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malaparte

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Tutti i contenuti di malaparte

  1. malaparte

    Guerra Fredda nel Mediterraneo

    Un polemico articolo su Difesa On Line https://www.difesaonline.it/mondo-militare/la-mancanza-del-senso-del-ridicolo mette in luce le carenze del nostro "spiegamento" (nonchè una battuta ironica dal comando NATO di Napoli...) in occasione di tale esercitazione . Non voglio attivare contese, ma se possibile ascoltare riflessioni in merito da parte di chi ne sa più di me...
  2. malaparte

    Costantinopoli, 1453

    Allora, dicevamo: i turchi non riuscivano a superare le mura (nonostante un’artiglieria formidabile, mai vista prima) né superare la catena che bloccava il porto. Un ingegnere navale greco al servizio dei turchi ebbe un’idea: con migliaia di schiavi fece scivolare 70 navi da guerra su tronchi coperti di grasso via terra all’interno del Corno d’Oro. Intanto i Turchi gettavano un ponte galleggiante lungo 600 metri e largo 3. Eppure, la città resisteva, sotto il comando del genovese Giovanni Giustiniani. Fu, a quanto pare, il tradimento di un accattone che,sorpreso dai turchi mentre si aggirava all’esterno delle mura per spogliare i cadaveri, a fare cadere la città. Costui , nell’illusone di salvarsi la vita, rivelò a Maometto la presenza di una postierla, una piccola apertura nelle fortificazioni conosciuta solo dai ladri, a ridosso delle stamberghe del quartiere più sozzo e malfamato della città. Di lì i Turchi entrarono… la descrizione dell’assedio da parte di Durschmied è condotta, devo dire, in modo decisamente accattivante ed efficace, ma non è questa la sede per entrare nei dettagli. Aggiungo però questo: ho accennato alla potentissima artiglieria turca, ideata da Mastro Urban , un costruttore di campane ungherese che aveva avuto l’idea di mescolare polvere nera in una campana capovolta ed accendere una miccia, con i risultati intuibili… Mastro Urban aveva perfezionato l’idea e l’aveva sottoposta a Maometto II, che gli aveva messo a disposizione una fonderia ad Adrianopoli. Costruì molti pezzi di artiglieria, tra cui la gigantesca “Mahometta” una bombarda di 20 tonnellate, trascinata da 60 buoi, in grado, è stato calcolato, di lanciare una palla di pietra di 650 kg (1450 libbre) a oltre un miglio di distanza. Facciamo un grosso salto di alcuni secoli, dopo la caduta di Costantinopoli. Maometto era rimasto così contento della propria artiglieria che nel gigantesco cortile della sua reggia di Stanbul fece esporre i 68 giganteschi cannoni che restavano dall’assedio. Ci rimasero 354 anni, come monumento alla vittoria. Siamo nel 1807: una flotta inglese veleggiava attraverso lo stretto dei Dardanelli, contro i Turchi alleati di Napoleone. Londra, forte anche della recente vittoria di Trafalgar, era convinta che i Turchi non potessero approntare difese. E invece due dei mostri costruiti nel 1453 da Mastro Urban , ciascuno di 17 tonnellate di peso, furono tirati fuori dal cortile, portati sulla riva, riempiti di polvere e palle de 350 kg. . Furono puntati sulla nave ammiraglia che entrava nei Dardanelli. Il bronzo vecchio di secoli resse! La nave ammiraglia britannica sparì! Nel 1867, il sultano Abdul Aziz si recò in visita di stato a Londra e offrì un regalo sorprendente alla regina Vittoria: il “Cannone dei Dardanelli”, uno dei due pezzi di artiglieria che aveva tuonato ancora nel 1807. Fu esposto nella Torre di Londra ed ora è a Fort Nelson, a Portsmouth. https://it.wikipedia.org/wiki/Cannone_dei_Dardanelli (in cui i dati riportati da Durschmied sono leggermente diversi)
  3. Quanto segue è in pratica solo un riassunto di un capitolo di un libro di Erik Durschmied, L'altra faccia degli eroi: come la fortuna e la stupidità hanno cambiato la storia, che sto rileggendo. L'autore è un giornalista, bravo a raccontare, non so se a verificare. Comunque ve la passo come l'ho trovata. Se non altro, è interessante ed incuriosisce. Dunque, tutti sappiamo che il 1453 è stato un anno fatale: caduta finale dell'Impero Romano, che in Oriente era continuato. Mi occuperò qui, dato l'ambiente, solo dell'assedio navale di Costantonipoli. Costantinopoli era sì circondata da mura con ben 112 torri, ma erano mura millenarie e in condizioni pietose. Eppure, erano ancora baluardi solidi ed avevano resistito ad altri attacchi. Ora, veniamo al 1453: il Corno d’Oro era bloccato da una pesante catena che proteggeva la flotta imperiale di 26 vascelli, con equipaggi veneziani e genovesi, comandati da Gabriele Trevisan (nel testo –tradotto- si parla di Trevisani, ma non sottilizziamo). Dato molto importante: l’imperatore Costantino XI Dragases, sotto la minaccia dell’assedio turco, aveva invitato i cittadini ad arruolarsi (già questo mi sembra strano: un imperatore lancia appelli, anzichè costringere? Boh…. ) ma a quanto pare, su 100mila uomini in città, solo 4900 si arruolano. I turchi di Maometto II, per dire, erano 150mila. Arrivano in soccorso mercenari genovesi comandati da Giovanni Giustiniani. l’autore dice che erano 700, che quindi si raggiungeva 4900+700= 5600, giusto? Comunque non la faccio lunga sulla caduta di Costantinopoli, mi limito all’aspetto navale. Allora, mentre continuava il cannoneggiamento sulla città, 3 navi da guerra genovesi e una nave carica di grano in avvicinamento alla città si trovarono bloccate dall’improvviso calo di vento. Maometto aveva 145 navi!. Ovviamente ne spedì in po’ a catturare le 4. Problema: le genovesi avevano murate assai più alte! Provati ad abbordarle! Per di più cannoni su affusti girevoli! Dopo un’ora di combattimento si rialzò il vento e le 4 signore veleggiarono verso il Corno d’Oro, “come navi di linea in mezzo a una flotta di pescatori di sardine”. Maometto stava per impalare l’ammiraglio Baltoglu, qualcuno riuscì a calmarlo ma capì che doveva ad ogni costo evitare l’arrivo di altri rinforzi via mare. SEGUE ALL PROSSIMA PUNTATA. Tanto non spoilero perchè il finale lo sappiamo...
  4. https://www.reggionline.com/un-marinaio-reggiano-tricolore-lemozione-andrea-carpi-video/ A me fa sempre effetto scoprire che gente della bassa reggiana entri in Marina Militare... voglio dire, non è come quando ovviamente sei nato su un'isola e diventi magari Maiorca o in cima alle montagne e diventi magari Messner. Andrea Carpi è di Sant'Ilario, non so se avete presente: tra Reggio e Parma, l'acqua è quella dell'Enza... Eppure lui ha fatto questa scelta e punta al GOI. Andrea Carpi (cognome decisamente localissimo...) da nave Duilio è stato scelto per issare il tricolore, qui dove è nato e dove ogni anno si ricorda.
  5. Non so bene come titolare: "munizioni vaganti" è decisamente improprio, "droni suicidi" è da filmetto tv..." droni kamikaze" ridicolo... Eppure sono tutti termini usati nell'articolo di una testata on-line affidabile https://www.analisidifesa.it/2021/12/munizioni-circuitanti-per-la-marina-russa/... Sinceramente, non ho potuto fare a meno di notare amaramente questa frase " . Il fuoco accurato di munizioni vaganti in questa fase della battaglia salverà le vite di molti soldati». Già...
  6. Bacchettata sulle mani sia a me che a Danilo: a me perché mi era sfuggita questa discussione, a Danilo perché l'ha inserita in Fuori Discussione ( sezione, lo ricordo , destinata a battute, gigionate educate, lazzi & frizzi, argomenti validi per poche ore, cose del genere https://www.betasom.it/forum/index.php?/forum/61-fuori-discussione/ ) anzichè in Storia - Navi. Fuori Discussione viene periodicamente "scremato" dalla sottoscritta per eliminare ciò che appunto non ha senso che venga ricordato in saecula saeculorum. Invece questo va mantenuto. Quindi nel frattempo lo salvo in Quadrato in attesa che CHI HA I POTERI lo metta in Navi, che a mio parere è più pertinente
  7. Ottimo e congratulazioni: siete instancabili! Se sei d'accordo, provvederò a spostare in Biblioteca e ad indicizzarlo.
  8. malaparte

    Il Mare Nelle Canzoni Italiane

    Per qualche misterioso collegamento, mentre poco fa lavavo il pavimento, non so perché mi è venuta in mente questa canzone che mio padre mi cantava di domenica mattina nel lettone... mi pare che ancora non sia presente nella rassegna. Celebre la versione di Cochi e Renato, ma non è quella che ricordo io.... EDIT: inserisco qualche parola del testo per renderla visualizzabile nelle eventuali ricerche ed evitare doppioni. Come porti i capelli bella bionda? io li porto alla bella marinara, io li porto come l'onda, come l'onda in mezzo al mar.
  9. Veramente (ma qui in giro c'è chi ne sa molto più di me di queste faccende...) non si tratta di sentenza, che probabilmente non ci sarà mai, nè di insufficienza di prove, ma di mancanza di prove. In pratica il PM ha detto al giudice per le indagini preliminari che non ha senso indagare, perché semplicemente non esistono prove di nessun genere da portare in tribunale. La faccenda non è comunque finita sicuramente , credo, perché magari il gip potrebbe negare l'archiviazione (credo improbabile, ma possibile) Resta da chiedersi perché lo Stato italiano ha versato più di un milione di euro di risarcimento... boh... Poi è chiaro che si tratta di un caso diplomatico in cui sia India che Italia dichiarano di avere vinto, v. questo vecchio articolo sul Sole 24ore https://www.ilsole24ore.com/art/caso-maro-l-arbitrato-internazionale-da-ragione-italia-all-india-solo-risarcimento-ADJbCyb
  10. Ancora qui nessuno ha fatto notare (del resto non è che i media ne abbiano dato molte notizie...) che finalmente il pm i è pronunciato e ha chiesto archiviazione del caso dei fucilieri dichiarando che hanno rispettato le regole di ingaggio e non si si può procedere per mancanza di prove (magari io avrei detto occultamento, dato che come noto i due colpiti sono stati frettlosamente cremati e l'imbarcazione è stata affondata...ma non sono giurista) https://www.lastampa.it/cronaca/2021/12/09/news/caso_maro_il_pm_di_roma_chiede_l_archiviazione_prove_insufficienti-1259093/ https://www.adnkronos.com/caso-maro-procura-di-roma-chiede-archiviazione_32tzGvTnMoUUZ7ZrTDIx3b
  11. Il cagnottolo (che nella mia foto è stato tagliato) si vede qui, in basso a sx. Però qualcosa non mi torna: se il concetto di base è un "che bello stare nell'imperial regio esercito!" (vi ricordate il celebre "Vieni in Marina, girerai il mondo" ?) perchè quasi tutti hanno un'espressione malinconica, soprattutto poi l'africano? Strano che Walter Albrecht non ne faccia cenno. Forse un avviso da parte di Richter? Tipo: "mi hanno chiesto un lavoro propagandistico, ma guardate che poi in realtà...".
  12. Scusate, ieri avevo iniziato il lavoro, poi mi sono interrotta e ho dimenticato di completarlo. Ora è un po' più a posto. Il mistero dell'africano rimane... Non inserisco l'originale inglese perché essendo in pdf è davvvero una briga inserirlo . Fidatevi...
  13. Arrivata risposta dal Museo a mia domanda in proposito. Si trattava a quanto pare di una specie di manifesto propagandistico, Ho usato per semplicarnimi la vita la traduzione google, correggendola, ma ovviamente quacosa è scappato. Poi manderò l'originale inglese. Il nostro capo della sezione "Arte", Dr. Walter Albrecht, ha recentemente scritto un testo su questo dipinto, tradotto come segue: Wilhelm Richter, che studiò sotto i famosi pittori Leopold Kupelwieser (1796- 1862) e Johann Nepomuk Ender (1793-1854) all'Accademia di Vienna, fu uno dei i pochi pittori militari del XIX secolo che hanno effettivamente partecipato agli eventi di persona. Come artista di guerra Richter aveva già preso parte alla campagna nel Nord Italia nel Quartier Generale dell'Esercito Imperiale Austriaco nel 1848/49, nonché nella campagna del 1859 negli stessi luoghi. Richter attribuisce particolare importanza nella sua rappresentazione e composizione dell'immagine soprattutto alla diversità e la multinazionalità dell'esercito imperiale-reale. Il dipinto raffigura non solo fanti, ma anche truppe di cacciatori, lancieri, artiglieri e,abbastanza interessante, un membro dell'esercito prussiano all'estrema destra dell'immagine. Il centro dell'immagine è dominato da un gruppo di musicisti gitani, uno dei quali, che suona il violino, è anche un soldato dell'esercito imperiale-reale. Probabilmente era stato appena reclutato,perché nella storia del reggimento si dice che il reggimento "a quel tempo [1858]ricevette le prime reclute dal distretto di Arad, che erano per lo più rumeni, ragione per cui il loro addestramento, dal momento che gli ufficiali non parlavano la lingua, ha causato un sacco di difficoltà". Lo spettatore del dipinto è particolarmente colpito da un soldato nero seduto sulla scatola, che purtroppo non è menzionato da nessuna parte nella storia del reggimento. Non è noto come sia potuto entrare nel reggimento di fanteria imperiale-reale. Lo scopo del dipinto è ovvio, tuttavia, poiché si legge quasi come una pubblicità poster per il reclutamento per l'esercito imperiale-reale. L'attenzione è anche sull'intimità: inizia dal bordo sinistro dell’immagine con un simpatico cane, che conduce lo spettatore attraverso i musicisti verso i soldati che hanno bevanda abbondante, più a destra una graziosa vivandiera viene corteggiata . Sul fondo il soldato prussiano si trova sul bordo destro dell'immagine, mentre frigge comodamente qualcosa in padella. Il messaggio è: unisciti all'esercito, porta il tuo cane o uno strumento, se puoi farne uno, perché è divertente, ci si può sbronzare, ci sono anche belle donne, non devi morire di fame, vieni in giro per il mondo, per esempio qui nel nord Italia. · · Citare · Modifica · Opzioni
  14. malaparte

    Esposizione Marina Genova 1914

    Avevo notato anche io. D'altra parte, se hai visto il quartiere Coppedè a Roma... io lo trovo suggestivo e fantastico. Forse serviva a navigare su Tigri ed Eufrate, che ne so...
  15. Dal 23 maggio al 14 novembre 1914 si tenne a Genova l’ Esposizione internazionale di Marina e Igiene marinara, insieme alla Mostra coloniale italiana La Mostra della Marina, data la sede, costituì la parte essenziale dell'Esposizione: vi si trattarono i vari tipi di costruzione navale, di attrezzatura, di legislatura, di norme e regole di navigazione, non solo per la marina mercantile, ma anche per quella da guerra tramite modelli, disegni, prospetti, di tutte le navi, antiche e moderne; della nave era possibile vedere tutte le parti, dallo scafo alle macchine, dalla cabina frigorifera agli arnesi di bordo, dall'arredo sontuoso delle sale di prima classe agli strumenti nautici. Una sezione si occupava le istituzioni commerciali marittime, delle assicurazioni, della legislazione; e un'altra era dedicata alla pesca. Erano tempi di forte emigrazione e talvolta di rientro di emigranti: anche questo tema era trattato. Era anche presente un padiglione italo-americano sul lavoro degli italiani in USA. La Mostra dell'Igiene marinara si occupava dall'igiene generale a bordo della nave a quella dei porti e delle città marittime; dai mezzi per combattere “i vizi abituali del marinaio” (così dice la Stampa del 6 aprile 1914; chissà cosa intendeva…) al modo di trasportare il bestiame. A queste si affiancava la Mostra coloniale italiana, meno tecnica ma più accessibile al pubblico anche semplicemente curioso: tessuti, gioielli, artigianato, prodotti agricoli ecc. (tra l’altro, la raccolta personale di lavori in oro ed argento prestata dal Ferdinando Martini, grande governatore dell’Eritrea). La mostra era stata ideata nel 1910 prevista per il 1911, ma poi rinviata per non coincidere con le esposizioni e celebrazioni previste per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia. Presidente del comitato era Tommaso Savoia, duca di Genova. I padiglioni, destinati ad essere smantellati alla fine della mostra, erano progettati nientemeno che dal famoso architetto Gino Coppedè, che a Genova fu particolarmente attivo, anche se è ricordato soprattutto per il sorprendente quartiere Coppedè di Roma. Era collocata nella spianata tra via Fiume e il Bisagno (adesso ci sono i giardini di Brignole, giusto?) Venne inaugurata con molta solennità il 24 maggio (data fatidica…) dal re Vittorio Emanuele II° dalla regina Elena, che arrivarono in treno alla stazione di Brignole; le cronache del tempo ne ricordano l’enorme folla e lo spiegamento di truppe. All’inaugurazione furono lanciati (orrore!) ben 1500 piccioni viaggiatori (riflessione personale sugli effetti che la maledetta peristalsi continua di quelle bestiacce può avere provocato sulla folla…) e venne posata la prima pietra della città universitaria progettata da Giacomo Misuraca sul colle San Martino d’Albaro (così si dice nell’Illustrazione Italiana del 31/5/14; non sono molto esperta di Genova, ma non mi risulta che esista una vera città universitaria, ma che in zona esistano alcune facoltà scientifiche. Attendo conferme da genovesi…). Un paio di particolarità sui trasporti, per dare idea di cosa ha significato quella mostra per Genova. Era stata appositamente creata, per la prima volta in Italia, la Telfer , una particolare ferrovia sospesa monorotaia che collegava via Fiume al molo Giano del porto (poi utilizzata per trasporto merci, smantellata nel 1918). Inoltre, una funivia panoramica collegava l’esposizione con il bastione del Prato. In web si trovano molte immagini. Posto qualcosa sia dal web che dall’Illustrazione italiana v. https://it.wikipedia.org/wiki/Esposizione_internazionale_di_marina_e_igiene_marinara_-_Mostra_coloniale_italiana https://it.wikipedia.org/wiki/Telfer_(monorotaia) La Stampa 6/4/14 Illustrazione Italiana 31/5/14 e 7/6/14
  16. Francamente, su certe parti della storia metterei la tara, ma è comunque divertente... https://www.lastampa.it/mare/2021/11/25/news/ho_messo_all_asta_la_campana_della_caravella_di_colombo_ma_negli_usa_e_tabu_-642974/ In poche parole, un certo Mazzara avrebbe scoperto la campana della Santa Maria, che ora è messa all' asta a Miami con base 1 milione di dollari, ma nessuno la vuole; lui dice per ragioni di polemica sul colonialismo. Anzi, gli avrebbero offerto due milioni pr distruggerla. In mezzo si sono storie di poliziotti portoghesi, aste spagnole, offerte al re di Spagna... e per di più ci sarà un seguito nella prossima puntata.
  17. Consultando per altre ragioni Illustrazione Italiana del 14 e 26 giugno 1914, sono incappata nelle notizie e ovviamente immagini relative alla consegna delle bandiere di combattimento a Giulio Cesare e Leonardo da Vinci. Le posto. Sono ovviamente difettose, in quanto foto da un volume rilegato di riviste di più di un secolo fa....fatte in una sede non proprio adatta, con un mezzo non proprio adatto.
  18. Sapevo che Danilo avrebbe dato indicazioni . A lui alludevo quando ho scritto che avevo idea di chi avrebbe potuto essere....
  19. Mentre indagavo sull'africano "ungaro-viennese", l'amico Gian Carlo Stella, espertissimo studioso africanista, mi ha detto che anche nel nostro Risorgimento combattevano "mori". Uno era il cap.Michele Amatore dell'esercito sabaudo . Stella mi ha mandato il link, ovviamente con all'erta riguardo a wikipedia, ma è indicativo https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Amatore.
  20. malaparte

    cane Camillo, 2° capo scelto

    Se ne è occupato pure il TG1!!!
  21. Di animali mascottes ci siamo occupati spesso, su queste pagine. Non sapevo che tra queste c'era Camillo, giustamente così chiamato in quanto mascotte di portaerei Cavour, volato, come si suol dire per gli animali di affezione, sul ponte dell'arcobaleno. https://www.kodami.it/e-morto-camillo-il-cane-marinaio-della-nave-cavour/ Da quanto ho capito, si occupava non solo della portaerei ma di tutte le unità che giravano per Taranto. Bello e bravo.
  22. malaparte

    Museo delle Navi di Fiumicino

    Molto bene. Per inciso, segnalo per i turisti non automuniti che ad Ostia antica, che merita oh!!!!se merita!!!!!, si arriva anche in treno da Roma. Mi sono permessa di unire questa discussione con una ormai antica (2009) discussione sullo stesso tema di Gyampig, da cui ho eliminato un paio di link che ormai non funzionavano più. E' rimasto solo il link a una presentazione storica.
  23. Io invece non mi meraviglio. Intanto i Musei Militari sono senz'altro frequentati più dagli studenti austriaci che dai turisti italiani. Poi il turista italiano magari non sta a controllare la didascalia (anche se ho sentito io stessa commentare fra loro due siciliani che sembravano veramente esperti di divise 800esche, ma quando ho pensato di "agganciarli" non li ho più trovati). Terzo, il turista italiano considera D'Annunzio comr ultranazionalista e , se ne sa qualcosa, propagandista in favore della giravolta antiaustriaca del 1915 (esattamente quello che mi ha scritto la Direzione del Museo) quindi gli sta bene se lo trattano da infame. Infine, i turisti italiani raramente sono, nel bene e nel male, rom.....lle ( o "fumantina", come diceva un amico toscano). Per quanto riguarda il "Mistero dell'Africano", Vincenzo Leopard mi ha trovato queste info (avevo ragione a dire che secondo me erano ungheresi, ma allora è ancora peggio....) Somma è Somma Lombarda. accampamento della fanteria imperial regia d’Ungheria numero 33 “FZM (Feldzeugmeister) Franz Graf (conte di) Gyulay "Il dipinto raffigura un accampamento della fanteria imperial regia d’Ungheria numero 33 “FZM (Feldzeugmeister) Franz Graf (conte di) Gyulay” probabilmente durante la guerra combattuta tra l’Austria, l’impero francese di Napoleone III e il regno di Piemonte e Sardegna. Il dipinto sembra essere identico ad un’opera di Richter che fu presentata nel 1859 all’esposizione annuale della Galleria dell’Accademia nell’edificio di Sant’Anna a Vienna e offerto in vendità per 235 fiorini (si veda Wurzbach, Biographies Lexikon des Kaiserthums Oesterreich (lessico biografico dell’impero austriaco), volume 26, pagina 65sg.). Il titolo citato da Wurzbach nel suo articolo biografico su Wilhelm Richter si chiama “Friedenslager bei Somma” (accampamento di pace vicino Somma).
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