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marea

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  1. Titolo: LA MARINA ITALIANA 1945-2015 (parte 1ª, 1945-1970) Autore: Michele Cosentino con Maurizio Brescia Editore: Edizioni Storia Militare srl, Parma Anno: 2014 Pagine: 128 Dimensioni: cm 21 x 29 - oltre 280 tra fotografie e cartine in b/n e a colori, brossura Prezzo: Euro 10,00 reperibilità: facilissima (in edicola sino al 31.10.2014 e acquistabile on line a € 13.00 c/o NONSOLOSTORIA – info@nonsolostoria.it) Con il n. 15 della serie “STORIA militare Dossier” (e con i due che seguiranno, rispettivamente il 1° novembre 2014 e il 1° gennaio 2015) gli autori – che su queste pagine non hanno bisogno di presentazioni – si sono dedicati al non facile compito di illustrare fotograficamente la storia della Marina Militare Italiana dalla fine della Seconda guerra mondiale ai nostri giorni. I lettori meno giovani ricorderanno un fortunato supplemento del 1988 della Rivista Marittima, opera del comandante Erminio Bagnasco (LA MARINA MILITARE ITALIANA – Quarant’anni in 250 immagini, 1946-1987) che, secondo l’allora innovativa e oggi ben radicata formula della “storia per immagini”, descriveva le vicende e le unità della Marina italiana nei suoi primi quarant’anni di attività. Michele Cosentino e Maurizio Brescia hanno ripreso l’intelligente format di quella pubblicazione, integrandolo temporalmente sino ai nostri giorni e dando vita, con il primo fascicolo, ad un’opera che – una volta pubblicate anche la seconda e la terza parte – comprenderà più di 750 immagini in bianco e nero e a colori, disegni al tratto, tabelle, tavole con profili delle più importanti unità e molti altri elementi ancora. Le generose dimensioni della pubblicazione hanno consentito la riproduzione di numerose immagini a grandi dimensioni: parecchie sono inedite e tutte sono state restaurate in ambiente “Photoshop”, attribuendo all’iconografia di questo fascicolo (e a quella dei due che seguiranno) una valenza ancora più ampia e importante rispetto a quella dei documenti fotografici originali. Ad un capitolo introduttivo, che inquadra le vicende della Marina Militare nel contesto geopolitico dei primi venticinque anni della sua attività a partire dal 1945, fa seguito un’ampia “sezione fotografica” composta da 266 immagini, tutte fornite di didascalie ampie, esaustive e spesso rivolte ad aspetti non soltanto tecnici, ma anche operativi dei mezzi e delle unità illustrate. Di notevole interesse l’addenda finale, con una concisa ma completa descrizione della struttura organizzativa della Marina italiana, dei suoi sviluppi nel tempo e della sua attuale configurazione: una vera “chicca” è costituita – infine – dalla cartina pubblicata nella 3ª pagina di copertina, che consente di individuare “visivamente” la collocazione dei vari Comandi, Basi, Arsenali ed Enti della MM su tutto il territorio nazionale. Fa davvero piacere rilevare che, con il “passaggio di mano” da Erminio Bagnasco a Maurizio Brescia nella direzione di “STORIA militare” e di “STORIA militare Dossier”, la qualità delle due pubblicazioni sia rimasta invariata, e non ci resta quindi che attendere le uscite dei due prossimi fascicoli de LA MARINA ITALIANA 1945-2015 che, sin già da ora, si pongono come un sicuro “must” per tutti gli appassionati alla storia (fotografica, ma non solo…) della nostra Marina.
  2. La recensione del supplemento è pubblicata qui: https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=42374
  3. Titolo: CENTENARIO AVIAZIONE NAVALE - 1913/2013 Cent'anni di Aviazione Navale Autore: AA.VV. - a cura di Andrea Tirondola Editore: supplemento al fascicolo di dicembre 2013 della "Rivista Marittima" Anno: 2013 Pagine: 92 Dimensioni: cm 17 x 24 - 9 fotografie a colori, 39 fotografie im b/n e 5 tra schemi e disegni al tratto. Prezzo: Euro 6,00 più spese postali reperibilità: facilissima (http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/marivista/Pagine/Abbonamento.aspx ) Sfogliando il numero di dicembre 2013 della Rivista Marittima, e il relativo supplemento, sembra di aver fatto un salto di numerosi anni indietro nel passato: tuttavia, a discapito di questa affermazione, non si tratta di un passo indietro ma di un autentico, indubbio, doveroso e da lunghissimo tempo atteso passo avanti. Con queste due pubblicazioni "abbinate", difatti, la Rivista Marittima sembra essere tornata ai fasti di almeno un decennio fa, con il fascicolo mensile finalmente dedicato in massima parte ad argomenti navali, tecnici e storici (e con tematiche non inerenti al mondo della Marina - e di scarso appeal - beneficiarie di un numero di pagine ridotto rispetto a quanto eravamo ormai purtroppo abituati) e un supplemento cartaceo dedicato ad un argomento importante, soprattutto (e finalmente) "navale", ben scritto e altrettanto ben illustrato. Il supplemento tratta infatti l'importante argomento della genesi e dello sviluppo dell'Aviazione Navale in Italia, di cui - nel 2013 - si è per l'appunto celebrato il centenario: dai primi e pionieristici anni che precedettero il primo conflitto mondiale, sino all'entrata in servizio della portaerei Cavour che proietta l'Aviazione Navale della Marina Italiana negli scenari e nelle sfide del XXI secolo. Il supplemento è curato da Andrea Tirondola - Presidente dell'Associazione Culturale "Betasom" - che, con la curatela di questo importante lavoro, si consacra in via definitiva quale studioso della res navalis e autore a tutto tondo, proseguendo in un'attività ove l'inizio è stato dei più felici con la pubblicazione di quel Pale a prora! (edito nel 2012 e recensito nel nostro forum al link https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=39362 ), con cui si è affermato non soltanto nel ristretto ambito dei cultori della materia, ma anche presso un pubblico più vasto e nel campo dell'editoria specializzata a livello nazionale. Il supplemento raccoglie i sei interventi di altrettanti specialisti che hanno partecipato, o contribuito, al convegno per il centenario dell'Aviazione Navale tenuto lo scorso giugno alla base di Grottaglie, alla presenza dei vertici della Marina e - in particolare - del CSM amm. De Giorgi. I testi e i corredi iconografici sono opera di studiosi della materia da tempo noti per le loro attività e che, in taluni casi, hanno al loro attivo articoli saggi e volumi pubblicati non soltanto in Italia ma anche all'estero: - Maurizio Brescia: Dall' "Europa" al "Miraglia" - Michele Cosentino: Dal progetto "Bonfiglietti" alla Legge Navale del 1975 - Decio Zorini: I catapultabili della Regia Marina - Andrea Tirondola: I pionieri dell'Aviazione Navale - Patrizio Rapalino: Tra indipendenza e sinergia - Giuseppe Lertora: Spunti e aneddoti tra storia e leggenda dell'Aviazione Navale. Le tematiche trattate, come si può vedere, sono quindi quanto mai varie e differenziate: dall'evoluzione delle unità italiane "a capacità aerea" descritte nei primi due contributi si passa all'esame dei velivoli italiani lanciabili da catapulta, al contributo tecnico e umano dei primi "Aviatori Navali" della Regia Marina, alle implicazioni strategiche e concettuali insite nello sviluppo dell'aviazione navale in Italia, per concludere con la testimonianza - diretta e appassionata - di chi ha vissuto in prima persona lo sviluppo dell'Aviazione Navale Italiana negli ultimi suoi decenni di attività. Il corredo iconografico - a discapito del ridotto numero di pagine - è ben strutturato, quantitativamente ricco e di elevata qualità, alternando a immagini d'epoca fotografie più recenti, riproduzioni di documenti e ritratti dei numerosi "personaggi" le cui attività sono descritte nei testi. Il lavoro è completato da un'introduzione dell'amm. De Giorgi e da brevi biografie degli autori dei contributi. Si tratta quindi, in definitiva, di un'opera non certo celebrativa ma ampia, diversificata, documentata ed esaustiva nella sua concisione: tale da costituire un autentico "punto fermo" nella pubblicistica italiana sulla materia e, soprattutto, ispirata a tematiche e a un "sentire comune" che - come tanti auspicano da tempo - ci auguriamo possano diventare nuovamente gli elementi principali, inderogabili e graditissimi della produzione editoriale della Rivista Marittima nel futuro. ---- La preparazione degli autori, la validità dei testi, la vastità del corredo iconografico e l'impostazione editoriale dell'opera non sono purtroppo fronteggiate da un'analogamente elevata cura dei dettagli editoriali e dall'uso corretto di talune "convenzioni formali" da utilizzare nell'ambito dell'editoria navale specializzata (peraltro non certo ascrivibili a chi quest'opera ha curato o ha ad essa contribuito). Facciamo riferimento, ad esempio, ai nomi di unità e aeronavi di cui sono saltati i corsivi o a casi ancor più eclatanti, come quello in cui il t.v. Ugo De Rossi del Lion Nero diventa "Ugo De Rossi del Lion Nero"... Il correttore di bozze (ma se c'era, ha operato come tale?) ha trasformato in corsivo la parte finale del cognome dell'ufficiale, come se questi fosse stato imbarcato su una fantomatica Nave Lion Nero, peraltro mai esistita nei ranghi della Marina italiana... Parimenti, è saltata la parte finale dell'articolo di D. Zorini (pag. 48), che così termina con una parola parzialmente divisa in sillabe e senza una frase di senso compiuto, e segnaliamo anche (pag. 92) i cacciatorpediniere della classe "Orfani", chiaramente diventati tali quando nessuno in redazione si è peritato di sostituire la modifica apportata dal correttore automatico di bozze, che non ha certo in memoria il corretto lemma "Oriani". Infine, una corretta deontologia editoriale vorrebbe che le pubblicità fossero inserite o nelle pagine centrali di un articolo o come "suddivisione" tra un articolo e un altro: nel caso del saggio di M. Brescia, invece, una pagina di pubblicità è improvvidamente inserita prima dell'ultima pagina dell'articolo (contenente due sole righe di testo...) quando - sistemata al termine - avrebbe meglio evidenziato lo "stacco" dal pezzo successivo. Si tratta, in ogni caso, di peccati "veniali" rispetto alla qualità di un'opera che ci sentiamo di raccomandare a tutti gli appassionati della materia e a tutti coloro che hanno a cuore la storia, le sorti e il futuro della nostra Marina e della sua Aviazione Navale.
  4. Sono recensiti qui: https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=41952
  5. Titolo: I SOMMERGIBILI ITALIANI 1940-1943 (parte 2ª - Atlantico) Autore: Erminio Bagnasco e Maurizio Brescia Editore: n. 12 di "STORIA militare Dossier" (gen.-feb. 2014) - Albertelli Edizioni Speciali Anno: 2014 Pagine: 120 Dimensioni: cm 21 x 29 - 283 fotografie in b/n, 16 tavole al tratto, 7 profili e due cartine a colori Prezzo: Euro 10,00 reperibilità: facilissima Facendo seguito al primo fascicolo dedicato ai sommergibili costieri e all'attività nel Mediterraneo e Mar Nero, il n. 12 di "Storia militare Dossier" completa l'argomento dei sommergibili italiani che hanno pres parte al secondo conflitto mondiale, con al descrizione tecnica dei battelli "oceanici" e un'approfondita disamina delle operazioni condotte in Atlantico e nel Mar Rosso. L'impostazione è quindi analoga a quella del fascicolo precedente, e a un'ampia ed esaustiva introduzione fanno seguito le schede tecniche dedicate alle classi dei battelli che operarono in Atlantico (o alle unità più grosse, come il Micca e il Fieramosca che prestarono servizio soltanto nel Mediterraneo). Notevole e completissima la disamina delle operazioni nell'Oceano Atlantico, cui sono dedicate una quarantina di pagine ricche di foto non soltanto dei sommergibili italiani (scattate tanto a Bordeaux come in navigazione), ma anche dei numerosi mercantili britannici e alleati affondati tra il 1940 e il 1943. Merita anche di essere ricordato l'ampio "inquadrato" sulle operazioni in Mar Rosso, cui va aggiunta una cartina ove sono indicati i punti di affondamento o cattura dei quattro battelli perduti in quell'area. Trattandosi del fascicolo conclusivo, non potevano mancare alcune appendici "generali" che riguardanti, nell'ordine: - I principali successi conseguiti dai sommergibili italiani nella seconda guerra mondiale - I più celebri comandanti di sommergibili italiani per il periodo 1940-45 (opera di Andrea Tirondola, ossia il nostro com.te GM Andrea) - Un'ampia nota sulle colorazioni mimetiche - Le lettere distintive dei sommergibili italiani. Il fascicolo, infine, è completato da una bibliografia selezionata e da un indice analitico veramente completo, relativo sia al "Dossier" n. 11, sia al n. 12. L'iconografia è ancora più ampia, se possibile, che nel fascicolo precedente e comprende foto in parte inedite, viste generali dei battelli, dettagli, immagini - come detto - di molti mercantili affondati - ritratti dei principali comandanti e molti elementi ancora. Nella terza di copertina sono presentate una pianta della base di "Betasom" e una carta dell'Oceano Atlantico ove sono indicate le zone di azione dei nostri sommergibili. --- In via generale, questi due facicoli di "Storia militare Dossier" pongono un punto fermo sull'argomento, costituendo la più vasta, ampia, documentata e precisa opera relativa a tutti i battelli italiani che operarono nel corso del secondo conflitto mondiale. Si tratta, nel complesso, di un lavoro di 240 pagine, con più di 500 fotografie, 40 tavole al tratto, 14 profili a colori e 3 cartine anch'esse a colori. I testi rivestono carattere di analoga esaustività, sia per gli aspetti tecnici, sia per quelli operativi. In definitiva, è un'opera veramente bella e ben fatta che, dettaglio non trascurabile, beneficia inoltre di un rapporto qualità/prezzo davvero favorevole in relazione a quanto è stato presentato ai lettori.
  6. Intervengo anch'io in questa interessante discussione perché - abbastanza spesso - mi capita di leggere i fascicoli della Rivista Marittima. Premetto di non essere una "professional" del settore ma - dopo l'improvvida pubblicazione sul numero di giugno 2013 dell'ORRIBILE poesia sulla Costa Concordia - mi lascia veramente perplessa e stupita la reiterazione del fatto sul numero di ottobre 2013, con la pubblicazione della "seconda puntata" della poesia che, già solo dal punto di vista letterario, è ancora peggiore della prima. - Perché bisogna scrivere "del" alla fine di una riga e "mare" all'inizio della successiva? - "In gramaglie"?? Ma roba da matti... - Per quel poco che ne so, poi, "Nave Concordia" andrebbe riferito ad un'unità della MM (Nave Doria, Nave Bergamini ecc.): quella nave disgraziata si chiamava Costa Concordia e con questo nome se ne dovrebbe parlare... Passi - comunque - l'uso di "Nave Concordia" nel testo della poesia, ma mi stupisce che lo stesso Direttore della Rivista Marittima faccia riferimento al "... recupero del Concordia"... Vabbè che ormai "il Concordia" è stato sdoganato da Bruno Vespa a "Porta a Porta" e quindi "volemose bene", ma per chi come me - pur non essendo addentro a queste cose - ama sentir parlare un certo linguaggio "che sa di mare", questo non è bello. Sinceramente, non ho idea di cosa risponderanno i lettori al questionario - sempre allegato al numero di ottobre - ove si chiedono giudizi sui contenuti e la qualità della rivista...
  7. Titolo: I SOMMERGIBILI ITALIANI 1940-1943 (parte 1ª - Mediterraneo) Autore: Erminio Bagnasco e Maurizio Brescia Editore: n. 11 di "STORIA militare Dossier" (nov.-dic. 2013) - Albertelli Edizioni Speciali Anno: 2013 Pagine: 120 Dimensioni: cm 21 x 29 - 235 fotografie in b/n, 24 tavole al tratto, 7 profili e una cartina a colori Prezzo: Euro 10,00 reperibilità: facilissima La nuova rivista bimestrale STORIA militare Dossier, ormai da quasi due anni abbinata alle uscite dei mesi "dispari" di STORIA militare, è appena uscita in edicola con il suo undicesimo numero, primo di due fascicoli che illustreranno tutti i sommergibili italiani che hanno partecipato al secondo conflitto mondiale. Questo primo fascicolo è dedicato ai battelli "costieri" ed alle operazioni nel Mediterraneo, mentre il prossimo (n. 12 - gen.-feb. 2014) riguarderà i battelli Oceanici e le operazioni in Atlantico e nell'Oceano Indiano. Questo completo e illustratissimo lavoro (che, in effetti, è riduttivo definire "fascicolo"), è articolato in tre parti principali: - L'evoluzione e lo sviluppo dei battelli italiani dalla prima alla seconda guerra mondiale; - Le caratteristiche tecniche dei sommergibili costieri: - L'attività operativa bel Mediterraneo. Non mancano, peraltro, specifiche sezioni o inquadrati dedicati alle missioni di trasporto, ai battelli avvicinatori, alle operazioni in Mar Nero, all'attività durante la cobelligeranza e un raffronto con i sommergibili tedeschi che operarono nel Mediterraneo tra il 1941 e il 1944. A testi esaustivi e completi è abbinato un corredo iconografico numericamente e qualitativamente notevole: circa 270 immagini complessive che permettono di "visualizzare" in ogni aspetto gli aspetti tecnici e operativi dei numerosi battelli "costieri" impiegati dalla Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. Numerose foto inedite sono abbinate a immagini già conosciute, ma ugualmente importanti, e il numero e la qualità di questo vasto "corpus" iconografico è ben superiore a quello del ben noto - ma ormai "datato" - Sommergibili in guerra, opera di E. Bagnasco e del compianto Achille Rastelli, risalente a più di venti anni fa. Le tavole "tecniche" illustrano tutte le classi dei battelli "costieri" e pressoché tutte le varianti delle falsetorri e di altri elementi costruttivi di ciascuna classe di unità; molto interessanti, inoltre, i grafici "a colonne" che consentono al lettore di rendersi conto di aspetti operativi che non sarebbe facile desumere o visualizzare dall'esposizione di semplici cifre. Nella 2ª e nella 4ª pagina di copertina sono presentati sette bei profili a colori di sei battelli (al famoso Sciré ne sono dedicati due) e, nella 3ª pagina di copertina, una carta del Mediterraneo evidenzia i più importanti elementi geografici citati nei testi. Una menzione a parte va infine alla copertina, con una foto colorata elettronicamente raffigurante il sommergibile Avorio in navigazione, nel 1942. Una volta che anche il secondo fascicolo sarà pubblicato, tutti gli appassionati e gli studiosi del sommergibilismo italiano della seconda guerra mondiale disporranno di una vera e propria "enciclopedia" agile, completa, ottimamente illustrata e tale da garantire un'ampia descrizione - testuale e iconografica - di tutti i sommergibili italiani che presero parte al secondo conflitto mondiale.
  8. marea

    Mussolini's Navy

    Avendo partecipato anch'io alla preparazione del volume per la parte grafica, riporto - di seguito - la recensione (opera del com.te Erminio Bagnasco) del volume di Maurizio Brescia Mussolini's Navy pubblicata sul numero di gennaio 2013 di "Storia militare". E' stato davvero un piacere collaborare! ---------------- Titolo: Mussolini's Navy Autore: Maurizio Brescia Editore: Seaforth Publishing, Londra - U.S. Naval Institute Press, Annapolis Anno: 2012 Pagine: 240 Dimensioni: cm 24 x 29, oltre circa 500 tra fotografie in b/n e profili in b/n e a colori, rilegato Prezzo: Euro 48 reperibilità: facile Il titolo di questo bel volume è di stampo prettamente anglosassone, per poterlo allineare a opere analoghe che l’hanno preceduto per i tipi della Seaforth (Hitler’s Navy, Churchill’s Navy ecc.) e di altri editori britannici e statunitensi (Roosevelt’s Navy, Stalin’s Oceangoing Fleet). Come il sottotitolo chiaramente specifica, si tratta di una “guida” volta all’illustrazione della Regia Marina nel suo complesso dall’inizio degli anni Trenta alla conclusione del secondo conflitto mondiale. Argomento assai “ghiotto” per i lettori di lingua inglese, il cui mercato editoriale è sempre stato piuttosto parco di titoli dedicati alle unità e alle vicende navali italiane. Qualcosa è però recentemente cambiato in queste inveterate abitudini e lo dimostra anche il successo di The Littorio class - traduzione del 2011 del noto volume di Erminio Bagnasco e Augusto de Toro per Albertelli - di cui i medesimi editori di Mussolini’s Navy hanno curato la distribuzione nel mondo anglofono. Questa “guida” è stata pensata e realizzata appositamente per dei lettori le cui conoscenze sulla Marina italiana, sui suoi uomini, sulle sue navi e sulla sua attività in pace e in guerra sono tutt’al più superficiali. Pertanto, l’autore affronta l’intera materia sviluppandola a tutto campo e in modo organico. Dopo un primo capitolo che traccia sinteticamente le vicende navali italiane dalla costituzione della Regia Marina nel 1861 alla vigilia della seconda guerra mondiale, Maurizio Brescia dedica una consistente parte del suo lavoro all’illustrazione delle infrastrutture legate alla Marina o che ne fanno parte integrante: porti, cantieri, arsenali, basi navali, difese costiere ecc., a cui ne segue un’altra che tratta dell’organizzazione delle forze navali e del loro impiego in guerra. Numerose in questa parte le tabelle e gli inquadrati riferiti alla consistenza del naviglio e a vari, specifici aspetti dell’attività bellica. Segue il capitolo più corposo dell’intera opera, quello dedicato al naviglio, il quale è esaminato e descritto categoria per categoria, dalle navi da battaglia alle piccole unità ausiliarie. Molti i dati tecnici forniti, oltre alla sorte delle principali unità che hanno partecipato al conflitto. I capitoli successivi sono dedicati ai mezzi d’assalto, agli idrovolanti e agli aerei imbarcati, alla colorazione e alla mimetizzazione bellica del naviglio, alle bandiere e alle uniformi, per finire con un utile, se pur sintetico, “Chi è?” delle figure più importanti della Marina italiana nel secondo conflitto mondiale. Un’ampia bibliografia e un indice delle persone e delle unità navali completano brillantemente il volume. Sino ad ora, però, non si è fatto cenno a quella che chi scrive giudica la caratteristica dominante di questo eccellente lavoro: la vasta e bellissima iconografia. Ovvero centinaia di fotografie, tutte di elevata qualità, e di chiari disegni al tratto, in bianco e nero e a colori, che arricchiscono immensamente il volume e che si dipanano dalla prima all’ultima pagina. Le foto - provenienti dalle principali raccolte pubbliche e collezioni private italiane, i cui “crediti” appaiono sempre correttamente riportati - sono state scelte con estrema cura e riprodotte splendidamente, sovente anche in grandi dimensioni, addirittura anche su due pagine affiancate senza che la cucitura al centro crei eccessivo fastidio grazie all’accuratezza con cui è stata eseguita la legatura del volume. Si tratta di belle immagini per lo più già conosciute da noi, ma nello stesso tempo sicuramente inedite fuori dall’Italia, che riusciranno sicuramente di grande interesse per i lettori anglofoni a cui, non dimentichiamolo, questo lavoro è destinato. Per i disegni, è necessario un discorso a sé. Salvo qualche chiara cartina di porti e basi navali, sono soprattutto dei dettagliati profili, per la massima parte opera dell’autore stesso e per i rimanenti riproduzioni di disegni costruttivi originali senza che la forte riduzione ne abbia compromesso la qualità. I profili contenuti nelle undici tavole a colori dedicate al camouflage costituiscono una serie di significativi esempi dei molti e diversificati schemi mimetici adottati dalle navi italiane di tutte le categorie a partire dal 1941; eseguiti da Maurizio Brescia con la collaborazione di Paola Zaio per la parte colore, sono davvero molto realistici e ben fatti. Sotto l’aspetto grafico Mussolini’s Navy è certamente una delle opere meglio concepite ed eseguite tra quante si sono viste negli ultimi tempi. Per quanto riguarda i contenuti, questi saranno certamente di grande interesse per i lettori anglofoni. Rimane peraltro l’incognita del lettore italiano che, se già esperto della materia, potrebbe non trovarvi delle novità in assoluto, ma certamente dovrebbe apprezzare la comodità di potersi avvalere di una “guida” sulla Regia Marina nella seconda guerra mondiale con elevate caratteristiche di completezza. D’altra parte, un’opera simile in lingua italiana non esiste.
  9. marea

    Congratulazioni A Promossi E Decorati!

    Grazie davvero per la promozione e il nastrino :s67: ...! Sono veramente contenta! :s20: E grazie al Direttivo e a tutti i Comandanti! E' stato davvero un piacere poter lavorare a Genova inserita in un team eccezionale :s57:, e la speranza è quella di poter ripetere presto questa bella esperienza! :s20: Naturalmente, complimenti e congratulazioni a tutti i decorati di oggi. :s67: :s26: :s20:
  10. marea

    La Spezia: conferenza su Pearl Harbor

    Alla fine la conferenza ha avuto luogo... e spero che questo breve "rapporto" possa essere di interesse per tutti! :s01: Prima di tutto, è stata una bella occasione per reincontrare dei comandanti di Betasom (Lt. Melekhin :s67: ) e per fare nuove conoscenze tra i membri della base: con il com.te Febea (alias Elena!) mi sono subito trovata in sintonia ed è stato davvero un piacevolissimo incontro! :s01: Ma veniamo alla conferenza. La serata è stata introdotta dall'ing. Giovanni Romano (Direttore della Direzione Mega Yacht di Fincantieri) e dall'ing. Stefano Orlando, Vice-Direttore del Cantiere del Muggiano. Entrambi hanno presentato le attività del Cantiere che - pur nell'attuale periodo di crisi - si sta muovendo per l'acquisizione di innovative e remunerative porzioni del mercato mondiale delle costruzioni navali. E' poi intervenuto l'amm. Giuseppe Celeste, Presidente dell' "Associazione Amici del Museo navale e della Storia" della Spezia (organizzatrice della serata) che ha introdotto il nostro com.te Alagi. La conferenza di Maurizio è stata "corposa" e davvero interessante... anche per i "non adepti" :s20:. In circa un'ora sono state proiettate numerose fotografie - in buona parte presentate anche sull'articolo "Pearl Harbor 7 dicembre 1941" in corso di pubblicazione su Storia Militare (n.ri di dicembre 2011 e gennaio 2012) - con un commento veramente accattivante e coinvolgente. Al termine è seguito un dibattito, con parecchie persone tra il pubblico che hanno fatto specifiche domande e richiesto ulteriori approfondimenti. Posso dire - personalmente e a nome di tutti - che ora abbiamo tutti le idee molto più chiare su un importante evento della seconda guerra mondiale... Un applauso e un "Bravo Zulu" per il com.te Alagi! :s34: :s51: :s20: :s20: Ed ecco tre immagini della conferenza. L'intervento dell'Ing. Stefano Orlando Il com.te Alagi all'inizio della conferenza... ... ed una fase della conferenza in cui Maurizio illustra i preparativi messi in atto dalla Marina Giapponese per l'attacco a Pearl Harbor (la foto proiettata sullo schermo mostra una ricostruzione in grande scala della base americana, su cui i piloti degli aerei delle portaerei giapponesi effettuarono un addestramento "virtuale"... ma anche parecchio "realistico"!)
  11. marea

    Notizie Da Genova

    Stamatina, dalla finestra dell'ufficio, ho fotografato questa unità militare in entrata nel porto di Genova: Purtroppo l'immagine è scattata con l'iPhone, e la nave non è molto grande... :s06: A me sembrerebbe un pattugliatore classe "Sirio", ma cosa ne pensano i Comandanti "esperti" della base? :s01:
  12. marea

    Vedetta Atlantica

    Ho iniziato a leggere ieri la mia copia della "Vedetta Atlantica"... assolutamente affascinante! :s20: Oltretutto, consente a chi è meno "addentro" alla storia della di Betasom di capire come nacque la Base di Bordeaux e quanti avvenimenti e personaggi vi ruotarono attorno... :s07: Davvero un lavoro ben fatto, intrigante e interessante da leggere: inoltre, la realizzazione editoriale è davvero eccellente, con una veste grafica sobria e ben definita. Come sempre, complimenti al nostro Dir! :s67: :s20:
  13. Già dalle prime pagine il volume è sorprendente! Non posso che unirmi alle congratulazioni e ai ringraziamenti al ns. Dir e a tutti coloro che hanno collaborato all'opera. Complimenti a tutti!! :s20: :s20: :s20: Marea :s67:
  14. marea

    I Rapporti Dal Raduno Di Genova

    Grazie a tutti i C.te per bellissime foto postate! Ancora tanti tanti complimenti al Dir :s20: :s20: è stato davvero mitico sia durante le visite che in conferenza siamo stati letteralmente catturati dalle sue parole e dal suo sguardo magnetico e mille ringraziamenti di cuore anche al ns. Bob Napp e a tutti coloro che hanno lavorato per l'organizzazione. :s20: :s20: W LA BASE ATLANTICA!! marea :s67:
  15. marea

    7.000

    Congratulazioni C.te Alagi :s20: :s20: Le chiedo umilmente scusa per il ritardo - so di meritare la fucilazione per questa mia grave mancanza :s30: ... Ho la sensazione che ultimamente sia diventato diciamo un pochino più "intransigente" :s25: e spero vorrà perdonarmi. :s19: Scherzi a parte complimenti per il traguardo raggiunto e mille ringraziamenti per i suoi interventi e per il compito non sempre facile svolto con serietà e dedizione sulla Base. Cin Cin :s28: aspettiamo ora il traguardo dei 10.000! :s26: sperando che nel frattempo sotto il suo sguardo attento :s45: non ci siano feriti .. :s22: Marea :s67:
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