica delle batterie, per ora c'è già iI compressore per ricaricare le riserve d'aria)

    Quando vicini al nemico occorrerà invece stare attenti ed uscire con solo 30 cm di periscopio, per non farsi vedere troppo!

    Dopodiché, nella posizione prevista per il rilascio incursori, si manterranno allagate le casse zavorra e si esaurirà solo la Cassa Espulsione, per emergere appena appena con parte della vela e rilasciare il team (minimo tempo in emersione, ergo equipaggio reattivo!!!)

     

    Dopodiché, un sano riposo sul fondo a distanza di sicurezza, in attesa del recupero degli incursori.

    Ci si può posare sul fondale soltanto a velocità nulla, in assetto negativo per una discesa statica, e bolla rigorosamente a zero! Non è facile, e se si sbaglia e si "ara" il fondale si fanno danni e si creano infiltrazioni (che sono già previste e fanno aumentare il peso del battello, ma per fortuna può funzionare la pompa assetto collegata al circuito di sentina...)

    Per star fermi sul fondale, dove in futuro il SW potrà anche generare delle correnti, occorrerà poi appesantire opportunamente il battello: casse Assetto e Disimpegno sono ora disponibili e funzionanti.

     

    Poi bisognerà tornare a riprendere i nostri eroici amici, ma questa parte ve la faccio solo immaginare...

    Piace?  :wink:

    ____________

     

    p.s. Dir, ma quanto "spremerai" i ragazzi del Nautico l'anno prossimo? :biggrin:

     

  13. Sospendo per un attimo l'aspetto comandi valvole e relativi ordini, per informarvi di un altro piccolo sviluppo: abbiamo il fondale.

    Chi ha seguito l'evolvere della discussione ricorderà che avevamo fatto l'ipotesi con @vytek di creare un ambiente 3D completo, in cui far muovere il Toti simulato.

    In attesa di tale sviluppo, abbiamo invece creato un generatore matematico di fondale che consentisse di far funzionare l'ecoscandaglio e di provare le funzioni per posarsi sul fondo (o impattare contro di esso).

    Quindi, ho scritto un'unica funzione di due variabili che generasse matematicamente un fondale di valore sensato.

    Tale semplicissima :blink: funzione assume il seguente aspetto:

     

    fFondale = 375.0f - 320.0f / ((0.01f * (fPosX – 13.0f) * (fPosX – 13.0f)) + (0.05f * (fPosY + 15.0f) * (fPosY + 15.0f)) + 1.0f) - 230.0f / ((0.03f * (fPosX – 1.0f) * (fPosX – 1.0f)) + (0.01f * (fPosY + 14.0f) * (fPosY + 14.0f)) + 1.0f) - 300.0f / ((0.09f * (fPosX + 3.0f) * (fPosX + 3.0f)) + (0.02f * (fPosY + 1.0f) * (fPosY + 1.0f)) + 1.0f) - 370.0f / ((0.07f * (fPosX - 1.0f) * (fPosX - 1.0f)) + (0.01f * (fPosY - 14.0f) * (fPosY - 14.0f)) + 1.0f) - 330.0f / ((0.03f * (fPosX - 11.0f) * (fPosX - 11.0f)) + (0.09f * (fPosY - 15.0f) * (fPosY - 15.0f)) + 1.0f)  - 320.0f / ((0.01f * (fPosX - 25.0f) * (fPosX - 25.0f)) + (0.04f * (fPosY + 6.0f) * (fPosY + 6.0f)) + 1.0f) - 180.0f / ((0.04f * (fPosX - 22.0f) * (fPosX - 22.0f)) + (0.09f * (fPosY - 14.0f) * (fPosY - 14.0f)) + 1.0f) - 140.0f *((Mathf.Sin(fPosX * 3.0f) + Mathf.Cos(fPosY * 1.2f)) / (9.0f + (fPosX * fPosX) + (fPosY * fPosY))

     

    (tanto la calcola il PC, che problema c'è? :biggrin: )

     

    Agendo in questo modo, il sistema può calcolare la profondità del fondale in un quadrato di mare di 15 x 15 miglia, sufficienti per una sessione di gioco di durata ragionevole.

    In pratica,  a partire dai valori di rotta e velocità verranno istantaneamente aggiornate le coordinate fPosX e fPosY che faranno il punto nave, poi tramutabili in valori di longitudine e latitudine (gradi, min, sec).

    Da lì, attraverso l'equazione, ne conseguirà in valore locale della profondità del fondale, usato poi dal programma.

    A quota periscopica e con le antenne alzate queste coordinate verranno ricevute e mostrate automaticamente.

    In immersione, invece, ci sarà una sana e consolidata carta nautica su cui fare la navigazione! :wink:

    Infatti, nell' Ottobre, chi non ricorda il pennarello che tracciava sulla carta la Rotta Rossa Uno, attraverso i Gemelli di Thor? 

    Ecco, quasi uguale! Quasi... :biggrin:

     

    Vi mostro quindi la carta, naturalmente inventata e non fedele, generata dalla mia equazione.

    Se poi qualcuno nota anche una minima somiglianza con il Mar Grande, sappiate che le ho arbitrariamente assegnato coordinate 40°N e 17°E, giusto per stuzzicare ancora di più la fantasia...

     

    Per il fondale, però, dovevo avere valori sensati per la manovra del battello, quindi ho aggiunto un fattore di scala sulla profondità, che consente di ottenere diverse versioni.

     

    Eccovi una prima variante con fattore profondità 50%, mediamente centrata su profondità di 100 metri e con un massimo a quasi 140 m:

     

    mappa-230901-2x-prof050.png

     

    Invece, per chì vorrà manovrare meglio in profondità, ecco la variante con fattore 100% e fondale mediamente oltre la quota limite, con massimo a 270 metri: 

     

    mappa-230901-2x-prof100.png
     

    Ad ogni modo, in entrambe, si può andare sottocosta e cercare acque anche molto basse, per fare la barba al fondale... 

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