Grazie dott. Piergiorgio per il tuo interessante intervento.
Condivido pienamente il tuo pensiero nel quale ritrovo con piacere alcuni degli elementi fondamentali per lo sviluppo economico di una Nazione che mi ricordano i testi di economia.
E' fondamentale una politica economica di lungo respiro capace di avviare piani di sviluppo a lungo termine. Una politica a singhiozzo che ogni 9 mesi entra in crisi non può concepire alcun programma di sviluppo. La durata e la continuità (meglio dire la consapevolezza della continuità) permette di fissare anche l'entità degli investimenti che saranno notevoli ed indirizzati nel settore dei lavori pubblici perché è noto che le somme investite in questo settore producono una ricaduta sull'indotto che si calcola moltiplicando per 7 l'investimento fatto. Naturalmente l'indotto deve essere italiano, altrimenti stiamo aiutando gli altri, per questo gli investimenti sulla MMI avranno certamente una ricaduta positiva sul piano economico oltre che su quello politico e militare.
Bene quindi l'arrivo nei prossimi anni di questi consistenti investimenti nel settore pubblico. Già il solo annuncio stimola le cellule grigie degli imprenditori più acuti i quali cominceranno a mettersi in ordine per la produzione di quanto servirà. Penso alle migliaia di imprese del nord-est e non solo (ricordo che la Sicilia è la nostra silicon valley) le quali potranno crescere o unirsi in RTI e quindi assumere giovani con preparazione in settori tecnologicamente avanzati.
C'è ancora un punto che mi preme sottolineare: non bastano solo questi investimenti e 4 anni di governo per cambiare l'Italia, infatti, per ottenere il raddoppio del benessere, inteso in termini economici, cioè potere d'acquisto e disponibilità di beni e servizi, ci vogliono 32 anni ad una crescita del 3% annuo. Questo fa capire due cose:
1 - che i governi devono avvicendarsi per anni ed anni continuando però a fare scelte economiche giuste. Dovremo quindi cercare di sviluppare l'idea della continuità piuttosto che quella del cambiamento alla vana ricerca di qualcosa di meglio. (Oibò, sarà mai possibile?)
2 - che la crescita deve mantenersi sul 3%, che è un livello alto specialmente in questo periodo. Come fare? Dobbiamo conquistare i mercati lavorando bene bene bene ma proprio bene bene bene.
C'è una legge dell'economia che dice: ha diritto a produrre (e quindi vendere) un bene chi riesce a farlo al prezzo più basso ed alla stessa qualità.
Questa è la ragione per cui lavorando male si perde mercato, perché il prodotto è peggiore e costa più di quello degli altri. Ora dobbiamo invertire la tendenza. Solo così riusciremo a conquistare nuove fette di mercato, a fare una crescita economica del 3%, ad assumere giovani preparati e forza lavoro anche dall'estero; poi dobbiamo mantenere questa andatura negli anni. Lo so è difficile ma altri stanno facendo anche di più.
Apro una partentesi perché ho parlato di giovani preparati. Per la cronaca devo dire che proprio in questo periodo mi sto occupando della creazione di una nuova piattaforma didattica capace di offrire formazione di alto livello per i giovani via internet, per raggiungere una vasta platea di studenti ed offrire loro insegnamenti concreti ed efficaci, proprio quelli che servono alle imprese che hanno grande bisogno di giovani preparati. E' da sempre un mio chiodo fisso ed ora lo sto realizzando. Uscirò presto con un corso di elettronica dei microcontrollori e programmazione in linguaggio C.
Vi dico questo non per vanteria ma perché voglio offrire a tutti i C.ti della Base l'uso di questa piattaforma, in modo che chi voglia diventare docente possa farlo facilmente ed offrire i suoi insegnamenti sul web per la crescita professionale e culturale dei nostri giovani che sono il carburante delle nostre imprese. Chi è interessato mi contatti pure.
Tornando al discorso principale concludo augurandomi che questo grande lavoro di costruzione delle nuove navi sia solo un punto d'inizio per tornare a crescere ed a stare bene, anche se purtroppo non credo che torneremo a chiamare il mediterraneo "mare internum".
Ciao a tutti,
Nichelio.