E' probabile che lo stabilizzatore sia stato estratto successivamente all'impatto con lo scoglio nel tentativo di porre rimedio alla stabilità orami precaria dell'unità, appesantita oltre che dall'imbarco dell'acqua, anche da diverse tonnellate di roccia rimaste incastrate nella falla; in questo caso quindi lo stabilizzatore era "chiuso" al momento dell'impatto e per tanto non ha subito danni, ma è solo un ipotesi.
Brevemente su questa faccenda di marginale importanza nella giornata di oggi. Le notizie della mattinata erano frammentarie e riferite in modo assolutamente incompetente dai cronisti delle varie emittenti, al punto che non fosse assolutamente chiara la dinamica del diastro; di conseguenza, la prima foto della falla che ho anche ripostato qui, oltre ad avere una risoluzione bassissima e scattata da molto lontano, mi dava l'idea di una falla da tamponamento, ovvero una sola grande rientranza sotto il galleggiamento. Successivamente le foto successive hanno fatto maggiore chiarezza. Questa vicenda mi ha richiamato alla mente la vicenda del Moby Prince, anch'essa incappata in una orribile tragedia proprio poche centinaia di metri fuori da un porto e ho ricordato a riguardo la splendida puntata dedicata a quel disastro da "La Storia Siamo Noi" di Giovanni Minoli per Rai Educational di qualche anno fa; puntata nella quale si è fatto accenno alle discrepanze nella versione ufficiale della ricostruzione dell'incidente. Ho detto a ragione relativamente al fatto che anche io ho dubitato della ricorstuzione ufficiale, non che le altre versioni ipotizzate fossero fondate*. Questa puntata forse ti conviene guardartela.
Comunque un pensiero credo vada anche ai soccorritori delle FF.OO. e soprattutto delal Guardia Costiera, che hanno roami equipaggi in mare da quasi 24 ore!
*Nella puntata vennero proposti materiali inediti quali le registrazioni audio di comunicazioni radio avvenute tra altri natanti presenti in porto a Livrono quella notte i quali si dicevano l'un l'altro di lasciar bruciare la Moby finchè non fossero riusciti a guadagnare il largo prima dell'arrivo dei mezzi di soccorso. Tali mezzi erano navi da carico noleggiate dal governo USA che avevano imbarcato da Camp Derby armi e munizioni da inviare presumibilmente in Somalia dove in quei mesi infuriava la guerra. Inoltre, vennero mostrati gli atti processuali dell'inchiesta sull'incidente ed emergevano con sufficiente chiarezza i tentativi di insabbiamento da parte dell'autorità giudiziaria, specie a seguito dell'opposizione del segreto sui tracciati radar del porto di quella notte.