La mia botta di c...
Verso la metà-fine del '40 (non ricordo bene...) viaggiando verso l'atlantico con il mio ottimo tipo VII ed il mio collaudato equipaggio, ad Est di Scapa Flow nel mare in tempesta rilevo dritta di prora una task force di due navi da battaglia (una era del tipo King George, l'altra forse tipo Nelson), un tanker e qualche DD che filano ad oltre 20 nodi in direzione della Norvegia, opposta alla mia.
Ho subito pensato di trasmettere "Nemico avvistato, addio camerati!", invece mi sono subito fiondato a -30mt. modificando rotta e velocitàmentre l' idrofonista suda sette uniformi cercando di capire se siamo o no stati avvistati.
La tempesta ci protegge e con la massima sfacciataggine, :s43: tornati a quota periscopio, ci facciamo avvicinare riducendo la velocitàfino ad essere a portata di tiro.
Tanta è la tensione che dimentico :s68: di settare la profonditàdei 4 pesci che da circa 800m spedisco alla prima nave da battaglia.
Due a segno, ed io mentre ricarico a -30mt. viro a SE per levarmi di torno; intanto fuori si scatena il solito parapiglia e comincia la caccia.
Meglio tagliare la corda al più presto, maledicendosi per non aver settato meglio i siluri, ma non resisto alla tentazione di dare un'ultima occhiata e risalgo a quota periscopio: DD che virano furiosi verso di me illuminando a giorno la notte coi loro riflettori, navi che rompono la formazione a rischio di scontrarsi, e di proprio di poppa la Nelson ferma, inclinanta a dritta, con un incendio a bordo.
"Siluro di poppa... fuori!". E al diavolo il settaggio della profondità!
L'istante successivo il mio periscopio d'attacco viene spazzato via assieme all'antenna radio ed a qualche pezzo di torretta.
Mentre mi precipito alla profonditàmassima sento il botto del siluro, la Nelson è andata, e me la do a gambre protetto dalla tempesta.