In Marina Militare, ogni battello viene considerato possessore di un’anima. E come sapete, quella del Sauro io la percepisco distintamente.
È un gigante buono, lui, dotato di una pazienza infinita. Si è lasciato condurre al rimorchio nel 2009 dalla sua ultima dimora operativa alla Spezia verso la sua nuova casa genovese, al Galata Museo del Mare. Dopo i lavori di ripristino. Ma lo ha fatto rivendicando il suo carattere, pretendendo il mare libero davanti a sé (ricordate il filmato Nazario Sauro: Ultima missione? Al link che vi ripropongo, al minuto 09:50 circa https://www.youtube.com/watch?v=kqu1olZ28Eo)
Per 13 anni ha accolto benevolmente vere e proprie folle di visitatori (il Museo ne ha recentemente dichiarato un milione!!!), mostrandosi con fierezza a tutti; indistintamente, tanto ai più attenti e appassionati, quanto ai più distratti e insensibili. Ha lasciato che bambini e ragazzi esplorassero ogni suo ambito e accarezzassero ogni sua lamiera e apparato interno. Ha sopportato in silenzio anche i più irreverenti, pochi per fortuna, a caccia di piccoli souvenir da prendere al suo interno per un chissà quale ricordo rubato. Ha sentito mille volte raccontare la sua storia appassionante e le sue caratteristiche per voce dei tanti innamorati conoscitori, spesso ex membri dei suoi equipaggi, che in mille occasioni accompagnavano a bordo amici e parenti.
Oggi (21.06.2022), dopo quei 13 anni di riposo nelle acque pigre della Vecchia Darsena di Genova, prende di nuovo il mare. Va a farsi bello. Domani ritornerà per qualche settimana alla Spezia dove mani sapienti di carpentieri e tecnici navali sapranno rinvigorirne l’aspetto.
Per il primo tratto entro la diga foranea del porto di Genova io l’ho accompagnato da bordo di una pilotina dei Piloti del Porto, che non smetterò mai di ringraziare per l’attenzione rivoltami (e grazie Totiano, che ha colpito nel segno pur da chilometri e chilometri di distanza). Non potevo perdermi questo momento. Per nessun motivo al mondo.
Ho così potuto godere della sua imponente figura che, placida e sicura come l’acciaio di cui è fatta, ha silenziosamente tagliato le acque libere con la sua idrodinamica silhouette.
E, di nuovo, mi sono commosso. Come tredici anni fa.
Oggi l’ho visto proprio soddisfatto, sorridente e felice come non mai! L’ho visto, credetemi, scodinzolare (ultima foto)! Eccitato come un cagnolino.
Solcare ancora una volta le acque deve essere stato proprio bello per lui!…
… in uno sprazzo di fredda lucidità mi chiedo se, sotto sotto, non sia stato tale solo per me. Ma non ha importanza; non voglio saperlo. A me sta bene così. E sono fiero di essere stato tra coloro che, contro ogni logica del denaro, tanto hanno voluto e fatto affinché il Sauro fosse musealizzato e visitabile in acqua. In tal modo, se non altro, ogni tanto deve per forza farsi un giretto in mare. Il suo mare!
Aspetto il tuo ritorno Nazario Sauro! So che ti trovi in buone mani.
Fai il bravo e divertiti; mi raccomando!
Tuo,
Roberto