Purtroppo non nascondo che sono pessimista.
Se è pur vero che è stata stabilita una “Non” giurisdizione indiana sull’oggetto del contendere, è anche vero che siamo di fronte all’ENNESIMO rinvio “all’indiana” della questione, visto che una decisione in merito è stata demandata ad una altro tribunale (l’ennesimo).
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Questo è il risultato di quanto l’Italia sia riuscita a contare poco in ambito internazionale e a farsi prendere per i fondelli da tutti, a partire da uno stato – quello indiano - che non colpisce la violenza sulle donne (e che violenza!), che non risolve il problema della fame e delle malattie ma che si dota di armamenti atomici che può ficcarsi dove dico io.
E la colpa di chi è? Vanno fatti i nomi:
• Governo Berlusconi (e l’allora ministro della Difesa La Russa), che emisero regole d’ingaggio dubbie, incomplete e deficitarie;
Governo Monti (con il vergognoso PIAGNISTEO in parlamento dell’allora ministro della Difesa amm. Di Paola, che se ne FOTTÈ dei nostri fucilieri pensando solo a diventare presidente di Finmeccanica, cosa che poi – e ne godo – non avvenne); solo il ministro degli Esteri Terzi ebbe la dignità di dimettersi, e di questo glie ne rendo atto.
• Governo Letta: del tutto inesistente, anche nello specifico campo della questione dei due fucilieri.
• Governo Renzi (e ministro della Difesa Pinotti): impegnati, come i precedenti due in particolare, a leccare il fondoschiena ad Angela Merkel e a FOTTERSENE, come tutti gli altri di questa faccenda.
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Il problema non è né militare, né etico, né giuridico.
È un problema POLITICO, che la politica italiana – dubbia, ondivaga, pressapochista, vigliacca, non incisiva e per nulla efficace in questa come tante altre situazioni in cui sono in gioco l’onore e la dignità nazionale – non è in grado di risolvere essendo composta da piccoli uomini e piccole donne che, nella migliore delle ipotesi, non sanno neanche da che parte girarsi, trovandosi impelagati in contesti di cui non hanno né la minima conoscenza né la minima esperienza.
E non voglio pensare che tra loro ci sia gente in malafede.
E che la finissero, ogni volta che si insediano sulle loro maledette poltrone, di dichiarare che “… la soluzione del problema dei Fucilieri è una nostra primaria priorità”.
Non ci crede più nessuno: questi non mi rappresentano e desidero esprimere il concetto che sono stufo di essere preso per il cu#o da tre anni e mezzo da questi cialtroni.
Figuriamoci quindi Latorre e Girone.