Ricordo di Malta
IAR de IABF… IAR de IABF… IAR de IABF
Dalla cabina radio della Fregata Altair, F591, informavo come da procedura che stavamo prendendo il largo nelle
acque di Malta per partecipare ad una delle tante manovre Nato della fine stagione.
Avevamo fraternizzato la sera prima con marinai provenienti da tutte le parti del mondo alleato, canadesi, francesi, greci, spagnoli, americani… avevamo quasi scazzottato con marinai inglesi ed ora tutti bell’ordinati nei nostri battelli, stavamo prendendo il mare.
I rapporti “meteo†non erano molto incoraggianti, ed io che soffrivo il mare, ma che tanto amavo e amo vedere il mare mosso, mi ero preparato la mia “buatta†vuota di pomodori, che il cuoco mi metteva sempre da parte in simili occasioni… e mi concentravo al massimo, cercando tra i tanti segnali morse e le scariche che mi arrivano in cuffia di reperire il segnale di conferma da IAR Roma…
Mi sentivo incoraggiato perché la forza del mare sembrava moderata, ero addirittura riuscito a mangiare la mia buona porzione di insalata di riso con tonno e cipolle e non avevo rifiutato la pizza di mezzanotte…
Ma questa tranquillitàdi resistenza al mare mosso, durò poco… procedevamo zigzagando per intercettare dei sommergibili ed eravamo costretti a prendere il mare da ogni direzione… ricordo che mi tenevo ai bordi della cuccetta, durante il mio turno di riposo per evitare di cadere di sotto… quando prendevamo il mare di prora, era tutta una vibrazione , le paratie dell’Altair scricchiolavano… tremavano… sussultavano… sentivo passare l’onda… quando il mare lo prendevamo di lato… la nave di piegava… si inclinava… sin inclinava ancor più… poi dolcemente iniziava a raddrizzarsi… per inclinarsi dall’altro lato… Un nocchiere mi aveva detto che non c’era alcun timore… l’Altair non si sarebbe ribaltato… certo che dopo aver raggiungo un’inclinazione incredibilmente forte e dopo un breve periodo di stasi riprendeva il movimento in senso opposto… era più rassicurante che la la frase che mi aveva detto il nocchiere… la cara Altari… mugolando e scricchiolando teneva bene il mare… non io che con i piedi infilati nelle staffe sotto la scrivania della stazione radio, con la “buatta†al collo.. lanciavo al mio corrispondente radio… un “aspetta†ululando “raccavoâ€Â.. mi riprendevo.. mi ripulivo.. trasmettevo il “continua†per poi passare il messaggio spesso cifrato al comandante… Ammetto che non era facile fare il mio lavoro di RT in quelle condizioni… e i messaggi erano della massima importanza… a bordo ero conosciuto come un vero “lupo di mareâ€Â… lupo di mare, per i miei ululati che emettevo ogni volta che raccavo…
Cominciavamo a ricevere messaggi di navi che a causa del mare, la cui forza aumentava del continuo, abbandonavano la zona operativa, per rientrare a Malta. Due navi antiatomiche canadesi avevano addirittura perso le “pipeâ€Â… le marine più illustri si stavano piegando davanti alla forza del mare e riparavano in porti sicuri…
L’Altair continuava a zigzagare… ad ondulare… oscillare… impennarsi… infilarsi nelle onde per riemergere dopo un fremito di lamiere…
Ad un certo momento che anche l’Altair avesse messo rotta verso Malta… infatti lo fece.. e si avvicinò in quella zona dove ancora si vedevano i segni dell’epica gesta dei nostri eroi durante la guerra.. le brecce lasciate dai loro “barchini†se non erro.
Nonostante l’ondeggiare della nave, in quel punto comunque più tranquillo e riparato, il comandante ci chiamò in coperta… Il discorso fu breve, ci informò che eravamo probabilmente l’unica unitàa non aver abbandonato le manovre, ci indicò quelle brecce raccontandoci in breve la storia, e poi ci chiese: Equipaggio dell’Altair rispondete alla voce, volete rientrare a Malta o restare in mare?
IN MARE!!! Gridammo all’unisono.. In mare!!!
Non eravamo un equipaggio di volontari, la maggior parte come me era di leva… ma nel cuore, quello che importava e che eravamo tutti Marinai fieri della nostra Italia.
Alcuni giorni dopo rientrati in porto a fine manovre, l’Altair ricevette un encomio solenne dall’alto comando della Nato, e il nostro caro comandate ci offrì in un locale di Malta pollo e patatine fritte!
fly37
Le foto ritraggono un aspetto delle onde in quell’occasione ed io, rilassato, dopo la tempesta a Malta!