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    Santo Natale

    Auguri a tutti, Comandanti! (Marco sei il mio mito!)
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    Santo Natale

    Sereno e felice Natale, Comandanti!
  3. Totiano

    NFS I futuri battelli italiani

    tratto da questo interessantissimo documento pubblicato da eagle spotter su RID ma estratto da un piu corposo doocumento della Marina Andrea Petroni (Dal 29 settembre 2017 capo del 5° Reparto sommergibili dello Stato Maggiore della Marina, capo Ufficio programma sommergibili della Direzione degli Armamenti navali): "...una flotta di 8 battelli, un numero certamente inferiore alla reale esigenza di 13 unità discendente dall’analisi del contributo che i nostri sottomarini sono chiamati a fornire alla difesa nell’ambito delle sue 4 missioni. Una consistenza così ridotta rispetto alle reali esigenze è il frutto di un compromesso, funzione del budget, secondo un approccio quindi che difficilmente anche in futuro potrà essere superato e che deve indurre a ricercare nuove soluzioni tecniche che permettano di impiegare i sottomarini nazionali secondo logiche net-centriche, in grado di amplificarne e ampliarne gli effetti sul campo di battaglia..." "...Sarà pertanto necessario rispettare i pilastri operativi ..., adattandoli però a un contesto strategico che guardi oltre il Mediterraneo, e che richieda al contempo flessibilità nei payload (i siluri di certo non potranno rimanere l’unico sistema d’arma), letalità dell’armamento (senza il quale un sottomarino non ha nessuna credibilità), capacità di integrarsi e gestire una rete di sensori subacquei e, infine, capacità di intervenire dove e quando serve. Una visione d’insieme grazie alla quale si evince che l’arma subacquea, nel suo complesso (sottomarini, droni, sensori), dovrà cambiare pelle rispetto ai tradizionali criteri d’impiego nazionali, ricercando sinergie ed eccellenza in campo scientifico e industriale..." "...le necessità di gestire sia una crescente instabilità sia un importante ritorno della minaccia di tipo convenzionale — verso cui garantire una credibile deterrenza — faranno sì che le eccellenti capacità di ingaggio nel nuovo siluro nazionale, Black Shark Advanced, non saranno più sufficienti — da sole — nel campo di battaglia Underwater del futuro. I nostri sottomarini dovranno avere pertanto in futuro capacità di ingaggio multiruolo e, soprattutto, tali capacità dovranno esprimersi molto al di là dell’orizzonte, sia per estendere l’efficacia operativa del mezzo subacqueo e, di conseguenza, il suo enorme potenziale di deterrente strategico, sia per allontanare sempre più la piattaforma lanciante dalla minaccia, sfruttando appieno i sensori e le capacità net-centriche..." "...sarà fondamentale la possibilità di integrare nuove tecnologie, non appena rese disponibili, prevedendo sistemi sensoriali e di comando e controllo aperti, modulari e scalabili. Inoltre, per operare efficacemente e in sicurezza, i nostri sottomarini dovranno essere caratterizzati dal più basso livello di segnature consentito dallo stato dell’arte in campo acustico, ottico, infrarosso, magnetico ed elettromagnetico; per esempio attraverso l’impiego dei meta-materiali e della tecnologia del cloaking, per rendere acusticamente invisibili le piattaforme subacquee, anche contro le nuove reti sonar multi-statiche. Tra gli ulteriori sviluppi capacitivi dell’arma subacquea, uno dei settori più delicati e con i più ampi margini di miglioramento riguarda il citato impiego di capacità net-centriche per l’ingaggio over the horizon..." U212A "...l’adozione del nuovo siluro pesante della italiana Leonardo — il Black Shark Advanced — che, con le sue capacità di attacco long range, ha surclassato la maggior parte degli analoghi prodotti stranieri, cambiando i paradigmi della guerra anti-nave e anti-som..." U212NFS "...L’ultima e affascinante evoluzione del U212A è il nuovo battello il cui nome di U212 Near Future Submarine (U212 NFS) vuole indicare la sua capacità di fare da ponte tra l’affidabile progetto italo-tedesco e le tecnologie emergenti del nuovo secolo. Un battello, quindi, che segna un’importante discontinuità rispetto agli U212A del 2o batch, poggiando tuttavia le basi proprio su quel framework tecnologico che ha reso questi battelli dei campioni assoluti in termini di efficacia, efficienza e resilienza. Il programma U212 NFS, che prevede la costruzione di 4 unità, vedrà il suo inizio tra pochi mesi e consentirà, tra il 2027 e il 2032, di poter finalmente disporre di una flotta di otto sottomarini di nuova generazione. Le innovazioni tecnologiche introdotte da NFS segneranno inoltre il ritorno a pieno titolo dell’industria italiana nel campo della progettazione e realizzazione di sistemi di combattimento per sottomarini — filiera tecnologica abbandonata alla fine degli anni Novanta — e l’ingresso del nostro paese nel settore dei sistemi di propulsione AIP e delle batterie agli ioni di litio..." "...Altra grande innovazione prevista a bordo degli U212 NFS sarà la capacità missilistica di land attack, un’esigenza operativa sentita da oltre un ventennio e che ci si attende potrà essere finalmente realizzata con l’ingresso in linea dei nuovi battelli. Questa nuova configurazione del sistema d’arma permetterà in futuro alla Difesa di contare su uno strumento di deterrenza e stabilità in grado di riequilibrare la situazione strategica in Mediterraneo, dove l’Italia è l’unico tra i grandi paesi marittimi privo di capacità missilistica deep strike rilasciabile dai suoi vettori sottomarini. I nuovi battelli, infine, potranno contare su una estesa capacità di controllo delle acque circostanti, sia in senso orizzontale grazie ai nuovi performanti sonar e mezzi unmanned, ma anche in senso verticale grazie all’interoperabilità con i veicoli subacquei che potranno sorvegliare in maniera efficace i fondali e le dorsali dei cavi e pipeline sottomarini. Il nuovo battello, quindi, sarà tra i primi per l’applicazione del concetto di «sistema di sistemi», sempre più interconnesso con la Squadra navale e con la dimensione subacquea che lo circonda..." "...I programmi di maggior interesse in questo momento sono quelli legati alle nuove unità SDO-SuRS, LRSSS (Long Range Submarine Support Ship), che con finalità diverse andranno a supportare i nostri battelli. In ordine cronologico il primo programma è quello della Special & Diving Operations- Submarine Rescue Ship che andrà a sostituire la gloriosa — ma ormai troppo anziana — nave Anteo..." "...Le nuove apparecchiature per intervento (come la capacità di ventilazione del DISSUB) e soccorso saranno configurate per avere un elevato grado di trasportabilità aerea e via mare, rompendo, di fatto, il monopolio americano e nord-europeo in questo genere di operazioni. Ulteriore tassello fondamentale della proiettabilità dello strumento subacqueo è costituito da un’altra unità navale che per la prima volta nella storia della Marina sarà progettata e costruita per supportare le operazioni di outer defence dei sottomarini. La Long Range Submarine Support Ship (LRSSS) consentirà di supportare i sistemi di piattaforma dei battelli con idonei special tool, provvedere ai rifornimenti per i reagenti delle fuel cell e del motore diesel, garantire il ripianamento di acqua e viveri e naturalmente costituire, in acque lontane, la base logistica avanzata per l’equipaggio di riserva del sottomarino..." "... Naturalmente LRSSS sarà idonea quale possibile alternativa — la c.d. vessel of opportunity (VOO) — per imbarcare gli assetti deployable di soccorso nazionali e internazionali, in caso di indisponibilità della SDO-SuRS. A tal proposito, nell’ottica di assicurare la possibilità di accesso occulto ad acque lontane, anche la nuova unità idro oceanografica maggiore (NIOM), con la sua capacità di navigare in condizioni estreme, potrebbe costituire anch’essa una validissima vessel of opportunity per un soccorso nelle fredde acque del Nord Europa e dell’Atlantico settentrionale..." Comandante Moreno: SDO-SuRS: "...La nave, dalla lunghezza di circa 120 metri per 8.600 tonnellate di dislocamento, possiederà 5.000 miglia di autonomia e sarà dotata di precisi sistemi di posizionamento dinamico e di una ricchissima dotazione di impianti iperbarici per operare in saturazione fino a 300 metri. Collegato, ma autonomo rispetto alla SDO-SuRS, è il sistema di soccorso di progettazione italiana che abbraccia Il nuovo impianto non ruoterà intorno a un tradizionale mini-sottomarino , ma userà un collegamento fisso via cavo — con la nave madre in grado di assicurare potenza superiore, autonomia infinita e affidabili comunicazioni audio e video tra la zona di operazioni e la superficie. La SDO-SuRS sarà inoltre in grado di effettuare il cosiddetto TUP — Transfer Under Pressure — volto a limitare lo shock barico dei fuoriuscenti dal sottomarino sinistrato. Altra caratteristica saliente dei nuovi impianti è la completa trasportabilità per via aerea — deployability — impiegata per garantire la capacità di soccorso al di fuori del Mediterraneo, e in caso di indisponibilità tecnica della nave da soccorso..." "... dei nuovi sottomarini U212 NFS, che rappresentano un ponte tra il consolidato progetto italo-tedesco U212A e le tecnologie di nuova generazione. La nuova serie di battelli, che saranno costruiti dal 2021..." "... in grado di dialogare e gestire ulteriori veicoli subacquei autonomi e di integrarsi in reti di sensori underwater, verso la sorveglianza verticale a tutela dei nostri interessi negli abissi. Nel campo, invece, della deterrenza convenzionale, il battello sarà in grado di dialogare efficacemente nelle più ampie reti di comunicazione della Marina (sia in aria che sott’acqua), superando i tradizionali limiti d’impiego dei sottomarini di più vecchia concezione, e fornendo al decisore un’arma di ancor maggiore spessore strategico. Questa grande capacità d’integrazione troverà, infatti, la sua ragion d’essere, sul mare, grazie al performante siluro Black Shark e su terra, con le predisposizioni per i missili da crociera. U212NFS "... l’innesto di nuove tecnologie di produzione italiana in grado di rendere NFS uno dei migliori sottomarini AIP al mondo. I principali filoni produttivi vedranno l’adozione di sollevamenti all-electric (aumentati anche di numero, visto la maggiore lunghezza di 1,2 m della vela), l’adozione di batterie di nuova generazione al litio, un innovativo sistema di risalita di emergenza a generazione di gas, l’esteso uso di pitture fluoropolimeriche a basso attrito, la sperimentazione di impianti AIP di ultima generazione, nonché l’adozione dei meta-materiali (ironicamente noti come mantello dell’invisibilità) per assorbire le onde sonore prodotte dai sonar attivi. Per quel che riguarda l’elettronica di bordo, i battelli saranno dotati di elementi di intelligenza artificiale nella gestione dei sensori (incluso il sonar multistatico), delle predisposizioni net-centriche per la gestione e rilascio di mezzi unmanned subacquei e di superficie, nonché in un auspicabile futuro per il lancio di missili antinave e da crociera. DRASS SDO-SuRS: "... il nuovo mezzo di recupero SRV, di prossima dotazione, incorpora un WROV (Work class Remotely Operated Vehicle) del tipo SAIPEM Innovator 2 a cui viene demandata la propulsione e la navigazione del mezzo, sfruttando quindi la possibilità di distribuire in maniera più uniforme l’elevata potenza propulsiva (un ordine di grandezza superiore rispetto ai mezzi free flying) sui 360° e gestendo, di fatto, le correnti sottomarine a prescindere dalla loro direzione di provenienza..."
  4. Totiano

    NFS I futuri battelli italiani

    il 21 dicembre us è stato firmato il contratto per la realizzazione del terzo NFS, con consegna prevista per il 2030. Lo apprendiamo da RID al link RID - Rivista Italiana Difesa Speriamo arrivi presto anche la firma del quarto
  5. Totiano

    Polo nazionale subacquea

    Da sola, questa frase, vale tutto l'articolo! mettere insieme tutte le eccellenze italiane della subacquea o connessa ad essa e farle parlare è stato il grande sogno dell'amm Giacomin, ora diventato realtà che dovrebbe permetterci di rimanere all'avanguardia nell'underwater domain
  6. Totiano

    Quiz: Indovina Il Personaggio

    Mi ricorda molto una fisica polacca naturalizzata francese cui alcuni tipi di battelli potrebbero dovere la loro propulsione
  7. Totiano

    Quiz: Indovina Il Luogo

    sudafrica? mi sembra di riconoscere dei daphnè..
  8. Totiano

    Foto degli Atlantici

    Sul forum di Miles al link https://miles.forumcommunity.net/?t=62669291&st=0#entry459829674 hanno pubblicato queste bellissime foto che, dietro consiglio di Giovanni Caluri provvedo a importare per capire chi è riportato e le occasioni. So bene che diverse per noi sono "scontate", ma per rispetto a chi non conosce le commenterei tutte quante...
  9. Totiano

    Wolf Call

    Ci mancherebbe! In effetti solo i moderatori possono spostare le discussioni, per cui provvedo. Trasfromo anche il tuo post iniziale in modo da adeguarlo al forma delle recensioni Naturalmente sentiti libero di modificare trama e commenti come preferisci!
  10. Totiano

    I Crest

    come al solito per caso sono approdato a questo bel sito: http://www.sullacrestadellonda.it/collezion/creststoria.htm Occasione ghiotta per spolverare i vecchi ricordi che ognuno di noi marinai ha appeso alla parete o, piu raramente, riposto nel baule assieme al solino e alla divisa. La proposta è questa: postate le foto dei vostri crest, eventualmente commentandoli o aggiungendo i vostri imbarchi o aneddoti! Nel frattempo questa è la storia dei Crest, narrata dal mitico ammiraglio bolognese Galuppini e riportata dal già citato sito: La tradizione dei "Crest" nella Marina italiana non è molto antica e si può datare intorno all'anno 1960. Prima della seconda guerra mondiale, durante tale guerra e per oltre un decennio dopo la sua cessazione, non se ne conosceva l'uso. Le navi e gli enti, a quell'epoca, avevano invece una propria medaglia che era offerta ai visitatori e alle signore invitate alle feste a bordo; in questo caso la medaglia era ornata con un nastrino azzurro col nome della nave mentre, ornata da un fiore in oro, era donata agli ufficiali al termine del periodo d'imbarco. Viceversa, nella Marina britannica e statunitense il Crest era diffuso da molti anni, quando nella Marina italiana non si conosceva. Certamente è entrato nell'uso in seguito ai contatti con tali Marine, suIle cui navi i Crest adornavano le pareti dei quadrati ufficiali. Tuttavia la remota origine del Crest nella Marina italiana si può far risalire alla Circolare N. 419 - datata Torino, 2 febbraio 1865, quando la città era ancora la capitale del Regno - che riguardava l'istituzione dei "tappi di volata". Tale circolare stabiliva che: "Ogni nave abbia per dotazione fissa un numero di difense di legno per cannoni, eguale a quello delle bocche da fuoco della batteria scoverta, e che queste difense siano costruite giusta il modello ... che verrà approvato dal Ministero". Si parlava dunque di tappi di legno, ma non di ornamenti da apporvi sopra. Nel 1865 la flotta italiana era ancora composta prevalentemente di navi con cannoni in batteria, e solo l' "Affondatore" aveva due cannoni da 254 mm in due torri, una a prora e una a poppa. Fu solo dopo l'adozione dei cannoni in torre sulle corazzate "Italia" e "Lepanto" del 1880-82 che i tappi di volata, da semplici coni di legno, si trasformarono in oggetti più elaborati, sulla cui superficie esterna si metteva un medaglione di bronzo con uno stemma più o meno attinente al nome della nave. La costruzione delle navi in ferro aveva portato come conseguenza che anche le bitte fossero in ferro, e che fossero normalmente chiuse superiormente da un tappo circolare di ottone o di bronzo, ornato con lo stemma della nave. Oltre che sui tappi di volata e sui coperchi delle bitte, lo stemma della nave era riportato sui "medaglioni" applicati sui due lati della prora delle imbarcazioni appartenenti alla nave. Probabilmente, agli inizi, tali stemmi erano applicati secondo le semplici direttive del comandante della nave; ma in epoche successive la loro forma e dimensione fu regolamentata dalla Direzione Generale delle Costruzioni Navali e Meccaniche del Ministero della Marina, con la pubblicazione "Norme riguardanti Emblemi, Distintivi e nomi da applicare sulle Regie Navi", che disponeva: IMBARCAZIONI, BITTE, TAPPI DI VOLATA DEI CANNONI a) di corazzate e incrociatori che abbiano un nome che si riferisca a uno stemma araldico: stemma araldico del nome. b) di tutte le altre unità : fregio marino di 1a , 2a e 3a grandezza. Nota - Lo stemma araldico ed il fregio marino delle imbarcazioni sarà sistemato sui fianchi della prora. Da notare che gli stemmi per le imbarcazioni erano applicati solo a quelle della nave, vale a dire lance a remi, pirobarche, diesel-barche, motobarche, motoscafi dei comandanti, ma non sui motoscafi degli ammiragli, per i quali era prescritto un fregio costituito da un'insegna ammiraglio, cioè da una bandiera azzurra con il numero di stelle gialle competente per il grado rivestito. Per tutta la durata della seconda guerra mondiale e per il decennio successivo queste norme furono osservate; ma nessuno pensò ai crest che, come già detto, erano da tempo in uso nelle marine britannica e statunitense. Chi introdusse, come fu introdotto e come si sia diffuso questo genere di "ricordo navale" non è facile a determinarsi. L'Autore di questa nota ricorda che negli anni 1957-58, quando era destinato all'Arsenale di Taranto, gli furono espresse le prime richieste da parte di Comandanti per ottenere la costruzione di crest per le loro navi. Come per le medaglie, anche per la realizzazione dei crest non esistono norme ufficiali, quindi figure, iscrizioni e fregi che li ornano sono frutto della fantasia dell'artista che viene incaricato di disegnarle. I piu antichi esemplari erano semplici fusioni in bronzo, costituite da un medaglione sul cui contorno correva una fascia con la scritta del nome della nave, e nel cui centro si trovava un simbolo piu o meno attinente al nome della nave o alla sua attivita. Vi sono state poi fusioni di alluminio colorato e infine, in epoche molto recenti, delle vere e proprie composizioni, accompagnate da targhette con il numero delle stelle, e talora la firma dell'ammiraglio cui si riferiscono (Capo di Stato Maggiore, Comandante di Dipartimento ecc.) Quelli propri delle navi, a quanto risulta allo scrivente, non sono fregiati di queste "appendici". La diffusione dei crest e stata generalizzata: oltre alle navi, li hanno adottati enti a terra come Accademia Navale, Arsenali, Comandi di Dipartimento, Comandi Marina, Ente Circoli, Circoli delle varie sedi, Direzioni di Commissariato, Centri di addestramento, Capitanerie di Porto, fino a enti civili assortiti. Mentre esistono collezioni piu o meno complete delle medaglie delle navi, preziose perchè prevalentemente costituite da medaglie d'oro, non risulta che esistano raccolte ufficiali dei crest finora costruiti, i quali rimangono semplicemente una "tappezzeria" per decorare pareti di abitazioni, circoli e uffici. (Testo tratto da un articolo dell'Amm. Gino Galuppini pubblicato su un fascicolo della rivista Yacht Digest, risalente alla fine degli scorsi anni Ottanta)
  11. Totiano

    campagna associativa 2023

    Effettuata nuova spedizione. Ricordo, per chi è in attesa, che Dart (che ringrazio ancora infinitamente) sta completando i segnalibro mancanti. Per favore mantenete controllati i post iniziali, soprattutto il secondo con la vostra situazione, e segnalatemi eventuali anomalie Malaspina/consegnato/bonifico/SI/sped 15365904020-6 del 19/12 gadget consegnato Danilo43/consegnato/bonifico/SI/sped 15319225305-3 del 19/12 Bigpiui/consegnato/bonifico/SI/sped 15319225304-2 del 19/12 AV02254/consegnato/bonifico/SI/sped 15319225306-4 del 19/12
  12. 82 anni e quella vittoria continua fulgida a brillare nel firmamento della Marina Italiana, dei Sommergibili e della Decima. Nelle ore in cui pubblico, il sommergibile Scirè si stava avvicinando alla munitissima base britannica e riceveva il famoso telegramma: – DA SUPERMARINA: accertata presenza in porto due navi da battaglia. probabile portaerei: ATTACCATE – lo Scirè, caricate al massimo aria ed energia elettrica, è guidato dal suo comandante J.V. Borghese nella sua incredibile corsa sottomarina attraverso gli sbarramenti minati, sempre al di sotto dei 60 m di profondità e su fondali rapidamente decrescenti, per emergere, infine, in posizione perfetta a 1.3 miglia nautiche per 356° dal fanale di Alessandria. Assegnati i bersagli, i sei uomini del gruppo d'assalto, ripartiti in tre coppie, procedono verso la base nemica: il tenente di vascello Luigi Durand De la Penne con il Capo Palombaro Emilio Bianchi, ilcapitano del Genio Navale Antonio Marceglia con il Sottocapo Palombaro Spartaco Schergat, il capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta con il Capo Palombaro Mario Marino si avviano a compiere un' impresa leggendaria nella storia della nostra Marina e in quella navale di tutti i tempi. Affondando con testate esplosive le due navi da battaglia britanniche HMS Queen Elizabeth (33.550 tonnellate) e HMS Valiant da (27.500 tonnellate) e danneggiando la petroliera Sagona (7750 tonnellate) e il cacciatorpediniere Jervis (1690 t) gli operatori mettono a segno un'impresa epica e una straordinaria vittoria nei confronti di quella che era, all'epoca, la maggiore Marina del mondo, cosa che induce lo stesso primo ministro inglese Winston Churchill a scrivere: "nel corso di alcune settimane l'intera flotta da battaglia nel Mediterraneo orientale è stata eliminata come forza combattente". Lo stesso, primo ministro britannico, attenderà fino a Marzo dell'anno successivo per dichiarare che 6 uomini, dotati di mezzi irrisori, avevano messo in ginocchio la Mediterranean Fleet. Il restauro della sua mitraglera credo sia il modo migliore per ricordare quegli uomini e il loro battello
  13. Totiano

    Wolf Call

    Anche io ero convinto fosse stato recensito, ma possiamo provvedere ora. nota per Fanghino, il subforum corretto per parlare e recensire film è questo Romanzi e Cineteca - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici , attendo il nulla osta per spostarlo e se vuoi, puoi seguire la traccia degli altri post per trasformarlo in recensione
  14. Totiano

    Smg E. Dandolo

    Un lavoro superbo, davvero complimenti! Per i disegno non preoccuparti, sono tranquillamente esposti sia il museo di Milano che a quello di Venezia su https://www.delfinidacciaio.it/video.html sono presenti i filmati che ho girato a bordo durante il mio periodo sui Toti (88/95), magari puo essere di riferimento... sennò andiamo a Venezia!
  15. Totiano

    TOTI IN 1:1 !!!

    Ma sai che è proprio una bella idea? In ogni caso rimarra nella storia della base
  16. Nal 2017 la Tailandia, dopo lungo peregrinare che ha visto in valutazione anche i nostri Sauro agli inizi del millennio, ha siglato un contratto con la Cina per dei battelli classe Yuan S26T. La parte interessante, su cui si son soffermati gli analisti, è che i motori diesel dovevano essere tedeschi e non cinesi, in particolare degli MTU 396. La Germania, molto attenta ai propri interessi, si è guardata bene dal dare ai cinesi la propria tecnologia e il contratto ha rischiato di fallire fino a pochi giorni fa, tra accuse reciproche sino-tailandesi e strategia di parte e, non ultimo, l'impiego del motore di produzione tailandese CHD620. Notizia d questi giorni è che sembra che la Tailandia sembra stia cedendo alle pressioni del suo maggior partner economico per l'installazione dei diesel cinesi . Un vero peccato perdere un simile mercato, non tanto per e entrate finanziarie quanto per gli accessi che ne sarebbero derivati a zone critiche tra oceano pacifico e indiano
  17. Totiano

    sottomarini tailandesi: dove sono i motori?

    bella domanda che, come spesso capita, non ha univoca risposta. una parte della risposta rimanda alla politica estera della nazione e di conseguenza dove impiegare i battelli e con quale preparazione. nello stretto di hormuz potrebbero bastare solo le nuove batterie, per intenderci, non servirebbero diesel a bordo. cambiamo strategia e guardiamo le nuove batterie: qual'è la potenza massima che possono assorbire? inutile installare tanti kw se poi non posso mandare tanti ampere in batteria. è un grave handicap cui la tecnologia sta ponendo lentamente rimedio. un terzo step è fare come la Spagna coi nuovi S80 o Peral: con lo stesso metanolo alimentano sia i motori che le fuel cell. Forse è anche piu pericoloso del portarsi appresso l'idrogeno, ma ha i suoi vantaggi. Solo il futuro ci dara risposte. Per ora la missione è ancora intesa come transito in modalità convenzionale e operazione su fell cell e batterie per spunti di velocità, quindi un paio di diesel (per ridondanza) non troppo grandi per riuscire a silenziarli meglio sembra la soluzione migliore
  18. Come promisi tanto tempo fa, finalmente potremo visitare lo stabilimento L3Harris Calzoni, quelo che produce impianti oleodinamici e sollevamenti per le Marine di tutto il mondo, anche le piu blasonate. Avverrò in occasione del libro "Fischia Immersione" il giorno 6 dicembre e avrete anche la possibilità di impiegare il simulatore di Timoneria realizzato da Ocean's One. Ecco quindi l'invito (ancora in bozza, in effetti). Per le Adesioni segnalatemelo con un post in calce e, se mi inviate un documento a campagna.donazione posso anche velocizzare l'accesso. Vi chiedo scusa per il breve preavviso. ATTENZIONE, i posti in sala sono limitat e, al momento, non posso promettere piu di 10 posti massimo Prenotazioni Totiano Ocean's_one Magico 8/88
  19. Riporto la mail ricevuta da Giacomo, un modellista che chiede aiuto (e che ho ovviamente spronato a iscriversi, anche per vedere le sue foto) Buon giorno, sono un vecchio modellista navale da molti anni. L' ultimo mio modello in fase di ultimazione è Incrociatore DUILIO 1940 rimodernato, costruito su disegni della ANB circa 60 tavole scala 1/100 . La nave in questione non ha una storia gloriosa anzi piuttosto sfortunata, costruita solo per motivi affettivi, vi è stato imbarcato mio padre e ne conosco molti parti, tutti costruiti da me in quanto nei disegni della ANB non c'é molto ma bisogna fare delle ricerche. Dovendo azionare le 4 torri trinate di prua e poppa e le 4 torrette a prua, rotazione e brandeggio cannoni + salpo ancore indipendenti, durante la costruzione, non essendo per niente esperto in elettronico, ed avendo a disposizione una radio FC16 ROBBE Futabba, mi sono approvvigionato di Multi Prop DEcoder e relativo Modulo Multi Prop 8 per ampliare un canale proporzionale della trasmittente a 8 funzioni proporzionali, (realizzo il brandeggio dei cannoni tramite microservi o altri movimenti, inoltre acquistai Modulo Multi switch- 16 da installare su radio e relativo Decoder MultiSwitch 16 Decoder Memory per attivare o disattivare funzioni speciali (rotazione motore nei due sensi, pompe luci ecc associato a relais ( Questo per la rotazione lenta di motoriduttori delle torrette trinate, salpa ancora o altro. Purtroppo al momento dell'installazione quasi tutto funzionava, mentre il modulo decoder MultiSwitc 16 Decoder Memory n° 8369 non funzionava, comprato nuovo in germania. Ho fatto una prova va alimentato a 4,8-6volt in nessuna delle 8 spinette misurando con test arriva corrente, lo ho aperto da profano sembra tutto aq posto sicuramente cé un corto da qualche parte. Ho scritto già due volte a chi me lo ha venduto neanche mi ha risposto. Ormai il modulo è fuori produzione da tanto tempo e non si trovano più neanche usati e se lo trovi non hai la garanzia che funzioni. Adottare servi a rotazione continua per le torrette non è possibile Mi piacerebbe finire questa barca perché forse è la più bella che abbia mai fatto Sono 5 anni che ci lavoro Se c'è qualcuno che può prospettarmi soluzioni non complesse e dispendiose ne sarei grato. Vi seguo sempre con piacere- SALUTI
  20. Totiano

    Dieci anni e venti giorni

    ok, contatti via pm
  21. Totiano

    campagna associativa 2023

    Effettuata nuova spedizione. Ammiraglia88/consegnato/bonifico/SI/sped 15319225307-5 del 09/12 M@ssi_(1965)/consegnato/bonifico/NO/sped 15319225301-9 del 09/12 Lazer_one/attesa/bonifico/NO/ sped 15319225337-1 del 09/12 Argo75/attesa/postepay/NO/sped 15319225302-0 del 09/12 VonFaust/consegnato/bonifico/NO/sped 15319225320-2 del 09/12 In attesa che Dart (che ringrazio infinitamente) completi i segnalibro mancanti mi sono portato avanti anche con coloro che non hanno ancora perfezionato la quota. Per favore mantenete controllati i post iniziali, sopratutto il secondo con la vostra situazione, e segnalatemi eventuali anomalie
  22. Totiano

    Dieci anni e venti giorni

    La mia è in condizioni peggiori, però è completa di ali, se puo interessare...
  23. Grazie Roberto. Non so perche non aveva preso la modifica il post precedente, provvedo ora a ringraziare (in ordine sparso) Ocean's_one, Magico 8/88, PeVe, MAX42 e i nuovi soci che stanno per iscriversi!
  24. E' stato un grande evento, con una strabiliante visita alla produzione dei sollevamenti e altre parti oleodinamiche , in sala, il simulatore di Betasom a fare da star. Oltre 30 persone in sala è una attenzione tangibile per il libro e le storie di via sui Toti. Purtroppo le foto in Calzoni sono proibite, per cui dovrete accontentarvi delle poche foto non classificate che siamo riusciti a realizzare in sala, a cominciare da quel mago di Ocean's_one che monta il suo "bambino" E devo averefatto colpo sul personale della Calzoni perche non hanno perso tempo a mettere on line le foto del collaudo appena terminato il montaggio Notate anche chi è l'autore di uno dei primi commenti! A seguire la presentazione dell'opera, con il privilegio di avere l'ing. Zannini di Calzoni a fare da moderatore e l'onore dell'amm Lacerenza a presentare il libro e parlare dei battelli! Questa invece è stata presa a tradimento, ma devo dire che è molto gratificante!!
  25. Risulta in fase finale approntamento con previsto rendez vous alle 13.00. Previsto avvicinamento anche Max42
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