La seconda settimana a Riccione mi aveva completamente demoralizzato. Seppur nel mio piccolissimo, in passato sono stato un altrettanto piccolissmo viaggiatore, in giro per il mondo, all'avventura, ogni giorno un posto diverso, volti diversi, scenari diversi... l'Africa, Dio mio l'Africa dove tutto è cominciato... il delta del Mekong, le foreste laotiane, la pampas argentina, Yuma ... l'ultimo treno per Yuma, ecc, ecc, ecc. Poi Riccione, quel carnaio della Riviera con aquagym, karaoke, i bambini dispersi, il caldo.. ecc. Che depressione.
Era quello che pensavo quando come sempre, appena alzato mi sono buttato sul divano, in attesa del primo notiziario. A mio madre che mi portava il solito caffé con il solito succo d'arancia ho solo chiesto: "Ma dov'è Arturo?". La risposta. "Alla mia età è normale avere perdite di memoria, alla tua invece no. Arturo è rimasto a Bologna per le visite dal veterinario". Per un attimo mi è venuta voglia di tagliarmi le vene: "Ma allora a chi potrò rivolgere i miei sproloqui sulla situazione politica italiana e sul futuro del mondo?".... Depressione assoluta. Poi, improvvisa, l'anima del piccolissimo viaggiatore che fu è venuta a galla: "Mamma, a proposito di perdita di memoria mi sono dimenticato di dirti che vado via due giorni in moto. Prepara la roba, grazie".
In un nanosecondo ho analizzato tutte le possibili mete:
1) ritorno al grande Nord: due giorni, 10.000 chilometri, impossibile
2) operazione Market Garden, Olanda meridionale: già prevista nel settembre 2014 per il 70° anniversario
3) Ardenne: già prevista nel dicembre 2014 per il 70° anniversario
4) Normania: già prevista nel giugno 2014 per il 70° anniversario
5) Museo dei corazzati a Thun, Svizzera: troppo vicino, mi basta un pomeriggio
6) Museo dei corazzati di Saumur, museo dei corazzati di Saumur, museo dei corazzati di Saumur.......... mmmmmmmmmm si può fare
Nel frattempo tutto era pronto: mia madre rappresenta quello che la logistica è per le forze armate statunitensi, l'arma vincente, in poco tempo era tutto imballato (con l'80 per cento del materiale assolutamente inutile)...
Quando sono arrivato in garage carico come un mulo con mio madre che mi regalava la sua ultima battuta ("I fazzoletti li ho messi nella borsa più grande"), Titti è rimasta sorpresissima. E' passato un altro nanosecondo e poi ha realizzato. Dopo gli ultimi cinque anni trascorsi melanconicamente sul tracciato casa ufficio - ufficio casa è impazzita!!!! Oh, non ci crederete ma si è accesa da sola.... ed è partita da sola.... ed io a correrle dietro: "Titti, aspettami, non lasciarmi qui solo in questa valle di lacrime, io non voglio tornare a Riccione, ti prego, abbiamo fatto tante belle cose insieme. ti ricordi? Capo Nord, Turchia, Marocco, le dune del Mare del Nord.... ti prego".... Si è intenerita. Si è fermata. E poi, prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta ... e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii..
Come sempre la salita e la discesa delle Alpi sono da libidine assoluta.. specialmente sul versante francese. Discesa in picchiata con continue semicurve a destra e sinistra fino al largo tornantone finale... Dio mio erano anni che non provavamo (io e Titti) un piacere del genere... L'unico problema è rappresentato dalla Gendarmerie Nationale che da anni ce l'ha a morte con i motociclisti ma la solidarietà che esiste tra tutti i biker di qualsiasi nazione, età, sesso, religione consente di scampare agli agguati.