Eseguo:
Dal racconto di un componente l'Equipaggio ,il Sig Balestrieri elettricista.
Il sommergibile Ruggiero Settimo parte da Taranto diretto a Tripoli con un carico di munizioni , tutto procede regolarmente ,emersioni notturne per la ricarica delle batterie , puntuale arrivo al porto di destinazione veloce sbarco ed immediato rientro a Taranto. Appena al di fuori del golfo della Sirte un ricognitore inglese Short Sunderland li avvista , immediata immersione rapida ma altrettanto rapidamente incomincia la caccia AS . Il ping dei sonar e lo scoppio delle bombe di profondità si susseguono per ben 72 ore , esplosioni vicinissime che scuotono il battello , assoluta immobilità a bordo ed inizio di scarsità di aria che comporta il fatto di evitare ogni movimento superfluo. Per non essere individuato il smg si posa sul fondo a circa settanta metri di profondità. Dopo tre lunghissimi giorni di tensione non vengono più rilevati rumori sulla superficie , il Comandante dà l'ordine di dare aria alle casse ma il smg non si muove , è completamente ricoperto dal fango sollevato dalle esplosioni che gli impedisce qualunque movimento . Sono attimi di disperazione poi l'intuizione del Comandante , viene data aria alle casse prima a destra e poi a sinistra alternativamente , così facendo dopo ripetuti tentativi il battello si muove e lentamente risale alla superficie. I danni sono estesissimi , il cannone non esiste più rimane il solo basamento , la lancia situata nell'intercapedine tra lo scafo resistente e la sovrastruttura è letteralmente polverizzata. Grandissimi festeggiamenti all'arrivo inaspettato a Taranto dove il battello veniva considerato per disperso non rispondendo alle chiamate avendo tutti gli apparati ricetrasmittenti fuori uso. Racconto che sentito dal vivo fa venire i brividi.