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sniper

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Risposte pubblicato da sniper

  1. ...salve Comandanti, vi posto una foto della replica full size dell'Uboot costruito per il film U 571, ora giace abbandonato in un cantiere di Malta.sarebbe bello esporlo in qualche posto! è una replica e nemmeno troppo fedele magari, però.....piuttosto che arrugginire in porto!

     

    Sono d'accordo con te Davide non sarebbe male utilizzarlo per altri scopi, dopo tutto è comunque testimonianza di una grande realtà che per la prima metà del secondo conflitto sembrava cambiare la storia...

     

    ...Uhm... considerando la qualità del film :s58: e anche della replica, per me potrebbero usarlo come bersaglio per le esercitazioni... siluri con testa carica, ovviamente :s30:

    Che assurdità costruire un cassone di lamiera del genere quando con la grafica digitale avrebbero probabilmente risolto mille volte meglio :s12: non so se vi ricordate "Titanic"

     

    Non entro nel merito del film (anche se a me personalmente è piaciuto...), e francamente definire la replica "un cassone di lamiera" mi pare un tantino eccessivo...;

     

    ...Però resta il fatto che prendere un piano di costruzione del vero tipo VII C e farlo eseguire almeno nello scafo esterno non mi sarebbe parso un'impresa titanica. Un ennesimo segno del pressapochismo che impera in quel film, che meriterebbe di essere sepolto nell'oblìo quanto prima...

     

    Scusa Secondo, non ti vorrei bacchettare però, poichè conosco personalmente l'Ingegnere Navale incaricato dalla Troupe che girò le scene del film per la relativa costruzione del mezzo, ti assicuro che ciò che hai postato non risponde al vero:

     

    1) E' comunque un vanto per tutti noi il fatto che sia stato incaricato un Italiano (molto in gamba tra l'altro) per la costruzione di 2 modelli (erano 2, uno che tutti conoscete ed un altro in scala, di lunghezza 15 m telecomandato);

    2) Tu parli di piano di costruzione per eseguire almeno lo scafo esterno non sapendo che il sommergibile in questione è stato costruito seguendo il Piano di Costruzione originale ritrovato dopo numerosi sopralluoghi al museo navale in Germania; io non sò se tu sei un "addetto ai lavori" comunque sappi che costruire quel sub con il piano di costruzione originale (di cui sono in possesso) e con budget limitato non è cosa semplice;

    3) Per dimostrarti che il "pressapochismo" almeno relativo alla replica, non era presente o cumunque intenzionale posterò a te e a tutti gli appassionati del settore l'immagine del Piano di Costruzione in oggetto chiedendoti di osservarlo, provare ad analizzarlo ed esprimere i tuoi commenti; solo così potrai comprendere le difficoltà incontrabili...

     

    viidz7.th.jpg

     

    A parte la trama del film, non mi va di sapere che questo simulacro (sembre di u-boot si tratta) marcisca in un porto.

    Potrebbe acquisirlo qualcuno ed esporlo come attrazione. Vedi per es. La Città della Domenica a Perugia, dove fanno già bella mostra di se, reperti importanti del nostro Montecuccoli e altri materiali bellici.

    Divulghiamo la notizia...e chi va a Malta ci documentio meglio.

    Bravo David ad aver scoperto questa foto.

     

    Pienamente in accordo con Malaspina, e ...grazie Davide.

     

    Sniper

  2. Chissà quanti aneddoti di questo tipo potrebbe raccontarci il nostro Dir. Totiano...; uniamoci e "tiriamoglieli fuori" !

     

    Comunque leggendo le due esperienze raccontate emerge ancora in maniera preponderante quel senso di orgoglio e di appartenza ai valori fondamentali che sicuramente hanno spesso fatto la differenza rispetto al personale di altre marine dotate magari di mezzi con tecnologia ben superiore; i sommergibilisti in particolare e per ovvie ragioni, manifestano apertamente tale virtù ed hanno anche per questo, tutta la nostra stima.

     

    Sniper

  3. ... anzi, ci fecero piu di qualche scherzo...ma di questo ne parleremo un'altra volta...

     

    Totiano ora tocca a te...

     

    Gran bel mare Sniper; ti ricordi quando pattugliavo con il GC? Il mare non era il solito, ma tu sai come si comporta l'imboccatura del porto di Viareggio quando c'e' il libeccio.............

    Il mare merita sempre rispetto.

    278portodiviareggiopu7.jpg

     

    Lo ricordo eccome, specialmente qundo faceste il salvataggio di quella barcone a vela che stava per finire sugli scogli..., che avventuara !

     

    ciao, ho una curiosità che mi vorrete perdonare perchè non sono navigante... Nelle foto del mare in burrasca, come mai i candelieri sono abbassati? serve a ridurre l'attrito con il vento? o con le onde che lavano il ponte?

     

    Ciao Sag75', se le procedure non sono cambiate, per "protocollo operativo" le unità navali impegnate in navigazione dovevano sempre abbassare i candelieri (ricordatevi che 1 metro cubo di acqua..., pesa circa 1 tonellata...!).

     

    Sniper

  4. ...Si certo. Contattai la Associazione Navimodellisti Bolognesi per comprare i piani del progetto ...

     

    Complimenti Sag75' sono rimasto veramente colpito da ciò che hai fatto, ancor più scoprendo che hai adottato tecniche di costruzione che più si avvicinano a quanto previsto per "modelli" in scala 1:1....; bravo, gran bel lavoro !

     

    concordo con Alagi, gli SSBN sono sempre stati tenuti alla larga da queste esercitazioni mentre è estremamente piu probabile che si trattasse dell'Alexandria, ovvero questo signore qui.

    http://navysite.de/ssn/ssn757.htm

     

    Quanto detto dal CV americano non puo che riempirmi di orgoglio, anche se era cosa risaputa. anzi, ci fecero piu di qualche scherzo...ma di questo ne parleremo un'altra volta.

     

    l'esercitazione era a fine 1993 o inizi 1994?

     

    Ho appena rivisto il filmato che girai al tempo e credo di riconoscere in effetti il sottomarino indicato da te e Alagi; ad ogni modo inserisco alcune immagini (fotogrammi del filmato) così da avere un vs. parere (scusate per la scarsa qualità, ma considerate la conversione VHS - VHS - VHS - DVD, ... prelievo fotogramma...), eccole:

     

    pdvd000il3.th.jpg

    pdvd001bs7.th.jpg

    pdvd001by1.th.jpg

    pdvd007xd1.th.jpg

    pdvd008zv0.th.jpg

     

    Per rispondere a Totiano in merito alla data di esercitazione onestamente non saprei indicartela con esattezza, ma sono sicuro che si svolse dopo l'ottobre 1993 e prima di marzo 1994: infatti ricordo perfettamente che la nave fù impiegata per la "Scuola Comando" dei nuovi TV in avanzamento a CC, a partire dal marzo 1994 e ricordo benissimo di aver effettuato l'esercitazione, successivamente ad un'altra missione in cui, durante la navigazione ci imbattemmo in condi-meteo proibitive con mare forza 6-7:

     

    pdvd013ol6.th.jpg

    pdvd018ix8.th.jpg

    pdvd023sn3.th.jpg

    pdvd022yt8.th.jpg

     

    ...ma questa è un'altra storia...

     

    Sniper

  5. splendido! l'ho anche costruita quella nave nel 2000, ormai nove anni or sono.. radiocomandata, 145cm di lunghezza. Acquistai i piani di costruzione dalla ANB.

     

    Sag75', sono veramente incuriosito: potresti postare maggiori info ?

     

    Grazie per il bel racconto. :s20: :s20: Avrei due o tre domandine da fare...

     

    1) E’ avvertita l’esigenza di un qualche tipo di ponte di volo che possa consentire un impiego di un elicottero?

     

    2) Per caso ti risulta che tre unità di questa classe sarebbero state offerte alla Marina montenegrina in questi ultimi anni?

     

    3) Eri imbarcato anche durante l’ultima missione in Libano con la Garibaldi e le Santi?

     

    Grazie in anticipo

     

    Grazie Brin, tento di risponderti per quanto mi è possibile rimandando / richiedendo a Totiano in qualità di "CF Totiano" ulteriori dettagli:

     

    1) Questa tipologia di nave risulta molto utile per un determinato tipo di "strategia navale" nelle quali risultano fondamentali doti di "agilità cinematica" oltre che di velocità massima che sicuramente risulterebbero compromesse da sovrastrutture "importanti" progettate per contenere un ponte di volo; venivamo comunque raggiunti dall'elicottero che ci portava posta e pane quando effetuavamo missioni più lunghe... (bei tempi senza cellulari !).

     

    2) Non ti sò rispondere, ma ne sarei vermanete dispiaciuto perchè, oltretutto, all'epoca (...) i rapporti con le motovedette Montenegrine (una in particolare...) non erano dei migliori specie quando sconfinavamo nelle loro acque territoriali (autorizzati in maniera ufficiale naturalmente).

     

    3) No.

     

    Scusa Sniper, mi sembra doveroso pero' che tu debba raccontare qualcosa di piu' appetitoso. Mi riferisco ad alcuni eventi a "pelo dell'acqua", o a "proiettili traccianti" (non fare nomi e compiti ovviamente, conoscendo la segretezza di chi ti sta parlando e di............). Dai su'!! (io non ne posso parlare.....lo sai.....). Ciao Sniper (il tuo nickname non l'hai scelto a caso..........). Un altro esempio di descrizione potrebbe essere l'avventura di Overtorque (ma dov'e' finito!?) quando era su Nave Proteo (o era Nave Anteo?) che insieme a te e a me........................................(c'era anche MG 42/59??).

     

    Sgt NP conosce perfettamente i protocolli di sicurezza ed aggiungo inoltre che il forum è pubblico e per talune informazioni bisognerebbe avere un NOS (Nulla Osta di Sgretezza) almeno di tipo NATO...!

     

    confermo, confermo...

     

    coraggio, adesso ti tocca qlc aneddoto!

     

    Beh , visto che ho la conferma e che siamo un gruppo di Betasomiani, vi racconto molto velocemente l'ultima esercitazione di caccia antisom alla quale ho partecipato chiedendovi perdono da subito per la mancanza di particolari dovuti principalmente al tempo (che passa...!):

     

    Oltre alla nostra nave erano coinvolte anche molte altre unità di superficie (esercitazione NATO) dei diversi stati membri, tra cui ricordo perfettamente una Fregata Francese ed una nave Americana; i pochi sottomarini coinvolti si differenziavano dal nostro sommergibile Toti principalmente per propulsione (nucleare anzichè diesel - elettrica) e per la stazza; l'esercitazione che si svolgeva in un tratto di mare relativamente stretto, prevedeva l'azione combinata di più navi di superficie per la scoperta delle unità subacquee che ovviamente non dovevano assolutamente farsi scoprire; la nostra nave impegnata congiuntamente ad un altra Corvetta Classe Minerva poteva contare sulla propria giovinezza (consegnata alla Marina l'anno prima) oltre che alla forte motivazione di tutto l'equipaggio che, entrato pienamente nella parte era schierato ognuno al proprio posto in assetto zulu.

    Inizia la caccia vera e propria e dopo alcune ore (credo 48) udimmo dall'interfono interno "aperto" per l'occasione a tutti i locali operativi, le parole dell'Ufficiale Capo Servizio Operazioni di guardia in quel momento:

     

    "...CONTATTO, RIPETO CONTATTO..."

     

    "...RILEVAMENTO VERO DUE STETTE ZERO, DISTANZA 900 YARDS, IN AVVICINAMENTO...":

     

    "...RILEVAMENTO VERO 2 6 0, DISTANZA 850 YARDS, IN AVVICINAMENTO..."; incredibile lo avevamo "beccato" scopri più tardi che si trattava del sottomarino nucleare Alexander, un bestione Americano che stazzava circa il tripo della nostra nave (piccola parentesi per Totiano: sono sicuro della nazionalità e del nome del sottomarino essendo anche in possesso del filmato relativo alla missione, ma da una indagine svolta pochi minuti fà su internet ho trovato riferimenti ad unità aventi questo nome unicamente appartenenti alla Marina Russa ???); esultammo tutti: una corvetta Italiana (che gli americani definivano mini fregata) aveva "agganciato" un sottomarino gioello della tecnica della nazione più potente;

     

    "...RILEVAMENTO VERO 2 4 0, DISTANZA 800 YARDS, 750 YARDS, 700 YARDS, TENERSI PRONTI AL LANCIO..." noi tutti ci pregustavamo già il finale sicuri di poter raccontare lo straordinario evento ai nostri colleghi al rientro in flottiglia....; ma andiamo avanti:

     

    "...DISTANZA 650 YARDS...." e poi silenzio....; tuti in attesa ed ovviamente impegnati nel proprio operato. Poi ad un tratto sentimmo il "click"di apertura circuito impianto interfonico e ancora la voce del collega:

     

    "LO ABBIAMO PERSO, RIPETO LO ABBIAMO PERSO...": sparito, dissolto nel nulla, qualcuno ventilò la possibilità di intervento da parte loro di chissà quale diavoleria (americana) che "oscurava" i nostri dispositivi di caccia e scoperta; scoprì più tardi parlando con il collega Ufficiale addetto AS che l'Alexander si era allontanato repentinamente virando in maniera inverosimile ed accelerando a velocità impressionanti (lui mi disse il doppio della nostra...).

     

    Concludo: a fine missione un Capitano di Vascello americano che sovraintendeva alle operazioni venne a bordo della nostra nave e dopo i soliti convenevoli, complimentandosi comunque con il Comandante affermo che il l'unità più "temuta" durante tutta la settimana di esercitazioni fù il nostro sommergibile Toti , piccolo e silenzioso...

     

    Sniper

  6. Scusate, ma non ho avuto modo di connettermi prima...; ovviamente si ne avrei diversi di aneddoti da raccontare, e Sgt NP ne è perfettamente al corrente...., ma ce ne sono alcuni in particolare che effettivamente sono scolpiti in maniera indelebile nella memoria di tutto l'equipaggio imbarcato in quel momento: vi potrei raccontare per esempio che la nave oltre alle consuete missioni di vigilanza pesca nel canale di sicilia era anche impegnata in altre missioni: alcune di routine, altre esercitazioni di lancio e di tiro, altre ancora di caccia antisom alla quale credo partecipò anche il Toti (chiedo conferma a Totiano), oltre alla partecipazione a missioni NATO quale es. l'embargo ai mercantili in adriatico (con partecipazione a bordo di un team composto da componenti del Battaglione San Marco e degli Incursori...).

    Pur non entrando troppo nel dettaglio per ovvie ragioni, potete tutti comprendere come ogni singola attività che ho appena elencato fosse di per sè emozionante e ricca di "contenuti" e di valori unici tutti da sperimentare in prima persona.

    Fate conto che su una Corvetta di questa Classe, l'affiatamento tra l'equipaggio è profondo e sicuramente diverso rispetto a quello di una Fregata o di una unità maggiore, proprio perchè, numericamente parlando, piuttosto ridotto - circa 120 specialisti (e dico specialisti oltre che marinai perchè a bordo lo si è tutti...); ci conoscevamo piuttosto bene e considerate inoltre che la nave prevedeva una tabella d'armamento composta da 7 Ufficiali e ciò significa che "tolti" Comandante, Comandante in 2^ e Direttore rimanevano 4 giovani Ufficiale sotto i 30 anni (tutti compatti e con responsabilità comunque fondamentali, pronti ad aiutarsi sempre a vicenda); il vantaggio per un giovane Guardiamarina di prima nomina è abissale poichè ci si ritrova per la prima volta a bordo di una nave da guerra sulla quale si è "costretti" a passare molte ore di navigazione, in turni di guardia spesso massacranti, ma con la possibilità di fare ogni tipo di approfondimento, sia nel proprio campo (il mio era appunto quello "più tecnico" essendo del Genio Navale), sia in ambiti diversi che potevano comprendere anche la navigazione, la scoperta e la guerra elettronica (ore passate in COC), le attività di ricerca e di caccia AS; ovviamente queste attività erano svolte da "osservatore" che con la scusante di far compagnia al collega che montava di guardia come Ufficiale addetto a quel servizio, di fatto costituivano un ulteriore turno di guardia (sostanzialmente dormivo veramente poco, ma quando toccavo la brandina vi assicuro che crollavo quasi all'istante e considerate che il mio camerino era situato sulla verticale del dispositivo ECG che, quando in funzione, non risulta particolarmente conciliante il sonno...!).

     

    Non voglio dilungarmi oltre assicurandovi comunque e nel caso, ulteriori approfondimenti.

     

    Saluti,

     

    Sniper

  7. 23183: miglia percorse sulla Corvetta in oggetto...!

     

    Conoscevo ogni "angolino" di quella nave..., e da giovane sottordine GN/E avevo modo di saziare ogni mia curiosità mirata anche a cercar di risolvere i primi problemi post consegna....

     

    Sono passati circa 15 anni da quall'imbarco e conservo ancora tantissimi ricordi: alcuni bellissimi altri meno, ma tutti in ogni caso importanti e formativi sia sul piano tecnico che su quello prettamente personale!

     

    Sniper

  8. Fra le varie news ricevute stamani:

     

    "...Vistagy Inc. (Waltham, Mass.), fornitore di software specializzati in ingegneria, ha venduto a Howaldtswerke-Deutsch Werft GmbH (HDW), il più grande cantiere nautico Tedesco, parte del gruppo ThyssenKrupp Marine Systems, il software di progettazione FiberSIM che utilizzerà per costruire sottomarini in composito avanzato.

    Vistagy si dice entusiasta di questa collaborazione che permetterà di costruire una nuova generazione di sottomarini che utilizzeranno al meglio le proprietà dei material composite..."

    www.euroyards.com/ey_companies_howa.html

     

    Questi Tedeschi...!!!

  9. Salve a tutti, finalmente in ferie come spero la maggior parte di voi, ho finalmente avuto modo di dedicare parte del mio tempo libero alla lettura del genere che più mi aggrada e che ovviamente è legato alla storia relativa alla Seconda Guerra Mondiale con particolare riferimento agli accadimenti riguardanti la Marina Militare, gli uomini ed i mezzi che in quel periodo si sono contraddistinti.

    Dopo aver già letto le principali pubblicazioni di Gianni Bianchi (Teseo Tesei, Salvatore Todaro,...etc.), sono attualmente "immerso" nella lettura di "Il sommergibile Malaspina è rientrato a Betasom" riedizione a cura dello stesso Gianni Bianchi di "Sangue di Marinai" (CV Mario Leoni).

    La premessa per evidenziare a tutti gli appassionati di questo genere la bellezza del nuovo titolo ripubblicato da Bianchi ed il conseguente consiglio di intraprendere prima possibile la lettura; ma in realtà scrivo in questa sezione e non in quella relativa alla "Biblioteca del Quadrato" perchè volevo porre un quesito agli esperti "sommergibilisti" con a capo il Dir. Totiano:

     

    In una delle fasi relative agli attacchi del Malaspina nei confronti di una nave Inglese il Com.te Leoni si lamenta per non aver colpito il bersaglio pur avendo lanciato un paio di siluri a distanza ravvicinata indicando come i nostri mezzi subacquei fossero dotati testualmente di "...tante cose, molte delle quali anche superflue, ma ci manca quello che è veramente indispensabile e cioè una CENTRALE DI LANCIO...".

    Non ho molto chiaro il concetto di lancio se non legato alla "Soluzione" relativa al "Problema del Lancio" che i Tedeschi avevano brillantemente risolto dotando i propri battelli con adeguate TDC.

    Nel libro, il Com.te Leoni poco prima del lancio fa riferimento al "...traguardo luminoso dello strumento di punteria..." , ma onestamente non conosco quel sistema di punteria.

    Anche rispolverando le mie pubblicazioni dell'Accademia Navale relative ai sistemi d'arma dei sommergibili convenzionali, non ho trovato nulla (anche perchè nei testi di Accademia viene fatto riferimento a testate siluri con sistema di guida Homing, filoguida etc.).

     

    Sono rimasto molto colpito nell'apprendere tale enorme differenza di tecnologie tra noi ed i nostri alleati di allora; la soluzione del Problema del Lancio è abbastanza semplice e può essere eseguita oltre che dal calcolatore, anche graficamente da un operatore mediante il tavolo tattico (cerchio di lancio, velocità stimata del nemico, retta congiungente, intersezione arco di circonferenza con congiungente...), non è di per se difficoltoso, ma se pensiamo alle condizioni operative....

    Per questo chiedo a Totiano e a chiunque abbia conoscenze in merito, maggiori delucidazioni circa i sistemi di punteria adottati nella componente subacquea della nostra Marina durante il secondo conflitto.

     

    Saluti,

     

    Sniper

  10. Grazie NightRider, hai colto esattamente il significato di quanto stavo cercando di comunicare, confermandoti inoltre che in campo nautico/navale non solo è possibile procedere a modifiche tecniche sul proprio mezzo nautico, ma è possibile farlo anche in maniera radicale esempio:

     

    - rimotorizzazioni: sostituzione del /dei motori principali di propulsione con equivalenti, o aventi potenze superiori (mi è capitato di certificare sostituzione apparato motore in una nave da diporto con propulsione trimotorica "3 x 1350cv", nella quale veniva sbarcato il motore centrale sostituito da una turbina a gas TF50 da oltre 5600 cv !!!);

     

    - cambio servizio: unità da diporto private che sottoposte a idonea visita tecnica ed ottemperate le norme aggiuntive previste possono essere trasformate in unità "Charter" idonee quindi all'utilizzo commerciale...

     

    - refitting: sempre più spesso ci capita di certificare unità da diporto che subiscono profonde trasformazioni non solo di restyling, ma anche relative alle dimensioni principali dello scafo o della sovrastruttura...

     

    - aggiunta eliche di manovra di prora o di poppa, inizialmente non previste...

    - aggiunta di stabilizzatori inizialmente non previsti...

    - ottimizzazioni idrodinamiche...

    - ottimizzazioni del comfort generale di bordo (rumore / vibrazioni)...

    - rifacimento impianti ausiliari di bordo anche sostanziali...

    - sostituzione / aggiunta gruppi generatori elettrici....

    - ...

     

    Credetemi la lista tende all'infinito...., così come la fantasia, la passione e soprattutto la capacità di coloro che in tali attività sono quotidianamente coinvolti; tutto questo non esclude sistematicamente il rispetto di standard di sicurezza, anzi spesso tali standard vengono implementati anche oltre il livello minimo previsto.

     

    Chiudo ricordando con estremo vanto che in questo "particolare mondo" l'Italia primeggia, distinguendosi infatti come leader mondiale per la produzioni di grandi Yachts e tali risultati si ottengono grazie anche alla continua introduzione nel mercato di soluzioni tecniche innovative, oltre al gusto, lo stile e l'abilità che ci contraddistingue.

     

    Saluti,

     

    Sniper

  11. Sono pienamente d' accordo con voi e per citare uno dei tanti vecchi detti marinari: "...pochi sono gli uomini che possano dare del tu al Mare... Quei pochi non glielo danno...".

     

    Comunque se per caso vi trovaste in condizioni critiche nelle acque antistanti la Francia, io consiglio a tutti di chiedere l'intervento della Abeille Flandre di cui vi segnalo il link:

     

     

    Per gli amanti della tecnica evidenzio: scarichi grandi masse, spinta idrostatica/dinamica, robustezza strutturale (1 m3 di acqua corrisponde ad una tonellata circa...!).

     

    Sniper

  12. Pienamente d'accordo, e nulla da obiettare. La fantasia io la giudico però necessaria, accompagnata, ovviamente, da studi tecnici adatti.

    Il topic in questione è uno scambio di idee, non certo di imposizioni di pensiero :s02:

     

    Esattamente Marcuzzo ".... accompagnata, ovviamente, da studi tecnici adatti...". Il problema cari amici è che non sempre per dare libero sfogo alla "fantasia" si tiene conto della sicurezza, specie nei confronti delle persone che utilizzano il mezzo e che spesso sono completamente inconsapevoli riguardo talune problematiche legate agli standard di sicurezza minimi previsti.

    Badate bene che la maggior parte delle regolamentazioni in materia nautico/navale, nasce dall'esigenza di evitare il ripetersi di sinistri navali nei quali si registrano anche perdite di vite umane: la SOLAS ne è un ottimo esempio.

    Aggiungo inoltre che gli standard normativi minimi imposti dai vari Registri di Classifica / Enti Tecnici rappresentano sostanzialmente un livello minimo di sicurezza previsto (spesso a livello internazionale) in modo da ottenere quello che viene definita "presunzione di conformità" rispetto al requisito/legge/direttiva inizialmente concordata; ricordo comunque che il principio di equivalenza tecnica rispetto ad uno standard armonizzato è sempre valido e di conseguenza se il progettista (dotato di fantasia...) dimostra il raggiungimento degli standard di sicurezza previsti mediante l'adozione di soluzioni tecniche alternative rispetto ad un regolamento o ad una Norma, niente da obbiettare, ma sottolineo: deve dimostrarlo, basandosi ovviamente su dati concreti che rispecchino la tecnica e l'ingegneria navale in genere (più che l'arte, il design o la fantasia...).

     

    Sniper

  13. Ciao, provo a risponderti, ma prima dovrei sapere se la barca è munita di Marcatura CE oppure se immatricolata secondo la legge 50/71.

    Come saprai esiste notevole differenza anche e soprattutto a livello normativo tra le due diverse tipologie di unità da diporto.

     

    In ogni caso, alcuni parametri tecnici risultano comunque fondamentali per la determinazione del numero massimo di persone trasposrtabili a bordo di tutte le unità da diporto; ne sottolineo alcuni:

     

    dimensioni principali dello scafo, bordo libero iniziale, bordo libero residuo, angolo di inclinazione trasversale massimo; questi ultimi parametri possono essere rilevati attraverso una prova di addensamento laterale nella quale l'obiettivo consiste nel determinare l’angolo di inclinazione trasversale raggiunto quando il massimo numero di persone a bordo raccomandato (chiamato "limite dell’equipaggio") si addensa su un lato.

     

    Nel caso di unità CE le caratteristiche di cui sopra vengono valutate in conformità ad una norma ISO specifica; nel caso di unità 50/71 la stima / calcolo segue norme antecedenti, ma tecnicamente simili.

     

    Queste in linea generale sono le caratteristiche valutate dagli Enti Tecnici delegati dallo Stato per la determinazione del numero massimo persone trasportabili a bordo e per il rilascio del relativo Certificato di Idoneità.

     

    Sniper

  14. Scusate ragà,

    ma per quanto mi riguarda e per la innata e congenita diffidenza legata alla deformazione professionale, c'è qualcosa che non torna e non mi convince....................

    Mi sorprende che il R.I.Na., ente di sicuramente tutto rispetto e in gergo "operativo" ma sicuramente non meno lento nelle pratiche e nelle approvazioni si possa essere pronunciato positivamente in merito a questo scafo..........mhà.........

    Ripeto, c'è qualcosa che non torna: sarebbe opportuno segnalare questo "prorotipo" a chi di dovere e verificare se tutto è nella norma, specie nei documenti, residenza e vero porto di provenienza dello stesso!

     

    Scuasami The Guardian, se non sbaglio non stiamo facendo riferimento ad una unità navale con Bandiera Italiana, e per questo non credo che il RINA si sia mai espresso fornendo parere tecnico relativo; ti confermo invece che modifiche, anche "importanti", possono essere "in generale" effettuate nel rispetto dei requisiti normativi previsti dai vari Regolamenti Tecnici e di Sicurezza vigenti.

    Ovvio che risulta impossibile attraverso una o più semplici fotografie, stabilire se quel tipo "imbarcazione" rispetti quanto stabilito dalle norme, ma risulta altrettanto impossibile affermare il contrario.

    Detto questo ti garantisco però che se la visita occasionale prevista, fosse effettuata dal sottoscritto sarebbe talmente "scrupolosa" da prevedere, probabilmente ulteriori "importanti lavorazioni" di messa a norma...

     

    Sniper

  15. Più che natante è una imbarcazione, dato che è superiore ai 10 mt di lunghezza f.t.

    Apportare modifiche allo scafo, anche importanti, per fortuna in Italia è possibile.

    Tocca al cantiere navale preparare il progetto il quale deve essere approvato dal RINA (registro navale italiano), e lo fa in breve tempo. Una volta realizzato il progetto gli ispettori del RINA provvederanno ad effettuare il collaudo ed a rilasciare la licenza di navigazione. Il tutto, burocraticamente parlando, avviene in tempi; il RINA non è lento.

     

    Sono soggette al RINA tutte le unità immatricolate in quanto soggette a visita periodica. Tale istituto rilascia le certificazioni anche quando si cambia il motore, si varia la lunghezza del mezzo etc. I cantieri navali hanno tutti i contatti del caso, e gli ispettori sanno che se non si muovono i cantieri perdono di lavorare e i naviganti di navigare, con tutte le conseguenze del caso.

     

    Porto un esempio molto recente: qui a Licata un cantiere ha apportato modifiche importanti ad un peschereccio allungandolo di 3 mt. C'è quindi da rifare tutti i calcoli di stabilità, metacentro, cinematica etc. Nel giro di 20 gg il RINA ha approvato il progetto ed il giorno dopo la fine dei lavori sono arrivati gli ispettori. In Italia c'è almeno qlc che funziona....

     

    Salve a tutti, mi aggiungo ai precedenti interventi per integrare quanto già esposto, cercando di essere il più sintetico possibile.

    L'attuale regolamentazione applicabile al "naviglio da diporto", è profondamente distinta in funzione della data di costruzione delle unità commercializzate: se prima del 1998 il riferimento è sicuramente quello della legge 50/71 e successive modifiche; se costruite ed immesse in commercio in data successiva si applica la Direttica Europea 94/25/CE e successivo emendamento.

    Badate bene che il quadro normativo è completamente diverso...

    In riferimento ad eventuali modifiche/trasformazioni di unità già iscritte la procedura prevede che sia effettuata quella che viene definita una "Visita Occasionale" atta alla verifica del rispetto dei requisiti tecnici (struttura, macchina stabilità e sicurezza) per cui il Certificato originariamente era stato rilasciato e quindi l'omologazione in funzione di nuove caratteristiche che necessariamente dovranno ottemperare Regolamento Tecnico e Regolamento di Sicurezza vigente.

    In effetti il Registro Italiano Navale è un Ente Tecnico autorizzato dallo Stato anche per verifiche di questo tipo e recentemente (gennaio 2007), si inoltre dotata di una divisione specialistica che opera nel settore "Yachting" (per chi fosse interessato: http://www.rina.org/SETTORI/Yachting/Yachting.aspx per la fornitura dei vari servizi specialistici della nautica da diporto.

    La procedura "tecnica" adottabile da parte degli Ispettori RINA incaricati varia, come è ovvio, in funzione della tipologia di "trasformazione" / modifica apportata, della dimensione dell'unità, dell'età e relative condizioni, dal servizio svolto etc.; ad ogni "apertura della partica" di intervento da parte del RINA corrisponde sempre una procedura dedicata che deve necessariamente tener conto di tutte le variabili appena enunciate.

    Detto questo vi garantisco però che modifiche, anche importanti, vengono quotidianamente certificate mediante l'attento operato dei vari Ispettori incaricati su tutto il territorio nazionale.

    Ultimo accenno in merito alla corretta definizione di natante / imbarcazione / nave: la lunghezza presa in considerazione per la relativa distinzione (rispettivamente fino a 10m, tra 10 e 24m, ed oltre 24m) NON è la f.t. (fuori tutto), ma la Lh che corrisponde alla lunghezza che include tutte le parti strutturali e integrali dell’unità, quali prue o poppe di legno, plastica o metallo, impavesate e giunzioni scafo/ponte ed esclude le parti rimovibili che possono essere staccate in modo non distruttivo e senza influire sull’integrità strutturale dell’unità, per esempio, alberi, bompressi, pulpiti a ciascuna estremità dell’unità, accessori della testa di ruota, timoni, motori entrofuoribordo, motori fuoribordo e relative staffe e piastre di supporto, piattaforme di immersione, piattaforme di imbarco, bottacci e parabordi.

    Saluti a tutti,

     

    Sniper

  16. Dai ricordi delle lezioni di Architettura e Costruzioni Navali presso l'Accademia Navale cito la definizione del Professore incaricato all'epoca "Col. Conti" (ora sarà Ammiraglio), un luminare ed ovviamente oltre che Ufficiale Superiore del Genio Navale, anche Sommergibilista...:

     

    Sommergibile: battello di superficie che sporadicamente naviga in immersione.

    Sottomarino: unità navale atta alla navigazione in immersione che eccezionalmente naviga in superficie.

     

    Ovviamente oltre che a livello idrodinamico come sottolineava il Com. Totiano, risulta fondamentale e significativo cogliere le differenze a livello di stabilità (posizioni dei baricentri e dei centri di carena delle due differenti tipologia di mezzo navale...).

     

    Piccolo appuntino al Com. Marcuzzo: la definizione corretta di natante, imbarcazione e nave NON si basa sulla lunghezza "fuori tutto" da te indicata (f.t.), ma sulla Lh che è una dimensione derivante dall'applicazione di una norma armonizzata e precisamente la "ISO 8666" che in sostanza definisce tale dimensione come la massima tolte le appendici smontabili...(scusate..., deformazione professionale...).

     

    Saluti,

     

    Sniper

  17. Immagino che Veleno faccia riferimento al fatto che un "add on" di questa portata oltre ad aggiungere contenuti nuovi ed inediti, avrebbe dovuto risolvere tutti i rimanenti bugs della simulazione come una vera e propria patch (che normalmente è gratuita), e non reintrodurne altri, con l'aggravante che l'Add on "U-Boot mission" lo abbiamo pagato e chi di noi lo ha acquistato lo ha fatto esclusivamente per la possibilità di utilizzare nuovamente gli u-boot (sia in single che in multi mission...!).

    Onestamente dopo un anno dall'uscita del gioco e le decine di euro spese credendo di acquistare una simulazione "utilizzabile secondo le aspettative", l'ennesima delusione non può che generare reazioni di questo tipo.

     

    Saluti

     

    Sniper

  18. Buona sera a tutti i Comandanti, premetto che effettuare battaglie fra sommergibili della 2^ guerra mondiale può essere antistorico o comunque generalmente non rispondente agli accadimenti riportati nelle principali battaglie del periodo; detto questo però e rivolgendomi a tutti coloro i quali si dilettano a misurarsi in "scontri" virtuali con altre persone / appasionati di SH3 e dei simulatori navali in genere, devo però sottolineare la estrema attrattiva che tale tipo di attività può dare in special modo perchè mette a confronto più persone VERE dotate di intelligenza REALE , e stufe soprattutto di cimentarsi in battaglie contro unità comandate dalla A.I..

    Aggiungo infine che se gli sviluppatori di SH 3 e 4 proponessero in futuro un simulatore che permettesse lo scontro in multiplayer fra unità di superficie e sommergibili, incontrerebbero sicuramente un enorme consenso tra gli appasionati di questo genere.

    Da non sottovalutare inoltre l'aspetto ludico che lega più giocatori di nazionalità spesso diversissima a compiere azioni e condividere emozioni derivanti da SANA rivalità ed agonismo: tutto però deve essere svolto in clima di massima CORRETTEZZA, LEALTA' e soprattutto SPORTIVITA' .

     

    Chi è interessato può visitare il seguente forum:

     

    http://silenthuntervg.forumer.it/

     

    Saluti a tutti,

     

    Sniper_VG

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