Da base artica, marco
Difficile entrare e molto più difficile poi uscirne da tali discorsi e FATTI.
Inanzitutto i tragici e orrendi fatti recenti a Parigi oltre a condannare tali atti e a “rinfrescare” alcuni scritti della scrittrice Oriana Fallaci,
pongono di nuovo "l’occidente" nel dilemma di doversi occupare del oriente, ma non come meta di turismo o petrolio o solo curiosità.
Quanto accade in Siria e vicinanze è il risultato che l’Europa ha lasciato alle porte di casa propria agire politicamente e militarmente il suo grande “alleato”,
che non ha nessuna esperienza culturale e sociale con i popoli e problemi colà relativi.
Non per niente l’islam in generale vede dai tempi di G. busch, la nato e gli usa come un attuale crociato,
cioè un qualcosa di molto di più che un invasore, un qualcosa che vuole sostituire la propria cultura e modi con altri sotto la voce democrazia occidentale.
Di conseguenza oggi si può apertamente dire che regna come ai tempi delle crociate una guerra senza chiari avversari
o confini essendovi uno scontro di culture e modi di vivere.
Qualunque altra scusante è solo alibi.
Petrolio o altro è solo merce di scambio per finanziare l’una o altra parte. (anche allora il commercio tra le parti vi era, nonostante gli scontri).
Noi dalla parte nord del Mediterraneo continuiamo a cercare chi è disposto a mettere militari terrestri a “riportare l’ordine",
dico ordine poiché siamo tutti consapevoli che la PACE come la consideriamo noi non può essere imposta
dal esterno in una regione, vedi Afganistan o ….Irak !
Se parliamo di noi come l’occcidente, continuiamo a illuderci che 300 milioni di europei vivano nella più completa insolazione
dagli altri e che tutti noi possiamo girarci e non interessarci di cosa avviene altrove. L’ europeo e la sua classe politica deve decidere per il futuro cosa vogliono.
Il benessere nostro sino ora è stato costruito anzi consumato, a spese di altri, poichè solo prendendo per poco da “qualche parte” si può avere propriamente di più.
A meno che qualcuno …non abbia inventato qualche nuova formula di economia nazionale a me non nota.
ora non desidero essere visto come "critico" del grande nostro alleato, a cui tanti sicuramente debbono tanto;
ma se si cerca di risolvere dei problemi si deve essere onesti nel
analizzare bene i vari componenti che alla fine danno un ..certo risultato.
Mai come da 10 anni a questa parte l’europa si è lasciata dettare dal suo “alleato” oltre altlantico tutto ma tutto quanto si debba fare.
Se vediamo l’allargamento dell’unione europea sotto la bandiera democrazia “economica” verso l’est non vediamo che
l’avanzata della nato verso est, avanzata che dove si dovrebbe fermare???
Ma davvero i missili disposti in polonia e paesi baltici sono per fermare dei altri missili (??) terroristici, dai paesi arabi
che potrebbero colpire gli usa? E le recenti rampe mobili nato rimesse in turchia
(contro loro parere) per lo stesso motivo non aboliscono quanto trattato ai tempi della crisi di cuba? La corsa europea
nelle pianure ucraine dove dovrebbe fermasi, a mosca??
E la cina, come mai il grande alleato spinge sempre più a creare una nuova nato con paesi asiatici?? Ma quale è lo scopo vero della nato oggi??
Perchè da anni il “grande alleato” da una parte utilizza la politica di ridurre i suoi interventi militari terrestri
(rimanendo padroni del aria mezzo dronie air force, visto che dal 45 in poi in campo terrestre non
è più riuscito a rimanere padrone del campo per lungo tempo nonostante gli immensi arsenali e mezzi a disposizione),
imponendo gli alleati a prendere sempre più impegni terrestri ?? Come mai in ogni paese nuovo della nato e unione o in paeri della primavera araba i
l tutto è sempre sorto da movimenti che stranamente sono stati appoggiati da istituti umanitari o di ricerca politica sociale negli usa?
Dove hanno sede le società “civili” che commercializzano i nuovi istruttori militari che si muovono la dove la nato ha “pochi amici” ??
come mai il grande alleato si deve tanto adoperare per tenere sotto controllo
(elettronico o tramite un assiduo e capillare tam tam mediale PR tramite stampa e media europei speudo liberali) i suoi “vecchi alleati” ??
Perchè spinge tanto per il nuovo trattato commerciale USA- europa ? Ma siamo devvero alleati o vassalli ? **
Se tra noi vecchi alleati siamo in tale situazione, figuriamoci allora come siamo con paesi di cultura completamente differente.
Ma davvero solo i petroldollari finanziano estremisti religiosi? Se l’europa non è capace di rimettere in piedi una sua propria identità di culture
e valori (qualunque essi siano) allora tale cultura deve sicuramente estinguersi, poichè sarà allora giusto che lasci il posto a nuove
e più robuste forme di pensiero intellettuale. Alcune persone ci vogliono continuare a illudere che si può essere tutti uguali
con stessi diritti, alcuni esponenti predicano la fratellanza, solo che quando viene l’ora di pranzo essi si ritirano a casa propria
lasciando i “fratelli” fuori a litigare per le briciole da loro lasciate.
È triste dire ciò, ma l’europa non è l’america, non è terra di conquista dove qualunque novità può avere posto,
non incontrando resistenze culturali o materiali,
l’europa sono millenni di culture e usi e altro di tanti differenti direzioni che hanno avuto bisogno di millenni di varie,
belle o orrende esperienze per creare delle differenti identità non ancora completamente radicate.
Il voler rendere tutti uguali può andar bene per istituti bancari o turisti, ma nei fatti quotidiani,
se gia difficilmente si accettano leggi in casa propria figuriamoci quelle che vengono da fuori anche se europee
L’europa ha grandi futuri poichè la strada intrapresa è appena iniziata e se le identità nazionali riusciranno a sopravvivere
allora sicuramente avremo qualcosa poi che assomiglierà a un periodo come il rinascimento, con tutte le sue facce.
Il problema al momento è che ci troviamo in una fase del nuovo “medio evo” (se ci si pensa bene ** ritroviamo tutti gli esempi di allora).
Lo stesso vale per l’oriente!
Le lotte e guerre islamiche sono purtroppo questioni millenarie che stanno venendo al pettine,
anche causa potenti spinte occidentali mal pensate e soprattutto poi tollerate.
Forse quella che veniva tempo fa chiamata la “pax romana o poi sistema inglese” non era un sistema democratico,
ma era almeno un sistema che imponeva una pace e prosperità per coloro che la “tolleravano”.
Ma tali sistemi erano amministrati intelligentemente, essi lasciavano ai vinti le proprie usi e consumi,
senza imporre google o coca cola al di sopra di tutto,
e alla fine creando un misto su tutto il territorio, sia nuvo che vecchio !
La Francia ha la più grande esperienza di convivenza con l’islam, e nonostante lacrime e sorrisi del passato sino ora
è riuscita a conservare in patria per tutti una cultura del eguaglianza,
cosa che da “nessuna parte si è neppure cercato di fare”e sicuramente essa saprà riprendersi dai recenti orrori parigini
e superare le paure di varia natura che i singoli cittadini hanno.
Gli interventi militari in terre d’oriente se fatti debbono essere propri di persona e comprensivi di oneri e doveri per tutti
i cittadini e non lasciati a mercenari del onu o ditte private o gruppi separati;
ma essere fatti non per esportare nuove crociate o poi prodotti industriali,
debbono essere prima pianificati politicamente con rappresentanti “seri per gli abitanti del posto” poichè soluzioni non politiche
sono condannate a fallire ..alla lunga.
Problema rimane, sappiamo chi suona ma non conosciamo le note.
Qui mi fermo poiché il seguito lo si deve cercare insieme, anche nelle discussioni del nostro forum e non essere un mio o altri nonologo.
Ad ora ripeto, abbaccio nel dolore per coloro che sono vittime di quanto accaduto a Parigi e altrove,
e auguro che se gesti nuovi vengano, siano gesti di stretta di mano.
saluti marco