Beh.. è stata una cosa un pochino controversa.. sono stato uno dei primi ad arrivare al porto fluviale di Cremona, il battello vi era appena arrivato, io ci andai come fotografo ma privato, non avevo nessun pass per poter salire ma.. un'angelo ( anche di buona stazza ) vegliava su di me e, dal portellone sbucò un personaggio ( probabilmente lo conosce ) che diede il permesso alla sicurezza, io avevo ascoltato i racconti che si erano scambiati tra loro tutto estasiato e parlo di due persone principalmente del capitano F. Schenardi e il capo Macchina Ivano Pinelli, appunto attraverso loro potei per la prima volta nella mia vita scendere, ero così fuori di melone che parte degli scatti li sbagliai, finito tutto quanto dopo aver salutato e rispettosamente ringraziati tornai a casa.
Il giorno dopo avevo sul tavolo di lavoro le diapositive fatte , non erano il massimo ma si poteva migliorare, feci chiamare dal centralino della mia azienda il museo e il giorno dopo avevo il primo appuntamento.. gli scatti tutto sommato andarono bene e, con una stretta di mano venne sancita la collaborazione tra il sottoscritto ed il Museo, a questo punto avevo di fatto il pass e con l'aiuto del cap. Fulvio Regis della marina fluviale potei finire il lavoro; con il Museo le cose andavano alla grande, un paio di giorni prima dell'annuncio ufficiale alla stampa, le cose iniziarono ad incepparsi, poi vi furono le votazioni ed il resto è noto.
Venni messo alla porta ed a fatica riuscii a riprendermi il materiale, andai a Cremona più volte, andai a trovare il Pinelli.. il tempo passò inesorabile, sin quando avvenne l'annuncio dello spostamento da Cremona a Milano, mi feci vivo con il museo, ma avevano il loro staff, però mi diedero il permesso di seguire tutto quanto, ed è quanto ho fatto..
Questo in grandi Linee, magari poi io e lei ci siamo incrociati nella sala Biancamano del Museo, ho pubblicato su internet sul sito Nikonland sul mio blog personale, cinque puntate della mia cronistoria con il Sgm Toti
Cordialmente a disposizione
roby c