Ho letto con attenzione (e scaricata) la lunga intervista di Salvatore Romano, e mi piace aggiungere un ricordo personale, alla luce di ciò che ho letto qui sopra. Intanto mio fratello era allievo al Collegio Navale di Brindisi fra il 1941 ed il 1844 e quindi è certo che ha conosciuto e frequentato Romano, condividendone la vita in quegli anni di guerra. Lui non andò con gli altri allievi a Venezia ed a Livorno perchè quando fu deciso il trasferimento era ammalato e questo gli salvò la pelle, perchè i suoi compagni di corso morirono quasi tutti. E poi mio padre, come suo padre, era stato nell'allora Reggimento San Marco ma durante la Prima guerra mondiale, nel plotone arditi. Io invece il 2 giugno 1962 ho sfilato inquadrato nel plotone allievi ufficiali, ma dell'Aeronautica Militare...Nella foto sono quel ragazzo smilzo a destra del sottotenente in prima fila. Qui sotto nel commento Romano parla della corvetta Scimitarra e della raccolta di medaglie della R.Marina avuta in eredità da mio padre che la passò a mio fratello e alla sua morte a me, e che custodisco religiosamente. Ne ho scritto in altri commenti su Betasom. Ma il Com.te Romano è ancora vivo e vegeto? spero di si. Gentilissimo Signor Galasso,
il mio amico Cristiano d'Adamo mi ha "girato" il suo e-mail con l'allegata serie di medaglie. Ho appena avuto il tempo di scorrerle rapidamente ed ho subito visto che si tratta di materiale interessantissimo.
Prima di poterle esaminare con calma, le anticipo che quella dello Scimitarra è stata disegnata nel 1944 (forse giugno) dall'allora S.T.V. Giorgio Bertini, all'epoca Direttore del Tiro sullo Scimitarra, di due Corsi prima del mio, di cui sono stato sott'ordine e che poi, diventò Ufficiale in seconda ed io lo sostituii come D.T. Era un abile disegnatore ed incisore (ho ancora un timbro con il simbolo dello Scimitarra inciso da lui su linoleum) oltre che caricaturista. Partecipai anche io con i miei commenti (e Cristiano d'Adamo dei miei commenti ne sa qualcosa e ne è attualmente vittima !) al disegno di questa medaglia e discutemmo molto sulla sua idea di farla come se fosse un bollo di ceralacca, con il bordo frastagliato, invece del classico tondo di tutte le medaglie delle navi. Il primo cliché fu fatto a Taranto, non ricordo dove, dato che il classico coniatore delle medaglie delle navi, Picchiani & Barlacchi era a Firenze e non era raggiungibile perché "dall'altra parte del fronte". Non ne furono fatti molti esemplari perché avevamo poco denaro ed il conio costava caro. Furono fatte soltanto medaglie in argento ed i bronzo. Dopo la fine della guerra (ma io non ero più a bordo) furono fatte nuove tirature da Picchiani & Barlacchi eliminando la "R" di Regia. Quando poi sono tornato sullo Scimitarra come Comandante, allo sbarco, mi è stata regalata dagli Ufficiali la medaglietta in oro e la classica cornice d'argento con foto e dedica. PER FORTUNA all'epoca ancora non esistevano i CREST che sono diventati invasivi come l'edera e che, secondo me, hanno fatto perdere valore alla medagliette.
Circa il motto "Fendendo Difendo" le posso dire poco perché a gennaio del '44, quando imbarcai sullo Scimitarra già esisteva. Le posso dire che fu scherzosamente modificato da equipaggi di altre corvette, ma taccio sul perché e come fu modificato.
Invece è stata a carico mio la ri-fusione della campana di bordo con il bronzo di quella originale ove figura la "R" di Regia. Purtroppo non sono riuscito ad averla come ricordo, ma ne ho una bella fotografia. Ma questo non le interessa. Mi scusi. Il fatto è che quando mi tornano alla mente quei tempi, mi lascio trasportare dalla commozione e ... mi dilungo troppo.
Mi farò sentire non appena avrò esminato le altre fotografie, ma non tanto presto perchè il tempo per ora mi è tiranno.
Cordiali saluti.
Salvatore ROMANO.