Carissimo Walter, vedo che abbiamo qualcosa in comune! Anch'io ho avuto una delusione d'amore e, come te, me ne sono andato in Bosnia durante la guerra, esattamente il 20 gennaio 1993. Non sapevo bene cosa stavo facendo ma avevo bisogno di fare qualcosa, di cambiare aria. Era già da un po di tempo che la guerra infuriava nella ex-Jugoslavia. Ma quando a casa tua sei felice, quello che accade fuori non ti coinvolge più di tanto, se non nel momento in cui guardi qualche servizio al telegiornale.Mi ricordo che, a commento di quei fatti, dicevo:"..è l'ultimo colpo di coda del comunismo..".Per me quel che c'era aldilà dell'Adriatico era un mondo " arretrato e privo di fascino", grigio come l'ideologia che lo ha governato.In fondo siamo cresciuti fra blocchi "ideologici"contrapposti e io ero il frutto del cosiddetto "mondo libero" che si contrapponeva all'Impero del male.E poi, tutto ad un tratto, ecco che ti ritrovi proiettato in un posto che non avresti mai pensato di vedere neanche lontanamente.Pensa che non riuscivo a comprendere come si potesse andare a fare le ferie sulla costa croata che veniva tanto decantata o ai laghi di Plitvice. Insomma, per farla breve, dovevo fare qualcosa che dimostrasse a me che avevo i cosiddetti, un gesto che doveva in qualche modo riscattarmi (da cosa poi?) agli occhi della mi a ex.Come te mi sono ritrovato a Mostar, con dei pulmini e dei camion carichi di "humanitarna pomoc", aiuti umanitari.Ci sono stato una settimana. Quando sono ritornato a casa, vivo, ero la star del momento.E non avrei mai creduto che da quel momento sarebbe cominciata un'avventura che continua ancora oggi.Nel 93' feci altri 6 viaggi, altri 6 nel 94' e poi nel 95' e così via! L'ultimo un mese fà, nella zona di Bihac e Bania Luka.Alcuni mi ripetono sempre che, se non era per me, non sarebbero mai venuti in Bosnia. E vi assicuro che questi hanno portato decine e decine di TIRcarichi di tutto.Alla fine ho capito che dovevo esserci io in quei luoghi, che non era solo il frutto del caso.E anche la mia storia d'amore finita alla fine aveva un senso. Credo che la mia passione per la storia sia nata proprio la. Sono stato molte volte nelle scuole a parlare della guerra, spiegando chi erano i serbi, i croati, i mussulmani e da cosa nasceva quel conflitto per noi ancora difficile da comprendere.Ho visto quali sono i frutti della guerra e i segni che lasciano nelle cose e nelle persone.Se dovessi raccontarvi delle emozioni e delle paure che ho provato, delle persone che ho incontrato e dei fatti che ho vissuto, dovrei stare qui a scrivere per giorni. Per cui, caro Walter, non rammaricarti di vivere un vita "normale".La saggezza è desiderare le cose che si possiedono già.