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walter leotta

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  1. Non so se sia stato ricordato ma il 18 luglio 2012 ricorreva il centenario dell'incursione attraverso i Dardanelli da parte di cinque torpediniere italiane SPICA, CLIMENE, PERSEO, ASTORE, CENTAURO, al comando del capitanio di vascello Enrico Millo (poi Ministro della Difesa). L'obiettivo militare, il siluramento delle navi da battaglie turche in porto, non venne raggiunto ma l'azione - una delle più brilanti, se non la più brillante, nella storia della Marina Militare - ebbe risonanza internazionale, inducendo il govenro di Istanbul a firmare il trattato di pace. DA WIKIPEDIA Fin dall'inizio della guerra la Regia Marina aveva sviluppato piani per il forzamento dei Dardanelli, in modo da costringere la flotta turca (più debole di quella italiana) ad una battaglia risolutiva, tuttavia le analisi avevano mostrato che il forzamento effettuato con le navi maggiori (corazzate e incrociatori) avrebbe comunque comportato gravi danni alle navi e perdite stimate di circa 2000 uomini, quindi il piano era stato sospeso. Nel luglio 1912 le trattative diplomatiche stavano languendo, quindi la Regia Marina decise un'azione dimostrativa forzando gli stretti, azione che, sia che avesse portato al siluramento della navi maggiori turche, sia che si fosse risolta in una semplice azione dimostrativa, avrebbe avuto comunque conseguenze sul piano politico[92]. Si decise di forzare gli stretti con naviglio leggero, scegliendo per condurre l'azione le torpediniere della 3ª squadriglia (Spica, Centauro, Perseo, Astore, Climene) agli ordini del Capitano di Vascello Enrico Millo. Le decisioni ed i piani furono elasborati da Millo a Roma, mentre in Egeo gli unici a conoscere la natura della missione erano gli ammiragli Viale e Corsi[92]. L'isola di Strati fu scelta come base logistica per l'azione, l'appoggio indiretto (tenendosi comunque fuori dalle acque dello stretto) sarebbe stato fornito dall'incrociatore Vettor Pisani e dai cacciatorpediniere Borea e Nembo. Le torpediniere si portarono all'imbocco dello stretto il giorno 18 luglio alle 22:30, navigando in linea di fila a 12 nodi, con Millo imbarcato sulla Spica, che era anche la nave in testa alla fila. Fino alle 24:40 le navi non ebbero problemi, ma a quel punto il proiettore di Capo Helles sulla costa europea inquadrò la torpediniera Astore, iniziando il cannoneggiamento e dando l'allarme. Le torpediniere riuscirono ad eludere i tiri di artiglieria dei turchi, manovrando prima a 20 e successivamente a 23 nodi, ed arrivarono in vista della baia di Chanak, dove si trovava la flotta turca. A quel punto la Spica fu bloccata presso Kilid Bar da un cavo di acciaio (probabilmente una rete parasiluri) danneggiando le eliche. Dopo diversi tentativi, quando già Millo stava per dare l'ordine di abbandonare la nave, la Spica riuscì a disincagliarsi, ma, a quel punto le probabilità di successo erano molto ridotte, quindi la missione venne interrotta e, dopo aver percorso a ritroso i 20 km dello stretto, le torpediniere superarono anche l'imbocco sotto il fuoco dei forti di Capo Helles e Kum Kalé, operando a tutta forza ed in formazione completamente aperta. Superati i forti le torpediniere si ricongiunsero con le navi di appoggio, senza aver subito altri danni. I danni riportati della torpediniere nell'azione, secondo la relazione di Millo[93] furono: Spica - colpi al fumaiolo (uno da 70 mm), Astore - un colpo da 57 mm nelle sovrastrutture e due colpi di piccolo calibro nello scafo, Perseo - una decina di colpi da 25 mm in coperta e nello scafo.
  2. M 4 SHERMAN STATUNITENSE, Museo dei relitti sommersi, Normandia CARRO M 60 VERSIONE GENIO CON OBICE, Camp Shelby, MS, Stati Uniti SEGUE
  3. cercando di mettere in (dis)ordine vecchie fotografie.... il primo non può essere che il KONIGTIGER, Musée des blindes, Saumur, FRANCIA SEMOVENTE ANTIAEREO SOVIETICO ZSU 23 / 4, Camp Shelby, MS, Stati Uniti CARRO ARMATO SOVIETICO T 34 / 85, Veghel Airborne Museum, Paesi Bassi CARRO ARMATO STATUNITENSE M4 SHERMAN, Diekirch, Belgio BREN CARRIER, Arlon Museum (splendido museo purtroppo chiuso ormai da anni)
  4. A una ventina di chilometri da Kirkenes - porto dell'estremo nord norvegese, tra l'altro utilizzato dagli Uboote nella II GM - c'era (e c'è ancora, ovviamente) una lingua di terra che rappresentava l'unica linea di confine tra NATO e Unione Sovietica in Europa. Il tratto non era pesantemene fortificato - Kirkenes si trova abbondantemente oltre il Circolo Polare Artico e quindi non adatto a una qualsiasi operazione militare in grade stile - però era discretamente sorvegliato, specialmente da parte dell'Unione Sovietica per evitare fughe in occidente. A distanza di tanti anni dalla fine della guerra fredda non c'è rimasto più nulla ma i norvegesi hanno piazzato una serie di grandi cartelli gialli (un pugno in un occhio in un ambiente incontaminato) con il divieto assoluto di fotografare (appunto). Il confine vero e proprio è rappresentato da un rigagnolo (facilmente guadabile...). Kirkenes fu conquistata dall'Armata Rossa nell'estate 1944 impiegando divisioni provenienti dal distretto di Murmansk, diventando così l'unicà località norvegese liberata dalla Wehrmacht
  5. TROMSO WAR MUSEUM la scheda Tromsø War Museum is situated at Midtre Kaldslett, 4.5 km south of the Tromsø Bridge on the mainland, by Solstrandveien. Bus no. 12 and 28 stop close to the museum, and there is car parking nearby. Open Sundays in May and September. Open every day exept Mondays and Tuesdays from June through August. “Tromsøbrakka” barracks open weekends only. Opening hours: 12.00 - 17.00 Tromsø War Museum Prestvannv. 4B 9011 Tromsø Tromsø War Museum was founded in 1993 to take care of the city's war history from early times - around 1250 - until today. The Museum has three main parts: A restored ex-German naval battery, equipped with two 10,5 cm cannons, searchlight, mine thrower, a subterranean command bunker has been restored and furnished with communication and optical equipment from World War II. The function of the battery was, together with four other batteries, to protect the Tromsø area from an Allied invasion. The “Tirpitz” exhibition - a permanent exhibit of objects, text and images showing the western world´s largest and most powerful battleship (52 600 tonnes). The vessel was a major threat to Allied convoys that carried war material to the Russians through the Atlantic and Barents seas, along with other heavy surface vessels, submarines and aircraft. The battleship vas damaged by British minisubmarines in Kåfjord by Alta fjord in September 1943. It was relocated to Tromsø and sunk by British Lancaster bombers on 12 Nov. 1944 close to Håkøya, not far from the city centre. The bombing went on for 10 minutes, causing the ship to turn over. 971 of the crew lost their lives. The immens task of cutting up the vessel took seven years. A separate room where the German retreat from the Leningrad frontier through Finland to Troms in 1944-45 is portrayed. 120 000 men spent half a year on the journey. Many of the units were taken from Tromsø to German harbours on board ships, and the need for mooring capacity until 1945 was the main reason why Tromsø was not destroyed by the Germans like the towns in Finnmark county. The rest of the museum deals with Tromsø's defence and war history, complemented with acccounts from the frontiers where young Tromsø refugees made a contribution during the war.
  6. Appena fuori la splendida cittadina di Tromso, lungo la strada che porta a capo Nord, c'è il TIRPITZ MUSEUM realizzato per ricordare l'epopea della grande nave da battaglia affondata nel fiordo. Il museo è ricavato all'interno della batteria AA (cannoni da 10,5 cm) posizionata nelle vicinanze dell'ormeggio. Oltre ai cannoni e relativi materiale (fotoelettriche, telemetri, ecc) l'esposizione è ospitata nel piccolo bunker sotterraneo corazzato che serviva da posto comando e da rifugio. Una visita da non perdere, il museo, Tromso e tutta la Norvegia
  7. walter leotta

    Narvik Museum Norvegia

    per quanto riguarda i cctt affioranti... ne senti parlare dappertutto ma personalmente non ho mai visto una foto
  8. INAUGURATO IL MUSEO DEL FORTE DI COL BODIN, CHIUSAFORTE PER IL RESTAURO LA REGIONE FRIULI HA SPESO 3,4 MILIONI DI EURO ATTREZZATO ANCHE COME FORESTERIA CON 25 POSTI LETTO ARTICOLO DA: LA NUOVA DI UDINE E MESTRE Il museo dove la storia si può toccare A Chiusaforte di Udine il progetto di un gruppo di professionisti veneziani restituisce nuova vita al Forte tra oggetti e luoghi che raccontano la Grande Guerra CHIUSAFORTE. Lassù morirono due milioni di ragazzi. Di loro, oggi, restano solo elmetti, baionette, cesoie, bombe a mano, scudi di trincea, borracce, brandelli di divise. Null'altro che un ammasso di “cose” rovinate, arrugginite, sporche e consumate dal tempo nella speranza di ricordare, un giorno, il passaggio di tanti giovani soldati spediti a combattere. A Chiusaforte di Udine, questi oggetti si toccano come fossero giocattoli, si annusano e si guardano da vicino per risvegliare, dall'alto di uno sperone di roccia che domina il fiume Fella, la quotidianità della Grande Guerra. Il gruppo di architetti veneziani che ha restaurato e trasformato il Forte Col Badin in un moderno museo della prima guerra mondiale, non ha mai pensato ad altro modo per raccontare il dramma di tante vite spezzate fra quei sentieri e quelle valli. Nel Forte, una delle prime roccaforti a confrontarsi con l’avanzata dell’esercito austriaco dopo la disfatta di Caporetto, lo “Studio C and C architettura ingegneria srl” di Venezia ha progettato e realizzato, con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, il Museo della Grande Guerra in Montagna, inaugurato il 27 luglio. È un museo per chi vorrà studiare il primo conflitto mondiale dalla prospettiva di un piccolo territorio dominato dalle montagne, dove si affrontarono soldati provenienti da regioni europee molto distanti fra loro. A differenza di tanti altri musei dedicati alla Grande Guerra, il progetto dei veneziani permette ai visitatori di toccare con mano la maggior parte degli oggetti esposti, rinvenuti nelle valli e lasciati così com'erano. Si tocca di tutto, si guardano fotografie, mappe geografiche, e si ascolta: nel percorso ci sono anche due stanze sonore con poesie e ricordi recitati nelle diverse lingue di chi si affrontò in questi luoghi. Il museo di Chiusaforte è uno dei pochi che permette di osservare i reperti storici in un edificio bellico coevo. «All’inizio del restauro il Forte era un'architettura tetra, corrosa dal tempo. Era l’immagine speculare del conflitto:sembrava dovesse durare pochi mesi e portare una facile vittoria grazie alle armi innovative prodotte su scala industriale» spiega il titolare dello “Studio C and C”, Fulvio Caputo. «Durò anni e si trasformò in una battaglia quotidiana nel fango delle trincee. Il nostro lavoro ha voluto ricordare questo aspetto: la miseria, il degrado, la consunzione, e la persistente vicinanza della morte». In linea con questo obiettivo, i veneziani hanno scelto di intervenire sull’architettura in misura minima, per consentire ai visitatori di “leggere” le labili tracce dei vecchi impianti, delle pavimentazioni, dei rivestimenti del Forte. La visita all’architettura rimane perciò un percorso aspro, fatto di passaggi disagevoli e di ambienti umidi e freddi. «Per questo museo non esistono 650 mila caduti italiani e 1.350 mila austro-ungarici, ma due milioni di vittime» chiude Caputo. «In questo territorio, la Val Raccolana e la Val Dogna erano italiane, ma la Val Rio del Lago apparteneva all'Austria-Ungheria. Qui, prima del conflitto, italiani e austriaci si incontravano, corteggiavano le ragazze e bevevano assieme. Qui, poi, siamo morti combattendo, ma non siamo morti l'un contro l'altro: la memoria, e quindi questo museo, ci dice che siamo morti assieme». QUESTO è IL COMUNICATO DELLA REGIONE FRIULI NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA FARE RETE CON CARINZIA E SLOVENIA PER PROMUOVERE IL TERRIOTRIO Chiusaforte, 27 lug - Col Badin rappresenta una indubbia risorsa storica e culturale, in quanto consente un tuffo nel passato che permette di conoscere le tragiche vicende umane di chi ha combattuto in Valcanale e Canal del Ferro durante la prima guerra mondiale. E parallelamente rappresenta un elemento importante per un'attrazione turistica, peraltro destagionalizzata, di un territorio in qualche modo penalizzato dalla presenza dell'autostrada, che tende a tagliare fuori le vallate dai tradizionali flussi di visitatori. Sono questi alcuni dei concetti espressi dal presidente della Regione Renzo Tondo intervenuto assieme all'assessore all'Istruzione Roberto Molinaro all'inaugurazione dei lavori di restauro del Forte Col Badin, che domina l'abitato di Chiusaforte e la valle del Fella e durante la Grande Guerra è stato un baluardo della difesa italiana contro l'allora nemico asburgico. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il sindaco di Chiusaforte Luigi Marcon, diversi primi cittadini della vallata, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, con l'assessore Luca Marcuzzo, i consiglieri regionali Sandro della Mea ed Enore Picco, il presidente di Promotur Stefano Mazzolini. Quello attuato a Col Badin, con il contributo della Regione per 3,4 milioni di euro e con l'aiuto della Fondazione CRUP e del Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Tagliamento, è un recupero conservativo, per non cancellare del tutto gli effetti del trascorrere del tempo allo scopo di permettere ai visitatori di comprendere meglio come i militari che occupavano la fortezza dovevano convivere, nelle postazioni dei cannoni e delle mitragliatrici, con il freddo, il caldo, l'umidità oltre che con le bombe e i proiettili. Ma Col Badin, come ha sottolineato il sindaco Marcon, non è solo un museo ricco di reperti bellici, di foto, di filmati, perché lo studio di C&C dell'architetto Fulvio Caputo, che ha curato il restauro, vi ha anche sistemato, oltre ad un punto ristoro, ad un'area multimediale e ad una sala conferenze, anche una foresteria con 25 posti letto. Un'opportunità non solo per i turisti, compresi quelli che transitano lungo la ciclovia Alpe Adria che passa proprio ai piedi del Forte, ma anche e forse soprattutto per gruppi di scolaresche, ha evidenziato l'assessore Molinaro, che così possono letteralmente vivere a contatto con i fatti di un secolo fa, conoscendo non solo muri ma anche vicende e persone: perché capire da dove veniamo è assolutamente utile per capire dove andiamo. Specialmente alla vigilia del centenario dall'inizio della Grande Guerra, che cadrà nel 2014 per i friulani che hanno combattuto dalla parte dell'Austria-Ungheria e un anno più tardi per i friulani che sono stati impegnati da parte italiana, come ha rimarcato il presidente Fontanini. Un centenario in vista del quale la Regione, sotto la regia dell'assessore alla Cultura Elio De Anna, sta mettendo a punto un programma importante che punta anche sulla collaborazione transfrontaliera, hanno ricordato Tondo e Molinaro, per mettere in rete tutti i siti storici legati alla prima guerra: in Friuli Venezia Giulia, come Redipuglia, le trincee sul Carso, Timau; e quelli in Slovenia, come Caporetto, o in Carinzia. Per promuovere assieme, nell'ottica dell'Euroregione, una realtà in cui la storia ha lasciato delle vestigia di assoluto interesse per un pubblico sempre più vasto. Da qui l'annuncio di Tondo di voler presto rivolgere al governatore della Carinzia Gerhard Doerfler l'invito a visitare Col Badin. ARC/PPD
  9. walter leotta

    Museo Dell'aviazione Rimini

    alfabravo è stato perfetto aggiungo solo che un centinaio di metri prima della svolta per il museo (corsia direzione San Marino) c'è il CIMITERO DEI GURKHA morti sulla linea gotica. L'urbanizzazione, o per meglio dire la realizzazione della superstrada (se così si può definire), è stata devastante da un punto di vista urbanistico quindi l'entrata del cimitero è un po' nascosta... ma c'è ps @malaspina ah tengo famiglia, è finita la pacchia delle grandi avventure, ora solo Riccione e - ogni tanto - crociere last minute 7 days
  10. walter leotta

    Museo Dell'aviazione Rimini

    c'è anche una piccola parte dedicata agli armamenti terrestri tra cui uno splendido T 55 di provenienza irakena ma soprattutto questo semovente da 75 mm, ritrovato in condizioni disastrose, e rimesso in sesto dal proprietario del museo ciao malaparte, non disturbarti non chiedere niente a nessuno, lascialo qui tranquillo,
  11. Ho scelto la meta delle mie vacanze seguendo, quando possibile, tre priorità: a) assenza nei luoghi da visitare di uomini dalla pelle bianca (sono razzista, sorry) b) mai dormire più di una notte nello stesso posto c) temperatura massima non superiore ai 15 gradi Per quanto riguarda il punto a), in caso di evento materialmente impossibile, in subordine a1) assenza di italiani oppure in subordine a2) assenza di milanesi, intendendo per "milanesi" non i residenti nel capoluogo lombardo ma coloro che al bar ordinano " caffè deca sceccherato in tazza grande ma tiepido, con latte freddo, un po' di cacao ma non troppo" Per quanto riguarda il punto b) le località interessate devono distare almeno 500 chilometri di distanza Infine per il punto c) possibilmente pioggia "Fedelissimo" a questi concetti, sono stato una settimana a ... Riccione. Una settimana a Riccione... Una settimana a RIccione, ovvero un carnaio indescrivibile con temperature notturne non inferiori ai 28 gradi. Stavo già pensando a qualche azione inconsulta, quando mi è venuto in mente che a RIMINI, LUNGO LA STATALE CHE COLLEGA IL CAPOLUOGO A SAN MARINO c'è IL PARCO TEMATICO DELL'AVIAZIONE. Grazie alla passione (SOLITARIA) di un collezionista, sul versante di una collina sono stati raccolti una cinquantina di velivoli tutti dell'era post-seconda guerra mondiale: ovvero G 91, A 7 CORSAIR, MIG 15, MIG 17, MIG 19, MIG 21, MIG 21, F 104 G, F 104 ASAM, SU 7, MB326, MB 326 XAVANTE, IL 28 BEAGLE, VENOM, F 84, F 86 K, RF 84 F .. e altri ancora A mio modesto parere il parco merita certamente una visita. Il costo del biglietto potrà sembrare alto (12 euro) ma consideranto che il museo, OLTRE ALLE SOLITE PACCHE SULLE SPALLE, non riceve alcun contributo pubblico, nè da enti territoriali, nè dalle forza armate.. beh consideratelo come contributo al sostegno dell'iniziativa (destinata quindi a sparire, prima o poi). LA MIA PICCOLA GUIDA, EFFICIENTISSIMA
  12. walter leotta

    Narvik Museum Norvegia

    per malaspina e roby76 qualunque siano le ragioni del viaggio, la Scandinavia merita .. alla grande
  13. TUTTE LE NAVI MILITARI D'ITALIA 1861 - 2011 di Franco Bargoni Ufficio Storico Marina Militare anno 2012 pagine 284 dimensioni: 21 x 29 cm prezzo 25 euro reperibilità: facile Il volume è l'elenco completo di tutte le navi militari italiane dal 1861 a tutto il 2011 e rappresenta la seconda edizione dell'analoga opera pubblicata nel 1967 a cura dell'Ufficio Storico. Per ogni unità sono indicati: tipo, classe, dislocamento, impostazione, varo, immissione in servizio, sorte finale (radiazione, cessione, perdita). Complessivamente si tratta di oltre 3.400 unità - comprese 400 non ultimate - suddivise in ordine alfabetico. Come si dice in questi casi, un'opera che non può mancare nella libreria di ama la Marina Miltare. L'unico appunto che, personalmente, mi sento di sollevare è la mancanza di alcuna statistica. Dopo aver riempito 284 pagine di nomi non sarebbe dovuta mancare una sorta di tabellina finale con il riassunto sul tipo: "fino ad oggi duqnue le unità in servizio sono state xxxx, di cui xx navi da battaglia, xx incrociatori... ecc ecc............ di cui xx radiate, xx trasferite, xx affondate". Mi rifiuto di pensare che i dati delle oltre 3.400 navi non siano stati riportati su un foglio elettronico per tutte le analisi del caso (magari quest'inverno, nelle notti fredde e solitarie, ci proverò.. tanto oltre 2000 ci sono già). Poi c'è un'altra questione, più generale. Le discrepanze tra i dati relativi a impostazioni, vari e consegne tra questo volume e i precedenti dello stesso Ufficio Storico non sono poche. Esempio, il sommergibile N.3 prese o no parte alla Prima Guerra Mondiale? Secondo Turrini - Miozzi (I Sommergibili, serie Navi d'Italia), il battello fu consegnato nell'ottobre 1918, secondo Bargoni nell'ottobre 1919. Prendo il caso del sommergibile N.3 (ma la stessa cosa accade per dragamine e MAS e sono certo per altri tipi di unità) perchè interessato in questo momento alla Grande Guerra e quindi particolarmente attento a queste cose. E questo accade da sempre: Sfido chiunque nel consultare i libri "ufficiali" a trovare un dato comune e univoco sulla consistenza della flotta nel periodo in esame. Per non parlare poi di frasi sul tipo "i 53 cacciatorpedinieri qui elencati.... ", e se li conti sono 52 o 54... Comunque sono soddisfatto dell'acquisto (anche se non riesco a trovare la torpediniera 39 RM: una dimenticanza dell'autore o una mia svista?).
  14. Ho postato l'elenco come file di excel e quindi doveva essere tutto perfettamente incolonnato (tipo, nome, classe, anno di entrata in servizio) in attesa di risolvere il problema, l'elenco è elaborato dal recentessimo TUTTE LE NAVI MILITARI ITALIANE 1861 - 2011 di Franco Bargoni edito dall'Ufficio storico nel marzo di quest'anno. Ma a dispetto delle mie speranze alcuni dati sono in contrasto con altri precedentemente pubblicati sempre a cura dell'USMM. Ad esempio In tutte le opere precedenti (ALMANACCO STORICO o NAVI D'ITALIA) la data di consegna del sommergibile N-3 classe N è ottobre 1918 (come peraltro indicato nella sezione SOMMERGIBILI D'ITALIA di Betasom) mentre Bargoni la sposta all'ottobre 1919. e ancora- secondo Erminio Bagnasco (Navi d'Italia - MAS) le unità MAS 150 - 163 184 - 197 - 199 - 301 - 302 furono consegnate entro il 4 novembre 1918 mentre Bargoni sposta la data della consegna dopo la fine del conflitto - analogo discorso per il dragamine RD-14 che secondo Bargoni andò perduto prima della consegna a differenza di quanto indicato nell'ALMANACCO STORICO e per ora tralascio il problema delle unità requisite (NAVI OSPEDALi e INCROCIATORI AUSILIARI) i cui dati pubblicati su STORIA MILITARE non coincidono con quelli dell'USMM. si arriverà mai a una soluzione unica e condivisa? ovviamente ogni contributo è bene accetto
  15. mas MAS-253 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-254 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-255 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-256 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-257 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-258 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-259 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-260 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-261 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-262 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-263 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-265 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-266 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-267 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-268 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-269 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-270 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-271 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-272 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-273 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-274 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-275 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-276 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-277 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-278 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-279 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-280 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-281 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-282 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-283 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-284 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-285 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-286 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-287 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-288 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-289 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-290 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-291 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-292 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-293 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-294 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-295 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-296 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-297 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-298 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-299 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-300 Elco originale 40 t 1918 mas MAS-303 Elco italiano 1918 mas MAS-304 Elco italiano 1918 mas MAS-305 Elco italiano 1918 mas MAS-306 Elco italiano 1918 mas MAS-307 Elco italiano 1918 mas MAS-308 Elco italiano 1918 mas MAS-309 Elco italiano 1918 mas MAS-310 Elco italiano 1918 mas MAS-318 Baglietto 1914 1917 mas MAS-372 Elco italiano 1918 motoscafo assalto Cavalletta Grillo 1918 motoscafo assalto Grillo Grillo 1918 motoscafo assalto Locusta Grillo 1918 motoscafo assalto Pulce Cavalletta 1918 nave appoggio idrovol Elba Regioni 1895 nave appoggio idrovol Europa 1915 nave appoggio smg Lombardia Regioni 1893 nave ausiliaria Italia Italia 1885 nave cisterna acqua Pagano Pagano 1888 nave idrografica Ammiraglio Magnaghi 1914 nave ospedale Flora 1917 nave reale Savoia 1885 nave reale Trinacria 1887 nave salvataggio smg Anteo 1914 nave scuola Amerigo Vespucci Flavio Gioia 1884 nave scuola Etna Etna 1887 nave scuola Flavio Gioia Flavio Gioia 1883 nave scuola mozzi Miseno Miseno 1887 nave sussidiaria Montebello Goito 1889 nave sussidiaria Sicilia Re Umberto 1895 nave sussidiaria Ustica 1915 nave uso locale Guardiano Guardiano 1875 nave uso locale Maddalena pontone Alfredo Cappellini Cappellini 1916 pontone Carso 1917 pontone Cucco 1917 pontone Faà di Bruno Faà di Bruno 1917 pontone Luigi Mina 1917 pontone Monfalcone 1917 pontone Monte Santo 1918 pontone Padus Padus 1917 pontone Pasubio 1918 pontone Sabotino Monte Santo 1918 pontone Umberto Missana Umberto Missana 1917 pontone Vodice Vodice 1917 posacavi Città di Milano 1887 posamine Liguria Regioni 1894 posamine Minerva Partenope 1892 posamine Partenope Partenope 1890 rimorchiatore Argentario 1916 rimorchiatore Astico 1916 rimorchiatore Balena 1917 rimorchiatore Boeo 1917 rimorchiatore Bufera 1916 rimorchiatore Burrasca 1916 rimorchiatore Capodoglio 1917 rimorchiatore Capraia 1903 rimorchiatore Capri 1908 rimorchiatore Cariddi 1916 rimorchiatore Cerboli 1916 rimorchiatore Ciclone 1916 rimorchiatore Ciclope 1903 rimorchiatore Cicogna 1916 rimorchiatore Circeo 1916 rimorchiatore Cordevole 1916 rimorchiatore Costa Azzurra 1916 rimorchiatore Cuma 1918 rimorchiatore Curzola 1917 rimorchiatore Falco 1915 rimorchiatore Favignana 1916 rimorchiatore Filicudi 1916 rimorchiatore Fiumicino 1916 rimorchiatore Flutto 1916 rimorchiatore Folaga 1916 rimorchiatore Fortunale 1916 rimorchiatore Gaeta 1917 rimorchiatore Gagliardo 1917 rimorchiatore Gallinara 1915 rimorchiatore Gargano 1916 rimorchiatore Gianicolo 1917 rimorchiatore Gorgo 1917 rimorchiatore Gorgona 1916 rimorchiatore Ischia Nisida 1913 rimorchiatore Isonzo 1916 rimorchiatore Lampedusa Porto d'Anzio 1915 rimorchiatore Lavezzi 1916 rimorchiatore Leopardo 1917 rimorchiatore Lerici 1913 rimorchiatore Lesina 1917 rimorchiatore Levante 1916 rimorchiatore Levanzo 1916 rimorchiatore Libeccio 1916 rimorchiatore Lido 1908 rimorchiatore Lilibeo 1916 rimorchiatore Linosa 1916 rimorchiatore Lipari 1915 rimorchiatore Liscabianca 1916 rimorchiatore Liscanera 1916 rimorchiatore Maestrale 1916 rimorchiatore Malamocco 1916 rimorchiatore Marmarica 1916 rimorchiatore Maroso 1916 rimorchiatore Marta 1915 rimorchiatore Meloria 1916 rimorchiatore Monsone 1915 rimorchiatore Monsone 2 1916 rimorchiatore Montecristo 1916 rimorchiatore N.01 1886 rimorchiatore N.02 1886 rimorchiatore N.03 1886 rimorchiatore N.04 1887 rimorchiatore N.05 1913 rimorchiatore N.06 N.5 1887 rimorchiatore N.07 N.5 1887 rimorchiatore N.08 1888 rimorchiatore N.09 1913 rimorchiatore N.10 1888 rimorchiatore N.11 1888 rimorchiatore N.12 1888 rimorchiatore N.13 1889 rimorchiatore N.14 1888 rimorchiatore N.15 1889 rimorchiatore N.16 1889 rimorchiatore N.17 1896 rimorchiatore N.18 rimorchiatore N.19 1890 rimorchiatore N.20 1890 rimorchiatore N.21 1909 rimorchiatore N.22 1893 rimorchiatore N.23 1894 rimorchiatore N.24 1911 rimorchiatore N.25 1902 rimorchiatore N.26 1911 rimorchiatore N.27 1911 rimorchiatore N.28 1911 rimorchiatore N.29 1912 rimorchiatore N.30 1908 rimorchiatore N.31 1908 rimorchiatore N.32 1908 rimorchiatore N.33 1914 rimorchiatore N.34 1914 rimorchiatore N.35 1915 rimorchiatore N.36 1915 rimorchiatore N.37 1915 rimorchiatore N.38 1915 rimorchiatore N.39 1915 rimorchiatore N.40 1914 rimorchiatore N.41 1915 rimorchiatore N.42 1915 rimorchiatore N.43 1916 rimorchiatore N.44 1916 rimorchiatore N.45 1916 rimorchiatore N.46 1916 rimorchiatore N.47 1916 rimorchiatore N.48 1916 rimorchiatore N.49 1916 rimorchiatore N.50 1918 rimorchiatore N.51 1917 rimorchiatore N.52 1918 rimorchiatore Nisida Nisida 1912 rimorchiatore Noli 1916 rimorchiatore Ogliastra 1916 rimorchiatore Ostia 1916 rimorchiatore Palmaiola 1916 rimorchiatore Panaria 1916 rimorchiatore Pantera 1916 rimorchiatore Pelago 1918 rimorchiatore Peloro 1916 rimorchiatore Perognola 1916 rimorchiatore Pianosa 1916 rimorchiatore Piombino 1916 rimorchiatore Ponente 1916 rimorchiatore Ponza Nisida 1914 rimorchiatore Porfofino 1916 rimorchiatore Porto d'Anzio Porto d'Anzio 1914 rimorchiatore Porto Empedocle 1914 rimorchiatore Porto Ercole 1916 rimorchiatore Porto Rosega 1918 rimorchiatore Porto Torres 1912 rimorchiatore Posina 1916 rimorchiatore Procella 1916 rimorchiatore Procida Nisida 1913 rimorchiatore Razzoli 1916 rimorchiatore Rialto 1901 rimorchiatore Rondine 1917 rimorchiatore Salina 1916 rimorchiatore Salvore 1915 rimorchiatore San Paolo 1893 rimorchiatore Sant'Andrea 1911 rimorchiatore Sarca 1916 rimorchiatore Scolta 1916 rimorchiatore Selinunte 1918 rimorchiatore Serpentara 1916 rimorchiatore Sirena 1917 rimorchiatore Spartivento 1916 rimorchiatore Stromboli 1916 rimorchiatore Tagliamento 1916 rimorchiatore Talamone 1917 rimorchiatore Tavolara 1917 rimorchiatore Tempesta 1916 rimorchiatore Terracina 1917 rimorchiatore Teulada 1916 rimorchiatore Tifone 1916 rimorchiatore Tigre / Vigilante 1916 rimorchiatore Tino 1893 rimorchiatore Titano 1913 rimorchiatore Tramontana 1916 rimorchiatore Tremiti Luni 1916 rimorchiatore Uragano 1916 rimorchiatore Ventotene Nisida 1913 rimorchiatore alto mare Atlante Atlante 1892 rimorchiatore alto mare Egadi Luni 1915 rimorchiatore alto mare Ercole Atlante 1892 rimorchiatore alto mare Luni Luni 1914 rimorchiatore alto mare Marittimo Luni 1915 rimorchiatore vedetta Alicudi 1916 rimorchiatore vedetta Aliseo 1916 rimorchiatore vedetta Anatra 1916 rimorchiatore vedetta Basiluzzo 1916 sommergibile Agostino Barbarigo Barbarigo 1918 sommergibile Alberto Guglielmotti Pacinotti 1916 sommergibile Andrea Provana Barbarigo 1918 sommergibile Antonio Pacinotti Pacinotti 1916 sommergibile Argo Medusa 1911 sommergibile Argonauta Argonauta 1915 sommergibile Atropo Atropo 1913 sommergibile Balilla Balilla 1915 sommergibile Delfino Delfino 1895 sommergibile F-01 F 1916 sommergibile F-02 F 1916 sommergibile F-03 F 1916 sommergibile F-04 F 1917 sommergibile F-05 F 1916 sommergibile F-06 F 1917 sommergibile F-07 F 1917 sommergibile F-08 F 1917 sommergibile F-09 F 1916 sommergibile F-10 F 1916 sommergibile F-11 F 1916 sommergibile F-12 F 1917 sommergibile F-13 F 1917 sommergibile F-14 F 1917 sommergibile F-15 F 1917 sommergibile F-16 F 1917 sommergibile F-17 F 1917 sommergibile F-18 F 1917 sommergibile F-19 F 1918 sommergibile F-20 F 1918 sommergibile F-21 F 1918 sommergibile Fisalia Medusa 1912 sommergibile Foca Foca 1909 sommergibile Galileo Ferraris Pullino 1913 sommergibile Giacinto Pullino Pullino 1913 sommergibile Glauco Glauco 1905 sommergibile H-1 H 1916 sommergibile H-2 H 1916 sommergibile H-3 H 1917 sommergibile H-4 H 1917 sommergibile H-5 H 1917 sommergibile H-6 H 1917 sommergibile H-7 H 1917 sommergibile H-8 H 1917 sommergibile Jalea Medusa 1913 sommergibile Jantina Medusa 1913 sommergibile Luigi Galvani Micca 1918 sommergibile Medusa Medusa 1912 sommergibile N.01 N 1918 sommergibile Narvalo Glauco 1907 sommergibile Nautilus Nautilus 1913 sommergibile Nereide Nautilus 1913 sommergibile Otaria Glauco 1908 sommergibile Pietro Micca Micca 1918 sommergibile S-1 S 1915 sommergibile S-2 S 1915 sommergibile S-3 S 1915 sommergibile Salpa Medusa 1912 sommergibile Squalo Glauco 1906 sommergibile Torricelli Micca 1918 sommergibile Tricheco Glauco 1909 sommergibile Velella Medusa 1912 sommergibile W-1 W 1916 sommergibile W-2 W 1916 sommergibile W-3 W 1916 sommergibile W-4 W 1916 sommergibile X-1 X 1917 sommergibile X-2 X 1918 sommergibile X-3 X 1918 sommergibile Zoea Medusa 1913 sommergibile tascabile A-1 A 1915 sommergibile tascabile A-2 A 1916 sommergibile tascabile A-3 A 1916 sommergibile tascabile A-4 A 1916 sommergibile tascabile A-5 A 1916 sommergibile tascabile A-6 A 1916 sommergibile tascabile B-1 B 1916 sommergibile tascabile B-2 B 1916 sommergibile tascabile B-3 B 1916 torpediniera alto mare Airone Pegaso - Alcione 1907 torpediniera alto mare Albatros Pegaso - Alcione 1907 torpediniera alto mare Alcione Pegaso - Alcione 1907 torpediniera alto mare Ardea Pegaso - Alcione 1907 torpediniera alto mare Arpia Pegaso - Alcione 1908 torpediniera alto mare Astore Pegaso - Alcione 1908 torpediniera alto mare Calipso Pegaso - Cigno 1909 torpediniera alto mare Calliope Pegaso - Cigno 1906 torpediniera alto mare Canopo Pegaso - Cigno 1907 torpediniera alto mare Cassiopea Pegaso - Cigno 1906 torpediniera alto mare Centauro Pegaso - Cigno 1907 torpediniera alto mare Cigno Pegaso - Cigno 1906 torpediniera alto mare Climene Pegaso - Cigno 1909 torpediniera alto mare Clio Pegaso - Cigno 1907 torpediniera alto mare Olimpia Orione 1907 torpediniera alto mare Orfeo Orione 1907 torpediniera alto mare Orione Orione 1907 torpediniera alto mare Orsa Orione 1907 torpediniera alto mare Pallade Pegaso - Pegaso 1906 torpediniera alto mare Pegaso Pegaso - Pegaso 1905 torpediniera alto mare Perseo Pegaso - Pegaso 1906 torpediniera alto mare Procione Pegaso - Pegaso 1906 torpediniera alto mare Saffo Sirio 1906 torpediniera alto mare Sagittario Sirio 1905 torpediniera alto mare Scorpione Sirio 1905 torpediniera alto mare Serpente Sirio 1906 torpediniera alto mare Sirio Sirio 1905 torpediniera alto mare Spica Sirio 1905 torpediniera I classe 001 PN PN I serie 1911 torpediniera I classe 002 PN PN I serie 1911 torpediniera I classe 003 PN PN I serie 1911 torpediniera I classe 004 PN PN I serie 1911 torpediniera I classe 005 PN PN I serie 1911 torpediniera I classe 006 PN PN I serie 1912 torpediniera I classe 007 PN PN I serie 1912 torpediniera I classe 008 PN PN I serie 1912 torpediniera I classe 009 PN PN I serie 1912 torpediniera I classe 010 PN PN I serie 1912 torpediniera I classe 011 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 012 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 013 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 014 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 015 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 016 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 017 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 018 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 019 0S PN I serie 1912 torpediniera I classe 020 OS PN I serie 1913 torpediniera I classe 021 OS PN I serie 1913 torpediniera I classe 022 OS PN I serie 1912 torpediniera I classe 023 OS PN I serie 1913 torpediniera I classe 024 OS PN I serie 1913 torpediniera I classe 025 AS PN I serie 1912 torpediniera I classe 026 AS PN I serie 1913 torpediniera I classe 027 AS PN I serie 1913 torpediniera I classe 028 AS PN I serie 1913 torpediniera I classe 029 AS PN I serie 1913 torpediniera I classe 030 AS PN I serie 1913 torpediniera I classe 031 AS PN I serie 1915 torpediniera I classe 032 AS PN I serie 1914 torpediniera I classe 033 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 034 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 035 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 036 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 037 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 038 PN PN I serie 1913 torpediniera I classe 039 RM PN I serie 1916 torpediniera I classe 040 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 041 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 042 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 043 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 044 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 045 PN PN II serie 1916 torpediniera I classe 046 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 047 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 048 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 049 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 050 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 051 OS PN II serie 1916 torpediniera I classe 052 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 053 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 054 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 055 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 056 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 057 AS PN II serie 1916 torpediniera I classe 058 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 059 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 060 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 061 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 062 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 063 OL PN II serie 1916 torpediniera I classe 064 PN PN II serie 1917 torpediniera I classe 065 PN PN II serie 1918 torpediniera I classe 066 PN PN II serie 1918 torpediniera I classe 067 PN PN II serie 1918 torpediniera I classe 068 PN PN II serie 1918 torpediniera I classe 069 PN PN II serie 1918 torpediniera I classe 074 OLT PN III serie 1918 torpediniera I classe 075 OLT PN III serie 1918 torpediniera I classe Condore Condore 1900 torpediniera I classe Francesco Rismondo Rismondo 1917 torpediniera I classe Gabbiano Gabbiano 1907 torpediniera I classe Pellicano Pellicano 1900 torpediniera II classe 068 S S 1888 torpediniera II classe 088 S S 1888 torpediniera II classe 102 S S 1887 torpediniera II classe 113 S S 1890 torpediniera II classe 114 S S 1891 torpediniera II classe 115 S S 1890 torpediniera II classe 128 S S 1891 torpediniera II classe 134 S S 1891 trasporti materiale Bengasi 1911 trasporto Eritrea 1912 trasporto Garigliano 1887 trasporto Giannutri 1915 trasporto Verbano 1910 trasporto carbone Bronte Bronte 1906 trasporto nafta Giove Nettuno 1917 trasporto nafta Lete Acheronte 1916 trasporto nafta Nettuno Nettuno 1916 vedetta Zannone 1916
  16. LE NAVI DELLA MARINA MILITARE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE L'elenco, in ordine alfabetico, comprende 920 unità tra cui 17 navi da battaglia, 20 incrociatori, 52 cacciatorpediniere, 78 sommergibili, 268 MAS betta Betta N.01 1916 betta Betta N.02 1883 betta Betta N.03 1891 betta Betta N.04 1889 betta Betta N.05 1895 betta Betta N.06 1916 betta Betta N.07 1893 betta Betta N.10 1883 betta Betta N.11 1886 betta Viterbo 1885 cacciatorpediniere Alpino Soldato 1910 cacciatorpediniere Angelo Bassini Sirtori 1918 cacciatorpediniere Animoso Audace I 1914 cacciatorpediniere Antonio Mosto Pilo 1915 cacciatorpediniere Aquilone Nembo 1903 cacciatorpediniere Ardente Ardito 1914 cacciatorpediniere Ardito Ardito 1913 cacciatorpediniere Artigliere Soldato 1907 cacciatorpediniere Ascaro Soldato 1913 cacciatorpediniere Audace Audace I 1914 cacciatorpediniere Audace II Audace II 1917 cacciatorpediniere Benedetto Cairoli Sirtori 1918 cacciatorpediniere Bersagliere Soldato 1907 cacciatorpediniere Borea Nembo 1903 cacciatorpediniere Carabiniere Soldato 1910 cacciatorpediniere Corazziere Soldato 1910 cacciatorpediniere Dardo Lampo 1901 cacciatorpediniere Espero Nembo 1905 cacciatorpediniere Euro Lampo 1901 cacciatorpediniere Francesco Nullo Pilo 1915 cacciatorpediniere Francesco Stocco Sirtori 1917 cacciatorpediniere Fuciliere Soldato 1910 cacciatorpediniere Fulmine Fulmine 1905 cacciatorpediniere Garibaldino Soldato 1910 cacciatorpediniere Giacinto Carini Sirtori 1917 cacciatorpediniere Giacomo Medici Sirtori 1918 cacciatorpediniere Giovanni Acerbi Sirtori 1917 cacciatorpediniere Giuseppe Cesare Abba Pilo 1915 cacciatorpediniere Giuseppe La Masa Sirtori 1917 cacciatorpediniere Giuseppe Missori Pilo 1916 cacciatorpediniere Giuseppe Sirtori Sirtori 1916 cacciatorpediniere Granatiere Soldato 1907 cacciatorpediniere Impavido Indomito 1913 cacciatorpediniere Impetuoso Indomito 1914 cacciatorpediniere Indomito Indomito 1913 cacciatorpediniere Insidioso Indomito 1914 cacciatorpediniere Intrepido Indomito 1913 cacciatorpediniere Ippolito Nievo Pilo 1915 cacciatorpediniere Irrequieto Indomito 1913 cacciatorpediniere Lampo Lampo 1900 cacciatorpediniere Lanciere Soldato 1907 cacciatorpediniere Nembo Nembo 1902 cacciatorpediniere Nicola Fabrizi Sirtori 1918 cacciatorpediniere Ostro Lampo 1901 cacciatorpediniere Pilade Bronzetti Pilo 1915 cacciatorpediniere Pontiere Soldato 1910 cacciatorpediniere Rosolino Pilo Pilo 1915 cacciatorpediniere Simone Schiaffino Pilo 1915 cacciatorpediniere Strale Lampo 1901 cacciatorpediniere Turbine Nembo 1902 cacciatorpediniere Vincenzo G. Orsini Sirtori 1917 cacciatorpediniere Zeffiro Nembo 1905 cannoniera Archimede 1912 cannoniera Capitano Verri Verri 1912 cannoniera Castore Castore 1891 cannoniera Cirenaica Cirenaica 1916 cannoniera Cunfida Cunfida 1912 cannoniera Folgore Folgore 1917 cannoniera Giuliana 1912 cannoniera Misurata 1912 cannoniera Saetta Folgore 1917 cannoniera Sebastiano Caboto Caboto 1913 cannoniera Tobruk Tobruk 1912 cannoniera lagunare Ape Ape 1918 cannoniera lagunare Brondolo Marghera 1909 cannoniera lagunare Marghera Marghera 1909 cannoniera lagunare Vespa Ape 1918 cistena acqua Eridano 1911 cistena nafta Cocito Acheronte 1917 cisterna Bormida 1899 cisterna acqua Adda Adda 1914 cisterna acqua Adige Bisagno 1888 cisterna acqua Anapo Piave 1912 cisterna acqua Aniene Adda 1914 cisterna acqua Aterno Adda 1914 cisterna acqua Aventino 1915 cisterna acqua Bisagno Bisagno 1886 cisterna acqua Brembo Adda 1914 cisterna acqua Brenta Brenta 1893 cisterna acqua Crati 1905 cisterna acqua Dora Brenta 1894 cisterna acqua Flegetonte Acheronte 1917 cisterna acqua Foce Adda 1914 cisterna acqua Giglio 1885 cisterna acqua Liri Brenta 1894 cisterna acqua Mincio Ticino 1890 cisterna acqua Nera Adda 1914 cisterna acqua Ofanto Adda 1914 cisterna acqua Oristano Adda 1914 cisterna acqua Piave 1910 cisterna acqua Po Brenta 1894 cisterna acqua Polcevera Brenta 1895 cisterna acqua Sarno Bisagno 1888 cisterna acqua Sile Brenta 1895 cisterna acqua Simeto Velino 1905 cisterna acqua Sprugola 1917 cisterna acqua Stige Acheronte 1917 cisterna acqua Tanaro Bisagno 1887 cisterna acqua Tevere 1898 cisterna acqua Ticino Ticino 1890 cisterna acqua Tronto Ticino 1890 cisterna acqua Velino Velino 1901 cisterna acqua Verde Pagano 1879 cisterna nafta Acheronte Acheronte 1916 cisterna nafta Prometeo 1914 cisterna nafta Sterope Bronte 1906 corazzata Ammiraglio di Saint Bon Emanuele Filiberto 1901 corazzata Andrea Doria Caio Duilio 1916 corazzata Benedetto Brin Regina Margherita 1905 corazzata Caio Duilio Caio Duilio 1915 corazzata Conte di Cavour Conte di Cavour 1915 corazzata Dandolo Duilio 1882 corazzata Dante Alighieri Dante Alighieri 1913 corazzata Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto 1901 corazzata Giulio Cesare Conte di Cavour 1914 corazzata Leonardo da Vinci Conte di Cavour 1914 corazzata Napoli Regina Elena 1908 corazzata Re Umberto Re Umberto 1893 corazzata Regina Elena Regina Elena 1907 corazzata Regina Margherita Regina Margherita 1904 corazzata Roma Regina Elena 1908 corazzata Sardegna Re Umberto 1895 corazzata Vittorio Emanuele Regina Elena 1908 dragamine RD 01 RD-01 1916 dragamine RD 02 RD-01 1916 dragamine RD 03 RD-03 1916 dragamine RD 04 RD-03 1916 dragamine RD 05 RD-03 1917 dragamine RD 06 RD-03 1917 dragamine RD 07 RD-07 1917 dragamine RD 08 RD-07 1917 dragamine RD 09 RD-07 1917 dragamine RD 10 RD-10 1917 dragamine RD 11 RD-10 1917 dragamine RD 12 RD-10 1917 dragamine RD 13 RD-13 1918 dragamine RD 15 RD-15 1917 dragamine RD 16 RD-15 1917 dragamine RD 17 RD-15 1917 dragamine RD 18 RD-15 1917 dragamine RD 19 RD-15 1917 dragamine RD 20 RD-15 1917 dragamine RD 21 RD-21 1918 dragamine RD 22 RD-21 1918 dragamine RD 23 RD-21 1918 dragamine RD 24 RD-21 1918 dragamine RD 25 RD-21 1918 dragamine RD 26 RD-21 1918 dragamine RD 27 RD-27 1918 dragamine vedetta G 01 G 1917 dragamine vedetta G 02 G 1917 dragamine vedetta G 03 G 1917 dragamine vedetta G 04 G 1917 dragamine vedetta G 05 G 1917 dragamine vedetta G 06 G 1917 dragamine vedetta G 07 G 1917 dragamine vedetta G 08 G 1917 dragamine vedetta G 09 G 1917 dragamine vedetta G 10 G 1917 dragamine vedetta G 11 G 1917 dragamine vedetta G 12 G 1917 dragamine vedetta G 13 G 1917 dragamine vedetta G 14 G 1917 dragamine vedetta G 15 G 1917 dragamine vedetta G 16 G 1917 dragamine vedetta G 17 G 1917 dragamine vedetta G 18 G 1917 dragamine vedetta G 19 G 1917 dragamine vedetta G 20 G 1917 dragamine vedetta G 21 G 1917 dragamine vedetta G 22 G 1917 dragamine vedetta G 23 G 1917 dragamine vedetta G 24 G 1917 dragamine vedetta G 25 G 1917 dragamine vedetta G 26 G 1917 dragamine vedetta G 27 G 1917 dragamine vedetta G 28 G 1917 dragamine vedetta G 29 G 1917 dragamine vedetta G 30 G 1917 dragamine vedetta G 31 G 1917 dragamine vedetta G 32 G 1917 dragamine vedetta G 33 G 1917 dragamine vedetta G 34 G 1917 dragamine vedetta G 35 G 1917 dragamine vedetta G 36 G 1917 dragamine vedetta G 37 G 1917 dragamine vedetta G 38 G 1917 dragamine vedetta G 39 G 1917 dragamine vedetta G 40 G 1917 dragamine vedetta G 41 G 1917 dragamine vedetta G 42 G 1917 dragamine vedetta G 43 G 1917 dragamine vedetta G 44 G 1917 dragamine vedetta G 45 G 1917 dragamine vedetta G 46 G 1917 dragamine vedetta G 47 G 1917 esploratore Agordat Agordat 1900 esploratore Alessandro Poerio Poerio 1915 esploratore Aquila Aquila 1917 esploratore Augusto Riboty Mirabello 1917 esploratore Carlo Alberto Racchia Mirabello 1916 esploratore Carlo Mirabello Mirabello 1916 esploratore Cesare Rossarol Poerio 1915 esploratore Coatit Agordat 1900 esploratore Guglielmo Pepe Poerio 1915 esploratore Libia Libia 1913 esploratore Marsala Nino Bixio 1914 esploratore Nibbio Aquila 1918 esploratore Nino Bixio Nino Bixio 1914 esploratore Quarto Quarto 1912 esploratore Sparviero Aquila 1917 goletta Murano Mestre 1875 goletta Palinuro Miseno 1889 goletta Pantelleria 1915 incrociatore coloniale Basilicata Basilicata 1917 incrociatore coloniale Campania Basilicata 1917 incrociatore corazzato Amalfi Pisa 1909 incrociatore corazzato Carlo Alberto Vettor Pisani 1898 incrociatore corazzato Francesco Ferruccio Garibaldi 1905 incrociatore corazzato Giuseppe Garibaldi Garibaldi 1901 incrociatore corazzato Marco Polo Marco Polo 1894 incrociatore corazzato Pisa Pisa 1909 incrociatore corazzato San Giorgio San Giorgio 1910 incrociatore corazzato San Marco San Giorgio 1911 incrociatore corazzato Varese Garibaldi 1901 incrociatore corazzato Vettor Pisani Vettor Pisani 1899 incrociatore protetto Piemonte Piemonte 1889 incrociatore torpediniere Calabria Regioni 1897 incrociatore torpediniere Etruria Regioni 1894 incrociatore torpediniere Giovanni Bausan Giovanni Bausan 1885 incrociatore torpediniere Goito Goito 1888 incrociatore torpediniere Iride Partenope 1892 incrociatore torpediniere Puglia Regioni 1901 incrociatore torpediniere Tripoli Tripoli 1886 mas MAS-001 SVAN 12 t psm 1917 mas MAS-002 SVAN 12 t psm 1917 mas MAS-003 SVAN 12 t 1916 mas MAS-004 SVAN 12 t 1916 mas MAS-005 SVAN 12 t 1916 mas MAS-006 SVAN 12 t 1916 mas MAS-007 SVAN 12 t 1916 mas MAS-008 SVAN 12 t 1916 mas MAS-009 SVAN 12 t 1916 mas MAS-010 SVAN 12 t 1916 mas MAS-011 SVAN 12 t 1917 mas MAS-012 SVAN 12 t 1916 mas MAS-013 SVAN 12 t 1916 mas MAS-014 SVAN 12 t 1916 mas MAS-015 SVAN 12 t 1916 mas MAS-016 SVAN 12 t 1916 mas MAS-017 SVAN 12 t 1916 mas MAS-018 SVAN 12 t 1916 mas MAS-019 SVAN 12 t 1916 mas MAS-020 SVAN 12 t 1916 mas MAS-021 SVAN 12 t 1916 mas MAS-022 SVAN 12 t 1916 mas MAS-023 SVAN Ansaldo 12 t 1916 mas MAS-024 SVAN Ansaldo 12 t 1916 mas MAS-025 SVAN Ansaldo 12 t 1916 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  17. Chiunque intraprenda il lungo viaggio verso Capo Nord e sia interessato alla storia navale può fare tappa a Narvik che nel 1940 fu teatro di due battaglie nel corso delle quali la Kriegsmarine perse dieci cacciatorpediniere, praticamente la metà della propria linea operativa. Nelle acque del fiordo emergono – almeno così ho letto da qualche parte – i resti di alcune unità ma per andare sul sicuro c’è il WAR NARVIK MUSEUM (Nordland Rode Kors Krigsminnemuseum), situato proprio in centro nei pressi del porto. Tra l'altro nei pressi si trova un carro armato H-35 utlizzato dalle truppe francesi per contrastare l’invasione tedesca. Il museo è sistemato all’interno di un edificio moderno e gli spazi – per forza limitati – non consentono l’esposizione di armi e armamenti pesanti ma merita una visita. Il materiale navale esposto proviene per la sua quasi totalità dai caccia tedeschi affondati nel fiordo, quindi sistemi e attrezzature di bordo varie oltre naturalmente agli immancabili manichini con le divise dell’epoca. Per quanto riguarda il settore terrestre sono presenti pezzi di artiglieria (cannoni di piccolo e medio calibro e mortai) in uso ai due schieramenti. All’epoca della visita (2002 o 2003) vigeva il divieto di fotografare (peraltro facilmente aggirabile), oggi ritengo decaduto. Questa comunque è la presentazione del museo Established in 1964 and reorganized at new and lager premises in 1980 and 1996. The collections shows the Narvik Campaign of 1940, and the town during 5 years of german occupation, 1940 – 1945. The museum shows the fighting at sea, on land and in the air, with the participating forces from many nations, British, French, Polisch, German and Norwegian. Through the French Foreign Legion most parts of the world were in fact represented. The situation of the sivil population and the many foreign POW’s is also presented. The objects exhibited are gifts or deposits from private persons, Norwegian insitutions or institutions abroad, and we are still receiving new objects regularly Non ricordo più come postare le foto anche perché adesso chiedono strane cose. Malaparte aiuto!!!
  18. mio padre, in servizio alla scuola navale di Pola per equipaggi marittimi durante la guerra, fu uno dei tanti esuli. dopo il conflitto gli fu data la possibIlità di emigrare in Australia ma lui scelse di rimanere in Italia e venne spedito come profugo dell'Istria a Biella... e precisamente a Vaglio Pettinendo dove, alla vigilia delle elezioni - penso quelle del 1948 - gli avevano promesso di appenderlo all'albero della cuccagna se le urne avessero dato un certo risultato. Questo perchè come profugo dell'Istria, per non aver voluto i titini, era considerato un nemico del popolo... poi le elezioni andarono come tutti sappiamo NON L'HO MAI PERDONATO ! (di aver scelto Vaglio Pettinengo al posto di Melbourne)
  19. HO DECISO DI AMPLIARE LA MIA BIBLIOTECA PERSONALISSIMA DI OPERE INCOMPIUTE. COSì DOPO AVER INIZIATO UNA "CRONOLOGIA DELLA GUERRA NAVALE 1939-1945", MAI COMPLETATA, E "I SOMMERGIBILI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE", MAI COMPLETATA, ADESSO MI E' PRESO IL "TRIP" DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. HO COSì INIZIATO "LE NAVI DELLA MARINA MILITARE 1915 - 1918" CHE OVVIAMENTE NON COMPLETERO' MA NEL FRATTEMPO SCRIVO. PUBBLICO DUNQUE IL CAPITOLO RELATIVO ALLE TORPEDINIERE CHIEDENDO AIUTO ALLA COMUNITA' PER I DATI (IMPOSTAZIONE, VARO, CONSEGNA, RADIAZIONE, COMANDANTI, ASSEGNAZIONI). QUELLI POSTATI SONO STATI PRESI PRINCIPALMENTE DALL'OPERA USSM "LE TORPEDINIERE ITALIANE" ANNO 1964. RITENGO CHE L'ULTIMA EDIZIONE (2 VOLUMI) ABBIA QUALCHE INFORMAZIONE IN PIU' RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE OVVIAMENTE TRA GLI ALTRI CHIEDO AIUTO A QUEL POZZO DI DATI CHE E' DE DOMENICO IL CUI CONTRIBUTO PER "I SOMMERGIBILI DELLA II GM" E' STATO FONDAMENTALE TORPEDINIERE [111 unità] Alla vigilia del conflitto le torpediniere erano suddivise in due categorie in base alle loro caratteristiche, ovvero torpediniere d’alto mare e costiere, con quest’ultime a loro volta suddivise in I e II classe. Lo spartiacque era rappresentato dal dislocamento che nel corso degli anni, come per tutto il naviglio da guerra, era continuamente aumentato. Basti pensare che le torpediniere della classe “S”, entrate in servizio nell’ultimo decennio del secolo precedente, con le loro 80 tonnellate standard erano state inizialmente classificate come d’alto mare per poi prendere parte al conflitto, a parte l’obsolescenza per il tempo trascorso, come unità costiere di II classe. Ma per fortuna della Regia Marina anche le più piccole non ebbero a risentire di questa limitazione in quanto la scarsa autonomia, dovuta alla minore quantità di combustile imbarcato, si rivelò comunque sufficiente per le operazioni loro assegnate. D’altra parte, la notevole crescita dei pesi (220 tonnellate per le “Orione”) non comportò invece un sostanziale aumento dell’armamento con i tubi lanciasiluri passati da due a tre soltanto. C’è da dire che la torpediniera - concepita come dice il nome per l’impiego dei siluri che inizialmente rappresentavano l’esclusivo armamento - da tempo non suscitava più tra i responsabili delle diverse Marine quello stesso entusiasmo che ne aveva segnato la nascita. Destinate all’attacco silurante contro le squadre avversarie, all’atto pratico non conseguirono alcun successo come accaduto, nonostante il massiccio impiego, nella grande battaglia di Tsushima. Ben presto ci si rese conto che queste missioni potevano essere svolte più proficuamente dai cacciatorpediniere, ovvero quelle stesse unità appositamente realizzate per il loro contrasto. Così già nei primi anni del secolo la Royal Navy decise di cancellarle dall’organigramma della flotta concentrandosi sui cacciatorpediniere, a differenza di Italia e Austria-Ungheria che invece continuarono sulla strada intrapresa: una scelta che si rivelò comunque positiva, almeno per quanto riguarda il loro impiego nelle missioni di sorveglianza delle coste e nella scorta dei convogli nel particolare teatro operativo dell’Adriatico. Fino al 4 novembre 1918 le torpediniere impiegate nella Regia Marina furono complessivamente 111 di cui 28 d’alto mare (6 “Sirio”, 18 “Pegaso”, 4 “Orione”), 75 costiere di I classe (1 “Condore”, 1 “Pellicano”, 1 “Gabbiano”, 71 “PN”, 1 ex austriaca) e 8 di II classe in via di radiazione, quali ultime superstiti delle 93 unità che componevano la vecchia classe “S”. Nel maggio 1915 quelle in servizio erano 78 (rispettivamente 28, 40 e 8), quindi le torpediniere consegnate nel corso del conflitto furono le 32 costiere appartenenti alla classe “PN” più l’unità ex austriaca. Le perdite si limitarono a cinque unità (3 d’alto mare e 2 costiere di prima classe) mentre una unità della classe “S” venne radiata. Unità in servizio al 24 maggio 1915: 76 Unità consegnate durante il conflitto: 35 Unità perdute (5): Perseo (1917), Unità radiate entro il novembre 1918: 1 Unità in servizio nel novembre 1918: 105 Classe “S” [8 unità] [dislocamento: 80 / 86 t; dimensioni: 39x4,80x2,15 m; apparato motore: 1.000 hp; velocità: 22 nodi; autonomia: 1.000/10 - 300/15 mg/nodi; armamento: 2x37 mm, 2 tls da 356 mm; equipaggio: 16 uomini] Nell’ultima parte del XIX secolo il cantiere Schichau di Elbing era diventato uno dei leader mondiali nella realizzazione di torpediniere. Così anche la Regia Marina si rivolse alla società tedesca per il rinnovamento della propria linea ordinando alla società o facendo costruire su licenza ben 93 unità del tipo “S”. dove la lettera indicava proprio il cantiere di costruzione. All’epoca della loro entrata in servizio, dal 1886 al 1895, furono classificate come torpediniere d’alto mare ma nel corso degli anni con l’aumento dei dislocamenti vennero declassate a torpediniere costiere di II classe. Unità senz’altro ben riuscite come dimostrato dalla loro lunga carriera, allo scoppio del conflitto le otto unità superstiti si avvicinavano ai trent’anni di vita operativa e pertanto vennero impiegate per compiti secondari: a proposito di longevità, il record spetta all’unità 102 S che venne radiata nel 1923 dopo ben 36 anni di servizio essendo stata consegnata nel 1887. Nessuna della torpediniere superstiti andò perduta nel conflitto anche se furono tre quelle che non raggiunsero il traguardo della radiazione: la 105 S (I) affondò il 17 ottobre 1890 nel canale di Piombino a causa delle cattive condizione del mare con la perdita dell’intero equipaggio, la 117 S urtò la costa presso Torre Cavallo il 17 dicembre 1894 e la stessa sorte occorse alla 137 S il 29 novembre 1906 a Favignana. Perdite: nessuna 68 S Cravero, Genova impostazione: 2.11.1885; varo: 23.8.1887; consegna: 16.10.1888 Nel corso del conflitto impiegata per compiti di pilotaggio nella base navale di Taranto. Radiata il 1 luglio 1919. Note - 88 S Ansaldo, Genova Sampierdarena impostazione: 26.11.1886; varo: 11.7.1888; consegna: 23.11.1888 Assegnata a Venezia, a causa della sua obsolescenza venne radiata già l’11 dicembre 1915. Note – 102 S F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: -; varo: 1887; consegna: 5.7.1887 Nel corso del conflitto impiegata per compiti di pilotaggio nella base navale di Taranto. Radiata il 22 marzo 1923. Note – 113 S Pattison, Napoli impostazione: 4.4.1889; varo: 31.3.1890; consegna: 17.12.1890 Radiata una prima volta il 10 novembre 1910, rientrò in servizio il 15 gennaio 1914 per essere impiegata come unità sperimentale alla Scuola meccanici di Venezia. Radiata definitivamente il 15 maggio 1921. Note – 114 S Pattison, Napoli impostazione: 4.4.1889; varo: 1890; consegna: 8.1.1891 Assegnata a compiti di sorveglianza nell’arcipelago toscano. Radiata l’8 gennaio 1920. Note – 115 S Pattison, Napoli impostazione: 4.4.1889; varo: 1890; consegna: 8.12.1890 Nel corso del conflitto impiegata dalla Scuola Sommergibili per l’addestramento degli equipaggi. Radiata il 5 gennaio 1922. Note – 128 S Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 2.4.1890; varo: 1891; consegna: 1.12.1891 Dal 1905 impiegata dalla Guardia di Finanza nelle acque della Sardegna. Nel 1916 restituita alla Regia Marina e trasferita a Brindisi per la difesa della base navale. Radiata il 3 gennaio 1920. Note – 134 S Pattison, Napoli impostazione: -; varo: 1891; consegna: 1.12.1891 Impiegata a Brindisi per la difesa della base navale. Radiata il 3 gennaio 1920. Note – Classe “Condore” [1 unità] [dislocamento: 140 / 154 t; dimensioni: 48x5,55x1,23 m; apparato motore: 2.400 hp; velocità: 25,7 nodi; autonomia: 2.000/12 - 620/22 mg/nodi; armamento: 2x37 mm, 2 tls da 356 mm; equipaggio: 30 uomini] Dopo l’esperienza maturata con le quattro “S” (1887-1910) e le cinque “Aquila” (1888-1914) tedesche, e le quattro “YA” britanniche del tipo Yarrow (1887-1910), la Regia Marina mise in servizio la torpediniera costiera Condore, la prima unità del genere concepita e realizzata interamente in Italia. Il risultato del progetto del tenente colonnello del genio navale Giuseppe Rota fu nel complesso positivo ma non privo di difetti in particolare per quanto riguarda l’insufficiente armamento, identico a quelle delle torpediniere più piccole. Particolarmente curata invece fu l’autonomia tale da consentirne l’impiego a fianco delle navi maggiori. Unità sperimentale, non venne comunque replicata. Condore Ansaldo, Genova Sampierdarena impostazione: -; varo: 17.9.1898; consegna: 11.6.1900 Impiegata in missione di scorta nelle acque dell’Alto Tirreno. Radiata il 18 aprile 1920. Classe “Pellicano” [1 unità] [dislocamento: 156 / 184 t; dimensioni: 48,72x5,74x1,55 m; apparato motore: 2.680 hp; velocità: 23 nodi; autonomia: 1.520/8 - 280/21 mg/nodi; armamento: 2x37 mm, 2 tls da 356 mm; equipaggio: 30 uomini] Nel tentativo di realizzare torpediniere di I classe dalle caratteristiche soddisfacenti, la Regia Marina affidò al colonnello del genio navale Leone Lesti la progettazione di una seconda unità sperimentale, battezzata Pellicano. A parte il ritardo nei tempi di costruzione a causa delle difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali, l’obiettivo non venne raggiunto perché oltre allo scarso armamento, circostanza negativa già evidenziatosi sulla Candore, l’unità fu segnata dall’inaffidabilità dell’apparato motore, problema rimasto per lo più irrisolto. Come nel caso precedente, l’unità non venne replicata. Perdite: nessuna Pellicano Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 7.1896; varo: 7.4.1899; consegna: 11.12.1900 Impiegata a Venezia per la difesa della base, venne utilizzata per le esigenze della Scuola meccanici. Radiata il 17 aprile 1920. Note – Classe Sirio [6 unità] [dislocamento: 215 / 237 t; dimensioni: 51,35x6,00x1,90; apparato motore:; 3.000 hp; velocità: 25,3 nodi; autonomia: 1.920/8 - 598/23 mg/nodi; armamento: 3tls da 450 mm, 3x47 mm; equipaggio: 38 uomini] Dopo le esperienze di Candore e Pellicano, risultate inferiori alle aspettative, la Marina decise di rivolgersi nuovamente ai cantieri di Schichau con l’ordinazione il 16 agosto 1904 di sei torpediniere d’alto mare della classe “Sirio” caratterizzate da pesi notevolmente superiori rispetto alle unità fin allora in servizio. Come per le unità della classe “S”, anche in questo caso la decisione si rivelò positiva in quanto le “Sirio” si rivelarono unità ben riuscite sotto tutti i punti di vista, come dimostrato dall’attività particolarmente intensa non segnata da inconvenienti di rilievo. Saffo F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: - ; varo: 30.11.1905; consegna: 1.3.1906 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impiegata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Andata distrutta il 2 aprile 1920 dopo aver urtato la costa nei pressi della rada di Scalanova, Turchia. Note - [26.8.1914 tv Merega, 24.5.1915 tv Bechi] Sagittario F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: 20.12.1904; varo: 31.5.1905; consegna: 3.11.1905 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impiegata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Radiata il 4 gennaio 1923. Note - [26.8.1914 tv G. Valli, 24.5.1915 tv Martorelli] Scorpione F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: 17.1.1905; varo: 14.9.1905; consegna: 13.12.1905 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impiegata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Affondata il 16 maggio 1917 nei pressi di Pantelleria a seguito dello speronamento da parte della cannoniera francese Surveillante. Note - [26.8.1914 tv Guercia, 24.5.1915 tv Guercia] Serpente F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: - ; varo: 30.10.1905; consegna: 12.2.1906 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impiegata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Affondata il 26 giugno 1916 nelle acque di Santa Maria di Leuca dopo essere stata investita dal piroscafo Città di Bari: nel sinistro perdettero la vita 4 uomini d’equipaggio. Note - 24.5.1915 tv Rochira] Sirio F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: 13.8.1904; varo: 13.5.1905; consegna: 26.9.1905 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impegiata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Volpe, 24.5.1915 tv Volpe] Spica F. Schichau, Elbing, Germania impostazione: 14.1.1905; varo: 15.7.1905; consegna: 22.11.1905 Assegnata alla flottiglia di Taranto venne impiegata in missioni di scorta ai convogli, sorveglianza e dragaggio. Radiata il 4 marzo 1923. Per il forzamento dei Dardanelli avvenuto il 18 luglio 1912, al quale la Spica prese parte quale unità caposquadriglia, la bandiera delle torpediniera venne decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Note - [26.8.1914 cc De Dato, 24.5.1915 cc De Dato] Classe Pegaso - serie Pegaso [4 unità] [dislocamento: 150 / 210 t; dimensioni: 50,35x5,30x1,75; apparato motore: 3.000 hp; velocità: 25 nodi; autonomia: 1.376/8 – 324/24 mg/nodi; armamento: 3x47/53/35 mm, 3 tsl da 450 mm; equipaggio: 42 uomini] Il 22 settembre 1904 la Regia Marina ordinò ai cantieri Pattison di Napoli quattro torpediniere d’alto mare della classe “Pegaso” del tipo britannico Thornycroft da 25 nodi, la cui costruzione peraltro era già iniziata prima del perfezionamento del contratto. L’anno successivo ne seguirono altre otto che andarono a costituire la serie “Cigno” e sei della serie “Alcione”, quest’ultime assegnate ai cantieri Odero di Sestri Ponente. Dal 1909 al 1913 tutte le “Pegaso” e tre “Alcione” furono interessate da importanti modifiche all’apparato motore per l’utilizzo della nafta, con conseguente aumento dell’autonomia. Altri interventi di un certo rilievo furono realizzati durante il conflitto con la rimozione dei tre cannoni da 47 mm e del lanciasiluri poppiero sostituiti da due pezzi da 76/30 antiaerei e una mitragliatrice da 13,2 mm. Perdite (1): Perseo Pallade Pattison, Napoli impostazione: 25.8.1904; varo: 1.6.1906; consegna: 26.8.1906 Dopo aver svolto servizio nell’Alto Adriatico con base a Venezia, venne inviata nelle acque albanesi per missioni di scorta e sorveglianza del Canale di Otranto. Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Culiolo, 24.5.1915 tv Culiolo] Pegaso Pattison, Napoli impostazione: 13.8.1904; varo: 12.8.1905; consegna: 23.9.1905 Assegnata al servizio di scorte con l’Albania, operò prevalente nel Basso Adriatico svolgendo anche compiti di sorveglianza allo sbarramento del Canale di Otranto. Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Barbaro, 24.5.1915 tv Cattaneo] Perseo Pattison, Napoli impostazione: 10.8.1904; varo: 5.12.1905; consegna: 26.8.1906 Operò prevalentemente in Albania compiendo di missioni di scorta e di sorveglianza del Canale di Otranto. Affondata il 6 febbraio 1917 nelle acque di Stromboli a seguito di una collisione con la torpediniera Astore. Per il forzamento dei Dardanelli, avvenuto il 19 luglio 1912, la bandiera dell’unità venne decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Note - [26.8.1914 tv Ferdinando di Savoia, 24.5.1915 tv Ricciardelli] Procione Pattison, Napoli impostazione: 23.8.1904; varo: 16.12.1905; consegna: 26.8.1906 Operò nelle acque dell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza e esplorazione delle coste avversarie. Radiata il 17 aprile 1924. Note - [24.5.1915 cc Ferrero] Classe Pegaso - serie Cigno [8 unità] Calipso Pattison, Napoli impostazione: 1.1908 ; varo: 26.4.1909; consegna: 16.7.1909 Nei primi mesi del conflitto prestò servizio in Alto Adriatico per poi essere trasferita nel Basso Adriatico per la scorta ai convogli e la sorveglianza del Canale d’Otranto. Radiata il 1 novembre 1928. Note - [26.8.1914 cc Ferrero, 24.5.1915 tv Vannuttelli] Calliope Pattison, Napoli impostazione: 29.6.1905; varo: 27.8.1906; consegna: 22.11.1906 Radiata il 13 novembre 1924. Note - [26.8.1914 tv Stabile, 24.5.1915 tv Morando] Canopo Pattison, Napoli impostazione: 22.8.1905; varo: 28.2.1907; consegna: 22.6.1907 Nella prima fase del conflittò operò da Brindisi, nel 1917 venne inviata in Tirreno per compiti di scorta ai convogli. Radiata il 4 marzo 1923. Note - [24.5.1915 tv Stabile] Cassiopea Pattison, Napoli impostazione: 28.4.1905; varo: 5.7.1906; consegna: 26.9.1906 Radiata il 27 novembre 1927. Note - [26.8.1914 tv Da Sacco, 24.5.1915 tv Merolla] Centauro Pattison, Napoli impostazione: 21.6.1905; varo: 20.12.1906; consegna: 26.5.1907 Affondata il 5 novembre 1921 nel golfo turco di Adalia per l’urto contro la costa. Note - [24.5.1915 tv Resasco] Cigno Pattison, Napoli impostazione: 17.4.1905; varo: 9.5.1906; consegna: 26.9.1906 Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 cc Di Somma, 24.5.1915 cc Di Somma] Climene Pattison, Napoli impostazione: 1.1908; varo: 15.5.1909; consegna: 16.8.1909 Radiata il 25 luglio 1926. Note - [26.8.1914 tv Ricciardelli, 24.5.1915 tv Spagnoli] Clio Pattison, Napoli impostazione: 27.7.1905; varo: 26.11.1906; consegna: 17.4.1907 Radiata il 27 novembre 1927. Note - [26.8.1914 tv Pesce, 24.5.1915 tv Pesce] Classe Pegaso - serie Alcione [6 unità] Airone Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 19.4.1906; varo: 13.5.1907; consegna: 1.9.1907 Radiata il 25 settembre 1923. Note - [26.8.1914 cc Grixoni, 24.5.1915 cc Grixoni] Albatros Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 18.8.1905; varo: 22.1.1907; consegna: 1.8.1907 Radiata 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Cappelli, 24.5.1915 tv Scapin] Alcione Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 18.8.1905; varo: 23.9.1906; consegna: 1.8.1907 Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Leone, 24.5.1915 tv Gambardella] Ardea Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 18.8.1905; varo: 10.1.1907; consegna: 15.5.1907 Radiata il 4 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Gambardella, 24.5.1915 tv Fossati] Arpia Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 8.6.1906; varo: 22.8.1907; consegna: 16.11.1907 Radiata il 15 marzo 1923. Note - [26.8.1914 tv Giordano, 24.5.1915 tv Giordano] Astore Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 19.4.1906; varo: 22.6.1907; consegna: 5.9.1907 Radiata il 14 giugno 1923. Note - [26.8.1914 tv Cerio, 24.5.1915 tv Cerio] Classe Orione [4 unità] [dislocamento: 221 / 240 t; dimensioni: 52,95x5,73x1,73; apparato motore: 3.000 hp; velocità: 25 nodi; autonomia: 680/18 - 300/24 mg/nodi; armamento: 3 tls da 450 mm, 3x47 mm; equipaggio: 38 uomini] Ccccc Olimpia Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 31.3.1905; varo: 17.7.1906; consegna: 8.4.1907 Alle dipendenze del governatorato libico effettuò numerose missioni di scorta ai convogli tranne dall’estate del 1916 alla primavera del 1917 quando venne impiegata nella difesa di Messina e del lato orientale della Sicilia. Radiata il 1 luglio 1920. Missioni: [24.8.1914 tv Gastaldi, 24.5.1915 tv Bonaldi] Orfeo Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 31.3.1905; varo: 23.4.1907; consegna: 6.9.1907 Radiata il 14 luglio 1923. Missioni: [24.8.1914 tv La Rana Orione Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 31.3.1905; varo: 23.6.1906; consegna: 8.4.1907 Radiata il 4 marzo 1923. Missioni: [] Orsa Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 31.3.1905; varo: 5.5.1906; consegna: 8.4.1907 Radiata il 15 maggio 1921. Missioni: [24.8.1914 tv E. Cattaneo Classe Gabbiano [1 unità] [dislocamento: 162 / 174 t; dimensioni: 49,62x5,92x1,48 m; apparato motore: 2.200 hp; velocità: 22 nodi; autonomia: 1.508/8,5 - 826/16 mg/nodi; armamento: 2x47/40 mm, 3 tls da 450 mm; equipaggio: 32 uomini] L’unica unità della classe “Gabbiano” fu realizzata su progetto della Direzione Costruzioni Navali di La Spezia. In origine si pensava a una torpediniera d’alto mare ma poi, giustamente visto il limitato dislocamento, venne classificata torpediniera costiera di prima classe. Per questioni economiche, l’apparato motore fu realizzato utilizzando le macchine delle torpediniere 110 S e 111 S da poco radiate, una soluzione abbandonata nelle successive nuove classi a causa della continua evoluzione degli apparati motori. Nonostante l’originale soluzione, fornì una buona prova anche se non venne replicata. Gabbiano Arsenale, La Spezia impostazione: 2.4.1906; varo: 9.4.1907; consegna: 1.9.1907 Inizialmente assegnato alla 7a Squadriglia passò successivamente alle dipendenze della 4a a difesa della base navale di Taranto e nello svolgimento di missioni antisom. Radiata il 15 maggio 1921. Note - [24.5.1915 tv Merega] Classe PN, I serie [39 unità] [dislocamento: 140 / 157 t; dimensioni: 42,50x4,64x1,47; apparato motore: 3.200 hp; velocità: 27 nodi; autonomia: 800/14 - 175/27 mg/nodi; armamento: 1x57/43 mm, 2x1 tls 450 mm; equipaggio: 30 uomini] Il gruppo di torpediniere costiere più numeroso fu la classe “PN”, composta da 71 unità realizzate su un progetto elaborato dai cantieri Pattison di Napoli. La sigla stava proprio a indicare il cantiere di costruzione e la località così, quando nella loro realizzazione furono coinvolti altri impianti, i nomi variarono di conseguenza: “OS” per Oderi di Sestri; “AS” per Ansaldo di Sestri, “RM” per Regio Arsenale di La Spezia, “OL” e “OLT” per Odero di Livorno, “CP” per Cantieri Navali Riuniti di Palermo. Proprio le quattro “CP” ordinate nel 1917 (da 70 CP a 73 CP, ribattezzate successivamente da 76 CP a 79 CP), la cui costruzione subì ritardi per la mancanza di materiali, non vennero completate per la sopraggiunta fine del conflitto, stessa sorte occorsa ad altrettante unità (da 70 OLT a 73 OLT) assegnate ai cantieri Orlando di Livorno. Le unità andarono a costituire tre differenti serie, caratterizzate da un aumento del dislocamento standard, quasi raddoppiato dalla prima all’ultima (da 108 a 195 tonnellate). Ma le unità delle terza serie, peraltro costituita da due sole unità, rappresentarono una iniziativa privata degli Orlando, mentre le differenze tra i primi due gruppi non furono tanto nell’aumento dei pesi, minimo, ma nel potenziamento dell’armamento e in una maggiore autonomia a causa di un aumento del combustibile imbarcato. Tre unità (31 AS, 32 AS, 39 RM) furono utilizzate per provare differenti apparati motori, sempre con risultati scadenti, mentre molto soddisfacenti furono le prestazioni delle turbine Orlando delle due “OLT” finali. Tranne le unità sperimentali, quelle del primo gruppo entrarono in servizio tra il 1911 e il 1913 , le restanti tra il 1916 e il 1918. Le torpediniere “PN” si rivelarono delle buone unità sotto molto aspetti, prive di difetti tale da inficiarne l’impiego, come dimostrato dal grande numero di unità costruite. Le bandiere di combattimento delle unità 9 PN e 24 OS furono decorate di medaglia d’argento al valor militare ma altrettante subirono l’onta della radiazione (66 PN e 68 PN) e il cambiamento della sigla alfanumerica per aver preso parte, contro gli espressi ordini della Marina, all’impresa di Fiume organizzata dal poeta D’Annunzio. Unità in servizio al 24 maggio 1915: 37 Unità entrate in servizio durante il conflitto: 34 Perdite (3): 3 PN, 17 OS, 36 PN 1 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 18.1.1911; consegna: 31.5.1911 Fino al gennaio 1918 operò nelle acque dell’Alto Adriatico prima di essere assegnata temporaneamente alla flottiglia siluranti di Brindisi. Radiata il 12 febbraio 1925. Note - [24.5.15 cc Grossi] 2 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 3.2.1911; consegna: 10.7.1911 Trascorse il conflitto alternando missioni in Alto Adriatico, e di vigilanza tra Brindisi, Taranto e l’Albania. Radiata il 1 luglio 1929. Missioni: [24.8.1914 cc Cattellani, 24.5.1915 tv S.A.R. F. di Savoia] 3 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 24.4.1911; consegna: 31.7.1911 Nel periodo bellico impiegata in Alto Adriatico in missioni di sorveglianza e di appoggio a MAS e idrovolanti. Radiata il 1 novembre 1928. Missioni: [24.8.1914 tv Garibaldo, 24.5.1915 tv Ratti] 4 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 29.6.1911; consegna: 15.9.1911 Nel periodo bellico impiegata in Alto Adriatico in missioni di sorveglianza. Radiata il 1 marzo 1928. Missioni: [24.8.1914 tv Nicolis di Robilant, 24.5.1915 tv Nicolis di Robilant] 5 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 5.9.1911; consegna: 20.10.1911 Impiegata in Alto Adriatico, il 26 giugno 1915 venne affondata al largo di Venezia dai siluri del sommergibile austriaco U 10. Missioni: [24.5.1915 tv Spano] 6 PN Pattison, Napoli impostazione: 19.2.1910; varo: 6.11.1911; consegna: 11.1.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico nella difesa del litorale veneto, nella primavera del 1917 venne trasferita alla XI Squadriglia di Brindisi per missioni di sorveglianza nel Canale di Otranto e per la scorta dei convogli da e per l’Albania. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Poggi, 24.5.1915 tv Merega] 7 PN Pattison, Napoli impostazione: 13.3.1911; varo: 18.4.1912; consegna: 4.7.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico nella difesa del litorale veneto, venne successivamente trasferita alla XI Squadriglia di Brindisi per missioni di sorveglianza nel Canale di Otranto e per la scorta dei convogli da e per l’Albania. Radiata il 29 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 tv G. Vannuttelli, 24.5.1915 tv Dilda] 8 PN Pattison, Napoli impostazione: 28.3.1911; varo: 14.5.1912; consegna: 19.8.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico nella difesa del litorale veneto, nel 1917 venne trasferita alla XI Squadriglia di Brindisi per missioni di sorveglianza nel Canale di Otranto e per la scorta dei convogli da e per l’Albania. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Carnevale, 24.5.1915 tv Carnevale] 9 PN Pattison, Napoli impostazione: 9.6.1911; varo: 26.7.1912; consegna: 21.10.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico con base a Venezia. Il 2 novembre 1916 condusse a rimorchio il MAS-20 all’interno della base navale di Pola: per questa missione la bandiera dell’unità venne decorata di medaglia d’argento al valor militare. Il 13 marzo 1918 prese parte al fallito tentativo condotto dal barchino “Grillo” sempre contro Pola. Radiata il 29 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 cc Menicanti, 24.5.1915 cc Caprioli] 10 PN Pattison, Napoli impostazione: 30.9.1911; varo: 18.9.1912; consegna: 7.12.1912 Assegnata alla VII Squadriglia venne impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di scorta alle unità maggiori. Il 13 marzo 1918 prese parte al tentativo fallivo condotto dal barchino “Grillo” contro la base navale di Pola. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Caracciolo di Forino, 24.5.1915 tv Caracciolo di Forino] 11 PN Pattison, Napoli impostazione: 4.11.1911; varo: 21.11.1912; consegna: 7.3.1913 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza e in appoggio alle missioni degli idrovolanti prima di essere trasferita nel 1918 alla Flottiglia del Basso Adriatico. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv L. Aiello, 24.5.1915 tv L. Ajello] 12 PN Pattison, Napoli impostazione: 27.2.1912; varo: 1.1.1913; consegna: 12.4.1913 Assegnata al Comando in Capo di Taranto svolse prevalentemente missioni di collegamento. Radiata il 29 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 tv Pini, 24.5.1915 tv Pini] 13 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 11.1910; varo: 16.11.1911; consegna: 13.3.1912 Assegnata alla VII Squadriglia operò nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza. Radiata il 22 dicembre 1927. Missioni: [24.8.1914 cc Laureati, 24.5.1915 tv Menini] 14 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 11.1910; varo: 5.12.1911; consegna: 1.4.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico nella difesa del litorale veneto, nella primavera del 1917 venne trasferita a Brindisi per missioni di sorveglianza nel Canale di Otranto e per la scorta dei convogli da e per l’Albania prima di essere assegnata nell’ottobre successivo alla XXII Squadriglia di La Spezia per la protezione dei mercantili in navigazione nel Mar Ligure. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Verna, 24.5.1915 tv Verna] 15 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 11.1910; varo: 27.2.1912; consegna: 26.5.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza, appoggio alle missioni degli idrovolanti e posa di sbarramenti minati. Radiata il 15 giugno 1930. Missioni: [24.8.1914 tv A. Dilda, 24.5.1915 tv Cappelli] 16 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 11.1910; varo: 28.3.1912; consegna: 4.6.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza. Radiata il 30 aprile 1929. Missioni: [24.8.1914 tv Savino, 24.5.1915 tv Malinverni] 17 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 22.12.1910; varo: 16.4.1912; consegna: 22.7.1912 Assegnata alla base di Venezia, andò perduta nella notte del 3 luglio 1915 a causa dell’esplosione di una propria mina mentre posava uno sbarramento nelle acque istriane. Note - [24.5.1915 tv Savino] 18 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 12.1910; varo: 7.5.1912; consegna: 22.7.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico nell’ambito della VIII Squadriglia in missioni di sorveglianza, appoggio alle missioni degli idrovolanti e per la realizzazione di sbarramenti minati nelle acque istriane. Radiata il 3 marzo 1927. Missioni: [24.8.1914 tv E. Mazzola, 24.5.1915 tv De Orestis] 19 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 12.1910; varo: 8.6.1912; consegna: 15.8.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza, appoggio alle missioni degli idrovolanti e nella realizzazione di sbarramenti minati, nell’estate del 1917 venne trasferita in Sicilia per la protezione dei convogli. Radiata il 1 febbraio 1930. Missioni: [24.8.1914 cc Casano, 24.5.1915 cc Guida] 20 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 1.1911; varo: 29.6.1912; consegna: 22.1.1913 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza, appoggio alle missioni degli idrovolanti e nella realizzazione di sbarramenti minati, nell’estate del 1917 venne trasferita in Sicilia per la protezione dei convogli. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Cocorullo, 24.5.1915 tv Cocorullo] 21 OS Odero, Sestri Ponente impostazione: 1.1911; varo: 25.7.1912; consegna: 22.1.1913 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni di sorveglianza, appoggio alle missioni degli idrovolanti e nella realizzazione di sbarramenti minati, nell’estate del 1917 venne trasferita in Sicilia per la protezione dei convogli. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Oricchio, 24.5.1915 tv Paoletti] 22 OS Odero, Sestri Ponente impostazione: 2.1911; varo: 17.8.1912; consegna: 10.12.1912 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni difensive e offensive, nell’aprile del 1917 venne trasferita alla XI Squadriglia di Brindisi prima di raggiungere nell’ottobre successivo la XVII Squadriglia di Napoli per la scorta dei convogli nel Basso Tirreno. Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv V. Ruggiero, 24.5.1915 tv Ruggiero] 23 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 3.1911; varo: 12.9.1912; consegna: 1.3.1913 Impiegata a Venezia per la difesa del litorale, nel maggio 1916 venne trasferita alla VII Squadriglia di Taranto per la scorta dei convogli e nel settembre successivo alla VIII Squadriglia di Brindisi per la difesa del traffico con l’Albania e la sorveglianza del Canale di Otranto. Radiata il 17 aprile 1924. Missioni: [24.8.1914 tv Comito, 24.5.1915 tv Comito] 24 OS Odero, Sestri Ponente impostazione: 3.1911; varo: 13.9.1912; consegna: 1.3.1913 Impiegata nell’Alto Adriatico in missioni difensive e offensive, nell’ottobre del 1917 venne assegnata al Comando Sicilia per la difesa del traffico mercantile. Il 29 maggio 1916 riuscì a penetrare all’interno del porto di Trieste lanciando due siluri contro le navi alla fonda senza peraltro colpire il bersaglio: per questa missione la bandiera dell’unità venne decorata di medaglia d’argento al valor militare. Radiata il 22 dicembre 1927. Note - [24.5.1915 tv De Negri] 25 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 1.1911; varo: 15.5.1912; consegna: 11.11.1912 Assegnata alla XV Squadriglia per compiti di scorta e pilotaggio nel Golfo di Taranto. Radiata il 5 novembre 1925. Missioni: [24.8.1914 cc Fenzi, 26 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 1.1911; varo: 6.7.1912; consegna: 6.3.1913 Inizialmente assegnata a Messina per la protezione del traffico, nel novembre 1915 venne trasferita a Venezia per la difesa del litorale prima di raggiungere nell’aprile 1916 la XV Squadriglia svolgendo compiti di scorta e pilotaggio nel Golfo di Taranto. Radiata il 13 settembre 1928. Missioni: [24.8.1914 tv Liebe] 27 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 1.1911; varo: 5.8.1912; consegna: 28.1.1913 Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Cafiero, 28 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 2.1911; varo: 17.8.1912; consegna: 21.1.1913 Radiata il 12 febbraio 1925. 29 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 2.1911; varo: 14.9.1912; consegna: 14.2.1913 Radiata il 29 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 tv Scapin, 24.5.1915 tv Provana] 30 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 2.1911; varo: 12.10.1912; consegna: 9.3.1913 Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Dalzio, 31 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 4.1911; varo: 4.1.1913; consegna: 21.7.1915 Radiata il 4 gennaio 1923. 32 AS Ansaldo, Sestri Ponente impostazione: 4.1911; varo: 17.6.1913; consegna: 1.8.1914 Radiata il 4 gennaio 1923. 33 PN Pattison, Napoli impostazione: 14.8.1912; varo: 2.5.1913; consegna: 12.7.1913 Radiata il 1 febbraio 1931. Missioni: [24.8.1914 tv M. Spano, 34 PN Pattison, Napoli impostazione: 30.8.1912; varo: 1.5.1913; consegna: 30.7.1913 Radiata l’8 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 tv Franceschi, 24.5.1915 tv Mercalli] 35 PN Pattison, Napoli impostazione: 17.10.1912; varo: 22.5.1913; consegna: 27.8.1913 Radiata l’8 febbraio 1932. Missioni: [24.8.1914 cc Marzo, 24.5.1915 cc Marzo] 36 PN Pattison, Napoli impostazione: 11.12.1912; varo: 7.6.1913; consegna: 5.9.1913 Affondata il 10 novembre 1918 nelle acque albanesi a causa dell’esplosione di una mina. Missioni: [24.8.1914 tv Castracane, 24.5.1915 tv Viale] 37 PN Pattison, Napoli impostazione: 13.3.1913; varo: 29.7.1913; consegna: 25.10.1913 Radiata il 12 febbraio 1925. Missioni: [24.8.1914 tv Zeni, 24.5.1915 tv Zeni] 38 PN Pattison, Napoli impostazione: 29.3.1913; varo: 25.8.1913; consegna: 21.12.1913 Radiata il 29 febbraio 1932. Note - [24.1.15 tv Paladini, 24.5.1915 tv Paladini] 39 RM Arsenale, La Spezia impostazione: 3.7.1914; varo: 12.8.1915; consegna: 13. 2.1916 Radiata il 4 gennaio 1923. Classe PN, II serie [30 unità] [dislocamento: 156 / 164 t; dimensioni: 42,50x4,64x1,60; apparato motore: 3.200 hp; velocità: 27 nodi; apparato motore: 1.000/14 - 175/27 mg/nodi; armamento: 2x76/30 mm, 1x2 tls 450 mm, 10 mine; equipaggio: 30 uomini] 40 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 25.3.1916; consegna: 8.5.1916 Radiata il 21 aprile 1927. 41 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 12.5.1916; consegna: 10.6.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 42 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 7.6.1916; consegna: 11.7.1916 Radiata il 15 novembre 1930. 43 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 15.7.1916; consegna: 8.8.1916 Radiata il 15 giugno 1930. 44 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 30.8.1916; consegna: 7.10.1916 Radiata il 15 giugno 1930. 45 PN Pattison, Napoli impostazione: 12.8.1915; varo: 16.9.1916; consegna: 28.10.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 46 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 10.8.1915; varo: 17.3.1916; consegna: 10.4.1916 Radiata il 15 novembre 1930. 47 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 23.8.1915; varo: 27.4.1916; consegna: 24.5.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 48 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 10.8.1915; varo: 17.4.1916; consegna: 4.5.1916 Radiata il 31 marzo 1931. 49 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 23.8.1915; varo: 17.6.1916; consegna: 15.7.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 50 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 10.8.1915; varo: 16.5.1916; consegna: 30.5.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 51 OS Odero, Genova Sestri Ponente impostazione: 25.8.1915; varo: 1.7.1916; consegna: 20.7.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 52 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 4.9.1915; varo: 1.7.1916; consegna: 11.9.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 53 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 6.9.1915; varo: 29.7.1916; consegna: 18.9.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 54 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 7.9.1915; varo: 27.8.1916; consegna: 23.9.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 55 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 9.9.1915; varo: 17.9.1916; consegna: 12.10.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 56 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 16.9.1915; varo: 11.10.1916; consegna: 7.11.1916 Radiata il 15 giugno 1934. 57 AS Ansaldo, Genova Sestri Ponente impostazione: 16.9.1915; varo: 13.11.1916; consegna: 11.12.1916 Radiata il 13 settembre 1934. 58 OL Orlando, Livorno impostazione: 11.11.1915; varo: 9.4.1916; consegna: 23.5.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 59 OL Orlando, Livorno impostazione: 11.11.1915; varo: 28.5.1916; consegna: 7.7.1916 Radiata il 1 maggio 1931. 60 OL Orlando, Livorno impostazione: 17.11.1915; varo: 25.6.1916; consegna: 27.7.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 61 OL Orlando, Livorno impostazione: 18.11.1915; varo: 30.7.1916; consegna: 9.9.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 62 OL Orlando, Livorno impostazione: 29.11.1915; varo: 27.8.1916; consegna: 26.9.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 63 OL Orlando, Livorno impostazione: 1.12.1915; varo: 16.2.1916; consegna: 13.10.1916 Radiata il 29 febbraio 1932. 64 PN Pattison, Napoli impostazione: 20.9.1916; varo: 19.11.1917; consegna: 20.12.1917 Radiata il 29 febbraio 1932. 65 PN Pattison, Napoli impostazione: 20.9.1916; varo: 22.12.1917; consegna: 22.1.1918 Radiata il 29 febbraio 1932. 66 PN Pattison, Napoli impostazione: 11.1916; varo: 30.3.1918; consegna: 7.5.1918 Radiata il 29 febbraio 1932. 67 PN Pattison, Napoli impostazione: 11.1916; varo: 8.6.1918; consegna: 15.6.1918 Radiata il 15 settembre 1929. 68 PN Pattison, Napoli impostazione: 23.11.1916; varo: 20.7.1918; consegna: 13.8.1918 Radiata il 29 febbraio 1932. 69 PN Pattison, Napoli impostazione: 7.12.1916; varo: 25.9.1918; consegna: 30.10.1918 Radiata il 29 febbraio 1932. Classe “PN”, III serie [2 unità] [dislocamento: 195 / 201 t; dimensioni: 45,7x4,69x1,78 m; apparato motore: 3.500 hp; velocità: 27 nodi; autonomia: 1.000/14 - 175/27 mg/nodi; armamento: 2x76/30 mm, 2 tls da 450 mm, 10 mine; equipaggio: 31 uomini] 74 OLT Orlando, Livorno impostazione: 22.6.1916; varo: 25.10.1917; consegna: 27.6.1918 Assegnata alla XVIII Squadriglia di La Spezia venne impiegata nel Tirreno per la scorta ai convogli. Radiata il 6 settembre 1934. 75 OLT Orlando, Livorno impostazione: 28.6.1916; varo: 12.1.1918; consegna: 5.9.1918 Assegnata alla XVIII Squadriglia di La Spezia venne impiegata nel Tirreno per la scorta ai convogli. Radiata il 19 novembre 1937. Classe “Rismondo” [1 unità] [dislocamento: 110 / 118 t; dimensioni: 43,3x4,4x2,2 m; apparato motore: 2.400 hp; velocità: 28 nodi; autonomia: - mg/nodi; armamento: 2x47/44 mm, 2 tls da 450 mm, 1 mtg; equipaggio: 20 uomini] Francesco Rismondo [ex austriaca] Ex torpediniera austriaca TB 11. Il 5 ottobre 1917 fu condotta dal proprio equipaggio, che in precedenza aveva imprigionato comandante e ufficiali, nei pressi di Ancona per consegnarsi agli italiani. Immessa in servizio il 28 dello stesso mese come torpediniera di I classe, ribattezzata con il nome del bersagliere ciclista catturato nel luglio 1915 sul Montello e successivamente impiccato come traditore perché nato entro i confini dell’Impero. Assegnata inizialmente alla XV squadriglia di Taranto per compiti di scorta, venne trasferita a La Spezia per effettuare prove di nuovi materiali. Radiata il 29 novembre 1925.
  20. walter leotta

    Francesco De Domenico

    ciao andrea, anzi, caro andrea, quello che ho scritto è quello che io penso, è un mio giudizio - ASSOLUTAMENTE SOGGETTIVO - che mi sono fatto nel corso degli anni. Più di una volta ho scritto che con Totiano non riesco a confrontarmi ma NON ho mai detto, o pensato, che sia una persona cattiva: semplicemente vediamo il mondo da due posizioni differenti, con reciproca soddisfazione di entrambi. Questo è quello che IO penso, poi non è detto che sia esatto, che corrisponda alla realtà, perchè noi non ci conosciamo realmente ma attraverso un mezzo per forza di cosa limitativo.... . da parte tua, nel dirmi che sbaglio, avrai un giudizio su di me che se voi puoi liberamente pubblicamente esprimere oppure tenerti dentro... la questione è che per me la cosa finisce qui, se mai un giorno avrò il piacere di incontrarti da parte mia non ci sarà alcun astio.... ci confronteremo serenamente su Capo Matapan o sui futuri programmi della Marina MIlitare, litigheremo sui Maro in India o sulla conduzione del forum, ma un secondo dopo - almeno da parte mia - ti saluterò con un sorriso, senza senza senza senza senza senza senza alcun problema di sorta... ciao
  21. walter leotta

    Francesco De Domenico

    sin dai primi mesi della mia appartenenza al forum (anno 2008 mi pare) ho sempre pensato che alcuni membri del direttivo - anzi tutti quelli con i quali ho avuto a che fare (GM Andrea per ultimo ma anche Alagi e Betasom) abbiano, dal mio punto di vista ovviamente, una mentalità troppo formale e ristretta (a partire da Totiano che, tra l'altro, mi fa inviare comunicati ufficiali quando basterebbe un messaggino sul tipo "ciao walter, c'è una cosa che fai che mi fa tremendamente girare i maroni, potresti evitare?, mi fai questo favore?"" e la cosa sarebbe risolta) certamente dovuta all'appartenenza ad un mondo (quello militare) così tanto diverso dal mio (ovviamente la cosa è reciproca: io non capisco loro e loro non capiscono me)...così per evitare discussioni, punti di penalizzazione, retrocessioni e quant'altro evito di toccare certi argomenti (se avessi osato scrivere con pacatezza, utilizzando anche solide - a mio parere - argomentazioni, quello che pensavo e continuo a pensare sui marò in India mi avrebbero fucilato seduta stante), concentrandomi su questioni prettamente storiche.. quindi quando c'è di mezzo il direttivo sto sempre e comunque dalla parte delle vittime (anche nella malagurata ipotesi che il direttivo abbia ragione) ma detto tutto questo nel caso specifico prese di posizioni come quelle annunciate mi sembrano francamente esagerate... viviamo l'episodio come uno dei tantissimi screzi quotidiani e tiremm innanz
  22. walter leotta

    Reggimento Nizza Cavalleria

    che domanda banale... sono nell'ultima :s20:
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