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malaparte

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  1. malaparte

    Ritrovato Il Relitto Del San Josè

    Poco fa, cercando altro, sono incappata in questa recentissima (poche ore fa) notizia: la Colombia ha attivato una ricerca con robot da remoto per cercare di recuperare a 600 mt. di profondità il tesoro del San Josè https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/americalatina/2024/02/25/la-colombia-annuncia-la-prima-esplorazione-al-relitto-dei-tesori_547a8593-c905-4e03-b39d-00045f5d90a2.html https://www.lastampa.it/esteri/2024/02/25/video/colombia_il_relitto_della_san_jose_affondata_300_anni_fa_il_galeone_potrebbe_nascondere_un_tesoro_da_20_miliardi_di_dollari-14098490/
  2. malaparte

    Il Liemba, Ex Graf Von Goetzen

    Bene, è passato tempo ma non ho dimenticato il Liemba. Sto progettando un viaggio in Tanzania/Zambia magari verso agosto settembre, con obbligatoriamente il traghetto Liemba. Qualcuno vuole accodarsi?
  3. malaparte

    Icon of the sea

    Il 27 gennaio 2024 dal porto di Miami è salpata per la prima volta la Icon of the Sea, la nave da crociera più grande del mondo https://en.wikipedia.org/wiki/Icon_of_the_Seas 365 mt, 20 ponti https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/31/salpa-icon-of-the-seas-la-nave-da-crociera-piu-grande-al-mondo-lira-degli-ambientalisti-e-una-lasagna-umana/7428627/ L'attore Bederico Basso non ha perso occasione per fare ironia su questi "mostri del mare" https://www.facebook.com/reel/1105738733940788
  4. malaparte

    Steamboat primi 800

    Trovato! in G. Antei, L'Orizzonte in fuga, Ohlscki, 2012. Era un fake dell'epoca. Si trattava del Demologos, già Fulton the First, tanto stupefacente per l'epoca che a furia di arricchimenti divenne letteralmente leggendaria, con una proliferazione di cannoni, di velocità, di armamenti....
  5. malaparte

    Steamboat primi 800

    Rieccomi, con una nuova domanda. Sto leggendo le memorie di un ex-ufficiale napoleonico che, come altri, dopo la caduta del 1815 cercò nuovi ingaggi in America. Nel porto di New York (siamo nel 1817) , vede una "fregata di recente costruzione .....(segue testo in foto)" Non era abituato a vedere navi a vapore (lui dice che in veliero ci aveva messo tre mesi da Amsterdam a Baltimora!). Mi incuriosisce la faccenda delle lame per impedire l'abbordaggio, che mi ricordano certe figure del sussidiario delle Elementari sui rostri delle navi romane... Qualcuno sa darmi altre indicazioni? Grazie
  6. malaparte

    Foto bersaglieri carristi AOI

    Ma ti sembro tipa da nascondermi dietro un dito o meglio dietro un fiocco? Ecco, così era...ed affronto il web!!!! A petto nu...insomma, lo affronto.
  7. Sembra parecchio autoreferenziale, ma Marco Totiano mi ha suggerito di pubblicare qui.. è colpa sua!!!!! Fatto sta che ho deciso di donare alla fototeca della mia città, Reggio Emilia, parecchie centinaia di foto riguardanti la carriera da ufficiale di mio padre, dall'Accademia Militare negli anni'20, alla guerra d'Etiopia dal '35 al '37. Mi sono proposta di aiutare nella catalogazione, sia perchè so distinguere a colpo d'occhio l'Amba Alagi dalle ambe di Senafè, sia perchè so leggere la grafia di mio padre, spesso presente sul retro, sia perché so che il Mascal è una festa.... Non l'avessi mai fatto!!!! Intanto catalogare foto è un lavoraccio, perché ogni foto è un caso a parte; non è come coi libri, che vai su un'altra biblioteca, tipo la Nazionale di Firenze, e copi le stringhe, le adatti e amen. Poi richiede una serie di passaggi che non sto a dire.... poi siccome mio padre, appassionato foografo, spesso stampava in autonomia, facendo vari provini, ci sono una serie di doppioni che comunque vanno inseriti, facendo riferimenti al fatto che sono una copia, ecc..... E, dulcis in fundo, non mi ero accorta che stavo regalando anche parecchie centinaia di negativi, anche quelli da catalogare.... La faccio corta. Per il momento ho inserito on line 347 foto "sciolte"; mancano quelle organizzate in 5 album, più , a seguire, i negativi. Qui https://collezionidigitali.comune.re.it/simple-search?location=publications&crisID=&relationName=&query=isacchini&rpp=50&sort_by=bi_sort_13_sort&order=ASC potete seguire il work in progress. Tra parentesi quadre c'è semplicemente la descrizione della foto, mentre fuori parentesi, quando presente, il titolo dato da mio padre. La prima foto Isacchini: [bambina] non è fortunatamente ancora on line perché fa parte della collezione di un fotografo, Vaiani, che ha ritratto praticamente tutti i reggiani di una certa epoca....lasciamo perdere chi sia la bambina....
  8. L'antico detto popolare latino non ha bisogno di traduzione. Purtroppo, mi pare sia ancora di attualità! ECCO QUA 12 dicembre 2023 A poche ore dall'accensione delle luminarie, c'è chi ha dovuto sollevare l'ennesima, inutile, polemica. In un comune in provincia di Brescia, Gavardo, il sindaco è stato costretto a spiegare agli abitanti il significato del termine "XMas", che, come è ormai noto a tutti, è un'abbreviazione di "Christmas" e non, come è stato interpretato da alcuni, un riferimento alla "Decima Mas". Il motivo per cui è scoppiato il caso? Come anticipato, l'amministrazione ha fatto installare una grande insegna luminosa in paese per augurare a tutti buone feste, ma questa decisione ha creato malcontento tra i più anziani, che hanno erroneamente colto un presunto rimando alla formazione militare di epoca fascista. Il primo cittadino di Gavardo ha dovuto fare chiarezza e spiegare il fraintendimento. Il sindaco Davide Comaglio, per mettere a tacere le critiche, ha scritto un lungo post su Facebook: "Questo accostamento è inesistente e tra l'altro non avevo mai sentito, prima di oggi, che da qualche altra parte del mondo si mettesse nello stesso contesto questa scritta natalizia con questioni storico politiche di epoche fortunatamente finite". Comaglio ha anche specificato che il termine è usato tantissimo anche per pubblicizzare prodotti natalizi e attività commerciali. "Quello che magari non sanno i giovani e sicuramente chi non ha dimestichezza con i social e l'inglese è la vera genesi del termine. Il termine Xmas o X-Mas è una abbreviazione, di uso informale e colloquiale, o commerciale, della parola inglese Christmas (Natale). Tale abbreviazione deriva dalla parola greca ΧΡΙΣΤΟΣ, ovvero CRISTO. (…) Nell'antica arte cristiana χ e χρ (Chi Rho – le prime due lettere della parola greca Χριστος, Christos) costituivano il monogramma di Cristo ed erano usate come abbreviazione del nome di Cristo, come compare spesso anche nel Nuovo Testamento", ha aggiunto. Al di là dell'interessante lezione di storia, il sindaco rivela di avere pensato inizialmente ad un tradizionale "Buon Natale": tuttavia il fornitore gli aveva risposto lapidario: "Ho quattro magazzini ma 'Buon Natale' non esiste più perché non lo chiedeva più nessuno". Tutto questo ha un po' rattristato i cittadini più romantici. "Nelle luminarie di quest'anno rimarranno fortunatamente le scritte in italiano 'Auguri' e 'Buone feste'". Oltre a naturalmente a "XMas".
  9. Ho trovato questo post e forse può essere di interesse http://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/44800
  10. malaparte

    Ancora Pirateria In Somalia

    Una notizia (forse) buona: dai e dai, pare che la pirateria nel Corno d'Africa stia vistosamente calando (dire "repressa", come sostiene, secondo l'articolo, la forza navale dell'UE, temo sia esagerato), https://www.analisidifesa.it/2022/08/le-acque-del-corno-dafrica-non-sono-piu-ad-alto-rischio-pirateria/
  11. Potrebbe essere un affare.... la nave da crociera più grande del mondo, la Global Dream II, 20 ponti, 342 mt, 9000 passeggeri, sarà demoilita prima del varo perché la società che l'ha costruita è in bancarottta,quindi probabilmente sono disposti a uno sconto....Passo più lungo della gamba? https://www.ilmessaggero.it/mondo/global_dream_nave_crociera_piu_grande_al_mondo_rottamata_cosa_succede-6902551.html https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/global_dream_nave_crociera_piu_grande_al_mondo_rottamata_cosa_succede-6902579.html
  12. Il video e la notizia dell'affondamento di uno yacht da 40 mt nel Golfo di Squillace, che mi pare non presente sul forum. https://video.repubblica.it/cronaca/le-immagini-del-mega-yacht-di-40-metri-che-affonda-a-largo-di-catanzaro-lido/423638/424593
  13. Ti ho messo in Storia e Tecnologia delle Marine
  14. Titolo: Oceano profondo: scienza ecologia e avventura negli abissi marini Autore: Bill Streever Casa editrice: EDT Anno di edizione: 2022 pag. 344 Prezzo: 24 € cartaceo, 19,20 € E-book Reperibilità: facile RECENSIONE DI MOROSINI Bill Streever sarà ospite della Libreria Il Mare di Roma martedì 6 settembre 2022 alle ore 18:30. L'occasione è l'uscita del suo ultimo libro Oceano profondo, Scienza, ecologia e avventura negli abissi marini edito da EDT. Il libro è la storia di sportivi e di scienziati, di ambientalisti e visionari appassionati del mare e dei suoi spazi ancora inesplorati. Diviso in capitoli per genere fisico dell’immergersi sott’acqua: in apnea, in pressione, in saturazione, dei sommergibili e dei robot sottomarini, cosa fare per il mare, il testo è scorrevole, affronta tematiche e spiegazioni tecniche in modo semplice e ciò lo rende di facile lettura anche ai meno esperti. È una riflessione sulla presenza dell'uomo dentro e sotto il mare, il racconto di una battaglia secolare contro ogni limite fisico e tecnologico. Esplorare la profondità degli oceani è sempre stato uno dei grandi sogni della vicenda umana. Per realizzarlo, l’uomo ha concepito nel corso dei secoli i più svariati e bizzarri mezzi tecnologici e le tecniche di immersione più raffinate. Bill Streever in Oceano profondo celebra i protagonisti di questa avventura temeraria e ancora poco conosciuta. I pionieri che hanno affrontato gli abissi alla ricerca dei limiti di resistenza del corpo umano, gli ingegneri e gli scienziati illuminati che hanno indagato i segreti dell’immersione e della decompressione, i giovanissimi subacquei muniti di attrezzature rudimentali o i professionisti pronti a vivere sott’acqua per intere settimane. La narrazione si avvia con l’avventura del Trieste, il batiscafo che il 23 gennaio 1960 raggiunse la profondità record di 10 916 metri. Con a bordo Don Walsh e Auguste Piccard, si immerse nell’abisso Challenger, estremità meridionale della Fossa delle Marianne, 220 miglia al largo dell’isola di Guam, nell’Oceano Pacifico. Il battello, era stato costruito nel territorio libero di Trieste, da cui il nome, nel Cantiere San Marco dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico, poi a Castellammare di Stabia, dove la sfera, costruita nelle Acciaierie di terni, fu saldata allo scafo. Dal racconto è chiaro come il batiscafo nell’acqua si comporti come un dirigibile nell’aria: superare strati termoclini di temperature diverse agendo sulla zavorra da scaricare, come i battelli che, immergendosi, caricano acqua che poi viene espulsa per risalire di quota. “Alle 12:56 … lo scandaglio del batiscafo colse un segnale dal fondale marino. Mancavano ancora 90 metri. Walsh e Piccard riaccesero le luci esterne e scorsero migliaia di piccole meduse, oltre a quello che oggi Walsh ricorda come un gamberetto.” La descrizione della prima immersione in espirazione avvia il capitolo dedicato all’apnea, dal racconto delle immersioni dei pescatori di spugne greci alle immersioni di Jacques Mayol e Enzo Maiorca. Con una descrizione della fisiologia respiratoria, di percentuale di emoglobina satura di ossigeno rispetto alla quantità totale di emoglobina presente nel sangue. “Va bene. L’anidride carbonica non uccide gli apneisti, mentre una carenza di ossigeno sì, perché è l’ossigeno che fa andare avanti la macchina umana.” Non può mancare il riferimento all’alchimista seicentesco Robert Boyle, che dimostrò come la pressione di un gas è inversamente proporzionale al suo volume, dando vita alla legge che porta il suo nome per cui si modificano, in base alla profondità, i parametri dell’aria nei polmoni di un apneista in immersione o in una bombola da sub o nelle casse di zavorra di un sottomarino. Attori e comparse di una grandiosa epopea tecnologica, che dai sottomarini con scafo in pelle del diciassettesimo secolo porta ai colossali mezzi a propulsione nucleare dei nostri giorni, e dalle campane di vetro ai sommergibili turistici, fino ai robot capaci di muoversi in completa autonomia nel continente blu. Una sequenza di successi memorabili e di tremende disgrazie, di sottomarini intrappolati in fondo all’oceano, pozzi petroliferi che esplodono, tecnologie rivoluzionarie e rischi fisici spaventosi. Seguire questa corsa verso gli abissi marini vuole anche dire confrontarsi con lo sfruttamento intensivo e l’inquinamento che stanno mettendo a grave rischio gli oceani, e apprezzare il senso di una battaglia che migliaia di attivisti e scienziati stanno combattendo in tutto il mondo per la loro salvaguardia. Non avrebbe guastato il ricordo dell’avventura dei palombari dell’Artiglio e l’opera del comandante Angelo Belloni e di quanto ha fatto per i respiratori e le mute dei subacquei che agivano in pressione: il “vestito Belloni, la “vasca” per le uscite di salvataggio dai sommergibili, il salvagente a cappuccio, il cappuccio a respiratore subacqueo, né quella del Comandante britannico Lionel Crabb. Chi è Bill Streever è uno scrittore naturalistico fra i più venduti e pluripremiati. Prima di Oceano profondo ha scritto Gelo, Calore e Leggere il vento. Ha iniziato la sua vita lavorativa come subacqueo commerciale in giacimenti petroliferi nel Golfo del Messico e nel sud-est asiatico. Successivamente è diventato un biologo, conducendo programmi di ricerca incentrati sulla comprensione e sulla mitigazione degli effetti dello sviluppo industriale. Come scienziato ha lavorato su questioni che vanno dall'impatto ambientale del suono sottomarino all'evoluzione dei gamberi delle caverne al ripristino delle zone umide della tundra. Ora, sulla cinquantina, gli piace affermare che vede il mondo attraverso le doppie lenti della scienza e della storia. Con la moglie, la biologa marina Lisanne Aerts, vive a bordo della barca a vela da crociera Rocinante di 53 anni, attualmente a Curaçao. Quando non è impegnato a riparare la barca, passa il suo tempo navigando, leggendo, facendo immersioni, facendo escursioni, remando con il gommone, pagaiando in kayak e, naturalmente, scrivendo.
  15. malaparte

    da Mare Sicuro a Mediterraneo Sicuro

    Proprio in questi giirni sono stata in contatto con un vecchio amico dei tempi passati, uno che è stato famoso anche per lo scandalo che creò quando, senza citare il suo grado, rispose in maniera molto secca a un Capo del Governo che lo accusava di fare la guardia al Deserto dei Tartari mentre era in Afghanistan. Ora mi dice " un po’ (molto po’) arrabbiare questi bellicisti di ritorno che dopo decenni di disinteresse discettano di guerra come se fosse una passeggiata. " Da quel che ho capito, ci accorgiamo un po' in ritardo che siamo nel mezzo del Mediterraneo. E non so proprio se siamo all'altezza., francamente
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