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magico_8°/88

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Risposte pubblicato da magico_8°/88

  1. Il 14/2/2024 Alle 09:16, Totiano ha scritto:

    La ditta olandese Optics11 sta promuovendo in maniera "importante" i propri prodotti con particolare riferimento ai sensori a fibre ottiche, in grado di sostituire gli attuali sensori sonar evitando campi elettromagnetici, alti voltaggi ecc.

    Ecco il link alla pagina degli impieghi "Defence"  Defense - OPTICS11 Fiber Optic Sensing Solutions

    Francamente non sono in grado, con cosi pochi dettagli, di capire quanto sia performante, ma sembra davvero interessante. In grado di lavorare anche su lunghe distanze come sbarramenti costieri piuttosto che il monitoraggio delle infrastrutture sottomarine, cosa ne pensate?

     

     

    Qualche dato in più sull'utilizzo delle fibre ottiche in ambiente sottomarino (civile...) nel sito della ALCATEL Submarine Network

     

    https://web.asn.com/en/fiber-sensing/main.html

     

     

  2. Caro Marco allora il momento tanto atteso è arrivato...e forse anche nel momento appropriato, i tuoi cari hanno bisogno di te.

     

    Hai dato tanto alla Marina, e tanto lei ha dato a te...ma tanto ha anche preteso, e questa tua dedizione, certe volte passata inosservata ai più, a tanti, che hanno avuto il privilegio di conoscerti, è apparsa sincera e disinteressata come un vero amore deve essere...

     

    Spero, ma sono anche sicuro, che il prosieguo della tua vita sarà sempre all'insegna dell'onesta intellettuale che ti contraddistingue, e vicina ai valori di correttezza che porti avanti da anni forse ancora prima di essere un uomo di Marina, perché ricorda che prima di essere stato un Buon Marinaio sei stato un uomo sincero e corretto con tutti...e questo fa di te una Bella Persona... ed un Buon Amico  

     

    Fabrizio & Alessandra

       

  3. Riprendo dal sito italiano ARES Osservatorio Difesa che "la Repubblica di Cina ha ufficialmente varato il primo sottomarino di produzione nazionale l'SS-711 Hai-Kun"

     

    "L’annuncio dello sviluppo nazionale di una classe di battelli risale al 2014 ma il vero punto di svolta è arrivato nell’aprile del 2018 quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato il trasferimento tecnologico del know how necessario alla progettazione dei sottomarini.

     

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    Il battello, la cui costruzione è iniziata nel 2020, ha un dislocamento di 2.500 tonnellate ed una lunghezza di circa 70 metri.

     

    Il timone di coda ha la conformazione ad “X” come già presente su diversi sottomarini mentre la vela è simile a quella dei sottomarini della classe "Astute" della Royal Navy con qualche dettaglio simile alla classe "Soryu".

     

    L’elica posteriore, non mostrata per questioni di riservatezza durante la presentazione, dovrebbe avere sette pale.

     

    hai-kun-1024x683.jpg.webp

     

    La componente nazionale presente a bordo è di circa il 40% con oltre 100 fornitori locali ma Taiwan ha dovuto ricorrere a diverse aziende specializzate in tutto il mondo per la costruzione del battello.

     

    Lo scafo è stato progettato dall’olandese Damen, l’acciaio HSLA-80 CRHS56 proviene da AcelorMittal, i motori diesel ed i generatori sono della MTU così come sono tedeschi i tubi lanciasiluri da 533 millimetri che impiegheranno i siluri statunitensi Mk.48 Mod 6AT oppure i missili UGM-84L Harpoon.

     

    Gli Stati Uniti hanno fornito inoltre alcune componenti critiche del programma come il sonar cilindrico attivo e passivo posto a prua e quello passivo posto lungo lo scafo nonché il sistema di combattimento derivato dall’AN/BYG-1 presente sui battelli dell’US Navy.

     

    Sempre di produzione statunitense il sistema di gestione della piattaforma che è di L-3 così come il sistema di comunicazione, di controllo del danno ed i periscopi.

     

    taiwan_Hai_Kun_submarine_launch_sqlazh

    fonte https://www.defenceconnect.com.au/

     

    Da sottolineare invece come il sistema di contromisure siluri attivo/passivo è stato sviluppato dall’Istituto di Scienze e Tecnologia di Taiwan e si compone di un totale di 12 lanciatori in totale di cui sei sul lato destro e sei sul lato sinistro.

     

    Le batterie non sono agli ioni di litio bensì le più classiche piombo-acido fornite da una azienda di Taiwan.

     

    Allo stato attuale è prevista la costruzione di un totale di otto sottomarini con possibilità di arrivare fino a dieci unità.

     

    La tabella di marcia è comunque molto densa dato che la costruzione è iniziata a novembre 2020 con l’impostazione a novembre 2021 ed il varo nel settembre del 2023.

    La consegna è prevista per la fine del 2024 con l’ingresso in servizio per il 2025.

     

    E’ doveroso sottolineare che questo primo battello servirà da unità prototipo per la successiva produzione in serie e molto probabilmente a partire dal secondo sottomarino ci potrebbero essere diverse modifiche.

     

    Lo sviluppo del sottomarino è stato al centro di diverse spy story dove non solo alcune persone coinvolte nel progetto sono state accusate di aver passato informazioni alla Cina ma un dipendente di un subappaltatore della sudcoreana Daewoo è stato accusato di aver sottratto informazioni sui battelli della classe Dosan Ahn della Republic of Korea Navy (ROKN) per passarli alla Taiwan International Shipbuilding Company."

     

    image.png

    fonte https://www.navalnews.com/naval-news/2023/10/america-providing-advanced-systems-for-taiwan-new-submarine

     

    Alla fine ci sono riusciti, il 28 settembre 2023 è stato varato il primo sottomarino costruito in "autonomia" a Taiwan  nel cantiere navale della CSBC Corp. a Kaohsiung, in un periodo relativamente breve dato che dal taglio della prima lamiera pare siano passati meno di 2 anni...:ohmy:

     

    Da quello che riporta l'articolo di Ares Difesa, ci sono state diverse collaborazioni (compreso dall'Italia...) :wink: che hanno permesso, dall'iniziale progetto, l'effettivo realizzo del battello in così poco tempo.

     

    Da altre fonti, e da uno studio delle prime immagini, si può ritenere che almeno per lo scafo si sia preso ad esempio quello della classe olandese "Zwaardvis" già in servizio con la Marina di Taiwan per evitare un totale salto nel vuoto per la cantieristica locale.

     

    La prima differenza che salta all'occhio con i battelli precedenti è il passaggio dei sistemi di controllo dei timoni dal più classico sistema a croce al più moderno ad X, che rappresnta sicuramente il passo avanti più rischioso per tutto il progetto.

     

    Per il resto si tratta ancora di un "classico" sottomarino diesel-elettrico, senza AIP e batterie al Litio, ma questo è normale...non ci si poteva aspettare di più per il primo battello "auto-costruito" :biggrin:

     

     

  4. Quello che mi incuriosisce, di tutto il post, è la frase relativa alla presunta mancanza di un cliente, come se si trattasse di una private venture della STM, con sponsor il governo Turco, per far vedere o meglio far capire, le potenzialità della cantieristica turca nel settore subacqueo...(intesa come fase di progettazione e realizzazione autonoma, senza far ulteriormente affidamento a licenze e/o autorizzazioni  estere...)

  5. Fonte di riferimento, RID (Rivista Italiana Difesa) ottobre 2023

     

    Svoltasi in Turchia a fine luglio, l’edizione 2023 della International Defence Industry Fair, meglio nota come IDEF, ha visto una massiccia presenza di aziende nazionali, e una corrispondente flessione della presenza internazionale, con la chiara intenzione di diventare sempre più autonoma nel settore della Difesa.

     

    Nel settore navale la novità più interessante, relativamente alla passione che ci accomuna su Betaom, e quella dell’assemblaggio delle prime sezioni del sommergibile STM-500, che permette alla la Turchia di entrare nel novero delle nazioni in grado di progettare e produrre un’unità subacquea maggiore.

    1646309237_stm500render.jpg?1646309237

    STM500 Rendering STM

     

    Progettato per operare in acque poco profon­de, l’STM-500 è lungo 42 m, ha un diametro di 4,2 m, e disloca 485 t in superficie e 540 t in immersione.

    La profondità massima raggiungibile è di 250 m, e secondo STM il sommergibile potrà condurre missioni simili a quelle dei battelli di maggiori dimensioni a costi nettamente inferiori; fra queste lotta sotto­marina, missioni di ricognizione, sorveglianza e intelligence, minamento e rilascio di Forze Speciali.

     

    STM500-2-1-1024x581.jpg.webp

    Rendering della sezione dell'STM500 (Screenshot da video della STM)

     

    image.png

    www.edrmagazine.eu

     

    Non a caso il modello esposto a IDEF 2023 aveva un SDV installato a poppa della vela del sommergibile, e le sistemazioni interne prevedono 6 posti aggiuntivi per gli incursori, che si aggiungono ai 18 per l’equipaggio e alla cabina del comandante.

     

    IDEF23-STM500_03.jpg

    www.edrmagazine.eu

     

    Propulso da un moto­re elettrico da 1,5 MW alimentato da batterie Litio-Ioni ricaricate da 2 diesel, che assicura 3.500 miglia nautiche di autonomia sui mo­tori diesel e 75 miglia nautiche sulle batterie, l’STM offre in opzione anche un sistema AIP (presumibilmente con un aumento del dislocamento...)  che estende l'autonomia a oltre 4.000 miglia nautiche. La velocità massima è di 18 nodi, mentre quella di crociera è di 5 nodi.
    Il sottomarino è dotato di periscopio d’attacco e navigazione di tipo optronico, radar di naviga­ zione, sistema di scoperta elettronica e sonar di diverso tipo, e pure di 4 tubi lanciasiluri da 533 mm, con 4 altri siluri di scorta presenti a bordo.

     

    IDEF23-STM500_02.jpg

    www.edrmagazine.eu

     

     

    Il 2024 vedrà l’assemblaggio dei vari blocchi per giungere in tempi brevi al prodotto finito (48/72 mesi...).

     

    Nessun commento circa un potenziale cliente da parte di STM.

     

    Dati chiave STM500

    • Caratteritiche principali STM500

    • Specifiche tecniche
      • Lunghezza fuori tutto: 42 metri
      • Larghezza massima: 8,50 metri
    • Tonnellaggio
      • Dislocamento in superficie: 485 tonnellate
      • Dislocamento in immersione: 540 tonnellate
    • Prestazione
      • Velocità massima: 18+ nodi
      • Velocità di crociera: 5 nodi
      • Profondità di immersione: oltre 250 metri
      • Autonomia con diesel: 3.500 miglia nautiche
      • Autonomia con batterie: 75 miglia nautiche
      • Diesel + AIP: 4.000 miglia nautiche
    • Sistema di propulsione
      • Motore di propulsione: ca. 1,5 MW
      • Generazione di energia: 2x generatori diesel, batterie agli ioni di litio, sistema AIP (opzionale)

    Altre info dal sito NAVAL NEWS

    https://www.navalnews.com/naval-news/2022/06/turkeys-stm-begins-construction-of-500-ton-submarine-stm500/

     

    e dal sito European Defence Review

    https://www.edrmagazine.eu/stm-goes-underwater

  6. Finalmente la costruzione dei 212CD è partita, (vedendo la data iniziale del post...) 

     

    Riprendo dalle News di RID (Rivista Italiana Difesa) la notizia dell'inizio dei lavori...

     

    Featured-Image-TKMS-HDW-Class-212CD-Subm

    Sottomarini U-212CD, si comincia02/10/2023 | GIULIANO DA FRÈ

    Dopo una lunga fase di gestazione (e quando Fincantieri ha sin dal gennaio 2022 avviato al costruzione del 212NSF), il 12 settembre è partita nei cantieri ThyssenKrupp Marine Systems di Kiel la costruzione del primo sottomarino Type-212CD.

     

    Un acronimo che sta per Common Design, trattandosi di un battello progettato per le marine tedesca e norvegese, che nel 2021 ne hanno ordinati rispettivamente 2 e 4 esemplari. Quelli destinati alla Norvegia, che inizialmente ne aveva indicato un quinto in opzione, andranno a sostituire entro il 2035 i 6 vecchi ULA, pure di costruzione tedesca in base al progetto U-210. Anche per il lotto tedesco, che andrà ad affiancare i 6 Type-212A classe U-31 costruiti in 2 serie nel 1998-2016, dopo l’invasione russa dell’Ucraina del 2022 e il risorgere di una cortina se non di ferro sicuramente densa di potenziali guai, si è tornato a parlare di una sua espansione: addirittura con possibili ordini per altri 4-6 battelli, sebbene sia più probabile ipotizzare il raddoppio dell’attuale ordine per 2 unità, in consegna nel 2032 e 2034.

     

    Il sottomarino appena cantierizzato a Kiel è invece destinato alla Norvegia, che deve iniziare la dismissione degli ULA diesel-elettrici costruiti nel 1987-1992, con entrata in servizio prevista nel 2029. Il valore del contratto relativo a 6 battelli è di 5,5 miliardi di euro, comprensivi di supporto logistico e simulatore, mentre 250 milioni di euro sono stati investiti da TKMS per potenziare, a partire dal 2019, il polo produttivo di Kiel; non va dimenticato che nel 2022 l’azienda ha rilevato anche i cantieri MV Werften di Wismar, per affrontare un potenziale incremento della costruzione di sottomarini. Oltre ai 6 battelli ordinati nel 2021, e alle possibili ulteriori opzioni tedesche e norvegesi, infatti, i Type-212CD sono in corsa per i programmi subacquei olandese (4 unità) e polacco (2 o 3 battelli), senza contare eventuali altre commesse.

     

    Il Type-212CD si presenta come un notevole miglioramento della serie precedente, già adottata in 4 esemplari anche dalla Marina Italiana: lungo 74 m contro i 56 m dei 212A, più largo e con un dislocamento salito a 2.500 t, risulta più veloce ma anche più silenzioso, e con una maggiore autonomia in immersione, grazie a un più avanzato propulsore AIP e al design migliorato. La sensoristica vede l’adozione del nuovo sistema di combattimento ORCCA, e l’integrazione dei sofisticati missili antinave Naval Strike Missile (NSM) Block-1A, impiegabili anche contro bersagli terrestri, e oltre all’IDAS da difesa aerea.

     

    Altre info dal sito di NAVALNEWS

    https://www.navalnews.com/naval-news/2023/09/tkms-celebrates-start-of-production-for-type-212cd-submarine/

     

    e da quello della THYSSEN-KRUP 

    https://www.thyssenkrupp-marinesystems.nl/en/the-new-submarines.html

     

    Video di presentazione della Thyssen Krupp

    https://www.thyssenkrupp-marinesystems.nl/media/files/video_update/20220602_tkMS_NL_Snippet_Our_new_Submarines_v02.mp4

     

     

     

     

     

  7. 2 hours ago, Totiano said:

    Davvero bellissimo, ancora complimenti Fabio!

    Concordo davvero un bellissimo lavoro Fabio :smiley19::smiley19::smiley19:

     

    On 9/10/2023 at 15:49, S513 said:

    Poteva mancare il cavo di traino?20231009_153709.thumb.jpg.a4b3a2dde04d540fc4e54b3c0184a6ce.jpg

    Curiosità sul cavo di traino...erauna dotazione "normale" o veniva sistemato in eventi/situazioni particolari?

  8. Immagino tu ti riferisca in primis al nome del battello e quindi della classe di appateneza...

     

    Smg.DA.VINCI_chiusa.Betasom.31.10.1940-1_In.guerra.sul.mare-2005.jpg

    Si tratta del Da Vinci e non del Barbarigo...o quantomeno forse il disegno/rendering  vuole fare riferimento alla sagoma del Barbarigo prendendo come spunto quella de Da Vinci... e poi quelle simpatiche casette di campagna inserite agli estremi delle foto che nulla hanno a che fare con i bacini di Betasom

     

    Smg.BARBARIGO_chiuse.BETASOM-1941_Sommergibili.italiani-1940-1943_2014.jpg

  9. Qualche info in più...dalle News di RID (Rivista Italiana Difesa)

     

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    Gli Ucraini attaccano Sebastopoli: colpiti sottomarino e nave da sbarco13/09/2023 | PIETRO BATACCHI

     

    Gli Ucraini hanno messo a segno stamattina un colpo importante nella guerra delle retrovie contro i Russi. L’attacco ha colpito di nuovo Sebastopoli e, in particolare, un bacino di carenaggio dove sono rimasti gravemente danneggiati il sottomarino classe VARHAVIANKA (tipo KILO Avanzato, 636.3), ROSTOV SUL DON, e la nave da sbarco classe ROPUCHA, MINSK. Anche fonti russe confermano i gravi danni alle 2 unità di cui una, il sottomarino ROSTOV SUL DON, ampiamente utilizzata durante la guerra per il lancio di missili da crociera KALIBR contro bersagli in Ucraina. Sempre fonti russe, riportano che nell’attacco sarebbero stati impiegati 10 missili standoff STORM SHADOW e 3 droni. Impossibile trovare conferme oggettive a quanto riportato dai canali Telegram filorussi, ma qualche dubbio resta. Dieci STORM SHADOW significherebbe l’uso di almeno 5 Su-24 come piattaforme vettrici, in pratica tutta la flotta o giù di lì, più i Su-27 e i MiG-29 di scorta. Molto rischioso, anche tenendo conto di un mix tra esche ADM-160 MALD e missili "veri". Peraltro non c’erano stati utilizzi documentati di questi sistemi d’arma da oltre un mese, tanto da far pensare ad un esaurimento degli stock (anche temporaneo) o alla perdita/danneggiamento dei velivoli durante gli strike counter-force russi della seconda metà di luglio. Certo, lo STORM SHADOW potrebbe essere stato integrato anche su MiG-29 o Su-27, ma non lo sappiamo e comunque non è semplice. Riteniamo, allora, più probabili altre 4 ipotesi. La prima, un massiccio attacco con droni: gli Ucraini, anche grazie all’assistenza occidentale, ne stanno producendo di diverse tipologie, e pure la Antonov ha deciso di riconvertire in parte la sua produzione per abbracciare, appunto, anche i droni. La seconda, un attacco con bombe JDAM-ER. Questi ordigni, con una portata fino agli 80 km, sono stati integrati come noto su MiG-29 e Su-27 ucraini. Uno scenario, dunque, è che i velivoli si siano portati a “tiro JDAM” ed abbiano lanciato facendo strike. Non dimentichiamo che poco tempo fa un raid di forze speciali ucraino ha portato alla distruzione di un S-400 proprio in Crimea, e non è chiaro se il complesso sia già stato rimpiazzato o meno. La terza, un primo impiego dei missili balistici tattici ATACMS lanciabili dai lanciarazzi HIMARS e MLRS. Della fornitura degli ATACMS se ne parla con insistenza da qualche settimana, anche se ufficialmente il Pentagono non ha ancora comunicato nulla in merito. Però ricordiamo che quando ufficialmente Londra annunciò la fornitura degli STORM SHADOW, nella realtà questi erano già operativi… La quarta, l’impiego di missili antinave NEPTUNE modificati per il ruolo superficie-superficie. E’ noto che gli Ucraini stanno lavorando ad un aggiornamento in tal senso del NEPTUNE già da tempo. E tra le modifiche apportate ci sarebbe un nuovo seeker IR per il riconoscimento dell’immagine, considerando che l’originario seeker radar mal si presta all’attacco contro bersagli terrestri con poco contrasto radar. Infine, un’ultima considerazione. La Crimea è molto esposta all’ISR ed alla Guerra Elettronica americana e NATO, con assetti dedicati che operano costantemente sul Mar Nero: GLOBAL HAWK, REPAER, P-8; per citare solo le piattaforme conosciute: e gli UAV spia RQ-170 (ricordate, la bestia di Kandahar che apparve all’improvviso in Afghanistan)? I super-segreti RQ-180? Chissà... In ogni caso questa presenza costante facilita inevitabilmente l’audacia ucraina...

     

     

  10. Riprendo dalle news di RID (Rivista Italian Difesa) la notizia del varo di un nuovo battello lanciamissili per la Corea del Nord

     

    NK%20submarine.jpg

     

    "La Corea del Nord vara un sottomarino lancia missili 08/09/2023 | TOMMASO MASSA

    Il 6 settembre, alla presenza del leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong Un, è stato varato un nuovo sottomarino d’attacco lanciamissili destinato alla Marina Nordcoreana, denominato HERO KIM GUN-OK e contrassegnato dal distintivo ottico 841.

    Si tratta di un sottomarino di design sovietico classe ROMEO che è stato ampiamente modificato per ospitare una sezione dedicata al lancio dei missili, installata a poppa della vela e collegata direttamente ad essa. Le modifiche hanno interessato anche la prua, che è stata accorciata e arrotondata, e dalla quale sono state rimosse le “ali”, installate invece sulla vela; è anche probabile che siano stati rimossi i tubi lancia siluri (per motivi di spazio), ma dalle immagini disponibili non è possibile affermarlo con certezza.

    Per quanto riguarda la sezione dedicata al lancio dei missili, dalle immagine diffuse si possono notare 5 sportelli per ciascun lato (per un totale di 10 sportelli e, dunque, 10 missili), sotto i quali dovrebbero essere collocati i pozziper il lancio. Non è chiaro quali classi di missili possano essere lanciate dal sottomarino, ma è probabile si tratti di missili balistici della famiglia PUKGUKSONG (e forse anche del nuovo missile da crociera HWASAL-2), vettori con capacità indicata di trasporto di testate nucleari, anche se le dimensioni dei missili di questa famiglia (tra 9,7 m e 10,6 m di lunghezza e tra 1,5 e 1,8 m di diametro, a seconda delle versioni) paiono maggiori rispetto agli sportelli. È possibile che i 4 pozzi anteriori (2 per lato) abbiano dimensioni maggiori rispetto agli altri 6: in questo caso si potrebbe equipaggiare il battello con 4 missili PUKGUKSONG e 6 missili più piccoli (come il missile testato nell’ottobre 2021, denominato KN-23.

    Ricordiamo infatti che la Marina Nordcoreana dispone attualmente di un sottomarino con capacità di lancio di missili balistici: il YONGUNG (824) classe SINPO/GORAE."

     

    Come per tutte le costruzioni autarchiche della Corea del Nord le considerazioni di visibilità mediatica tattico/strategico prendono il sopravvento sulla progettazione e realizzazione di nuove unità.

    In questo caso si è inserito su uno scafo di un battello diesel/elettrico degli anni 50/60, con le dovute modernizzazioni del tempo, non uno ma bensì due sistemi missilistici (probabilmente...) stante la diversa dimensione dei portelli dei pozzi di lancio, come a voler far pensare ad un ibrido battello SSBN/SSGN per missili balistici e/o da crociera con e senza testata nucleare...scusate ma le incognite quanto si parla di Nord Corea sono la normalità...:blush:

     

    NK_submarine-01.jpg

     

    Per la scelta del tipo di propulsione, come del tipo di scafo, si è rimasti volutamente ancorati al passato, visto che almeno ad oggi, la cantieristica locale non può produrre di meglio, anche perchè, a mio modestissimo parere, il battello in questione rappresenta al momento solo un altro tentativo della Corea del Nord, di sperimentare un nuovo sistema di lancio di missili da sommergibili, e non un nuovo tipo di battello, stante le troppe rinunce che lo stesso sottomarino è costretto a subire, dato il sistema di propulsione adottato e le dimensioni di scafo sia esterne che interne, le quali non permettono allo stesso, una velocità adeguata ed un autonomia in immersione altrettanto adeguata (leggasi meno spazio interno per batterie, propulsori più potenti e struttura esterna di dimensioni troppo esagerate, che rende il battello meno furtivo e molto più lento...).

     

     

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